mercoledì 25 gennaio 2023

Egizi Maya Aztechi Sumeгi Dei o Extгateггestгi?.

 

La misurazione del tempo: un'invenzione dei sumeri che ancora dura ai giorni nostri. Possiamo trovare curioso dividere le ore di 60 minuti in giorni di 24 ore, perché non un multiplo di 10 o 12? La risposta a questa domanda è che gli "inventori" del tempo non usarono il sistema decimale (base 10) o duodecimale (base 12), ma il sistema sessagesimale (base 60). Per l'antico popolo Sumero, i primi a dividere i movimenti del cielo ad intervalli misurabili, 60 era il numero perfetto, perchè il numero 60 può essere diviso in 1, 2, 3, 4, 5, 6, 10, 12, 15, 20 e 30 parti uguali. Gli astronomi sumeri credevano che l'anno fosse composto da 360 giorni, il numero che è esattamente sei volte 60. L'impero sumero cadde, ma, nonostante tutto, il mondo ha continuato ad usare per più di 5.000 anni la loro misurazione del tempo. Molte civiltà antiche avevano una concezione approssimativa di tempo. Un mese era la lunghezza di un ciclo lunare completo, mentre una settimana era il tempo impiegato da una fase del ciclo lunare. Nella famosa tavoletta matematica babilonese, conosciuta come Plimpton 322, l''anno era calcolato in base al susseguirsi delle stagioni e dalla relativa posizione del sole. Con le innovazioni greche e islamiche in geometria, si è scoperto che 360 ​​non era solo la lunghezza esatta di un'orbita ideale della Terra, ma anche un numero perfetto per misurare e suddividere il cerchio. Così, il sistema sessagesimale ha cominciato a consolidare il suo posto nella storia, diventando un concetto essenziale per la matematica e la navigazione (dividendo il mondo in gradi di longitudine e latitudine). Infine, con l'invenzione dell'orologio nel XIV secolo, il cerchio di questo meccanismo è stata divisa in quadranti sessagesimali in cui ogni minuto è stato suddiviso a sua volta in 60 secondi, mantenendo la sessagesimale inventato migliaia di anni fa dai Sumeri.

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