giovedì 5 giugno 2014

A Galan un milione all'anno e villa sui colli Euganei ristrutturata Baita si lamentava: «È esoso» - Beatrice Mani


Giancarlo Galan e la villa ristrutturata sui colli Euganei

Appuntamenti negli hotel per consegnare i contanti, ma non solo: quote societarie e altri "regalini". L'ex presidente del Veneto "pagato" anche quando non era più in carica.

VENEZIA - È Claudia Minutillo, l'ex fidatissima segretaria, a raccontare come funzionava il sistema corruttivo nel quale sarebbe coinvolto anche l'allora presidente del Veneto (lo è stato per ben 15 anni) e attualmente parlamentare di Forza Italia Giancarlo Galan. È proprio lei - come si legge nell'ordinanza - a confermarela "piena partecipazione" del politico (e anche dell'assessore alle Infrastrutture Renato Chisso): somme ingenti versate più volte durante l'anno, racconta, delle quali aveva saputo direttamente da Piergiorgio Baita che si era sfogato con lei: «È esoso».

Quel denaro serviva "per agevolare il Gruppo Mantovani nella presentazione e nell'iter burocratico relativi ai project financing che le società del gruppo Serenissima Holding presentavano in Regione". "Quando Galan era presidente - ricorda la Minutillo - il controllo delle commissioni e degli assessorati era praticamente totale".

STIPENDIO ANNUALE DA CAPOGIRO PER GALAN E CHISSO
Sempre nell'ordinanza si legge di una sorta di "stipendio" annuo, dato a Giancarlo Galan, di circa un milione di euro. Cifre da capogiro: 900mila euro tra il 2007 e il 2008 "per il rilascio nell'adunanza della Commissione di Salvaguardia del 20 Gennaio 2004, del parere favorevole e vincolante sul progetto definitivo del "Sistema MOSE"". Ma non bastano: tra il 2006 e il 2007 ancora 900mila euro erano state versate "per il rilascio dell'adunanza del novembre 2002 e del gennaio 2005 del parere favorevole della COmmissione VIA della Regione Veneto si progetti delle scogliere esterne alle bocche di porto di Malamocco e Chioggia".

Renato Chisso riceve di meno, ma gli viene garantito uno stipendio annuale oscillante tra i 200mila e i 250mila euro, dalla fine degli anni '90 - si legge ancora nell'ordinanza - fino ai primi del 2013. Non solo, secondo le contestazioni fatte dal gip di Venezia Alberto Scaramuzza, lo "stipendio" è stato consegnato "anche all'interno degli uffici della Regione Veneto". Secondo l'ordinanza, il presidente del Consorzio Nuova Venezia Giavanni Mazzacurati avrebbe corrisposto "personalmente e nell'ultimo periodo per il tramite di Sutto, anche all'interno degli uffici della Regione Veneto, uno stipendio annuale oscillante tra i 200mila e i 250mila euro". 

GALAN E LE MAZZETTE NELL'HOTEL
Soldi in contanti, ricevuti e intascati, ecco nel dettaglio quanto gli inquirenti contestano all'ex presidente del Veneto Giancarlo Galan: avrebbe ricevuto 200mila euro nel 2005 all'Hotel Santa Chiara di Venezia da Piergiorgio Baita attraverso la Minutillo (per finanziare la campagna elettorale). E ancora, 50mila euro nel 2005 versati in un c/c presso S.M International Bank Spa di San Marino (più cospicui finanziamenti per le campagne elettorali consegnati sempre da Baita alla Minutillo).

MAZZETTE ANCHE PER CHISSO
A Renato Chisso è contestata la ricezione di 250mila euro tra fine 2011 e inizio primavera 2012 all'Hotel Laguna Palace di Mestre, più centinaia di migliaia di euro consegnate annualmente da Sutto, Minutillo; Baita e Buson anche attraverso il segretario di Chisso, Enzo Casarin.

DENARO LIQUIDO MA NON SOLO
Baita corrompeva e lo sapeva fare in molti modi, come "intestare quote di società che avrebbero guadagnato ingenti somme dalla realizzazione dei project financing a prestanome dei politici di riferimento", gli amici, insomma. Ed ecco che alcune "quote di Adria Infrastruttire sono state intestate alla stessa Minutillio - racconta lei stessa - e alla P.V.P Sri, del Venuti che erano riconducibili rispettivamente a Chisso e Galan".

ANCHE BAITA CONFESSA: GALAN COINVOLTO
Interrogato, anche Piergiorgio Baita ha confermato il pieno coinvolgimento dell'ex presidente nel meccanismo fornendo dettagli sconvolgenti: i versamenti a Galan sono continuati anche quando il politico ha cessato di essere il presidente del Veneto: era lui, comunque, il politico di riferimento.




LA RISTRUTTURAZIONE DELLA VILLA DI GALAN
Fra le contestazioni a Galan ce n'è una particolare: quella di aver ottenuto il pagamento della ristrutturazione della propria villa di Cinto Euganeo, nel Padovano. Nel 2007/2008 venne ristrutturato il corpo principale e nel 2011 la barchessa dal Tecnostudio Srl a portarli a termine "che sovrafatturava alla Mantovani alcune prestazioni effettuate presso la sede Mantovani e presso il Mercato Ortofrutticolo di Mestre". Insomma, la casa diventava una reggia e Galan non sborsava un soldo: con le fatture false l'unica a pagare era la Mantovani. E non si parla di briciole: per la ristrutturazione la Mantovani ha sborsato 1.100.000 euro.

Meraviglie della natura.



Sabbia al microscopio ingrandita 250 volte. 

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Noi Vinciamopoi, ma ora Arrestanovoi.



Questi sono i sindaci del Pd arrestati.
Magari #vinciamopoi ma di sicuro #arrestanovoi !!
 — con Movimento Cinque Stelle Monreale - Fabio Costantini - candidato sindaco Monreale.


https://www.facebook.com/photo.php?fbid=256597661198562&set=a.141705299354466.1073741827.100005449894403&type=1&theater

Cantone: inchiesta Mose più grave dell'Expo, serve una svolta.

Mose di Venezia, l'allarme di Cantone (foto: ANSA)

Presidente Autorità anticorruzione: innegabile che il sistema degli appalti deve essere ripensato.

"Quello che sta emergendo in questa vicenda, che ovviamente deve essere vagliata dalla magistratura, è un sistema molto inquietante, ancora più di quello già grave venuto alla luce per Expo". Lo ha detto, riferendosi al caso-Mose Raffaele Cantone, presidente dell'Autorità nazionale anticorruzione, ai microfoni di 'Prima di tutto', su Radio 1.
Per Cantone "è innegabile che il sistema degli appalti deve essere ripensato" ma cambiare le regole non basta, occorre "discontinuità politica e culturale".
Il quadro che emerge dall'inchiesta relativa al Mose - dice ancora Raffaele Cantone, presidente dell'Autorità nazionale anticorruzione - "è di una corruzione davvero penetrante, che viene in qualche modo favorita dalla quantità enorme di denaro che gira quando si tratta di Grandi Opere".

"Ogni volta che accadono fenomeni corruttivi di questo tipo, giocoforza si parla di cambiare le regole. Però, è innegabile - dice Cantone ai microfoni di Radio 1 - che il sistema degli appalti vada ripensato. Tutti i grandi eventi degli ultimi anni sono stati fatti con deroghe. Siamo al paradosso che le regole funzionano sugli appalti di medio-piccola grandezza, mentre in quelli di dimensioni più ampie, dove dovrebbe essere maggiore l'attenzione perché ci sono in ballo interessi maggiori, lì le regole non funzionano, non vengono applicate. Però parliamoci chiaro - ha aggiunto Cantone - non possiamo certo pensare che con il solo cambiamento delle regole si possa evitare il ripetersi di situazioni così incancrenite in cui sono coinvolti controllati, controllori, ceto politico. Il sistema è veramente complicato, le regole sono uno degli aspetti su cui lavorare ma è evidente che si tratta anche di fare scelte chiare sul piano della discontinuità politica e culturale".
"Sono intristito ma non stupito", commenta il ministro della Giustizia, Andrea Orlando. "Basta con le procedure eccezionali e con i percorsi emergenziali, perché dove non c'è concorrenza è più facile che si crei opacità", dice il ministro della Giustizia. Orlando ha poi aggiunto che "abbiamo le leggi, facciamole funzionare: solo poche settimane fa è stato nominato il presidente dell'agenzia anticorruzione, quello è lo strumento".

Ricette con la quinoa.


Sformatino di quinoa e verdure profumato al limone

La quinoa, che bella scoperta. Fa parte di quegli alimenti ancora poco utilizzati ma che tutti dovrebbero conoscere! È una pianta che assomiglia molto ad un cereale e contiene moltissime proteine oltre che ferro, zinco, magnesio e fosforo. E, soprattutto, non contiene glutine! Quindi è una limento preziosissimo per tutti i celiaci. Può essere mangiata come piatto unico, preparata in moltissimi modi, oppure aggiunta alle insalate. Noi ci abbiamo fatto vari esperimenti: da sola, in involtino, in insalata… ma solo con questa ricetta abbiamo veramente imparato ad amarla. Verdure, limone e zenzero: una combinazione super!
Ingredienti (per 4 sformatini):
- 200g di quinoa
- 400g di acqua salata
- mezza cipolla tritata
- 1 zucchina tagliata a cubetti
- mezzo peperone rosso grosso tagliato a pezzetti
- 2 uova intere
- olio qb
- zenzero qb
- sale qb
- scorza di mezzo limone
- grana qb
- pane grattugiato qb
- mezzo bicchiere di vino bianco
 Preparazione: sciacquare la quinoa. Buttarla nell’acqua fredda salata, portare ad ebollizione e far cuocere per 15 minuti circa (la quinoa deve assorbire tutta l’acqua). Una volta cotta, spegnere e lasciare riposare 5 minuti circa. Prendere una padella e preparare un soffritto con olio e cipolla. Aggiungere il peperone e la zucchina. Salare e far sfumare il tutto con il vino bianco. Cuocere per 15 minuti circa.
Aggiungere la quinoa alle verdure, far rosolare il composto per 3/4 minuti e mettere il tutto in un recipiente. Aggiungere lo zenzero, 2 cucchiai di pane grattugiato e la scorza di limone. Lasciare raffreddare, aggiungere le due uova, il grana a piacere e mischiare bene. Prendere un foglio di carta forno, spennellare di olio e cospargervi sopra del pane grattuggiato.
Prendere il coppapasta (o una formina) e riempire con il composto di quinoa. Schiacciare bene la quinoa dentro al coppapasta, spolverare con il grana la superficie del tortino, aggiungere un filo d’olio e infornare a 180° per 10/12 minuti.

Come cucinare la quinoa, proprietà e ricette 


Ricette con la quinoa
Vediamo insieme come cucinare la quinoa, proprietà e ricette. La quinoa è una pianta erbacea che, a causa dei suoi chicchi, viene scambiata per un cereale anche se appartiene alla stessa famiglia di spinaci e barbabietole. In cucina è possibile utilizzare la quinoa per la preparazione di diverse ricette, approfittando così di tuttii suoi benefici alimentari. Scoprite insieme a noi come realizzare un menù che vede come ingrediente principale la quinoa.
La quinoa è un ottimo alimento da consumare perché, in tutte le sue varianti, unisce in maniera equilibrata sia proteine e carboidrati. E’ possibile trovare tre varietà di quinoa; rosso, giallo o nero, differenziati dal colore dei loro chicchi e utili per preparare pietanze dolci e salate adatte anche aivegetariani.
Insalate di quinoa
Insalata di quinoa
Le insalate di quinoa sono un pranzo leggero e veloce da preparare, ottimo anche da portare in ufficio. La quinoa è molto ricca di potassio, magnesio, calcio e fibre, le insalate preparate con questo ingrediente quindi sono un ottimo modo per fare scorta di queste vitamine senza dimenticare il gusto.

insalata quinoa patate dolci

Insalata quinoa avocado mango

Taboulè di quinoa

Primi piatti di quinoa
Quinoa pasta
primi piatti di quinoa sono adatti a tutti coloro che soffrono di celiachia o di intolleranze al glutine perché questo ingrediente non ne contiene. La quinoa, inoltre, essendo una pianta erbacea è un alimento utile anche per coloro che seguono un’alimentazione vegetariana.
Quinoa con verdure
Quinoa con broccoli
pomodori farciti alla quinoa
Secondi piatti di quinoa
Hamburger di quinoa
E’ possibile preparare gustosi secondi piatti di quinoa per deliziare anche i vostri amici vegetariani. Prima di cuocere la quinoa vi suggeriamo di sciacquarla bene per eliminare le saponine presenti sui chicchi ed eliminare così il suo sapore amarognolo.
panini hamburger di quinoa


pilaf di quinoa e verdure di primavera
Infine per concludere con dolcezza vi consigliamo di provare a realizzare questo dessert: la quinoa al latte…perfetto!
http://www.buttalapasta.it/articolo/come-cucinare-la-quinoa-proprieta-e-ricette/48415/

Chenopodium quinoa.

    

La quinoa (in spagnolo quínoa o quinua) (Chenopodium quinoa Willd.) è una pianta erbacea annuale della famiglia delle Chenopodiaceae, come gli spinaci o la barbabietola.
È una delle poche piante che, pur non appartenendo alla famiglia botanica delle graminacee o poacee, è classificabile merceologicamente tra i cereali: infatti, i semi di questa pianta, sottoposti a macinazione, forniscono una farina contenente prevalentemente amido, il che consente a questa pianta di essere classificata merceologicamente a pieno titolo come cereale. Si distingue da altri cereali per l'alto contenuto proteico e per la totale assenza di glutine[1]. In base alla terminologia anglosassone, che attribuisce il significato di cereale (parola di origine latina) alle sole piante ascrivibili tra le graminacee (o poacee) ed ai loro prodotti, la quinoa è invece classificata come pseudocereale. Per il suo buon apporto proteico costituisce l'alimento base per le popolazioni andine. Gli Inca chiamano la quinoa «chisiya mama» che in quechua vuol dire «madre di tutti i semi».
Proprietà
Quinoa cruda
La quinoa è un alimento particolarmente dotato di proprietà nutritive. Contiene fibre e minerali, come fosforomagnesioferro e zinco. È anche un'ottima fonte di proteine vegetali, poiché contiene tutti gli amminoacidi essenziali (fatto raro nel regno vegetale) e in proporzioni bilanciate, che corrispondono alle raccomandazioni dell'OMS[2]. Contiene inoltre grassi in prevalenza insaturi. La quinoa, non contenendo glutine, può essere consumata dai celiaci.

Varietà

Esistono oltre 200 varietà di quinoa. La varietà più utilizzata è la quínoa Real con un basso tenore di saponine. Altre varietà commercializzate sono: Bear, Cherry Vanilla, Cochabamba, dave 407, Gossi, Isluga, Kaslala, Kcoito, Linares, Rainbow, Red faro, Red head (che presenta una buona adattabilità ai climi piovosi), Temuco.

Coltivazione

StatoProduzione
nel 2004[3] [t]
 %Produzione
nel 2005[3] [t](
 %
Perù27 04052%32 61356%
Bolivia24 68847%24 50042%
Ecuador6411%6521%
Totale52 369100%57 765100%
La quinoa è testimone di biodiversità, già venerata dagli Inca come pianta sacra, viene coltivata da oltre 5000 anni sugli altipiani pietrosi delle Ande ad altitudini comprese tra 3800 e 4200 metri. È una pianta resistente che non richiede particolari trattamenti. Produce una spiga (panicolo) ricca di semi rotondi, simili a quelli del miglio. Le migliori varietà crescono nei territori salmastri del Salar, nelle zone di Oruro e Potosí (Quínoa real).

Lavorazione

La semina della quinoa può essere effettuata a fine marzo-aprile o tra settembre ed ottobre, a seconda delle zone e delle varietà utilizzate (varietà a semina primaverile o autunnale). La raccolta si effettua nei mesi di aprile-giugno per le varietà a semina autunnale e a fine luglio-agosto per quelle a semina primaverile. Controllata e privata di eventuali impurità, viene poi lavata in acqua per eliminare la saponina, sostanza lievemente amara contenuta nella pianta. Infine viene essiccata tramite "secadores" solari.

La coltura della quinoa

Per il ruolo quasi sacro che la quinoa aveva presso le popolazioni andine, all'epoca della conquista spagnola si ebbe l'ovvio conflitto con la cultura cattolica che, al contrario, considera sacro il pane di frumento, e quindi il grano. La coltivazione della quinoa venne così combattuta e scoraggiata; solo in un secondo tempo, quando apparve evidente il miglior adattamento della quinoa all'ambiente andino, la sua coltivazione riprese piede. Pur essendo una coltivazione di potenziale interesse economico, la quinoa risulta difficilmente coltivabile in ambienti con clima diverso. In particolare, per l'Italia, C. quinoa mostra i seguenti limiti: temperature al di sopra di 32-34 gradi anche per breve tempo tendono a causare sterilità del polline nella maggior parte delle colture; la maggiore piovosità e l'elevata umidità atmosferica causano la germinazione dei semi maturi ancora sulla pianta; la quinoa è infine soggetta all'attacco di Aphis fabae (afide nero del fagiolo, particolarmente aggressivo verso le chenopodiacee durante la fase vegetativa) e di Nezara viridula (cimice verde) e altri cimicidi in fase di maturazione del seme. La presenza di coccinelle può limitare e risolvere l'attacco degli afidi, altrimenti letale se lasciato a sé. La specie italiana più vicina a C. quinoa è chenopodium album, quest'ultima si dimostra estremamente più resistente ai parassiti ed assai più aggressiva rispetto a C. quinoa.

Anno Internazionale della Quinoa

Roma, palazzo della FAO. 2013 anno della Quinoa
Il 2013 è stato dichiarato, da parte dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite, Anno internazionale della quinoa[4] (IYQ), come riconoscimento per i popoli indigeni andini, che hanno mantenuto, controllato, protetto e conservato la quinoa come cibo per le generazioni presenti e future attraverso la conoscenza e le pratiche del vivere in armonia con la natura. L'obiettivo è quello di focalizzare l'attenzione del mondo sul ruolo che la quinoa gioca a sostegno della biodiversità, sul suo valore nutritivo, sull'eliminazione della povertà a sostegno del raggiungimento degli Obiettivi di sviluppo del millennio.
Il ruolo di Segretariato dell'Anno internazionale sarà svolto dall'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'Alimentazione e l'Agricoltura. LaBolivia, tra i principali produttori di quinoa, avrà la presidenza del Comitato di coordinamento, mentre il Perù, l'Ecuador e il Cilecondivideranno la vice presidenza con Francia ed Argentina che avranno il compito di relatori.

Ricca di gruppi metilici

La quinoa ha un alto contenuto di trimetilglicina, sostanza che negli ultimi tempi è stata oggetto di studi per la sua azione protettrice del DNA, con azione anti-invecchiamento e anti-tumorale.[senza fonte]

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