Padova, 16 apr. (Adnkronos/Ign) - Silvio Berlusconi elenca tutti i provvedimenti promossi dal suo governo in favore della famiglia e ricorda, tra le altre cose, ''il bonus per la scuola privata'' perché, spiega, ''i genitori possano scegliere liberamente quale educazione dare ai loro figli, e sottrarli a quegli insegnanti di sinistra che nella scuola pubblica inculcano ideologie e valori diversi da quelli della famiglia".
"Mamma vuol dire amore e vita - ha ricordato il premier nel messaggio inviato al convegno promosso oggi a Padova dall'Associazione Internazionale delle Mamme -. E noi, proprio perché vantiamo una cultura che predilige l'amore e rifiuta l'invidia e l'odio, cerchiamo di essere un governo amico delle donne, soprattutto delle mamme. Credo davvero che nessun governo abbia fatto tanti provvedimenti in favore quanto il nostro"."Abbiamo tutelato la famiglia con il bonus bebè, il piano casa, gli affitti agevolati per le giovani coppia, le riduzione dei costi scolastici e il bonus per la scuola privata'', ha scritto Berlusconi. E ancora il presidente del Consiglio ha ricordato che "abbiamo fatto leggi che puniscono severamente la violenza sessuale, abbiamo introdotto il reato di stalking contro gli 'atti persecutori' contro le donne".Immediate le reazioni. "Le parole di Berlusconi sulla scuola pubblica sono un ignobile attacco, privo di qualsiasi giustificazione reale. Il capo del governo dovrebbe difendere e valorizzare il pilastro educativo del Paese, non additarlo come esempio negativo", ha detto Massimo Donadi, capogruppo dell'Idv alla Camera.''Sulla famiglia e sulle donne, solo retorica e falsità. Non so con quale faccia, Berlusconi possa affermare di sostenere e tutelare la maternità quando uno dei primi atti del suo governo è stato quello di cancellare il divieto delle dimissioni in bianco", ha affermato Cecilia Carmassi, responsabile Politiche per la famiglia e terzo settore del Pd.Per la capogruppo del Pd nella commissione Cultura della Camera, Manuela Ghizzoni, "mancava solo che dicesse che gli insegnanti della scuola pubblica si mangiano i bambini e avremmo fatto filotto. Queste sono paturnie da gerontocomio che non incantano più nessuno e che si commentano da sole".Critiche anche dall'Udc. "Un conto - rileva il vicecapogruppo alla Camera, Gian Luca Galletti - sono le barzellette, un conto è la realtà. E la realtà, quella sotto gli occhi di tutti, dice che il 'fattore famiglia' resta la promessa da marinaio più 'epocale' di questo governo, dove il sottosegretario con apposita delega sulla famiglia minaccia ogni giorno di dimettersi salvo poi rientrare nei ranghi".Di vergognoso attacco "alla scuola pubblica e ai suoi insegnanti che sta portando avanti con puntigliosa costanza il presidente del Consiglio" parla Anna Finocchiaro, presidente del gruppo del Pd del Senato, che aggiunge: "E' indegno di un paese civile e fa il paio con l'attacco alla magistratura e al Parlamento. Direi che questo governo, e soprattutto il suo leader, stanno diventando incompatibili con i principi, i valori e i pilastri della nostra Carta costituzionale''.''Dire, come ha fatto oggi Berlusconi - prosegue Finocchiaro - che il governo ha dato il bonus per la scuola privata per consentire alle famiglie di tenere i figli lontani dagli insegnanti di sinistra e' un'aberrazione. Per il resto, se c'e' un governo nemico della famiglia e delle donne e' proprio questo: con i tagli agli enti locali e quindi ai servizi e alla scuola pubblica ha praticato politiche attive contro le lavoratrici. Tanto e' vero - conclude Finocchiaro - che la disoccupazione e il tasso di inattivita' delle donne, soprattutto giovani, sono oggi ai massimi storici''.Ironica il segretario generale della Cgil Susanna Camusso: "Ma lui di che famiglia parla e perché ne parla?''. ''Ha detto che nessun altro governo ha fatto tanto e che è meglio sottrarre i figli agli insegnanti di sinistra'', ha detto Camusso nel suo intervento all'ssemblea dei delegati della confederazione. ''Berlusconi ha perso una nuova occasione per stare zitto'', ha detto Camusso tra gli applausi della platea.