giovedì 11 settembre 2014

Vittorie a 5 stelle. - Azzurra Cancelleri



Roma, 4 settembre 2014 - Sette vittorie in un solo giorno per il Movimento 5 Stelle in Commissione Ambiente. Nel Collegato Ambientale approvato oggi e pronto per essere discusso in Aula sono stati accolti e votati positivamente, tra gli altri, sette articoli fortemente voluti dal M5S.

Innanzitutto il vuoto a rendere: stop alla plastica e sì al riutilizzo del vetro per i ristoratori. Un piccolo passo verso la riduzione dei rifiuti e il riutilizzo dei contenitori in vetro.

Introdotta la Valutazione di impatto sanitaria per i nuovi impianti. Sarà quindi prevista anche l’analisi dell’impatto sulla salute dei cittadini per ogni nuova autorizzazione richiesta. La salute avrà diritto di cittadinanza nella progettazione di ogni nuova opera.

Giro di vite sull’abusivismo edilizio: le amministrazioni dovranno pretendere il pagamento delle sanzioni in caso di abusi, e, in caso di inadempienza saranno gli stessi amministratori ad assumersene le responsabilità, anche con decurtazioni degli stipendi.

Vietato, ufficialmente e per legge, il fracking su tutto il territorio nazionale. Non solo. L’azienda che l’ha già praticato dovrà rendicontare le proprie azioni (ed eventuali conseguenze) al governo.

Nuove regole anche per i reflui oleari: i rifiuti oleosi potranno essere sversati nell’impianto fognario solo dopo trattamento e solo se le olive in questione hanno provenienza regionale.

Stralciata la norma per cui se un inceneritore non ha più rifiuti poteva riceverne da fuori regione. Stop, quindi, ai viaggi di rifiuti urbani sul territorio italiano.

Nuova stretta, infine, per le case mobili, che spesso diventavano veri e propri villaggi non autorizzati: in luoghi di pregio e turistici avranno bisogno anch’esse di autorizzazione.

“Vigileremo - dichiarano i deputati del Movimento 5 Stelle in Commissione Ambiente - affinché quello che è uscito dalla porta non sia reintrodotto dalla finestra nei passaggi in aula e al Senato. E che i nostri testi non vengano stravolti nel dibattito parlamentare”.


Azzurra Cancelleri

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Stephen Hawking: “Il Bosone di Higgs potrebbe spazzare via l’Universo”

Stephen Hawking:

La "particella di Dio" potrebbe far causare un "catastrofico decadimento nel vuoto", risucchiando spazio e tempo senza che noi ce ne rendessimo nemmeno conto... ma sarebbe necessario un acceleratore di particelle grande quanto la Terra.

Quando presso il CERN i fisici studiavano il Bosone di Higgs, alcune voci si sollevarono dubbiose ed inquietanti: e se il Large Hadron Collider (LHC) – l'acceleratore di particelle – dovesse causare un buco nero stabile? Per fermare l'esperimento, gli oppositori citarono prima in giudizio il CERN presso la Corte delle Hawaii e successivamente chiamarono in causa anche la Corte europea dei diritti dell'uomo. Niente, si andò avanti comunque, perché – come sentenziò la CEDU – lo scenario paventato era "altamente improbabile". Successivamente gli studiosi del CERN precisarono l'innocuità dei buchi neri prodotti dall'acceleratore con un'analogia con i buchi neri prodotti dai raggi cosmici in corpi celesti particolarmente densi.
La "particella di Dio" è stata individuata, nulla di catastrofico, per ora, è avvenuto, ma un nuovo allarme sembra suonare più minaccioso di prima: il Bosone di Higgs potrebbe diventare instabile e causare un "catastrofico decadimento del vuoto" senza che noi nemmeno ce ne accorgessimo. Parole scritte dall'astrofisico Stephen Hawking, nel suo libro "Starmus, 50 Years of Man in Space", nel quale l'esperto dei buchi neri raccoglie una serie di conferenze fatte negli ultimi cinquant'anni. Ma è lo stesso studioso britannico a precisare che si tratta in realtà di una eventualità quantomeno "improbabile", dal momento che sarebbe necessario un acceleratore di particelle capace di produrre 100 miliardi di giga-elettronvolt (GeV), che, osserva Hawking, "sarebbe più grande della Terra".
A conferma dell'insufficienza energetica dell'LHC interviene anche John Ellis, fisico del CERN, che ha chiarito che "la scoperta del Bosone di Higgs al Large Hadron Collider non ha causato questo problema, e le collisioni nell'LHC non potrebbero innescare instabilità, perché le loro energie sono troppo basse".

La bella iniziativa di un pensionato siciliano per liberare la spiaggia dai mozziconi di sigaretta.

La bella iniziativa di un pensionato siciliano per liberare la spiaggia dai mozziconi di sigaretta


“Liberiamo la nostra spiaggia dai mozziconi. Compro mozziconi di sigarette a un centesimo l’uno, e non è uno scherzo”: così il signor Gianni Di Pasquale è riuscito a raccogliere sulla spiaggia di Noto ben 6mila mozziconi di sigarette.


SMALTIMENTO MOZZICONI DI SIGARETTE - Quante volte ci sarà capitato, a luglio e agosto durante le vacanze in spiaggia, di passeggiare o giocare con i bambini sulla sabbia e di veder affiorare i mozziconi di sigarette. Fortemente inquinanti, un mozzicone gettato in strada, in spiaggia o in giardino o aree verdi, contiene circa 4mila sostanze tossiche e ha un tempo complessivo di degradazione che si aggira intorno ai 10 anni.
INQUINAMENTO DA MOZZICONI DI SIGARETTE - Fortunatamente, il problema ha iniziato a scuotere le amministrazioni comunali che stanno provando a combattere questa cattiva abitudine con multe salate. Ma, non ci sono solo i progetti portati avanti dai singoli Comuni: oggi vogliamo raccontarvi la bella iniziativa di un pensionato siciliano per sensibilizzare i bagnanti della spiaggia di Lido di Noto al rispetto e alla tutela dell’ambiente.
L’INIZIATIVA DI UN CITTADINO PER COMBATTERE LE CICCHE BUTTATE IN SPIAGGIA - Come leggiamo su NewSicilia, Gianni Di Pasquale, ex disegnatore meccanico e appassionato di internet, originario di Sortino ma da anni residente a Milano, ha deciso di approfittare degli ultimi giorni di vacanze estive a Lido di Noto per raccogliere oltre 6mila mozziconi di sigarette.
Interessante il modo in cui le cicche sono state recuperate: Gianni ha posizionato un tavolo verde in spiaggia e alcuni contenitori in vetro vuoti e ha esposto il cartello con su scritto: “Liberiamo la nostra spiaggia dai mozziconi. Compro mozziconi di sigarette a un centesimo l’uno, e non è uno scherzo”.
L’offerta ha convinto i bagnanti, adulti e bambini, che nel giro di poche ore hanno riempito i contenitori fino all’orlo. L’investimento in centesimi era di venti euro: come racconta il pensionato a NewSicilia, un ragazzo ne ha consegnati ben 700 aggiudicandosi 7 euro ma, allo stesso tempo, sono stati tanti i genitori che hanno rimborsato di tasca loro i propri figli che si erano attivati per la consegna dei mozziconi trovati in spiaggia. L’intento dell’iniziativa infatti non era quello del guadagno economico ma bensì la trasmissione di un messaggio di civiltà e rispetto della bellissima spiaggia e dello splendido mare.
Noi della redazione di Non sprecare ci congratuliamo con il signor Di Pasquale per la splendida iniziativa e ci auguriamo che queste buone pratiche per la tutela del nostro territorio si diffondano ogni giorno di più.

VINCIAMO POI MA INTANTO INDAGANO VOI. - Gancarlo Cancelleri



Il M5S fa politica con le mani aperte e messe davanti i cittadini, in maniera tale che tutti possano guardare come sono.
E' probabilmente questa la prima di tante novità che abbiamo portato nella politica italiana.
Prima di noi tutti i partiti venivano indagati e tutti si spalleggiavano, d'altronde la loro logica è sempre stata "mal comune mezzo gaudio" sottintendendo che se siamo tutti dentro l'indagine è meno grave.
Oggi per fortuna, purtroppo per loro, c'è una forza politica che ne rimane sempre fuori: il M5S!
L'inchiesta in Sicilia sulla gestione dei soldi pubblici continua inesorabile, infatti per Giambattista Bufardeci (Grande Sud), Antonello Cracolici (PD) Cateno De Luca (Gruppo Misto), Cataldo Fiorenza (PDS), Innocenzo Leontini (PDL), Rudy Maira (UDC e Pid) e Francesco Musotto (MPA), i sette ex capigruppo all’Assemblea Regionale Siciliana, sono stati spediti altrettanti inviti a dedurre per via dell’inchiesta contabile dalla Procura Regionale delle Corte dei Conti, inchiesta parallela a quella della magistratura ordinaria, sulle cosiddette “Spese pazze” all’Ars.

La magistratura ordinaria indaga sull’ipotesi di peculato, mentre la Corte dei Conti punta sul danno erariale nell’operato dei sette politici. Bufardeci avrebbe provocato un danno erariale di 60 mila euro, De Luca 4 mila euro, Fiorenza 31 mila euro, Leontini 110 mila euro, Maira 400 mila euro e Musotto 700 mila euro.
Ad Antonello Cracolici del PD viene contestata la cifra complessiva di 500 mila euro suddivisa per voci davvero singolari: 72 mila euro per i pasti consumati dai deputati del gruppo del Pd nella buvette lungo i cinque anni di legislatura. Le "anticipazioni" attraverso le quali Cracolici avrebbe pagato bollette dell'Enel, della Tarsu, il canone Rai, la gita d'istruzione della figlia (200 euro) e l'acquisto di un mazzo di mimose (15 euro). Sempre dalle spese del Pd emergono prestiti all'ex senatore Crisafulli (fra cui 1.075 euro per due polizze assicurative), a Gianni Parisi (268 euro) per l'Ici e all'ex sindaco di Corleone Pippo Cipriani (1000 euro).
Complessivamente il presunto danno erariale supera i 2 milioni di euro.

A questa dovete affiancare la nuova indagine per le spese pazze dell'ARS da parte della Corte dei Conti che anche questa volta ha coinvolto tutti tranne il M5S.
#Vinciamopoi ma intanto #indaganovoi
Leggi i dettagli dell'inchiesta >---> http://goo.gl/rYQ6ot


https://www.facebook.com/cancellerigiancarlo/photos/a.266670593448319.60930.265320453583333/643711685744206/?type=1&fref=nf