lunedì 6 gennaio 2020

Artisti si nasce.


Il Dio petrolio. - Massimo Erbetti


Risultati immagini per trump e l'Iran

Perché lo ha fatto?
Perché Trump ha attaccato L'Iran?
Secondo la dichiarazione ufficiale dello stesso Trump:
"Suleimani stava progettando attacchi imminenti e sinistri contro diplomatici e personale militare americano, ma lo abbiamo colto in flagrante e lo abbiamo ucciso... Abbiamo attaccato la scorsa notte per fermare una guerra, non per iniziarla". Altri invece sostengono che lo abbia fatto perché tra poco e precisamente a novembre 2020, ci saranno le elezioni presidenziali americane e Trump nonostante l'ostacolo impeachment, vuole a tutti i costi essere rieletto.
Ma il vero motivo secondo me è un altro e purtroppo sempre lo stesso: il controllo del mercato mondiale di petrolio.
Provate a digitare su Google "petrolio Iran" e scoprirete che tra il 10 e il 13 novembre scorso, numerose testate giornalistiche pubblicano un numero infinito di articoli, quasi tutti con lo stesso titolo: "In Iran è stato scoperto un nuovo giacimento di petrolio che è stato stimato contenere circa 53 miliardi di barili".
Capite quale è il vero motivo dell'attacco? Il petrolio, il predominio del mercato, altro che guerre di religione, altro che pericolo terrorismo, altro che rielezione... "il Dio petrolio". In Iran, dopo il giacimento di Ahvaz da 65 miliardi di barili, quello di cui è stata data notizia appena 45 giorni fa è il secondo più grande e sapete cosa ha dichiarato in quell'occasione il presidente della Repubblica Islamica dell'Iran Rohani?: "La nostra gente ha attraversato giorni difficili l'anno scorso, ma penso che l'America ora non ha più speranza. Oggi annunciamo all'America che siamo una nazione ricca e che nonostante la vostra ostilità e le vostre sanzioni crudeli, i lavoratori e gli ingegneri petroliferi iraniani hanno scoperto questo magnifico campo"
La scoperta del nuovo giacimento, aumenta le riserve di petrolio di un terzo. Questo porta l’Iran ad essere il terzo paese per riserve di petrolio al mondo...Capite? Il terzo paese per riserve di petrolio al mondo...dai su Tramp, raccontaci ancora la favoletta del pericolo terrorismo da sconfiggere...in questo modo il terrorismo si alimenta, ma cosa può importare a te del terrorismo, tanto a morire sarà sempre della povera gente innocente e tu userai quelle morti per giustificare la tua guerra in nome del "Dio petrolio".


https://www.facebook.com/photo.php?fbid=10216253442274367&set=a.2888902147289&type=3&theater

Io, invece, avevo pensato che, sempre tenendo da conto le prossime elezioni, Trump avesse voluto offrire l'agnello sacrificale al suo popolo di seguaci dopo aver provveduto a demonizzarlo a dovere.
Cetta.

CHOMSKY: GLI STATI UNITI MINACCIANO LA PACE NEL MONDO; DOBBIAMO EVITARE LA GUERRA CON L’IRAN. - Noam Chomsky



Il noto scienziato politico Noam Chomsky rifiuta le misure aggressive degli Stati Uniti contro l’Iran e accusa Washington di aver condannato la pace nel mondo.
“L’Iran è regolarmente descritto come la più grande minaccia della pace nel mondo, cioè descritto come tale negli Stati Uniti. L’opinione globale differisce: questa considera gli Stati Uniti la più grande minaccia ”, ha dichiarato l’intellettuale americano sabato.
Chomsky ha sottolineato che è facile inventare pretesti per l’aggressività; tuttavia, ha ritenuto indispensabile evitare la guerra con l’Iran prima che sia troppo tardi. In questo contesto, ha criticato gli avvertimenti dei leader politici americani che tutte le opzioni sono aperte per attaccare il paese persiano, mentre è lo stesso governo degli Stati Uniti che viola la Carta delle Nazioni Unite e il diritto internazionale.
ONU: l’assassinio di Soleimani da parte degli Stati Uniti viola il diritto internazionale
Secondo lo scienziato, gli USA Cercano di controllare strategicamente il Medio Oriente, per le sue enormi riserve di petrolio, seguendo la politica che è stata praticata dalla fine della seconda guerra mondiale.
Il presidente iraniano, in un comunicato ufficiale, ha avvertito che unilateralismo statunitense Minaccia la sicurezza globale e ha invitato il mondo a costringere Washington a correggere i suoi errori.
Chomsky, riferendosi al ritiro degli Stati Uniti. dell’accordo nucleare iraniano, raggiunto nel 2015 con il gruppo 5 + 1 (allora formato da Stati Uniti, Regno Unito, Francia, Russia e Cina, oltre alla Germania), ha sottolineato che questo patto non è morto con la partenza di Washington dallo stesso, dal momento che non è un accordo bilaterale ma coinvolge sei potenze mondiali.
Ha anche affermato che le altre parti dell’accordo restano impegnate a rispettare l’accordo, che, a suo avviso, guiderà gli Stati Uniti. verso un isolamento più profondo nel contesto globale.
Proteste contro la guerra all’Iran.
Stati Uniti si sono ritirati unilateralmente nel 2018 dal trattato nucleare , il Piano Integrale nome ufficiale per azione comune (JCPOA, per il suo acronimo in inglese). Quasi tutti i paesi del mondo, comprese le Nazioni Unite, l’Unione Europea (UE) e persino i partner statunitensi. nel sestetto hanno criticato la misura del presidente americano Donald Trump.
L’UE, in particolare, afferma che sta sviluppando piani per salvaguardare l’accordo, sebbene ancora senza risultati plausibili, per mantenere l’accordo ed evitare l’embargo degli Stati Uniti contro la nazione iraniana.
Fonte: Chomsky info
Traduzione: Luciano Lago

Ma mi faccia il piacere. - Marco Travaglio

L'immagine può contenere: 1 persona

Omo de panza. “Chi vuole chiudere Il Foglio sappia che noi difenderemo questa voce libera dell’informazione come abbiamo difeso Radio Radicale. Pancia a terra, tutti insieme, Il Foglio deve vivere” (Matteo Renzi, senatore Idv, Facebook, 23.12). La pancia ce la mette lui, i soldi invece noi.

Folio Folio. “Il Foglio è fondamentale” (Checco Zalone, Il Foglio, 28.12). E poi dicono che non fa più ridere.

L’alibi di ferro. “Ecco la memoria che scagiona Salvini” (Libero, 4.1). L’ha scritta Salvini.

Massimo riserbo. “‘Più rispetto per Gaia e Camilla. É una tragedia, non una fiction’. Giulia Bongiorno, avvocata di una delle vittime: la caccia alle novità è morbosa. Non è un videogioco. Ci sono due ragazze morte, due ragazze in carne ed ossa, e quattro genitori che, di fronte a quello che sta succedendo, ogni giorno sentono amplificare il proprio dolore” (Giulia Bongiorno, senatrice Lega e legale della famiglia di Gaia Von Freymann, Corriere della sera, 30.12). E’ per questo che la sen. avv. Bongiorno, più che mai schiva e restia ai riflettori, ha concesso un’intera pagina di intervista al Corriere: per non amplificare.

Nanoparticelle. “Per noi no problem, quello tra Di Maio e Zingaretti è stato un incontro bilaterale, non un appuntamento di maggioranza. Evidentemente ne avevano bisogno per problemi interni o per bisogno di visibilità” (Ettore Rosato, coordinatore di Italia Viva, 4.1). Ha parlato l’invisibile.

Non c’è Paragone. “Sono stato espulso dal nulla… C’era una volta il 33%” (Gianluigi Paragone, senatore ex M5S, Facebook, 2.1). Il 4 marzo 2018, mentre il Nulla portava i 5Stelle al 32,7%, Paragone nel suo collegio uninominale di Varese totalizzava il 22.9, doppiato dal leghista Stefano Candiani (49%), e si salvava col ripescaggio nel proporzionale. Lui il 33% non l’ha mai visto neppure in cartolina.

Mangino brioche. “Renzi si gode le vacanze di Natale sulle piste di Cortina” (Dagospia, 27.12). “Renzi: il reddito di cittadinanza va cancellato” (La Stampa, 31.12). Se ne parlava giusto qui a Cortina con la contessa Pia Serbelloni Mazzanti Vien Dal Mare.

Dovere di cronaca. “Non ho potuto partecipare alla presentazione del nuovo libro di Sebi Arena, Piazza Armerina” (Adriano Sofri, Il Foglio, 2.1). E adesso, come facciamo?

Povero martire. “Nel carcere, quello coi muri e le sbarre, sono stato nove (9) anni e altri anni detenuto fuori” (Sofri, Il Foglio, 27.12). A dire il vero, tra custodia cautelare (5 settimane) ed espiazione della pena (8 anni e 5 mesi), Sofri in carcere ha scontato 8 anni e mezzo. Calcolando che era stato condannato a 22 anni come “detenuto dentro” per l’omicidio volontario del commissario Luigi Calabresi, non ci sono dubbi: è un perseguitato.

Il Ponte di Messina. “La singolare insistenza con cui Luigi Di Maio pretende ogni giorno che il governo tolga ora, di corsa e per decreto le autostrade ai Benetton fa sorgere il legittimo dubbio che Casaleggio stia aprendo un casello privato, uscita Milano-Rousseau” (Sebastiano Messina, Repubblica, 30.12). La singolare insistenza con cui Repubblica pretende ogni giorno che il governo lasci le autostrade ai Benetton fa sorgere il legittimo dubbio che Repubblica avesse fino a 11 mesi fa il suo amministratore delegato Monica Mondardini nel Cda di Atlantia e prima presidente di Aeroporti di Roma, che faccia soldi a palate con le pubblicità di Benetton e che la sua festa Rep Idee fosse sponsorizzata da Autostrade per l’Italia.

Colpa di Virginia. “Quei troppi morti sulle strade e il silenzio del Campidoglio” (Corriere della sera-Roma, 27.12). Ora che l’hanno sgamata, alla Raggi non resta che rompere il silenzio e confessare: li ha arrotati tutti lei.

Il titolo della settimana/1. “Con le sardine nuotano amanti della svastica… I ‘pesciolini’ neri che esigono la cittadinanza e quell’islamica che viene dalla Palestina dove sbandierano simboli nazi” (Silvana De Mari, La Verità, 28.12). Uahahahahahah.

Il titolo della settimana/2. “Corso Francia sotto inchiesta” (Corriere della sera-Roma, 28.12). Presto gli interrogatori dei semafori e dei lampioni.

Il titolo della settimana/3. “Il messaggio di Mattarella, la svolta pop” (Mario Ajello, Il Messaggero, 2.1). Uahahahahahah.

Il titolo della settimana/4. “Via la prescrizione, ingiustizia è fatta: ora l’Italia non è più un Paese civile” (Pietro Senaldi, Libero, 2.1). Come tutto il resto d’Europa. Resiste la Grecia.