martedì 1 agosto 2023

Inciucio. - Lorenzo Giarelli

Italia Twiga: la “Santa” alleanza destra-Renzi

GNAM GNAM CON “DANI” - Giustizia, fisco, Rdc, salario minimo e armi: Iv da mesi è di fatto in maggioranza.

Non dubitiamo che la cena l’abbia offerta la Pitonessa. Non solo perché non osiamo mettere in dubbio la generosità della padrona di casa, ma anche perché quando, venerdì sera, ha ricevuto nel “suo” Twiga di Forte dei Marmi tre maggiorenti di Italia Viva – Maria Elena Boschi, Luciano Nobili e Francesco Bonifazi – deve aver riconosciuto ai convitati una lealtà che ben vale il prezzo di un sushi gourmet. Già, perché la maggioranza Italia Twiga (la destra e i renziani insieme) attovagliata a cena, come raccontato ieri dal Corriere, sublima un clima di fratellanza politica che non stupisce nessuno, visto che fin da prima delle elezioni era facile pronosticare quale sarebbero state le mosse di Matteo Renzi con FdI e soci al governo, ma che ormai inanella prove d’amore quasi quotidiane.

Sfiducia.
La più evidente delle quali è quella con cui Iv ha salvato la stessa Daniela Santanchè, prima difendendola dalle accuse sulla disastrosa gestione delle sue aziende (anche sul Riformista guidato da Renzi e l’ex forzista Andrea Ruggieri, pure lui presente alla cena al Twiga) e poi non votando la mozione di sfiducia nei suoi confronti sostenuta da M5S, Pd e Avs. “Un regalo a Meloni e Santanchè”, l’avevano definita renziani e calendiani per un volta uniti (invece ieri Azione ha per l’ennesima volta “scaricato” Iv, definendo “inopportuno” il raduno al Twiga). Due giorni dopo il voto in Parlamento, il brindisi tutti insieme a Forte dei Marmi.

Rdc.
Le piazze protestano contro il governo per il taglio al Reddito di cittadinanza. E Italia Viva? Figurarsi cosa può obiettare.
Al massimo bazzecole, tipo il modo con cui è stata gestita la sforbiciata o la mancanza di un piano alternativo pronto. Ma non certo il nodo centrale della questione, perché Renzi è pur sempre colui che promosse un referendum contro il sussidio, poco prima che le elezioni dessero il mandato alla destra per smontare l’assegno ai più poveri.

Salario minimo.
Iv è l’unico partito di opposizione a non aver firmato la proposta di legge sul salario minimo. E dunque ha così offerto la sponda alla maggioranza per mandare il testo nel congelatore, rinviando all’autunno il voto in Parlamento nonostante il pressing di Giuseppe Conte ed Elly Schlein.
Quando si tornerà in aula, FdI troverà ancora nella truppa renziana un fedele alleato.

Fisco.
Alla Camera, Iv ha già votato la proposta di legge delega di riforma del fisco.
“È lo stesso schema proposto da Draghi – si è impettito Ettore Rosato motivando il voto a favore dei renziani – Sono stati recepiti i nostri emendamenti più importanti”.
E infatti la stessa cosa si sta ripetendo in Senato, dove Iv è pronta a sostenere di nuovo la riforma della destra magari rosicchiando qualche altro strapuntino.
Basti pensare all’emendamento approvato in commissione Finanze al Senato che interviene sui procedimenti tributari, facendoli immediatamente decadere nel caso il soggetto sia stato nel frattempo assolto in maniera piena e definitiva nel processo penale collegato.
Per intendersi: per lo stesso fatto, si può essere indagati penalmente (per esempio per evasione o false fatture) e al contempo dover affrontare un procedimento tributario con cui lo Stato cerca di recuperare il denaro contestato.
Se venisse approvato nel testo finale, l’emendamento di Iv farebbe sì che l’assoluzione nel penale vanifichi il secondo procedimento. Il problema è che questa norma si porta dietro un paio di conflitti di interessi: il primo verso Santanchè, coinvolta nelle note vicende delle sue società, il secondo per Laura Bovoli, madre di Renzi alle prese con le accuse per la gestione di Marmodiv.

Previdenza.
Una delle ultime convergenze è il colpo di mano destra-Iv su Assoprevidenza, con un emendamento centrista al decreto Pa-2 approvato in commissione. Il Comitato per la promozione e lo sviluppo della previdenza complementare confluisce in Assoprevidenza, a cui vanno subito 2 milioni per svolgere i compiti inizialmente assegnati al Comitato.
Di che si stratta?
Un organismo terzo e senza scopo di lucro (il Comitato), pensato per spingere la previdenza complementare e gli investimenti nelle Pmi, viene dirottato dentro un’associazione privata.

Giustizia.
Il testo varato da Carlo Nordio, con dentro tra l’altro l’abolizione dell’abuso d’ufficio e lo svuotamento del traffico di influenze, avrà un lungo iter parlamentare.
Ma i guai, per la maggioranza,
non arriveranno certo da Iv, che si è già detta disponibile a votare la riforma della giustizia. Anzi, semmai coi renziani il problema è un altro: Italia Viva è ben più vicina al Guardasigilli di gran parte della maggioranza, come dimostra l’euforico via libera alla relazione sulla giustizia presentata da Nordio in Parlamento a inizio anno.
Scontato che Renzi e i suoi tenteranno persino di scavalcare quanto già previsto dal progetto di legge del ministro.

Armi.
Anche qui il sostegno di Italia Viva al governo non è mai mancato. A inizio anno i centristi hanno rinnovato la piena sintonia col governo nel mandare armi all’Ucraina fino a tutto il 2023, in un asse che comprende anche il Pd. La posizione è stata poi confermata in tutti gli ordini del giorno e le mozioni sull’argomento, in Italia e a Bruxelles.
È il caso, per esempio, del voto sull’Asap, ovvero la possibilità per il Paesi dell’Ue di dirottare fondi per il sociale, inclusi quelli del Pnrr, verso l’industria bellica proprio per aiutare l’Ucraina.

Sponda continua.
Se si torna indietro nel tempo, non si fatica a trovare altre sponde renziane alla destra. È il novembre del 2022 quando Iv dà l’ok al dl Aiuti ter; poi, in primavera, arrivano il voto favorevole al ponte sullo Stretto e l’intesa destra-Iv su una mozione che sostiene il ritorno al nucleare.
Meloni ringrazia.

F.Q. 1 agosto

I peggiori istinti della nostra vita. - Massimo Erbetti

 

Criminalizzare, negare, aizzare, odiare…
Criminalizzare determinate categorie…
I poveri, tutti i poveri…
i migranti, tutti i migranti…
Gli ambientalisti, tutti gli ambientalisti.
Negare…
Negare il cambiamento climatico
Negare le pandemie
Negare addirittura le evidenze scientifiche.
Aizzare…e odiare…
Aizzare alcuni contro chi la pensa in modo diverso…odiare il contendente…odiare quello diverso da sé stessi…o addirittura chi ha orientamenti culturali, sociali, religiosi e sessuali…addirittura chi mangia in modo diverso…
E così tutti i poveri diventano fannulloni, tutti i migranti criminali…chi è di una religione diversa un terrorista…alla comunità LGBT si tolgono diritti…
E ora anche la negazione del cambiamento climatico…
"D’estate fa caldo d’inverno fa freddo". E quando vai sull’Adamello e sul Tonale e vedi i ghiacciai che si ritirano anno dopo anno… Certo che stai lì a pensare!. Poi studi un pochino di storia e vedi che sono cicli"
(lo ha detto ieri Salvini)
Per cui niente cambiamento climatico…niente poveri, perché quelli che lo sono, lo sono per scelta, niente migranti, perché sono tutti delinquenti…niente di niente…
I peggiori istinti della nostra vita…e la cosa funziona e funziona, perché c'è rabbia, rancore, insicurezza…la gente ha paura, non ha fiducia nel futuro.
Ho un lavoro instabile? Sottopagato? Magari al nero? Ma è normale che devo prendermela con qualcuno…dovrei prendermela con chi governa, ma è irraggiungibile, non riesco ad arrivarci…meglio prendersela con chi sta peggio di me…perché se io sono vulnerabile, chi sta peggio di me, lo è ancor di più…e se le cose stanno così, ho almeno la speranza…la speranza che se viene tolta qualcosa a lui quella cosa venga a me…
Stessa cosa per i migranti…
E poi ci sono le cose che ci fanno paura…paura vera…il cambiamento climatico…e io ho bisogno di sicurezza…almeno datemi un po' di sicurezza…non fatemi pensare che il domani sarà ancora peggiore a causa del cambiamento climatico…desertificazioni…inondazioni…cataclismi…ma che ho fatto io di male…per meritarmi tutto questo?
Mi sfruttate, mi massacrare, non mi date una sanità che funziona…e io devo vedere che a qualcuno qualcosa la date? E a me niente?
E allora sai che c'è? Io me la prendo con tutti…poveri, migranti, gay, vegani, ambientalisti, mussulmani…medici, scienziati, professori…e nego tutto…non c'è povertà, non c'è guerra, non c'è pandemia…nessun cambiamento climatico…
Me la prendo con tutti e nego tutto…devo salvarmi…e per salvarmi distruggo ogni cosa…anche me stesso…
I peggiori istinti della nostra vita…c'è chi li scatena e chi li fa scatenare…

Visibilia Viva. - Marco Travaglio

 

Siamo molto preoccupati per Giorgia Meloni. E non per quisquilie come la rivolta dei poveri senza più Reddito, il crollo del Pil, il boom di bollette, inflazione e benzina,
le gaffe e le chiome del fidanzato-mezzobusto: a questo e a molto altro c’è rimedio.
Ma per l’unico guaio davvero irreparabile e definitivo che sta per investirla, ben più letale dei cambiamenti climatici e a prova di negazionisti:
Renzi nella maggioranza.
I cimiteri della politica sono lastricati di lapidi degli altri sventurati premier che ebbero in sorte anche solo un fugace contatto con la mortifera e pestilenziale presenza:
Letta, a cui bastò il tweet “Enrico stai sereno” per schiantarsi dopo 9 mesi; Conte, del cui secondo governo il nostro fu l’ideatore e poi il killer; Draghi, che mai riuscì a liberarsi dello stigma di essere salito a Palazzo Chigi grazie a lui e infatti perse tutto,
il Quirinale e poi il governo; e Salvini, che dal Papeete rovesciò Conte per prenderne il posto con “pieni poteri” quand’era in love col Rignanese e ne fu fregato.
Senza dimenticare il Renzi medesimo, che si autosterminò portandosi rogna da solo col geniale referendum e, già che c’era, rase al suolo anche il Pd di cui era anche segretario.
Alla lista delle vittime s’è aggiunto ultimamente il povero Calenda, l’ultimo allocco a mettersi in casa l’impiastro.
La Meloni è furba e ha buona memoria, ma può farci poco.
Le avance renziane non basta rifiutarle: bisogna non meritarle.
E lei le merita tutte, da quando ha rottamato la destra sociale, legalitaria e sovranista per metter su quella asociale che fa la guerra ai poveri, s’inchina a Biden e agli eurofalchi, regala impunità ai ladroni e alla razza cafona di nuovi ricchi e vecchi parvenu: praticamente tutti i cavalli di battaglia del berlusconismo e del renzismo (che si distinguono per numero di voti: tanti per B., nessuno per R.).
Infatti i Renzi boys votano tutto il peggio del suo governo, che non ne ha bisogno e non chiede nulla, ma si ritrova Iv in maggioranza a sua insaputa.
E i renziani in pancia sono peggio della tenia, che ti s’insinua nell’intestino quando meno te l’aspetti e si mangia tutto.
Guai a ignorare i sintomi anche più trascurabili: tipo la cena dello scorso weekend al Twiga, rivelata dal Corriere, fra la Santanchè, l’ex marito Canio, il compagno Dimitri e i renziani Boschi, Bonifazi, Nobili con tutta la panza e Ruggieri, nipote di Vespa e direttore responsabile del Riformista (quello che prende le querele per Renzi),
a cui Visibilia fornisce la pubblicità.
Il tutto due giorni dopo il voto sulla Santanchè, che Iv ha respinto sostenendo che sfiduciarla era farle un favore. Invece cenare da lei è farle un dispetto.
Chi ancora pensa che Renzi punti a FI si aggiorni: punta alla Meloni col progetto Fratelli d’Italia Viva.
Lei porta i voti, lui la sfiga.