Patologie penali. “Mi è venuta un’embolia: colpa dei pm” (Beppe Signori, ex calciatore, Libero, 19.7). A me invece un giorno, per colpa dei pm, venne un’unghia incarnita.
Elettrodomestici. “Il trombettiere Travaglio, senza senso del ridicolo, afferma che la Cartabia ‘non distingue un tribunale da un phon’” (rag. Claudio Cerasa, Foglio, 25.7). Chiedo venia: volevo dire tostapane.
Brrr cha paura/1. “Draghi striglia Conte: o fai come dico io o tutti a casa” (Riformista, 21.7). Tutti a casa, così prendiamo due piccioni con una fava.
Brrr che paura/2. “La guerriglia grillina colpisce pure Cingolani. E lui minaccia l’addio” (Giornale, 19.7). L’unico rischio che corriamo è che la minaccia non venga mantenuta.
Brrr che paura/3. “Se qualcuno vuole minare il lavoro di Draghi si prenderà le sue responsabilità” (Ettore Rosato, coordinatore Iv, 19.7). Ha parlato il noto tutore della stabilità dei governi.
Lo stalker. “Figliuolo aumenta il pressing sulle Regioni: ‘Voglio il numero dei professori No Vax’” (Stampa, 23.7). Li chiama lui uno per uno.
Dovere di cronaca. “Fino a ieri non sapevo niente della pallamano in spiaggia” (Adriano Sofri, Foglio, 23.7). E sono bei problemi.
A grande richiesta. “Con questo governo l’avvocatura è tornata in Parlamento” (on. avv. Francesco Paolo Sisto, FI, sottosegretario alla Giustizia e difensore di Berlusconi nel processo Escort, Dubbio, 21.7). Per vincere i processi che perderebbe in tribunale.
A sua saputa. “Dopo il G8 De Gennaro voleva dimettersi. Dissi no perché già aleggiava lo spettro di Bin Laden” (Claudio Scajola, Riformista, 23.7). Poi si scoprì che era Bin Lader.
Un pesce di nome Zanda. “Riformare le carceri? Prima svuotiamole” (Luigi Zanda, senatore Pd, Riformista, 22.7). I detenuti li mandiamo tutti a casa Zanda.
Forza bavaglio. “I magistrati in servizio che non parlano fanno bene. Fanno invece male, e molto male, i pm che parlano” (Francesco Merlo, Repubblica, 23.7). Peccato non averlo saputo prima: sennò, ai tempi di Berlusconi, Repubblica sarebbe uscita tutti i giorni con dieci pagine bianche.
Astenersi incensurati. “L’invasione delle toghe nella politica: un virus da estirpare” (Emma Bonino, senatrice Più Europa, Riformista, 23.7). Da vecchia alleata di Craxi, Berlusconi, Previti e Dell’Utri, preferisce l’invasione dei delinquenti.
Animal House. “Ovviamente Conte sa che la riforma Cartabia non mette a rischio il processo per la strage di 43 persone (del ponte Morandi, ndr). Perché lo dice allora? Per spaventare e gabbare… È il vero parlar male: dal turpiloquio chiaro di Grillo al turpiloquio oscuro di Conte” (Francesco Merlo, Repubblica, 21.7). Ovviamente la riforma Cartabia mette a rischio tutti i processi, anche per reati precedenti al 2020 grazie al favor rei, come ben sanno gli avvocati difensori del gruppo Autostrade che hanno già annunciato ricorsi per il favor rei. Dal turpiloquio chiaro di Grillo al turpiloquio somaro di Merlo.
Chi non muore si risiede. “Non partecipo a questo gioco al massacro e me ne vado da Più Europa a testa alta prima che mi facciate fuori voi. Non voglio più starci, ma immagino non sia un problema per nessuno… Tenetevi pure il mio seggio parlamentare, è a disposizione, non vi preoccupate” (Emma Bonino, 14.3). “Torno in Più Europa, c’è tanto lavoro da fare insieme” (Emma Bonino, 18.7). Delle due l’una: o nessuno s’era accorto che se ne fosse andata, o qualcuno l’aveva presa sul serio chiedendole indietro il seggio.
È venuto giù l’Armando. “No ai muri contro la riforma. Va messa alla prova prima di bocciarla” (Armando Spataro, ex pm, Corriere della sera, 21.7). Giusto: prima ammazziamo un processo d’appello su due, poi vediamo di nascosto l’effetto che fa.
Robin Hood alla rovescia. “Industria senza risorse. La colpa è del reddito e del welfare elettorale” (Marco Bentivogli, “sindacalista”, Giornale, 21.7). Fate la carità alla povera Confindustria.
Mancava solo lui. “Bertolaso firma i referendum sulla giustizia: ‘Riforma madre di tutte le battaglie’” (Verità, 23.7). Firma anche la massaggiatrice brasiliana?
Premio Sambuca. “Premio Spadolini a Maurizio Molinari” (Repubblica, 22.7). Povero Spadolini, non meritava.
I titoli della settimana/1. “Ora parla Palamara: ‘La mia verità’” (Dubbio, 21.7). Ora?
I titoli della settimana/2. “Il leghista spara. La sinistra ci marcia” (Libero, 22.7). Ah, ecco di chi è la colpa: della sinistra.
I titoli della settimana/3. “Mario è stufo di trattare coi partiti” (Libero, 23.7). Povera stella.
Il titolo della settimana/4. “Noi stiamo con la scienza, non con i partiti” (Pietro Senaldi, Libero, 24.7). Senaldi con la scienza: uahahahahahah.
I titoli della settimana/5. “Quel timor panico di Travaglio e soci di vedere Cartabia sul Colle” (Francesco Damato, Dubbio, 20.7). Ti dirò: più che timor panico, è proprio vomito.
ILFQ