domenica 12 marzo 2017

Clochard bruciato vivo a Palermo, l'assassino ha confessato.

Giuseppe Pecoraro, benzinaio di 45 anni, © ANSA
Giuseppe Pecoraro, benzinaio di 45 anni, RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA

Dalle immagini di una telecamera si intravede qualcuno che si avvicina alla zona dove dormiva.

Choc a Palermo dove un clochard, Marcello Cimino, di 45 anni, è stato bruciato vivo. I vigili del fuoco sono intervenuti all'interno di una struttura di accoglienza, nel cui porticato l'uomo trascorreva la notte, dove era stato segnalato un incendio, trovando il corpo carbonizzato del senzatetto.
E ha confessato l'assassino di Marcello Cimino: si tratta di Giuseppe Pecoraro, un benzinaio di 45 anni. Secondo indiscrezioni l'uomo, fermato dalla polizia dopo un interrogatorio con l'accusa di omicidio volontario, avrebbe agito per gelosia. Pecoraro si era da poco separato dalla moglie e sospettava che quest'ultima avesse una storia con il clochard.
La vittima dormiva all'interno della missione San Francesco, in piazza Cappuccini, sotto un portico. Nei pressi del refettorio della struttura dove è stato trovato carbonizzato, c'è una sola telecamera di sorveglianza che non era puntata sul giaciglio di fortuna del senzatetto. Dalle immagini si intravede qualcuno che si avvicina alla zona dove dormiva Cimino. 
"Papà non meritava questo", ha urlato una delle figlie della vittima. Il padre, ex idraulico, separato da tre anni, aveva una casa ma aveva deciso di vivere per strada.
"Siamo turbati da tanta brutale violenza", ha commentato il sindaco, che ha fatto esporre le bandiere a mezz'asta sui balconi del Palazzo Comunale. In ricordo di Marcello, questa sera ci sarà una fiaccolata con il corteo che si muoverà da piazza Cappuccini fino a raggiungere la missione San Francesco, dove è avvenuto l'omicidio.
La Direzione dell'ANSA ha deciso di non pubblicare le immagini cruente dell'omicidio di Palermo.