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giovedì 6 gennaio 2022
Il gas russo a basso costo è pronto. I paesi europei adesso devono decidere che fare. - Alessandro Avvisato
La Russia ha annunciato che il suo gas a basso costo è pronto ad essere trasferito, attraverso il Gasdotto North Strem 2, ai paesi europei, sempre se costoro vorranno acquistarlo.
L’amministratore della compagnia energetica russa Gazprom, Alexei Miller, ha annunciato mercoledì che il secondo gasdotto di Nord Stream 2 è stato riempito di gas e il gasdotto è pronto per il funzionamento.
“Ora sia la prima che la seconda conduttura dell’oleodotto sono alla pressione di esercizio e sono completamente pronte per il funzionamento”, ha detto Miller.
L’amministratore della Gazprom ha ricordato che Nord Stream 2 ha la capacità di trasportare 55 miliardi di metri cubi di gas all’anno ed è il gasdotto sottomarino più lungo del mondo con 1.234 chilometri.
“Ora, data la difficile situazione dei nostri partner stranieri, la Russia ha l’opportunità di aumentare le esportazioni di gas”, ha detto Miller, aggiungendo che la nuova rotta “aiuterà a risolvere la questione della stabilizzazione dei prezzi sul mercato europeo”.
Il presidente russo Putin nei giorni scorsi aveva sottolineato che il lancio del gasdotto porterà ad una riduzione dei prezzi del gas in Europa, compresa l’Ucraina. Tuttavia, ha detto che i grandi volumi aggiuntivi potrebbero essere forniti all’Occidente non appena le autorità europee approveranno il lancio di Nord Stream 2. “Non appena loro (i partner europei, ndr) prenderanno la decisione sull’inizio dei lavori, ulteriori grandi volumi di gas russo inizieranno immediatamente ad arrivare in Europa”.
Il nuovo ministro degli esteri tedesco, Annalena Baerbock, però ha affermato che questo mese che Nord Stream 2 “non può ancora essere approvato perché non soddisfa i requisiti della legislazione energetica europea, e le questioni di sicurezza sono ancora sul tavolo”.
Ora i paesi europei devono solo decidere se continuare a subire le imposizioni anti-russe degli USA e, quindi, comprare il gas da altri paesi a prezzi più elevati scaricandone poi i costi sui cittadini o, invece, acquistare il gas russo a basso costo andando verso la riduzione delle bollette e riduzione dei prezzi a favore di aziende e famiglie.