mercoledì 6 novembre 2024

Telescopio cinese Einstein scopre un misterioso oggetto spaziale lampeggiante. - Adamo Genco

 

Un nuovo enigmatico fenomeno celeste è stato individuato dal telescopio spaziale Einstein Probe (EP), lanciato dalla Cina lo scorso gennaio. L'oggetto, che mostra un comportamento simile a quello di ipotetici fuochi d'artificio cosmici, potrebbe rappresentare una nuova classe di fenomeni astronomici finora sconosciuti.

L'evento transitorio, denominato EP240408a, è stato rilevato l'8 aprile e ha mostrato caratteristiche spettacolari: un potente bagliore di raggi X che ha aumentato la sua luminosità di 300 volte, durando solo 12 secondi prima di svanire completamente. Le emissioni di raggi X sono poi scomparse definitivamente dopo circa 10 giorni.

"Questa scoperta suggerisce che la nostra precedente comprensione dei fenomeni celesti transitori potrebbe essere solo la punta dell'iceberg", ha dichiarato Yuan Weimin, ricercatore principale della missione EP presso gli Osservatori Astronomici Nazionali dell'Accademia Cinese delle Scienze.

Il satellite EP, dotato di tecnologia avanzata per il rilevamento dei raggi X, include due strumenti principali: un telescopio a raggi X a campo largo (WXT) e un telescopio a raggi X di follow-up. Il WXT, ispirato agli occhi dei crostacei, è progettato per combinare l'osservazione a campo largo con l'imaging focalizzato dei raggi X.

Dall'inizio delle sue operazioni, il satellite ha già identificato 60 eventi transitori confermati, oltre a numerosi altri candidati, tra cui stelle, nane bianche, stelle di neutroni, buchi neri, supernove e lampi gamma. Ha anche catturato immagini a raggi X della Luna lo scorso settembre.

Tra le scoperte più significative figura anche un lampo gamma, denominato EP240315a, situato a circa 25,6 miliardi di anni luce di distanza, che fornisce nuove informazioni sui processi fisici del collasso stellare che portano alla formazione dei buchi neri.

Paul O'Brien, responsabile dell'astrofisica presso la School of Physics and Astronomy dell'Università di Leicester, ha sottolineato l'importanza di questo strumento: "Le scoperte dell'EP dimostrano che sta già avendo un impatto significativo sulla scienza".

Il satellite, chiamato anche "Tianguan" in onore dell'osservazione cinese della supernova SN1054 nel 1054 d.C., continua la lunga tradizione astronomica cinese, collegando le moderne scoperte spaziali con l'antica cultura astronomica della dinastia Song.

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