venerdì 20 settembre 2013

Le pennichelle della Corte Costituzionale.

giudici_corte.jpg

Anche un bambino sa che il Porcellum è incostituzionaleLa Corte Costituzionale non lo ha capito subito, ha avuto bisogno di tempo. 
Sono passati sette anni e il presidente neo eletto Gaetano Silvestri ha espresso stupito "perplessità": "Ci sono aspetti problematici rispetto al premio di maggioranza". Che siano i segretari di partito a nominare i parlamentari non scandalizza nessuno?
La Corte Costituzionale non ha mosso un dito, ma ha agito con la velocità di un lampo per impedire l'abolizione dello spreco delle Province e l'abolizione dei privilegi delle pensioni d'oro


E il lodo Alfano in vigore dall'agosto 2008 al 7 ottobre 2009? TREDICI MESI! La legge "Disposizioni in materia di sospensione del processo penale nei confronti delle alte cariche dello Stato" è stata dichiarata incostituzionale dalla Corte Costituzionale dopo più di un anno per violazione degli articoli 3 e 138 della Costituzione. 
Cosa facevano i giudici? 
Una pennichella istituzionale motivata dalla loro età? Il lodo Alfano che rendeva alcuni cittadini più uguali degli altri come i maiali di Orwell nella Fattoria degli animali doveva essere cassata in cinque minuti.


I giudici della Corte (a parte il nuovo nominato Amato, il tesoriere di Bottino Craxi) chi sono? Ne avete mai sentito parlare? 
Percepiscono 427.416,99 euro all'anno, più di 35.000 al mese. Per fare cosa? I cittadini devono sapere.


La Corte è formata da 15 persone in prevalenza nate negli anni '30. Cinque elette dal Parlamento, in sostanza dai partiti, cinque elette dal presidente della Repubblica di turno, quindi da una diretta emanazione dei partiti, e cinque dalla magistratura. 
Si può dire quindi che la Corte è un organo politico e non di garanzia.


La Costituzione è scritta in modo chiaro, un documento comprensibile a tutti i cittadini, un ragazzo delle medie inferiori la saprebbe interpretare senza alcun problema. Ha solo 139 articoli. Una giuria popolare sarebbe più efficiente e più puntuale della Corte Costituzionale. Bisogna pensarci.

http://www.beppegrillo.it/2013/09/le_pennichelle_della_corte_costituzionale.html

Tu puoi dire frocio? - Rita Pani.

A sinistra i cittadini normali, a destra i cittadini diversamente normali con cariche politiche o istituzionali.

Ho molto rispetto per tutti i miei amici di diverso orientamento sessuale, quindi a mo’ di premessa vi esorto a non dire “ho ‘n zacco di amichi gay”; è l’anticamera dell’animo razzista.
Esultiamo! Abbiamo in discussione una legge – severa – contro l’omofobia. Una legge all’italiana.
In sintesi, e senza cavillose spiegazioni, funzionerà così:
“A tutti i cittadini normali, sarà fatto divieto di dare del frocio a chicchessia.”
Clap! Clap! Clap! “ I cittadini diversamente normali, ricoprenti ruoli politici, di livello o istituzionali, potranno invece continuare a dar del culattone, frocio, recchia, caghino a loro discrezione, in quanto negando loro questo diritto, si potrebbe ledere il sacrosanto diritto all’opinione e alla libertà di parola.
Spelliamoci le mani in un applauso: Clap! Clap! Clap!
Chiedo scusa, e lo faccio veramente, per aver scritto così con amara ironia, ma è tale lo sconforto, l’umiliazione e la vergogna di far parte di questo paesetto derelitto, che non avrei potuto scriverlo diversamente.
Mai! Mai una volta, che si faccia a meno di marcare il solco che divide il popolo dal potere. Mai una volta che si operi per cancellare la disparità che ci ingabbia, prigionieri di questo tempo maledetto.
Provate  pensare a un raduno leghista, a quel sacco di merda di borghezio, o bossi, o calderoli le cui uniche locuzioni comprensibili, durante uno dei loro “comizi” sono negher e culattone. Provate a pensare a quella cosa pietosa di giovanardi, a tutti coloro che negli anni si sono distinti per aver dato a Rosy Bindi dell’ “uomo”. Provate a pensare che ne sarebbe stato di questo fior fiore di statisti, se anche l’Italia si fosse svegliata di buon mattino con una parvenza di civiltà. Sarebbe stato un disastro, il neo-politichese sarebbe stato tutto da riscrivere.
Siamo ormai senza vergogna.
Questa è la legge che ci meritiamo tutti, per aver fatto sì che tutte le questioni venissero raggruppate in una soltanto: la questione morale.
Ridicoli ormai, fino alla fine.

Rita Pani (APOLIDE)

Vietato. - Pietro Spanò



Ciao Cettina!
Mi chiamo Pietro Spano' e sono un cantautore poco conosciuto. Oggi e' difficilissimo proporre delle "idee" e la rete, al momento, e' l'unico mezzo attraverso il quale diffondere la musica d'autore. Per questo motivo ti invito ad ascoltare il live del brano "VIETATO" tratto dal mio nuovo lavoro discografico"IL TERRIBILE SUONO DEL SILENZIO". Un caro saluto!

Innegabile logica.



https://www.facebook.com/photo.php?fbid=471459832886160&set=a.471459806219496.117708.141886075843539&type=1&theater

Vittoria M5S: ritirato l'emendamento Pd che stanziava 1 milione di euro in più ai partiti.

Vittoria! Il Movimento 5 Stelle è riuscito a far ritirare l'emendamento Marcucci (Pd) che stanziava 1 milione di euro all'anno per la "conservazione e informatizzazione degli archivi dei partiti". Il Movimento 5 Stelle con una serie d'interventi e controproposte ha spiazzato i partiti. Abbiamo proposto con un sub-emendamento a firma Fabrizio Bocchino di stanziare 1 milione di euro a musei, biblioteche, archivi di Stato e storici. I vari rappresentanti del Movimento 5 Stelle da Nicola Morra a Vito Crimi passando per Stefano Lucidi, Fabrizio Bocchino , Sergio Puglia, Barbara Lezzi hanno ricordato in aula come la cultura non è dei partiti e la memoria storica si conserva negli Archivi di Stato. Da lì l' invito i partiti a consegnare gratuitamente la loro documentazione storica negli Archivi di Stato e Istituti Storici.
A fronte dell'opposizione di gran parte dell'Aula, il relatore Marcucci (Pd) ha ritirato l'emendamento pro-partiti. Con questa mossa ha evitato la bocciatura della sua proposta e l' approvazione in aula del subemendamento del Movimento 5 Stelle che stanziava piu' fondi a musei, biblioteche, archivi di Stato. Il solito Pdmenoelle.
Il m5s è l'unico a mantenere le promesse fatte in campagna elettorale.