lunedì 18 novembre 2019

La Raggi e l’omertoso. - Tommaso Merlo


In Lombardia finiscono agli arresti, a Venezia sott’acqua, eppure il centrodestra vola intorno al 50% e dopo l’Emilia-Romagna vuole riprendersi l’Italia. L’agghiacciante fotografia di oggi è Virginia Raggi finita sotto scorta mentre quell’omertoso in odore di mafia di Berlusconi cammina satollo in Piazza San Marco. E cioè chi ha devastato questo paese si appresta a risorgere, chi sta lavorando per ricostruirlo finisce in croce. Il centrodestra ha governato per anni. Al nord come a Roma come ovunque. L’elenco degli scandali è infinito e il Mose è solo uno dei monumenti che rappresenta la loro cultura politica. Hanno rubato, hanno accumulato debiti, hanno portato l’Italia sul lastrico senza risolvere nessuna crisi e tantomeno problema. Hanno sempre avuto in testa solo se stessi e i propri affari. Eppure oggi scorrazzano in giro come nulla fosse e volano intorno al 50% mentre la Raggi e tutti quei barbari del Movimento che si son rimboccati le maniche per rimuovere le macerie lasciate da loro, sono ricoperti di fango e precipitano nei consensi. Uno spaventoso ribaltamento della realtà. Berlusconi tiene la bocca cucita nell’aula bunker di Palermo e grazie al suo sodale Salvini si appresta a rimettere le mani nel cuore dello Stato. La Raggi finisce sotto scorta perché ha avuto il coraggio di difendere la legalità nella propria città dopo decenni d’ipocrita menefreghismo e collusione della politica. Una fotografia davvero agghiacciante. Con la Raggi vittima di una continua campagna di stampa denigratoria e diffamatoria, mentre Berlusconi beneficia di una continua campagna di riabilitazione e rilancio. Uno schifo. Sotto gli occhi di tutti. Il vecchio regime sta riuscendo a ribaltare la realtà. Sta riuscendo a riciclarsi per l’ennesima volta e a tornare a spartirsi il paese. Oggi il problema di Roma è la Raggi e quello dell’Italia è il Movimento 5 Stelle. Non è chi ha devastato la capitale e il paese intero. Il problema non è chi ha distrutto, ma chi sta lavorando per ricostruire. È questo il messaggio che il vecchio regime politico mafioso è riuscito a far passare nell’opinione pubblica grazie al totale controllo dei media e al malcontento che permea i cittadini. Informazione di regime capillare e a senso unico e cittadini esasperati. Per distruggere ci vuole poco, per ricostruire ci vuole tempo e fatica. E i cittadini non hanno tempo e spesso neanche voglia di partecipare. Troppo sfiduciati, troppo arrabbiati e propensi ad abboccare al Cialtrone di turno. Nel frattempo parassiti, malavitosi, massoni e i poltronisti professionali si stanno fregando le mani. Col centrodestra al potere l’Italia tornerà la porcilaia di sempre. Con Berlusconi padre nobile del nostro paese e chissà magari anche Presidente della Repubblica grazie al suo sodale Salvini coi pieni poteri a condurre l’Italia nel solco neofascista. Se non vi sarà una nuova e prepotente reazione popolare, sarà questo lo scenario che ci attende. Uno scenario agghiacciante. L’unica speranza è che l’opinione pubblica capisca la trappola in cui sta finendo ed insista sulla strada del cambiamento. Se non lo farà, la Raggi finirà finalmente crocifissa, mentre l’omertoso in odore di mafia risorgerà.

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