Giordano Bruno e la fisica quantistica.
DOPO 4 SECOLI LA FISICA QUANTISTICA CONCORDA CON GIORDANO BRUNO.
Giordano Bruno dice: "Non è la materia che crea il pensiero ma il pensiero che crea la materia". Cosa vuol dire?
Prendiamo la domanda: "Cos’è il mondo?" La riposta cambia secondo come ognuno lo concepisce secondo la sua opinione. Questa cambia nel tempo, secondo i popoli e culture e cambia da persona a persona.
Al tempo di Giordano Bruno la Chiesa era la massima autorità non solo religiosa e filosofica ma anche scientifica. Lo abbiamo visto con Galileli che dovette abiurare le sue teorie sul sistema solare perché erano in disaccordo con quelle degli astronomi della Chiesa. Lo stesso strapotere fu esercitato contro le teorie filosofiche di Giordano Bruno al punto che la Chiesa lo condannò al rogo. Giordano Bruno era un filosofo e un visionario. Oggi possiamo affermare che molte delle sue intuizioni si accordano alle ipotesi dei più moderni fisici quantistici. In linea di massima, nella storia della filosofia occidentale si sono alternate due posizioni base.
“Cos’è un albero?”.
La 1a posizione dice: Un albero è un oggetto a sé stante che mi viene descritto dai miei sensi e può essere definito dalla mia ragione (posizione realistica o meccanicistica: Aristotele. Il mondo è come un meccanismo formato da parti).
La 2a posizione dice: L’albero come fenomeno, cioè come mi appare, esiste solo in quanto è percepito in un certo modo dai miei sensi e filtrato dalla mia ragione ma io non so cosa sia l'albero "in sé" (posizione idealistica: Platone). Posso solo intuirlo, elevandomi a un livello superiore ai sensi e alla ragione.
Giordano Bruno è un idealista e sta dalla parte di Platone. Non so cosa sia il mondo nella sua realtà, so solo che idea me ne faccio attraverso sensi e ragione ma dell'albero "in sé" non so nulla.
Giordano Bruno vive alla fine del 1500, tardo Rinascimento, tempo di grandi mutamenti. Martin Lutero. Lotta tra cattolici e protestanti. Controriforma. Galilei che fa trionfare le leggi copernicane: la Terra gira attorno al Sole e non viceversa...
Per lungo tempo domina il pensiero meccanicistico.
Oggi è tramontato il pensiero meccanicistico di Galileo, Newton, Cartesio e Einstein e sta tornando l’idealismo con i Niels Bohr, Werner Heisenberg e David Bohm e stiamo rivalutando Giordano Bruno: non possiamo considerare il mondo come un orologio formato da tanti pezzi, esso è un intero in cui tutte le parti sono interconnesse. Tutto è uno. Nell’assoluto tutto esiste insieme, tutte le cose sono una cosa sola.
Se guardiamo solo ai fenomeni, ci sembrano tanti. Ma se cerchiamo l’Essere in sé, esso è UNO.
Giordano Bruno aveva detto: “La materia è in parte corporea e in parte incorporea”.
Ovviamente questa Materia assoluta o astratta non coincide con la parola materia come la indichiamo noi.. È la sostanza prima del mondo e in sé non ha forma anche se può prendere tutte le forme. Sostituisci alla parola Materia la parola Energia e hai la fisica attuale. La famosa formula di Einstein: E = mc2, dimostra che la materia (massa) e l’energia (E) sono solo due modalità (informazioni) della stessa sostanza fondamentale. Ma l’universo come noi lo vediamo è intrinsecamente un prodotto mentale.
Dice Bruno: “Tutto è uno rispetto alla sostanza”.
Dice ancora: “Nella Natura possiamo riconoscere due ordini di Essenza, conoscendo la Forma e la Materia”. Che è come dire l’Energia e l’Informazione sono tutto ciò che esiste. L’energia è informazione.
L'informazione struttura l’energia, le dà forma, cioè la modella in tutte le dimensioni dell’essere, a partire da sé stessa. L’informazione modella l’energia creando il mondo minerale, vegetale ecc.
Cosa unisce l’Energia con l’Informazione? La coscienza.
Esiste solo la Coscienza. A seconda dell’Informazione, esistono diverse entità di coscienza, che tuttavia sono composte dalla stessa sostanza, dai minerali, alle piante, agli animali e agli esseri umani fino alle forme di vita superiori. La forma si presenta attraverso l’auto-organizzazione, con l’aiuto dell’informazione.
David Bohm (meccanica quantistica) si chiede: “Una pietra ha coscienza?” Secondo la fisica quantistica, tutto è pieno di Coscienza da un sasso a una stella perché tutto è Vita, non esiste la “non vita”.
Spazio, tempo e causalità si applicano nel mondo reale, ma possono non esistere in mondi paralleli.
Bruno: “Nell’assoluto tutto esiste insieme, cioè nell’assoluto sia la possibilità che la realtà sono una cosa sola”.
Nell’assoluto non c’è tempo. Il tempo è un’illusione.
La fisica moderna lo chiama Paradosso di Einstein-Podolsky-Rosen.
Einstein formulò, insieme agli altri, un paradosso che per 20 anni fu oggetto di una disputa tra Einstein e il teorico della meccanica quantistica Nils Bohr.
Einstein diceva: “Se i postulati della fisica quantistica sono validi, dobbiamo accettare che, se dividiamo in due sulla Terra una particella, spostiamo la particella A verso la stella Sirio, che dista 4 milioni di anni luce dalla Terra, e la particella B della stessa distanza, ma in direzione opposta. Se la particella A su Sirio dovesse divergere, anche la particella B, che attualmente si trova a 8 milioni di anni luce da Sirio, dovrebbe divergere simultaneamente in direzione opposta.”
Ma com'era possibile che la stessa informazione si fosse trasmessa istantaneamente e quale era la causa della divergenza di B. Einstein diceva che il fatto era impossibile.
Ma nel 1982 Alain Aspeck riuscì a dimostrare per la prima volta e in modo sperimentale, cioè in laboratorio, che le idee di Bohr erano corrette e che Einstein sbagliava (sincronicità= due fatti possono accadere nello stesso istante come fossero collegati senza causa apparente). Jung prende la sincronicità come principio base: un uomo muore, il suo orologio si ferma. Io sono arrabbiata, mi si rompe la macchina. Due fatti uno dentro dime e uno fuori di me avvengono nello stesso istante come se uno rispecchiasse in modo simbolico l'altro.
Dunque c'è una dimensione dell'Essere in cui il tempo non esiste ma nemmeno lo spazio (la distanza) e non esiste il rapporto causa- effetto, ma tutte le cose sono collegate tra loro, perché tutto è Uno.
Finora si era ipotizzato un universo a tre dimensioni spaziali (altezza, larghezza e profondità), Einstein ci aggiunse una quarta: il tempo, ma non bastarono. I fisici si trovarono davanti dei problemi per risolvere i quali dovettero ipotizzare universi con più dimensioni. Hawking, per es., parla di 24 dimensioni.
Può essere che il mondo nella sua interezza sia multidimensionale.
Dunque noi viviamo in due mondi: da un lato il mondo fisico come ci appare ai sensi e alla ragione, da un altro lato un mondo metafisico che sfugge alla nostra percezione sensoriale e alla nostra logica. Ma questo mondo metafisico è esattamente quello di cui parlano da millenni tutte le religioni e tutti i filosofi idealisti come Platone che ci sono arrivati non con i sensi o la ragione ma con l'intuizione.
Giordano Bruno: “Nell’assoluto tutto esiste insieme, in un momento, cioè nell’aldilà non c’è tempo”.
Se il realismo non è corretto, allora deve essere vero l’idealismo, cioè devono esistere delle dimensioni metafisiche, che ancora non conosciamo e che non percepiamo con i sensi, le quali oltrepassano la fisica. Ne consegue che noi viviamo contemporaneamente in due mondi, quello della realtà biologica e quello della coscienza metafisica.
La realtà è una illusione, così come dicono da sempre le filosofie indiane.
Bruno: “Il pluralismo dell’Essere è solo apparente e casuale, In realtà l'Essere è uno. "
Come si manifesta allora la Realtà fenomenica, cioè quella che ci appare? La fisica quantistica risponde col “paradosso del gatto di Schrödinger”.
Schrödinger mise un gatto in una scatola, dove c'era un meccanismo in cui un atomo radioattivo poteva decadere o no, casualmente, liberando un gas velenoso che uccideva il gatto.
La vita del gatto era intrecciata (entanglement)) a un elettrone.
Ora, di fronte alla scatola chiusa, ci chiediamo: "Il gatto è vivo o morto?" In teoria sono possibili entrambi i casi. Finché non si apre la scatola, non abbiamo una certezza ma una probabilità. Possiamo avere nello stesso istante e insieme un 50% di gatto vivo e un 50% di gatto morto. Ma questo è un paradosso.
C'è un film "Sliding door" (porte scorrevoli), in cui una ragazza può prendere il metro o no. A seconda di quello che sceglie, la sua vita cambierà.
La realtà si presenta quindi come una “funzione di probabilità”, cioè ogni scelta che fai ti aprirà un mondo diverso.
Quando si studiano le particelle subatomiche, per es, gli elettroni, che sono funzioni d'onda e nella camera a bolle appaiono come un rapidissimo movimento, possiamo valutare la loro velocità o la loro posizione ma non entrambe le cose. Perché?
Abbiamo solo due risposte:
1) Non si sa, succede solo perché è così. È una legge di natura.
2) Il collasso della funzione F è il risultato dello scambio di informazioni tra una coscienza e l’altra.
La prima riposta non è soddisfacente.
Resta solo la seconda. In teoria può esserci un universo in cui il gatto è vivo e uno in cui il gatto è morto. Ma questa riafferma l’Idealismo. Se il mondo è il risultato di uno scambio di informazioni tra una coscienza e un'altra, il mondo è il frutto delle nostre coscienze. Il mondo emana dalle nostre idee, dalla nostra intuizione.
Il mondo inteso come una molteplicità di fenomeni è illusorio.
Bruno dice: “Perciò dovete accettare che tutto esiste in tutto, ma non in ogni cosa in modo universale e non in tutti i modi possibili. Perciò non sbaglia chi parla dell’Uno come Essere ed Essenza allo stesso tempo, chi dice che l’Uno è allo stesso tempo umano e illimitato, sia nella sostanza che nella durata”.
Così si vede che tutte le cose sono nell’Universo e che l’Universo è in tutte le cose. Noi in esso ed esso in noi e così tutte le cose finiscono in una perfetta unità. Questa unità è unica e duratura e rimane sempre. Questo Uno è eterno. Affermare il contrario sarebbe assurdo e arrogante, non avrebbe alcun significato accettabile. Cioè, questo mondo, questo Essere, il vero, l’universale, l’infinito, l’incommensurabile, contiene in ciascuna delle sue parti il tutto e con esso l’Onnipresenza stessa”.
Dunque può esserci una dimensione in cui non esiste il tempo, non esiste il luogo, non esiste la causa.
Di conseguenza, non esiste nemmeno la morte.
L'essere non nasce e non muore. Esiste per sempre.
La concezione globale del mondo di Giordano Bruno coincide quindi pienamente con la fisica quantistica, così come con le filosofie di Platone, Plotino, Fichte, Schelling, Hegel, i buddisti, gli induisti…
La conoscenza che può essere estratta dalla scienza è variabile. Dai Greci ai giorni nostri, le raffigurazioni che la scienza ha cercato di costruire del mondo sono in continua evoluzione. La conoscenza scientifica non è stabile. Ma c’è una filosofia eterna e assoluta che può essere solo intuita o sperimentata ed è la Metafisica.
La fisica quantistica di oggi si sta ricollegando alla Metafisica.
Il fisico quantistico di cui si parla tanto oggi, Tonelli, trae la sua fisica da esperienze extrasensoriali, a carattere metafisico.
Forse quell'unione tra scienza e fede che Steiner tanto desiderava si sta compiendo.
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