giovedì 15 luglio 2021

Meglio Genny ’a Carogna. - Marco Travaglio

 

Ora della trattativa Stato-Bonucci c’è pure il video, col vicecapitano che negozia da pari a pari coi responsabili della sicurezza. Il resto della scena, più umiliante della trattativa fra Polizia e Genny’a Carogna (che almeno era un pregiudicato pericoloso), lo racconta il prefetto di Roma, Matteo Piantedosi, al Corriere: “Avevamo negato il permesso all’autobus scoperto, ma i patti non sono stati rispettati”. Da un lato il no dei ministri della Salute e dell’Interno, del capo della Polizia e del Comitato per l’Ordine e la Sicurezza, per “evitare assembramenti” e far incontrare giocatori e tifosi in piazza del Popolo o davanti Palazzo Chigi per “tenere sotto controllo la folla in un unico luogo, verificando che tutti indossassero le mascherine come prevede il decreto”. Dall’altra la Figc che, “dopo l’uscita dal Quirinale”, sfodera il bus scoperto per forzare la mano col fatto compiuto, mentre “Bonucci e Chiellini rappresentavano con determinazione il loro intendimento. Non s’è potuto far altro che prendere atto della situazione e gestirla nel migliore dei modi”. Cioè nel peggiore: “solo le forze di polizia indossavano la mascherina”. Che fa dunque il rappresentante del governo e responsabile dell’ordine pubblico nella Capitale d’Italia? Si dimette per la resa ingloriosa a quattro pallonari viziati e tracotanti? No, piagnucola, “amareggiato dalla mancanza di rispetto”, ergo in futuro “tratteremo direttamente coi calciatori”. Cioè persevererà nell’errore: nessuno Stato serio mercanteggia con chi grida più forte per esentarlo dal rispetto delle leggi. Dagospia, mai smentito, racconta pure una lite tra il ministro Speranza e il capitano Chiellini, chiusa da una “lavata di capo” di Draghi: non a Chiellini, che pretendeva di calpestare il decreto (di Draghi), minacciando di non presentare la squadra da Draghi; ma a Speranza, che voleva farlo rispettare.

(A)morali della favola. 1) Più che “al centro dell’Europa”, siamo al centro del Terzo mondo (chiedendo scusa al Terzo mondo). 2) Lo Stato dei Migliori è la solita Italietta alle vongole del panem et circenses. 3) Il dl Draghi sulle “riaperture in sicurezza” vale per tutti, ma non per il calcio, il solito mondo a parte extra-territoriale ed extra-legale. 4) Il diritto alla salute un anno fa era al primo posto, poi coi Migliori passò al secondo dietro i profitti di Confindustria e ora è scavalcato pure dai capricci di quei tizi in mutande che han messo in mutande lo Stato. 5) Il Governo dei Migliori è molto più populista di tutti i populisti propriamente detti. 6) I ristoratori, baristi, negozianti, artisti, gestori di disco, palestre e piscine falliti o quasi per le regole anti-assembramento, ma anche i cittadini multati perché cercavano funghi nei boschi o correvano al parco sono un branco di fessi.

ILFQ