Un diario, dove annoto tutto ciò che più mi colpisce. Il mio blocco per gli appunti, il mio mondo.
mercoledì 3 settembre 2014
La bici volante esiste davvero (Video)
Si chiama Hoverbike ed un robot volante progettato per il trasporto umano ora in fase di sviluppo e di test. Per ora è solo un drone ma la bici volante potrebbe trasformarsi in realtà. Non funziona a pedali ma è dotata di 4 eliche rotanti. Il progetto è stato sviluppato da una società inglese che per finanziarsi ne ha messo in commercio un prototipo in miniatura.
http://www.nanopress.it/video/14097240025185406ae627ea3b/la_bici_volante_esiste_davvero/
80 euro: restituzione bonus per un milione di lavoratori? - Renato Marino
Amara sorpresa alle viste per 1,3 milioni di lavoratori.
Il bonus Irpef di 80 euro potrebbe tramutarsi in un'amara sorpresa per un milione e 300mila lavoratori dipendenti che a fine dicembre 2014 probabilmente saranno costretti a restituire il credito d'imposta che stanno ricevendo in busta paga da maggio 2014 in poi.
Per quale motivo? Il fatto è che molti lavoratori alla data in cui i sostituti d’imposta dovranno occuparsi del conguaglio di fine anno potrebbero non rientrare più nelle fasce di reddito che danno diritto al bonus introdotto dal premier Renzi prima delle ultime elezioni europee per 10 mln di lavoratori dal reddito medio-basso.
Alla fine dell’anno, in sede di conguaglio fiscale, i sostituti d’imposta devono calcolare il reddito annuo presunto, che rappresenta solo una stima di quello che in realtà il lavoratore percepirà nei 12 mesi. Nel computo del sostituto d'imposta non sono previsti altri redditi che il lavoratore potrebbe ottenere durante l'anno e che farebbero appunto sforare il tetto massimo che permette di usufruire del bonus da 80 euro.
La circolare dell’Agenzia delle entrate del 28 aprile 2014, spiega che spetta al dipendente indicare se ha in essere più contratti, cioè altre fonti di reddito (ad esempio gli affitti o derivanti da investimenti). Cumulando entrate diverse si può superare il limite massimo oltre cui il bonus non spetta.
Il credito d'imposta di 80 euro del governo Renzi è percepito dai lavoratori dipendenti e assimilati (quindi anche cocopro) che guadagnano tra gli 8.145 e 24.000 euro lordi all'anno e che non hanno altre entrate. I lavoratori che ricadono nella fascia 24-26.000 euro, l'ultima utile, prendono il bonus che si riduce però progressivamente fino ad azzerarsi. In soldoni, chi ha un reddito di 25.000 euro l'anno, prende 40 euro di bonus al mese, in 12 mesi 320 euro.
A rischio maggiore di restituzione del bonus pieno (80 euro) sono proprio i redditi compresitra i 24.000 e i 26.000 euro: se venisse superato il massimale, la restituzione del bonus percepito nel corso dell’anno, 640 euro in tutto per 8 mesi (da maggio a dicembre) sarebbe a carico del contribuente, non del sostituto d’imposta.
Come tutelarsi? Il lavoratore che ricade in questa fascia farebbe bene a tenere sotto controllo il proprio reddito, magari chiedendo informazioni precise al proprio datore di lavoro o all'ufficio personale dell'azienda, tenendo presente che il sostituto d'imposta - per come è la legge - non ha nessuna responsabilità per la posizione fiscale del dipendente.
Ipse dixit. - Sergio Di Cori Modigliani
Matteo Renzi ha dichiarato in data 29 agosto 2014: "Abbiamo creato, grazie all'azione di governo, ben 100mila nuovi posti di lavoro". Non ha specificato dove e come.
48 ore dopo l'Istat ha comunicato che la disoccupazione ha raggiunto il livello di 12,6% ed è aumentata nel mese di Luglio del 3,8%, toccando il livello più alto mai raggiunto dal 1954.
Sempre lo stesso giorno ha dichiarato: "Grazie agli incentivi del governo sono nate in questi ultimi mesi nuove startup di giovani che si lanciano con ottimismo nel mercato".
L'ufficio statistico del Ministero del Lavoro ha annunciato, il giorno dopo, che da quando Renzi si è insediato si perdono 1000 posti di lavoro al giorno. Finora ha provocato la perdita di lavoro per ben 212.000 unità lavorative. La disoccupazione giovanile ha raggiunto il 48%.
In data 1 settembre 2014 ha dichiarato che "anche se di poco, ma non posso non sottolineare la buona notizia che ci giunge dagli esperti del settore e che ci comunicano che i consumi nel mese di agosto sono aumentati di poco, di una piccola frazione, di appena un +0,2%. Ma ciò che conta è rubricare la ripresa dell'economia italiana e dell'ottimismo da parte dell'industria. Saremo noi, l'Italia paese, a essere la locomotiva d'Europa". Neppure sei ore dopo, il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, dichiarava "Stiamo in una situazione davvero drammatica, forse il governo non si rende conto che il paese sta affondando". Dopo dodici ore l'ufficio statistico della Confcommercio ha annunciato che i consumi interni nel mese di agosto sono diminuiti di un -3,8% raggiungendo il livello del 1959 e provocando l'effetto deflazione.
(messa così forse la situazione è più chiara).
Fine del post.
http://sergiodicorimodiglianji.blogspot.it/2014/09/ipse-dixit.html
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