giovedì 11 febbraio 2016

Banca Etruria dichiarata insolvente. La Procura dovrà procedere per bancarotta fraudolenta. - Fiorenza Sarzanini



Il rischio concreto è che vengano iscritti nel registro degli indagati l’ex presidente Lorenzo Rosi e i due ex vicepresidenti Alfredo Berni e Pierluigi Boschi, 
padre della ministra per le Riforme Maria Elena.

La decisione del tribunale di Arezzo che accoglie le richieste del commissario liquidatore e dichiara lo stato di insolvenza di Banca Etruria apre la strada a una svolta clamorosa nelle indagini. Di fronte alla decisione presa dai giudici, la procura guidata da Roberto Rossi dovrà infatti procedere per bancarotta fraudolenta nei confronti degli ex amministratori. Il rischio concreto è che vengano iscritti nel registro degli indagati l’ex residente Lorenzo Rosi e i due ex vicepresidenti Alfredo Berni e Pierluigi Boschi, padre della ministra per le Riforme Maria Elena. La richiesta del commissario Giuseppe Santoni era stata appoggiata proprio dai pubblici ministeri nel corso dell’udienza che si è svolta lunedì scorso.
Pronto il ricorso
Con il dispositivo depositato dal collegio fallimentare del tribunale di Arezzo, i giudici hanno anche respinto la richiesta di sollevare la questione di legittimità costituzionale del decreto salvabanche, formulata dai legali di Rosi. «Aspetto di leggere il provvedimento, ma a questo punto mi sembra scontato il nostro ricorso alla Corte d’Appello di Firenze» ha dichiarato l’avvocato Michele Desario, difensore dell’ex presidente di Etruria.
Codacons
«Non appena la procura di Arezzo aprirà il fascicolo per il reato di bancarotta fraudolenta, ci costituiremo parte offesa nel procedimento, a tutela degli investitori dell’istituto di credito» ha annunciato il Codacons. L’associazione offrirà assistenza legale a tutti i risparmiatori di Banca Etruria «che hanno visto azzerato il valore delle proprie obbligazioni a seguito del decreto salvabanche». Sono già più di duemila i piccoli risparmiatori di Banca Etruria che finora si sono rivolti all’associazione dei consumatori.

ONDE GRAVITAZIONALI, PRIMO SEGNALE DA COLLISIONE FRA 2 BUCHI NERI AVVENUTA UN MILIARDO DI ANNI FA.


Virgo, interferometro a Cascina (Foto di Andrea Bettini) 

Scoperto grazie a strumenti chiamati interferometri, uno a Pisa ed uno negli Usa i primi segnali delle onde gravitazionali causati dalla collisione di due buchi neri avvenuta un miliardo di anni fa.

11 febbraio 2016 

È stata la collisione tra due buchi neri avvenuta un miliardo di anni fa a provocare il primo segnale delle onde gravitazionali mai scoperto, rilevato dalle antenne dello strumento Ligo ed analizzato fra Europa e Stati Uniti dalle collaborazioni Ligo e Virgo, alla quale l'Italia partecipa con l'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn). 

Per la fisica è un risultato senza precedenti. Il risultato è doppiamente sorprendente perché, oltre a confermare l'esistenza delle onde gravitazionali, fornisce anche la prima prova diretta dell'esistenza dei buchi neri. 

"Abbiamo osservato il primo evento in assoluto nel quale una collisione non produce dati osservabili, se non attraverso le onde gravitazionali", ha detto all'ANSA il coordinatore della collaborazione Virgo, Fulvio Ricci. Tutto, ha aggiunto, "è durato una frazione di secondo, ma l'energia emessa è stata enorme, pari a 3 masse solari"

I due buchi neri formavano una 'coppia', ossia un sistema binario nel quale l'uno ruotava intorno all'altro. "Avevano una massa rispettivamente di 36 e 29 volte superiore a quella del Sole. 

Si sono avvicinati ad una velocità impressionante, vicina a quella della luce. Più si avvicinavano, più il segnale diventava ampio e frequente, come un sibilo acuto; quindi è avvenuta la collisione, un gigantesco scontro dal quale si è formato un unico buco nero. La sua massa è la somma di quelle dei due buchi neri, ad eccezione della quantità liberata sotto forma di onde gravitazionali.

Modello computerizzato della fusione dei due buchi neri che hanno generato le onde gravitazionali che sono state rilevate (Ligo)
Modello computerizzato della fusione dei due buchi neri che hanno generato le onde gravitazionali che sono state rilevate (Ligo)


http://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/Onde-gravitazionali-primo-segnale-da-collisione-fra-2-buchi-neri-avvenuta-un-mld-di-anni-fa-2127d79a-f4a5-4ee8-a82e-1c15fa9aa118.html

LE MISTERIOSE PIRAMIDI ITALIANE DI MONTEVECCHIA. - Dominella Trunfio

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Sono state scoperte nel 2001 dall’architetto Vincenzo Di Gregorio grazie a un' osservazione satellitare. Si trovano nella Val Curone, a circa 15 chilometri da Lecco e 40 da Milano in Lombardia e sono le cosiddette piramidi di Montevecchia, tre formazioni collinari con caratteristiche simili alle piramidi egizie della Piana di Giza.
Piramidi a gradoni con un inclinazione massima di 44 gradi e con un altezza che varia dai 40 ai 50 metri; attorno alla loro formazione aleggia un mistero. Queste colline, di cui ancora non si è determinata l’epoca esatta, sarebbero state modellate dall’uomo e utilizzate come siti astronomici e sacrali.
Dagli studi fatti da Di Gregorio emerge un aspetto interessante e cioè che queste piramidi italiane, pur non essendo uguali per dimensione, sono simili a quelle di Giza per disposizione e orientamento astronomico.
montevecchia
Esse sono, infatti, posizionate nella maniera rettilinea che richiama l’ordine delle tre stelle centrali della costellazione di Orione, ovvero Alnitak, Alnilam e Mintaka, replicato proprio in Cheope, Chefren e Micerino, le piramidi nella Piana di Giza. Secondo l’architetto poi, seppur ricoperte di vegetazione che le fanno somigliare a delle colline, non vi è alcun dubbio che esse siano piramidi realizzate artificialmente operando l’asportazione di centinaia di tonnellate di roccia.
La prima è quella a sud e sulla sommità c’è uno spiazzo con cipressi mentre la terza è ricoperta da querce. Quella al centro, detta Belvedere Cereda, secondo il ricercatore, era un sito astronomico utilizzato dai Celti ancor prima dell’arrivo dei Romani (500 a.C.).
Ipotesi poi confermata dall’astronomo e astrofisico Adriano Gaspani. Le misurazioni hanno svelato che le piramidi erano appunto santuari utilizzati per determinare cicli lunari e le eclissi. Informazioni essenziali per le attività agricole di popolazioni antiche.
017 Montevecchia
Se contiamo che gli studi archeologici datano la presenza celtica nel Nord Italia attorno al VII secolo a.C. e il fatto che le prime forme di agricoltura siano comparse circa 11 mila anni fa, ciò significa che queste piramidi potrebbero essere state costruite dai 3 ai 10 mila anni fa.
Il mistero delle Piramidi di Montevecchia non riguarda solo la loro datazione ma anche, il collegamento con le altre costruzioni nel mondo partendo dall'Egitto e finendo in Sud America.
Furono veramente costruite per il motivo già detto? E soprattutto da chi?

CURCUMA: COSA ACCADE AL CORPO SE NE ASSUMIAMO UN CUCCHIAIO AL GIORNO. - Francesca Biagioli



curcuma antidepressiva
Curcuma, la spezia delle meraviglie! Tante ricerche scientifiche in questi ultimi anni si sono concentrate sulle potenzialità antinfiammatorie, antiossidanti, antidolorifiche e in generale curative nei confronti del nostro corpo di questa spezia dal colore giallo-arancio.
La dose consigliata di curcuma da assumere ogni giorno va da 3 a 5 grammi, quindi circa un cucchiaio o poco meno. Gli studi hanno però sottolineato come il problema di questa spezia sia soprattutto quello della scarsa biodisponibilità, ovvero la difficoltà per il nostro organismo di poterla assorbire e quindi utilizzare al meglio. Si è visto però che, per migliorare questo aspetto, è ottimo associarvi un po’ di pepe nero (basta una puntina di cucchiaino) o in alternativa un grasso (ad esempio l’olio d’oliva).
Se si intende utilizzarla a scopo curativo, però, tutto questo non basta ed è necessario quindi, su consiglio di un esperto, assumere un integratore titolato e standardizzato che contenga quindi una quantità di principio attivo decisamente superiore a quello che si riesce ad ingerire con il solo utilizzo alimentare della spezia.
Tutto ciò però non significa che adoperare ogni giorno la curcuma in cucina non sia comunque un buon sistema per aiutare il nostro organismo a mantenersi in forma. Cosa accade dunque al corpo ogni volta che assumiamo questa spezia?
Innanzitutto aiutiamo l’organismo a fronteggiare le infiammazioni che possono essere presenti in diverse zone del corpo, molto utilizzata ad esempio la curcuma per trattare l’artrite, anche perché oltre a sfiammare è in grado anche di lenire il dolore. Questa spezia, il cui principio attivo più importante è senza dubbio la curcumina, è poi in grado di sostenere il fegato nelle sue funzioni, favorisce la digestione ed è un potente antiossidante, in grado quindi di contrastare l'azione dei radicali liberi, responsabili dell’invecchiamento cellulare.
Ma non finisce qui: questa spezia è in grado di rinforzare il nostro organismo e il sistema immunitario, e prevenire il diabete di tipo 2.  Molto interessante anche l’azione su cervello e sistema nervoso: basterebbe un solo grammo al giorno di curcuma per aumentare la memoria e si è visto addirittura come questa spezia migliori la capacità del cervello di auto guarirsi in caso di danni, come quelli in seguito a un ictus.  C’è poi chi la paragona agli effetti del Prozac nei confronti della depressione
E' stato poi provato che la curcumina ha grandi doti antitumorali: uno studio condotto da parte dell'Università della California ha notato come la curcumina riesca a bloccare l'azione di un enzima ritenuto responsabile dello sviluppo di tumori nella zona della testa, del collo e del cavo orale (nell'ultimo caso soprattutto quelli causati dal papillomavirus umano). Un'altra ricerca, invece, condotta in Michigan, ha dimostrato la sua importanza nell'aumentare l'efficacia della chemioterapia nel trattamento di alcune tipologie di tumori.
La curcuma è una spezia che ha anche delle controindicazioni da non sottovalutare. Assolutamente da evitare ad esempio l’assunzione se si soffre di calcoli alla colecisti o problematiche alle vie biliari.
Ma come possiamo fare a inserire quotidianamente la curcuma nella nostra alimentazione? Non è difficile! Si può utilizzare davvero in tantissimi modi: nei frullati ed estratti, da spolverare sopra risotti e pasta, per preparare il Golden Milk o tisane, ecc. QUI trovate tante idee per utilizzarla in cucina.
Suggeriamo un libro sulla curcuma, pratico divertente e con gustose ricette:
Leggi anche:

I benefici della Yucca ... - Francesco De Agazio

Albero di Yucca
Yucca Glauca - Yucca Angustifolia - Soapweed Yucca

Utilizzata dai nativi delle Americhe per scopi medicinali, soprattutto dalle tribos: Blackfoot, Cheyenne, Lakota, fra le più conosciute. 
I semi bolliti sono usati come alimento giornaliero. È una pianta medicinale originaria del Messico. Contiene alte concentrazioni di costituenti fitochimici attivi, tra cui la saponina. Una delle più importanti funzioni della saponina è la sua azione anti parassitaria – antiprotozoica. La saponina ha dimostrato effetti benefici contro artriti sostituendo protoxoi intestinali che svolgono il ruolo di agenti infiammatori delle articolazioni. 
La Yucca è riccha in polifenoli (antiossidanti), tra cui Resveratol e Stilbenes – (yuccaols A, B, C, D and E). 
L’azione dei polifenoli è in grado di svolgere differenti azioni, soprattutto per quanto riguarda la prevenzione dell’invecchiamento cellulare e dello sviluppo dei tumori. I polifenoli proteggono dall’insorgenza di alcune malattie, come l’arteriosclerosi e le malattie cardiovascolari in generale. È stato dimostrato che i polifenoli riescono ad intervenire positivamente nelle prime fasi dello sviluppo del cancro, proteggendo in maniera naturale le cellulle dall’attacco degli agenti cancerogeni. 
Per questo motivo la Yucca è importante nella fase di prevenzione di alcuni tipi di cancro, come: Polmone, Stomaco, Pâncreas, Fegato, Pelle, Esôfago. I polifenoli rpesenti nella Yucca riescono ad inibire l’effetto dell’acido arachidonico. Proteggono inoltre da patologie come: trombosi, ictus e problemi cardiovascolari.