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lunedì 19 agosto 2024

LE ANTICHE PIRAMIDI NUBIANE DIMENTICATE DI MEROE | SUDAN.

 

Sebbene siano meno famose delle grandi piramidi di Giza, in Egitto, e più piccole rispetto ai loro cugini egiziani, le piramidi nubiane non sono meno notevoli. Queste strutture furono costruite circa 2500 anni fa, molto tempo dopo che gli egiziani avevano smesso di seppellire i loro faraoni in enormi tombe, una pratica che li aveva quasi portati alla bancarotta. I re di Nubia, tuttavia, furono chiaramente affascinati da queste strutture gigantesche e cercarono di imitarle.
Il Regno di Kush fiorì per circa 900 anni, dall'800 a.C. fino al 280 d.C., esercitando il suo potere su un vasto territorio che si estendeva su gran parte del delta del Nilo fino a sud, a Khartum. Meroe fu la capitale nelle fasi finali dell'impero. Qui, nella loro città capitale, i nubiani costruirono circa 80 piramidi, ridotte nelle dimensioni, sopra le tombe di re e regine del regno kushita.
Queste piramidi variano in altezza dai 6 metri ai 30 metri e si ergono su basi piuttosto piccole, che raramente superano i 7,6 metri, conferendo ai lati delle piramidi angoli molto ripidi. Una delle piramidi più grandi, costruita per i sovrani di Kush, apparteneva a una donna, la regina Shanakdakheto (170-150 a.C.). I lati delle piramidi sono adornati con elementi decorativi delle culture dell'Egitto faraonico, della Grecia e di Roma.
In totale, i governanti di Kush costruirono più di 250 piramidi, più del doppio di quelle presenti in tutto l'Egitto. Queste piramidi sono distribuite in una piccola regione nel deserto del Sudan. Come gli antichi egiziani, i re di Nubia furono mummificati e sepolti, coperti di gioielli, in bare di legno prima di essere inumati.
Quasi tutte le piramidi furono saccheggiate secoli fa. Al momento della loro esplorazione da parte degli archeologi nei secoli XIX e XX, si scoprì che alcune piramidi contenevano resti di archi, faretre di frecce, finimenti per cavalli, casse di legno, mobili, ceramiche, vetri colorati, recipienti di metallo e molti altri manufatti che testimoniano l'esteso commercio meroitico con l'Egitto e il mondo ellenistico.

sabato 10 agosto 2024

Piramidi - proporzioni, angoli,

 

Le piramidi non sono solo meraviglie architettoniche ma anche deposito di profonde conoscenze matematiche e geometriche che continuano ad intrigarci. Un aspetto affascinante è il modo in cui i rapporti 3/4 e 3/1 sembrano essere incorporati nel loro design e proporzioni.

3/4 e le proporzioni della piramide.

Studiando le piramidi, in particolare la Grande Piramide di Giza, scopriamo che il rapporto 3/4 può essere osservato in vari modi. Ad esempio, se si considera l'altezza della piramide e la lunghezza del lato della base, si potrebbe scoprire che la lunghezza laterale della base è collegata all'altezza della piramide in un rapporto di 3/4. La cosa interessante di questo rapporto è che quando si divide 3 per 4, si traduce in una divisione esatta senza decimali, indicando un design preciso e intenzionale. Questa relazione riflette un'armonia che ricorre in natura e matematica, dove i rapporti spesso rappresentano l'equilibrio tra i diversi elementi.

3/1 e gli angoli della piramide.

Allo stesso modo, il rapporto 3/1 si trova negli angoli della piramide e nell'altezza relativa ad alcune altre dimensioni. Il rapporto 3/1, ad esempio, può essere osservato nel rapporto tra l'altezza totale della piramide e l'altezza alla quale la superficie pendente interseca una linea orizzontale immaginata all'interno della struttura. Questa relazione può anche riflettere alcuni principi geometrici relativi alla distribuzione delle forze e alla stabilità della struttura.

Pi e i segreti delle piramidi.

Oltre a queste proporzioni, è anche degno di nota che il numero π (Pi) è spesso associato alla progettazione delle piramidi. Diversi ricercatori e teorici hanno sottolineato che se si divide il perimetro della piramide per la sua altezza, si ottiene un numero molto vicino a 2 π. Ciò suggerisce che gli antichi Egizi avrebbero potuto capire e utilizzare questo numero irrazionale molto prima che fosse formalmente definito, rendendo le piramidi possibili fonti per la nostra moderna comprensione di π.

Il simbolismo dei terzi.

L'esattezza e l'osservabilità dei rapporti 3/4 e 3/1 nelle piramidi suggeriscono che gli antichi Egizi avevano una profonda comprensione di queste proporzioni e del loro significato. I numeri tre e quattro, così come le loro combinazioni, hanno un significato simbolico in molte culture, e la loro precisa divisibilità potrebbe riflettere la consapevolezza di come queste relazioni funzionano sia in contesti pratici che spirituali.
Così, le piramidi non sono solo capolavori di ingegneria ma anche manifestazioni di profonda comprensione matematica e geometrica. I rapporti 3/4 e 3/1, insieme al misterioso numero π, sono esempi di come questi antichi monumenti possano essere visti come rappresentazioni codificate di verità universali, continuando a influenzare la nostra comprensione della matematica e dell'architettura ancora oggi.

lunedì 24 giugno 2024

IL MISTERO DI CHI C’ERA PRIMA DEGLI EGIZI.

 

Analizzando la storia egizia, risulta evidente che la loro civiltà non partì completamente “da zero”. Alcuni dei massimi capolavori della civiltà egizia sono stati creati quando questo popolo era appena agli inizi del suo sviluppo. Risulta quindi piuttosto evidente che i “primi egizi” si sono appoggiati alla tecnologia di qualcuno vissuto nella stessa zona geografica prima di loro. Facciamo qualche esempio.
In base alla ricostruzione della storia fatta dagli egittologi, la “Piramide a gradoni di Djoser” è una sorta di “pietra di paragone” per tutte le piramidi che si trovano in Egitto. Questa è la prima piramide di cui si è ragionevolmente certi di conoscere il costruttore, il committente e il periodo di costruzione. Venne costruita per ordine del faraone Djoser, dietro progetto del suo famosissimo funzionario Imhotep, verso il 2.630 a.C. Su questa piramide, quindi, sono tutti abbastanza d’accordo.
Ne deduciamo che, ogni piramide che, in maniera ipotetica, si trovasse sul suolo egiziano ma che risulterebbe essere “precedente” alla “Piramide a gradoni di Djoser”, costruita verso il 2.630 a.C., non potrebbe essere considerata “egizia” nel senso che noi oggi diamo a questo termine. Sarebbe stata costruita da qualcuno che è venuto prima dei faraoni. I faraoni, quindi, si sarebbero solo limitati a “prenderne” possesso, facendola apparire come “roba loro”. Le cose sono andate così? Facciamo alcuni esempi basati sulle ultime scoperte della scienza.
Con una rilevazione effettuata con il metodo della “Luminescenza stimolata otticamente (OSL)”, compiuta dal Dipartimento di Archeometria dell´ Università dell’Egeo, in Grecia, è stato rilevato che la roccia calcarea del tempio di Qasr-el-Sagha può risalire addirittura al 5550 a. C. (datazione media: 4700 ± 850 a.C.). Questo tempio può essere fino a 3.000 anni precedente alla Piramide di Djoser.
Usando lo stesso metodo di datazione, si è scoperto che Il granito rosso utilizzato per coprire la base della facciata della Piccola Piramide (Piramide di Micerino), esaminato con questo moderno sistema di datazione restituisce come data più antica il 4.400 a.C. (Datazione media 3450 ± 950 a.C.). Quella roccia può essere sta posta anche 2.000 anni prima della costruzione della Piramide di Djoser. E parliamo dello strato esterno della piramide, che potrebbe essere stato restaurato in tempi successivi. Il sui ‘cuore’ può essere molto più antico.
Chi ha edificato quelle e altre costruzioni che noi chiamiamo comunemente ‘egizie’? Certo non gli ‘egizi’ che noi conosciamo…
L’articolo continua sul libro:
HOMO RELOADED – 75.000 ANNI DI STORIA NASCOSTA

giovedì 13 giugno 2024

GEOLOGI VISSUTI OLTRE 5.000 ANNI FA? - David Attenborough Fans - Mogens Nygaard

 

La Grande Piramide di Giza ha un peso enorme, che sfiora o supera probabilmente 6.000.000 di tonnellate. È una cosa piuttosto facile da immaginare che, sotto un peso tale, il terreno sottostante possa avere dei cedimenti. Non sono molte le zone della Terra che sopportano un peso simile. Se, per esempio, questa piramide fosse stata costruita a Bangkok, il terreno alluvionale sottostante col tempo avrebbe ceduto, e la piramide sarebbe almeno in parte sprofondata in alcuni punti, danneggiandosi in maniera irreparabile. Invece, in migliaia di anni, e nonostante alcuni violentissimi terremoti verificatisi in passato nella zona, la Grande Piramide sembra non aver avuto alcun cedimento significativo.

Nei nostri giorni, ogni architetto include la variabile del “cedimento” nel suo progetto. Vengono fatti accurati studi geologici e calcoli statici, e viene considerata accettabile la possibilità che un edificio subisca un cedimento di 15 centimetri ogni 100 anni. Ebbene, fino ad ora la Grande Piramide, nonostante il suo incredibile peso, ha subito uno smottamento inferiore a 1,5 centimetri in almeno 5.000 anni! Un simile risultato, al limite del paranormale, non può essere dovuto al caso.

Chiunque abbia deciso il luogo esatto in cui costruire la Grande Piramide, sapeva esattamente quello che stava facendo. Come sapevano esattamente quello che facevano gli ingegneri che hanno livellato il terreno, con un margine di errore di 1 centimetro su 230 metri (come abbiamo visto nei capitoli precedenti). Quindi il sospetto che in quella zona abbiano lavorato geologi e ingegneri “coi fiocchi”, diventa molto pressante. Ma, normalmente, una civiltà di migliaia di anni fa, appena uscita dal neolitico non avrebbe dovuto avere questo tipo di conoscenza. Teoricamente, gli operai che hanno lavorato a Giza, costruirono tutto usando soltanto scalpellini di rame e tronchi di legno, non avendo praticamente nessuna nozione di geologia o di calcoli statici.

Secondo diversi studiosi moderni, la piana di Giza potrebbe essere l’unico luogo AL MONDO capace di sopportare il peso della Grande Piramide senza cedere. È stato un semplice caso che la Grande Piramide sia stata costruita proprio in quel punto? È possibile che con quei poveri mezzi gli uomini di migliaia di anni fa siano riusciti a fare meglio dell’uomo del XXI secolo? O c’è qualcosa che ancora non sappiamo su di loro?

https://www.facebook.com/photo/?fbid=477782404769078&set=a.166635502550438

sabato 8 giugno 2024

ANUNNAKI.

 

Tecnologia aliena o ingegno umano?
Alcuni storici affermano che le antiche strutture megalitiche sono state costruite dagli esseri umani e non dalla tecnologia extraterrestre. Sostengono che non ci sono prove di un intervento alieno, nonostante la mancanza di prove che questa tecnologia umana sia stata tramandata o continuata fino ad oggi dalla nostra civiltà. Sono scettico sulle capacità e le conoscenze dei nostri antenati per aver realizzato la costruzione di queste meravigliose strutture.
L'argomentazione a favore dell'uso di tecnologia aliena per costruire antiche strutture megalitiche dipende da diversi punti chiave che sfidano la comprensione tradizionale delle capacità umane durante i periodi in cui queste strutture sono state costruite. Ecco gli elementi principali di questa argomentazione:
1. Precisione e scala inspiegabili
La precisione e la scala delle strutture megalitiche come la Grande Piramide di Giza, Stonehenge e le mura in pietra di Sacsayhuamán in Perù sono sorprendenti. Le pietre utilizzate in queste costruzioni pesano spesso diverse tonnellate, con alcuni blocchi a Baalbek in Libano che pesano fino a 1.200 tonnellate. La precisione, con cui vengono tagliate e poste queste pietre, spesso senza l'uso di malta, sfida le note capacità delle antiche civiltà. Ad esempio, le pietre di Puma Punku in Bolivia sono intrecciate con una tale esattezza che nemmeno una lama di rasoio può stare tra di loro.
2. Mancanza di strumenti e metodi adeguati
Nonostante le approfondite ricerche archeologiche, non sono state trovate prove conclusive degli strumenti o dei metodi che gli antichi esseri umani avrebbero potuto usare per costruire queste strutture. L'assenza di attrezzi da taglio, macchinari o tecniche adeguati nei registri storici suggerisce che queste civiltà possedessero conoscenze o tecnologia che da allora sono andate perdute. Le teorie che coinvolgono semplici attrezzi e personale non riescono a spiegare in modo convincente il trasporto e la collocazione di pietre enormi su grandi distanze e terreni acciuffanti.
3. Conoscenza avanzata e matematica
I costruttori di queste strutture mostrarono una comprensione avanzata di matematica, astronomia e ingegneria. L'allineamento della Grande Piramide con il vero nord, l'intricata conoscenza degli eventi celesti incorporati nel design di Stonehenge, e la sofisticata comprensione dell'acustica nella costruzione di antichi anfiteatri indicano un livello di raffinatezza che supera la conoscenza registrata del tempo. Ciò suggerisce la possibilità di influenza o guida esterna.
4. Riferimenti culturali e mitologici
Molte culture antiche hanno miti e leggende che parlano di dei o esseri del cielo che condividevano conoscenza con i primi umani. I Sumeri parlavano degli Anunnaki, esseri discesi dal cielo. Allo stesso modo, gli antichi testi egizi fanno riferimento al dio Thoth, che ha portato la conoscenza all'umanità. Aztechi, Maya, Incas e altre civiltà in tutto il mondo hanno miti simili. Queste narrazioni coerenti tra culture e regioni disparate, suggeriscono un'esperienza condivisa o un'influenza da una fonte esterna avanzata.
5. Anomalie energetiche e manufatti tecnologici
Alcuni siti megalitici mostrano insolite letture di energia e anomalie elettromagnetiche difficili da spiegare con la scienza convenzionale. Inoltre, alcuni reperti trovati in questi siti, come il meccanismo di Antikythera, dimostrano una raffinatezza tecnologica che appare fuori luogo nel loro contesto storico. Questi artefatti potrebbero essere resti di tecnologia avanzata impartita da visitatori extraterrestri.
6. Continuità della tecnologia.
L'argomentazione secondo cui gli antichi esseri umani hanno costruito queste strutture, ma non hanno continuato a sviluppare o utilizzare tecnologia simile nei millenni successivi è sconcertante. Se gli esseri umani avessero sviluppato autonomamente la tecnologia necessaria, ci si aspetterebbe di vedere una continua evoluzione e applicazione di questa conoscenza. C'è invece una lacuna notevole nel registro archeologico, dove la conoscenza sembra essere andata perduta o completamente dimenticata.
Conclusione.
Mentre gli storici e gli archeologi tradizionali sostengono che l'ingegno umano e lo sforzo sono stati responsabili di queste strutture megalitiche, i numerosi aspetti inspiegabili della loro costruzione invitano a considerare spiegazioni alternative. La mancanza di un corrispondente sviluppo tecnologico, la straordinaria precisione e scala, le conoscenze avanzate richieste e i riferimenti culturali agli esseri del cielo sostengono l'ipotesi che la tecnologia extraterrestre abbia avuto un ruolo nella costruzione di queste antiche meraviglie. Accettare questa possibilità apre nuove strade per comprendere il nostro passato e le potenziali influenze che hanno plasmato la prima civiltà umana.

Per maggiori informazioni visita il gruppo ANNUNAKI-SAVING EARTH

giovedì 6 giugno 2024

Trovata un' "anomalia" vicino alle piramidi che potrebbe rivelare un antico portale. - Darren Orf e Lorenzo Usai

 

Nel mondo dell'archeologia, pochi strumenti hanno rivoluzionato il campo tanto quanto il georadar (GPR). Questa tecnica geofisica utilizza impulsi radar per acquisire immagini del sottosuolo. Tecniche simili hanno portato alla luce navi vichinghe in Norvegia, rivelato civiltà perdute nella giungla amazzonica e persino intere città romane senza nemmeno mettere una pala nella terra. Ora il GPR ha effettuato nuovamente delle consegne nei pressi di uno dei siti meglio scavati al mondo: le Grandi Piramidi di Giza.

Utilizzando il GPR, insieme a un metodo noto come tomografia di resistività elettrica (ERT), che utilizza la resistenza elettrica per mappare le strutture sotterranee, un team internazionale di ricercatori guidati da Motoyuki Sato dell'Università di Tohoku ha scoperto quella che viene descritta come una "anomalia a forma di L" nel cimitero occidentale vicino alle piramidi di fama mondiale. Secondo il documento di ricerca del team, pubblicato all’inizio di questo mese sulla rivista Archeological Prospection, la struttura si trova a circa 2 metri dalla superficie, misura 10 metri di lunghezza ed è stata riempita dopo la costruzione.

"Il Cimitero Occidentale di Giza è conosciuto come un importante luogo di sepoltura dei membri della famiglia reale e degli ufficiali di alta classe", si legge nel documento. “Nel rilievo iniziale del GPR e dell'ERT abbiamo riscontrato un'anomalia nella parte nord del sito di rilievo. È stato possibile stabilire approssimativamente l’area dell’anomalia, ma la struttura e la posizione non erano chiare”.

Sotto questa struttura a forma di L c’era un’anomalia, che giaceva da 16 a 33 piedi di profondità, che i ricercatori hanno descritto come “altamente elettricamente resistiva”. Tale anomalia potrebbe avere alcune spiegazioni, ma il team ha identificato due possibilità principali: una miscela di sabbia e ghiaia, o “spazi radi con vuoti d’aria”. Anche se sappiamo che l'area circostante (costruita circa 4.500 anni fa, più o meno nello stesso periodo delle piramidi adiacenti) è piena di tombe dal tetto piatto conosciute in arabo come mastaba, la distesa di sabbia dove è stata trovata l'anomalia non è stata altrettanto intensamente scavata, soprattutto perché l'area non presentava strutture imponenti che giustificassero un'indagine approfondita.

Allora, cosa potrebbero rappresentare esattamente questa struttura a forma di L e la sua anomalia inferiore? Parlando con WordsSideKick.com, Sato ha affermato che la struttura probabilmente non è naturale, poiché la forma è troppo affilata. “Potrebbe essere stato un ingresso alla struttura più profonda”, hanno scritto Sato e i suoi colleghi nel documento. Quella struttura più profonda suona sospettosamente come una tomba.

“Crediamo che la continuità tra la struttura superficiale e la grande struttura profonda sia importante. Dai risultati dell’indagine, non possiamo determinare il materiale che causa l’anomalia, ma potrebbe trattarsi di una grande struttura archeologica sotterranea”. Naturalmente, come è vero per quasi tutte le indagini GPR, gli archeologi dovranno iniziare a scavare se vogliono sapere esattamente quali sono i resti sepolti sotto la sabbia, un processo che il gruppo di ricerca spera di avviare presto.

https://www.esquire.com/it/news/attualita/a60847754/anomalia-piramidi/

lunedì 13 maggio 2024

IL MISTERO DI CHI C’ERA PRIMA DEGLI EGIZI.

 

Analizzando la storia egizia, risulta evidente che la loro civiltà non partì completamente “da zero”. Alcuni dei massimi capolavori della civiltà egizia sono stati creati quando questo popolo era appena agli inizi del suo sviluppo. Risulta quindi piuttosto evidente che i “primi egizi” si sono appoggiati alla tecnologia di qualcuno vissuto nella stessa zona geografica prima di loro. Facciamo qualche esempio.
In base alla ricostruzione della storia fatta dagli egittologi, la “Piramide a gradoni di Djoser” è una sorta di “pietra di paragone” per tutte le piramidi che si trovano in Egitto. Questa è la prima piramide di cui si è ragionevolmente certi di conoscere il costruttore, il committente e il periodo di costruzione. Venne costruita per ordine del faraone Djoser, dietro progetto del suo famosissimo funzionario Imhotep, verso il 2.630 a.C. Su questa piramide, quindi, sono tutti abbastanza d’accordo.
Ne deduciamo che, ogni piramide che, in maniera ipotetica, si trovasse sul suolo egiziano ma che risulterebbe essere “precedente” alla “Piramide a gradoni di Djoser”, costruita verso il 2.630 a.C., non potrebbe essere considerata “egizia” nel senso che noi oggi diamo a questo termine. Sarebbe stata costruita da qualcuno che è venuto prima dei faraoni. I faraoni, quindi, si sarebbero solo limitati a “prenderne” possesso, facendola apparire come “roba loro”. Le cose sono andate così? Facciamo alcuni esempi basati sulle ultime scoperte della scienza.
Con una rilevazione effettuata con il metodo della “Luminescenza stimolata otticamente (OSL)”, compiuta dal Dipartimento di Archeometria dell´ Università dell’Egeo, in Grecia, è stato rilevato che la roccia calcarea del tempio di Qasr-el-Sagha può risalire addirittura al 5550 a. C. (datazione media: 4700 ± 850 a.C.). Questo tempio può essere fino a 3.000 anni precedente alla Piramide di Djoser.
Usando lo stesso metodo di datazione, si è scoperto che Il granito rosso utilizzato per coprire la base della facciata della Piccola Piramide (Piramide di Micerino), esaminato con questo moderno sistema di datazione restituisce come data più antica il 4.400 a.C. (Datazione media 3450 ± 950 a.C.). Quella roccia può essere sta posta anche 2.000 anni prima della costruzione della Piramide di Djoser. E parliamo dello strato esterno della piramide, che potrebbe essere stato restaurato in tempi successivi. Il sui ‘cuore’ può essere molto più antico.
Chi ha edificato quelle e altre costruzioni che noi chiamiamo comunemente ‘egizie’? Certo non gli ‘egizi’ che noi conosciamo…
L’articolo continua sul libro:
HOMO RELOADED – 75.000 ANNI DI STORIA NASCOSTA

domenica 21 aprile 2024

La piramide di Ben Ben.

 

Quella davanti a te è la piramide di Ben Ben, che ha sconcertato gli scienziati per migliaia di anni e finora non sono riusciti a risolvere il puzzle. La piramide si trova al Museo Egizio.
La piramide è fatta di pietra di ferro nera, che si trova nello spazio solo nei meteoriti spaziali. Tutti i suoi componenti non esistono sulla faccia della Terra. E qui appare il secondo puzzle perché è pietra di ferro, cosa molto impossibile e difficile da modellare e perforare.
Come ha fatto a tagliarsi con tanta precisione in angoli e deviazioni?
Ok, è impossibile che si interrompa; dovrebbe essere impossibile anche per lui rimanere impresso su di esso!
No, ha incisioni molto sottili sui volti della piramide, e gli scienziati hanno trovato impossibile per qualsiasi strumento, antico o moderno, incidere le iscrizioni con tale precisione a meno che non si utilizzi uno strumento di taglio laser.
Esiste anche un mistero, ovvero che la pietra meteorite di ferro nero, grazie alla composizione dei suoi componenti, si diverte a emettere energia elettromagnetica positiva nel suo ambiente, il che fa sentire psicologicamente a proprio agio chiunque si avvicini.
Come ti ho detto, la piramide si trova al Museo Egizio.

mercoledì 29 novembre 2023

Menroe: le prove di una tecnologia avanzata. - Minerva Elidi Wolf

 

L' incisione sulla pietra a Meroe, nella Nubia, sembra rappresentare un missile pronto al decollo o un'antenna, certamente copiata come era uso degli Egizi da un altra ancora più antica, ci porta indietro nel tempo quando Thot abitava la terra e annientava i suoi nemici "sputando fiamme" con l'Occhio di Ra.
Thot ritenuto l'inventore della lingua, della scrittura, e della matematica anche considerato astronomo fu considerato il dio della Saggezza, della Scienza, e dell'Energia. I testi dicono che gli antichi egizi lo chiamavano "Dehuti", cioè "quello di Dehut". Si dice provenisse da una terra d'occidente che aveva due enormi vulcani, dove il sole un giorno si oscurò e tutti fuggirono attraverso il mare.
Era forse originario di Atlantide? Il papiro magico 500 lo definisce "..babbuino di sette cubiti ( 3 metri ) il cui occhio è d'oro, il cui labbro è di fuoco..." Praticamente un gigante. Thot il "tre volte grande", il Trismegisto. Nel testo sembra sia arrivato dal cielo sceso su un tumulo di terra noto come la "collina primordiale".
Nel tempio di Meroe, si trova la raffigurazione di un cono, la camera celeste che somiglia ad una capsula spaziale, con la quale Thot sarebbe atterrato, insieme a otto compagni, sull'isola delle due fiamme a Ermopoli.
I sacerdoti di quella città, in onore di questi uomini, la chiameranno "Chemenu": la città degli otto. Anche nel Nihongi, i più antichi testi del Giappone, formato da trenta volumi storici, ci raccontano di otto persone che scesero dal cielo e atterrarono "con fragore assordante" in mezzo ad una nuvola di fumo.
A Ecbatana, antica capitale dei Medi, sconosciuti esseri discesero dal cielo su "destrieri di metallo". Sembra che l'oggetto in grado di scendere sulla terra si trovava a Eliopoli e il suo nome era: "Ben Ben".Un testo di Abido ci dice che avesse la forma conica. Dai testi delle piramidi sappiamo dove veniva custodito e che sei edifici, come quello di Eliopoli, furono eretti dalla quinta dinastia (2480-230 a.C.) per ricordare gli dèi del cielo e per custodire i loro "Occhi". Le città di Dendera, Edfu, Abido vengono indicate, in alcuni testi, come luoghi di ricovero degli occhi volanti. Alcune zone dei loro templi erano interdette ai profani e considerate sacre.
L'ingegnere tedesco Hans Herbert Beier seguendo le indicazioni fornite da Ezechiele ha ricostruito un tempio che presenta una rampa di manutenzione a diversi piani, che si allarga verso l'alto, con officine e alloggi per gli equipaggi e consente l'accesso ad un veicolo dalla curiosa forma a trottola, come quello elaborato dall'ex progettista della NASA Josef Blumrich, sempre seguendo le dettagliate descrizioni del profeta Ezechiele.
Nelle città di cui sopra vi sono delle rampe considerate "scale rituali". Il Dio Ptah fece costruire una struttura particolare, dove da una finestra si poteva ammirare la barca con la quale Ra era giunto sulla terra, ossia il Ben Ben. La stele funeraria del Faraone Pi-Ankhi recita: "...s'inerpicò sulla scala per raggiungere la grande finestra e vedere il dio Ra dentro il Benben. Da solo spostò la leva e aperte le duplici porte, scorse suo padre Ra nello splendido santuario Het-Benben. Vide Maad, la barca di Ra e Sektet il vascello di Aten."

lunedì 2 ottobre 2023

IL MISTERO DELLA PIRAMIDE ROMBOIDALE.

 

Il 14 Luglio 2011 sul prestigioso periodico scientifico “Materials Letters” è apparso un articolo intitolato “Were the casing stones of Senefru’s Bent Pyramid in Dahshour cast or carved? Multinuclear NMR evidence”, che si può tradurre “Le pietre del rivestimento della Piramide Romboidale di Snefru nel Dahshour erano state fuse o scolpite? Prove NMR multinucleari”.

Il punto principale della loro ricerca dice: “I risultati NMR suggeriscono che le pietre del rivestimento [della Piramide Romboidale] sono costituite da granuli di calcare provenienti dalla cava di Tura, cementati con un gel di silicato di calcio amorfo formato dall'intervento umano, con l'aggiunta di ulteriore silice, possibilmente terra di diatomee, proveniente dall'area di Fayyum”. In poche parole, lo studio afferma, portando come prove una serie lunghissima di analisi chimiche e petrografiche, che il rivestimento della Piramide Romboidale non è fatto di roccia calcarea, me di geopolimeri, o roccia sintetica.

Perché si sia preferito creare dei geopolimeri per costruire il rivestimento esterno della Piramide Romboidale piuttosto che utilizzare le classiche rocce è un mistero non ancora risolto. Esistono solo delle ipotesi. Ad esempio, questo spiegherebbe come facessero gli antichi costruttori della Piramide Romboidale (e altri popoli che esamineremo in seguito) a costruire le facciate esterne dei loro monumentali complessi con delle pietre che non sono unite come dei mattoni, ma come dei “puzzle”. Le pietre della facciata esterna della Piramide Romboidale sono infatti dei trapezi irregolari, ciascuno diverso dagli altri, ma che si incastrano perfettamente. Fare questo lavoro con delle pietre da scolpire di volta in volta sarebbe impossibile anche per noi oggi. Viceversa, creare delle forme in legno che vengono riempite con degli “impasti” che poi diventano roccia, renderebbe il tutto molto più semplice.

Oppure, questo spiegherebbe come avessero fatto i costruttori a spostare rocce pesantissime. Con l’uso dei geopolimeri non sarebbe stato necessario spostare alcuna roccia. Avrebbero semplicemente dovuto portare con sé i “sacchi” contenenti il materiale da mischiare, e creare l’impasto sul posto. Ovviamente si tratta solo di ipotesi, e non si conoscono eventuali proprietà che il rivestimento di geopolimeri conferiva alla struttura.

Ma il punto vero è un altro. I costruttori della Piramide Romboidale possedevano conoscenze della chimica tali da saper costruire con “roccia sintetica”, o geopolimeri. Siamo davvero sicuri che a costruirlo fu un popolo che, secondo gli studiosi, in quel periodo non conosceva nemmeno la ruota? E se non sono stati loro, allora chi?

https://www.facebook.com/photo/?fbid=331129302767723&set=a.166635502550438

giovedì 24 agosto 2023

Huaca Pucllana - Perù

 

Lima, in Perù, ospita molte meraviglie del mondo, tra cui la piramide di Huaca Pucllana. Huaca Pucllana fungeva da centro amministrativo e cerimoniale nella cultura pre-Inca di Lima per il clero d'élite. Oggi, Huaca Pucllana offre ai suoi visitatori uno sguardo alla storia dell'antica cultura.

La Huaca Pucllana è una piramide di mattoni e argilla situata nel distretto di Miraflores nella centralizzata Lima , in Perù. La piramide ha sette livelli sfalsati. Gli abitanti della zona che costruirono la piramide vissero dal 200 d.C. al 700 d.C. La stessa Huaca Pucllana, tuttavia, fu costruita intorno al 500 d.C. Il processo di scoperta di Huaca Pucllana iniziò nel 1981 e nel 1991 divenne un parco storico e culturale.

La piramide un tempo fungeva da importante centro cerimoniale e amministrativo per la cultura di Lima nella regione. C'è una piazza che circonda la struttura e un grande muro che la divide in sezioni separate. Una sezione della piazza ha panchine e pozzi profondi. All'interno di questa sezione è dove eseguivano cerimonie e facevano sacrifici e offerte.

Un'altra area della piazza aveva una sezione amministrativa. All'interno del recinto si trovavano un tempo diverse piccole capanne in argilla e mattoni. Puoi trovare i resti intatti del “Señor de los Unkus” (Il Signore degli Unkus). I suoi resti sono stati scoperti e si trovano in una delle tombe del sito.

continua qui:

https://www.peruhop.com/huaca-pucllana-pyramid/

domenica 21 maggio 2023

La piramide di Teotihuacán.

 

Una prospettiva aerea espansiva svela la maestosa piramide di Teotihuacán, una meraviglia architettonica accattivante. Questo antico sito mesoamericano, situato nell'attuale Messico, mostra una magnifica struttura che suscita attenzione e soggezione. Risorgendo orgogliosamente dalla terra, la piramide è la testimonianza dell'ingegno e della bravura dei suoi creatori. Il suo design preciso e la sua imponente scala dimostrano l'ingegneria avanzata e l'artigianato della civiltà Teotihuacán. Mentre si guarda su questa straordinaria vista, non si può fare a meno di lasciarsi catturare dalla grandezza e dal significato della piramide, offrendo uno sguardo alla ricca storia e al patrimonio culturale di questa straordinaria antica civiltà.

https://www.facebook.com/photo?fbid=226795793389567&set=a.202797975789349

lunedì 15 maggio 2023

L’ ENIGMA EGIZIO.


La Grandi Piramide di Cheope contiene un enigma di cui nessuno storico o archeologo preferisce parlare. Tutti gli archeologi sono concordi nel dire che la struttura della piramide è composta da circa 2.400.000 blocchi di roccia con un peso che varia tra le 2 e le 70 tonnellate. Ciascuno di questi blocchi di roccia è stato posizionato con una precisione assoluta, visto che la piramide ha un margine di errore di solo 1 centimetro alla base, e di solo 1 grado di allineamento verso il nord. Un risultato simile si ottiene oggi solo con dei sistemi di costruzione guidati dai laser.

Ma non è la precisione con cui è stata costruita la Grande Piramide a lasciare impressionati. E nemmeno vogliamo addentrarci sul modo in cui sono stati trasportati i blocchi. La “domanda dalle cento pistole” è invece un’altra: quanto tempo ci hanno messo? Perché è questa “la domanda di tutte le domande” da farsi?

Ammesso che gli operai egizi siano riusciti a tagliare, trasportare e posizionare 1 blocco al giorno, per costruire la Grande Piramide ci sarebbero voluti esattamente (2.400.000 : 365) anni, vale a dire 6.575 anni per terminarla. Questo vuole dire che la piramide, data per terminata nel 2.500 a.C. circa, sarebbe stata iniziata come minimo nel 9.000 a.C. Ma secondo gli archeologi la Grande Piramide venne costruita in soli 10 anni verso il 2.500 a.C. Cosa comporta questa affermazione?

Per essere costruita in circa 10 anni, come insegna l’archeologia ufficiale, calcolando che si lavorava solo con la luce del giorno e quindi 10 ore al giorno, ogni blocco della piramide deve essere stato tagliato, trasportato e posizionato al ritmo di meno 1 ogni minuto, ossia uno ogni 60 secondi o poco più. (1 blocco x 60 minuti x 10 ore x 365 giorni x 10 anni) = 2.190.000. Vi immaginate un gruppo di lavoratori dotati di strumenti teneri come il rame, che non conoscono nemmeno la ruota in quel tempo, tagliare blocchi da 2 a 70 tonnellate, trasportarli su tronchi tramite rampe e posizionarne 1 ogni minuto senza interruzione, ogni giorno, ogni settimana, ogni mese, ogni anno, per 10 anni? Io onestamente ho qualche difficoltà.

La Grande Piramide fu sicuramente costruita da gente che viveva nel posto in cui è stata rinvenuta. Ma è piuttosto evidente che il tempo in cui venne realizzata, e forse anche gli autori che la realizzarono, probabilmente non sono quelli che in molti pensano.

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domenica 31 luglio 2022

ENOCH, FU IL COSTRUTTORE DELLA GRANDE PIRAMIDE D’EGITTO? - Deslok

 

Le piramidi egizie nascondono un mistero che non è ancora stato svelato. Mentre alcuni archeologi ritengono che siano una creazione degli antichi egizi, ci sono anche voci che affermano che siano state costruite da una civiltà superiore agli esseri umani per l’elaborazione di tali miracoli dell’architettura.

La piramide di Cheope (Khufu) si è sempre detto e pensato essere stata costruita dagli egizi. Sì, dice Giorgio A. Tsoukalos, gli antichi Egizi costruirono le piramidi, ma sotto la guida degli dei. Se il Faraone Cheope costruì la Grande Piramide, perché non c’è nessuna statua a rappresentarlo?

Una così grande costruzione, che resiste nel tempo, indica in qualche modo una megalomania. Allora perché la sua statua non è stata trovata nella piramide?

LA PIRAMIDE DI CHEOPE, ERA UN’ANTICA CENTRALE ELETTRICA?

Alcune teorie affermano che la piramide di Cheope (Khufu) era una specie di centrale elettrica.

L’unico motivo per cui è conosciuta come Khufu / Cheope è dovuto ad un graffito vittoriano. Quando il colonnello Howard Vyse entrò nella Grande Piramide, era determinato a lasciare il suo nome come egittologo.

Anche se in quel momento il colonnello Vyse scrisse nel suo diario che non trovò nessun blocco inciso o scritto, due anni dopo, quando pubblicò il suo libro, scrisse di aver trovato una blocco di pietra “verniciato” rosso con il nome del Faraone Cheope . Questa è l’unica fonte che fa riferimento alla datazione della piramide che risale al tempo di Khufu, (2500 anni a.C.) , perché i ricercatori credono che allora Khufu abbia governato l’Egitto.

Due studenti dell’Università di Dresda, in Germania, sono riusciti a “rubare” un campione dalla vernice  e portarla al laboratorio in Germania per un’analisi e datazione del carbonio. Il campione era troppo piccolo per essere datato, ma i ricercatori hanno trovato qualcosa di incredibile: la vernice non è stata applicata al blocco originale ma ad uno strato che è stato successivamente aggiunto alla riparazione della grande piramide.

LA PIRAMIDE E’ MOLTO PIÙ ANTICA DI QUELLO CHE SI DICE 

Un’altra fonte che ci fornisce gli indizi che la piramide è molto più vecchia dell’attuale datazione, è l’Inventory Stela, dal quale troviamo che il faraone Khufu ha riparato la Sfinge, e da questo deduciamo che la Sfinge era già antica in quel momento.

Secondo gli scritti dello scrittore arabo AL – Mqriti, La Grande Piramide fu costruita prima della grande inondazione da un certo re chiamato SAURID.

La ricerca ha rivelato che SAURID è quello che la società ebraica chiama ENOCH.

Enoc fu portato in cielo dall’ Arcangelo Mikail, ed Enoch fu informato che un grande cataclisma stava per accadere e istruito su come costruire la grande piramide come un “magazzino di conoscenza” raccolte finora, e quindi nulla sarebbe stato perso dopo la grande alluvione. Così, tornando sulla terra, Enoch iniziò la costruzione della Grande Piramide, costruita con l’aiuto degli angeli.

a cura di HTM

COSA SUCCEDEREBBE SE TUTTO QUELLO CHE SAPPIAMO FINORA SULLA GRANDE PIRAMIDE FOSSE SBAGLIATO?

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mercoledì 6 luglio 2022

Le Piramidi non possono essere state costruite dall’uomo. - Deslok

 

Forse il più grande mistero della Terra ha una spiegazione così scioccante che è meglio sia rimasto segreto … Sarebbero gli alieni responsabili non solo della costruzione delle piramidi, ma anche per altre costruzioni megalitiche in tutto il mondo ??

Ci sono alcune cose che hanno affascinato il mondo da molto tempo: una è il possibile collegamento delle piramidi d’Egitto con visite extraterrestri …. La storia intrigante ed enigmatica dell’antico Egitto ha tante domande che gli studiosi semplicemente non possono rispondere, forse a causa dei loro metodi di pensiero convenzionale o perché, alla fine, preferiscono lasciare la verità dove si trova, nascosta alla vista della popolazione.
Una delle risposte più ricercate oggi, quando si tratta di Egitto è chi ha costruito le piramidi.
Come hanno fatto queste strutture megalitiche ad essere costruite migliaia di anni? Forse l’antica teoria astronauta è esatta, e gli umani non sono i  responsabili della costruzione delle piramidi, ma gli extraterrestri…
La Grande Piramide di Giza è forse la più enigmatica delle tre. La Grande Piramide è la struttura costruita più precisamente, su la  linea esistente, ed è di fronte al ” vero nord ” con pochi gradi di errore. A quanto pare, tutti gli edifici nella pianura di Giza sono spettacolarmente allineati. Nel solstizio d’estate, se visto dalla Sfinge, il sole tramonta esattamente al centro della Grande Piramide e la sua vicina, la Piramide di Chefren. Sul solstizio d’inverno, come l’ingresso della grande piramide, il sole sorge esattamente nel lato sinistro della base della testa per andare lungo il lato destro della sua base.


Una delle caratteristiche più spettacolari della Grande Piramide è che ha otto lati invece di quattro! Questo fenomeno di confusione è percepibile solo in una certa altitudine all’inizio e alla fine degli equinozi di primavera e in autunno.
La Grande Piramide è la più antica e la più grande, con i suoi 481 piedi (146 metri) di altezza. Gli archeologi dicono che è stata la struttura più alta nel mondo per circa 3.800 anni. La curvatura della piramide si trova di fronte esattamente a quello che corrisponde al raggio della Terra.
Come è possibile che gli antichi egizi fossero in grado di costruire queste strutture sorprendenti con migliaia di persone, migliaia di anni fa, e con tutti i dettagli, come mostrato .. ?? Qual è il vero scopo della Grande Piramide di Giza? Oltre a tutto questo, la piramide illustra il raggio del sole, e anche secondo alcuni ricercatori è un dettaglio che la accomuna alla massa della Terra: Il peso della piramide è stimato a 5,955,000 tonnellate. Moltiplicato per 100 milioni dà una ragionevole stima della massa della Terra.
Ci sono quattro piccoli condotti all’interno della piramide allineati con il centro, che sono esattamente allineati con la cintura di Orione, così  chiamata dagli egiziani, al momento del “passaggio degli dei.”
Di fronte a tutti questi fatti , diventa più facile credere che gli esseri umani non possono essere effettivamente i costruttori delle piramidi, ma altri … Forse gli esseri dello spazio davvero hanno aiutato gli esseri umani per creare i grandi monumenti.
a cura di Hackthematrix