giovedì 11 luglio 2024

MATERIA OSCURA ATTORNO A GIOVE? - Elisabetta Bonora

SCHEMA DELLA PRODUZIONE DI H3+ SU GIOVE. L’EMISSIONE AURORALE DI H3+ VICINO AI POLI MAGNETICI È ORIGINATA DALLA PRECIPITAZIONE DI ELETTRONI E GLI UV ESTREMI PROVENIENTI DAL SOLE IRRADIANO IL LATO DIURNO E DOMINANO LA PRODUZIONE DI H3+ VICINO ALL’EQUATORE. MA È PREVISTO ALCUN H3+ SIGNIFICATIVO ALLE BASSE LATITUDINI SUL LATO NOTTURNO. CREDITI: LETTERE DI REVISIONE FISICA (2024). DOI: 10.1103/PHYSREVLETT.132.26100

Nel loro studio, pubblicato su Physical Review LettersCarlos Blanco e Rebecca Leane hanno analizzato le misurazioni notturne sulla regione equatoriale di Giove, per ridurre al minimo le influenze aurorali.

La materia oscura è un'ipotetica componente di materia che, diversamente dalla materia ordinaria, non emetterebbe radiazione elettromagnetica ma sarebbe rilevabile attraverso i suoi effetti gravitazionali. È stata proposta negli anni '30 del secolo scorso e ancora elude gli scienziati i quali, però, ritengono che costituisca circa il 70-80% di tutta la materia nell’universo. È stata introdotta per giustificare diverse osservazioni astrofisiche, in particolare delle stime della massa delle galassie o degli ammassi di galassie e delle proprietà delle fluttuazioni nel fondo cosmologico.

I ricercatori ipotizzano che potrebbe essere rilevata indirettamente identificando il calore o la luce emessa quando le particelle di materia oscura si scontrano e si distruggono a vicenda. E la natura della luce nell’atmosfera esterna sul lato notturno di Giove potrebbe essere proprio questo genere di prova.

Il team suggerisce che le particelle di materia oscura vengano attratte verso il pianeta dalla sua forte gravità e si scontrino con la ionosfera, producendo, talvolta, fotoni.

Per confermare la propria teoria, il team ha analizzato i dati del Visual and Infrared Mapping Spectrometer a bordo della sonda Cassini, che sorvolò il pianeta nel dicembre 2000, prima di iniziare la sua storica missione nel sistema di Saturno. Particolare attenzione è stata rivolta alle tre ore di osservazioni sul lato notturno di Giove, sulla sua regione equatoriale. Gli scienziati cercavano prove di una maggior produzione di  H3+, un catione idrogenonio che, secondo le teorie, sarebbe prodotto dalle collisioni di materia oscura e non dovrebbe essere presente al buio alle basse latitudini.

In effetti, l' H3+ è stato trovato ma ancora non è chiaro se tale quantità è effettivamente superiore a quella che potrebbe essere prodotta in altre circostanze.

https://aliveuniverse.today/flash-news/spazio-astronomia/8883-materia-oscura-attorno-a-giove/

MARCO TRAVAGLIO - Il Pd è tornato, purtroppo - IFQ - 11 luglio 2024

Bisogna ringraziare il Pd, perché ogni tanto fa il Pd e ci ricorda cos’è il Pd: quel partito che, anche quando portava altri nomi, ci ha regalato 10 anni di governi B. (evitando di opporglisi) e 4 e mezzo di governi con B. (alleandosi con lui), porcate sulla giustizia come il “giusto processo”, la bozza Boato, l’immunità extra-large, il lodo Maccanico, l’abolizione dell’ergastolo e dei pentiti di mafia, le proroghe a Rete4 in barba alla Consulta e varie schiforme costituzionali: quella renziana bocciata dagli italiani; il Titolo V che ora consente alla destra di rifilarci l’Autonomia differenziata; e il premierato, proposto dall’Ulivo in Bicamerale, che ora la destra copia e traduce in legge.

Si dirà: acqua passata, ora c’è il nuovo Pd di Elly Schlein e guai a criticarlo: il popolo chiede unità. Magari.
Il Pd continua a votare con le destre contro i giudici che chiedono di usare intercettazioni e chat nei processi ai parlamentari. E l’altroieri si è superato con l’ordine del giorno Serracchiani per cancellare parte della legge Severino (votata da tutti nel 2012) e lasciare al loro posto gli amministratori regionali, provinciali e comunali condannati in primo grado, salvo per delitti “di grave allarme sociale”: chi spara a qualcuno o fa rapine a mano armata o spaccia droga deve andarsene; chi intasca solo tangenti o arraffa soldi pubblici o abusa del suo potere può restare fino alla Cassazione. A FI e Lega non è parso vero, infatti hanno votato Sì, mentre il M5S ha votato No e persino FdI si è astenuto.
Vien da chiedersi con che faccia il Pd chieda le dimissioni di Toti, agli arresti domiciliari senza neppure una condanna in primo grado. La risposta è semplice: con la faccia del Pd. Che fino all’altro ieri adorava pure l’Autonomia differenziata, tant’è che Bonaccini la chiese per l’Emilia Romagna al governo Gentiloni nel 2018, senza fare retromarcia neppure quando la Schlein divenne sua vice. “Un accordo di portata storica a beneficio di un territorio virtuoso”, esultò il sito del Pd. E il ministro Boccia esaltò l’Autonomia come “nuovo patto sociale per la lotta alle disuguaglianze, al Nord come al Sud”.
Ora il Pd, senza aver mai chiesto scusa né spiegato perché ha cambiato idea, sale sulle montagne della Resistenza referendaria all’Autonomia differenziata. Ma è tutta scena.
L’altro ieri, alla Regione Campania, il Pd ha votato due quesiti: uno (che rischia di non passare alla Consulta) per l’abrogazione totale della legge Calderoli; l’altro per l’abrogazione parziale, ma molto parziale, talmente parziale da far gridare il costituzionalista Massimo Villone all’“imbroglio politico” di chi “finge di voler bloccare Calderoli e in realtà gli spiana la strada”. Se questo è il partito-guida dell’opposizione, la Meloni può dormire fra due guanciali.