Erodoto descrisse un enorme “labirinto” in Egitto con 3.000 camere, molte delle quali nascoste sottoterra, che includeva una grande piramide sotterranea.
Gli esploratori del 1800, come Giovanni Caviglia e Henry Salt, registrarono strani pozzi vicino alla Sfinge e alla strada rialzata di Chefren.
L’archeologo francese Pierre-Jean Mariette mappò ulteriori anomalie nel 1864 e nel 1885, mentre studiosi come George Reisner, Hermann Junker e Selim Hassan tracciarono una linea di cavità tra la Sfinge e la piramide di Chefren tra il 1929 e il 1939.
In seguito, l’area fu in gran parte dimenticata. Frammenti di quelle vecchie relazioni suggerivano un quadro più ampio, che indicava un vasto mondo interconnesso sotto l’altopiano.
Ora, i tre pozzi che ho riportato alla luce potrebbero svelare quella mappa nascosta.

1° pozzo
Mi sono imbattuto nei pozzi mentre conducevo ricerche sul campo con il Progetto di Ricerca Khafre, dove lavoro come ricercatore.
Il nostro team, che comprende il professor Corrado Malanga e l’ingegnere Filippo Biondi, ha utilizzato la tecnologia satellitare Synthetic Aperture Radar (SAR) per studiare le strutture sotterranee sotto Giza.
Guidati da queste tracce spettrali, abbiamo individuato i pozzi, ancora in piedi, perfettamente tagliati e del tutto enigmatici.
Il primo pozzo si trova a nord-est della Sfinge. La sua bocca quadrata, incorniciata da blocchi di calcare, si immerge per circa 39 metri, l’altezza di un edificio di 12 piani.
Le sue pareti sono squadrate con sorprendente precisione, rivestite con blocchi di calcare e arenaria che ricordano le pareti di qualche antica macchina.
A una profondità di circa 12 metri, una cavità larga circa 24 metri circonda il pozzo, troppo intenzionale per essere erosione naturale.
Le immagini satellitari suggeriscono che continui ancora più in profondità sotto le macerie.
A pochi metri di distanza, il secondo pozzo rispecchia il primo. Situato accanto alla strada processionale di Chefren, una rampa coperta che collega il Tempio della Valle all’area vicino alla sua piramide, presenta la stessa precisione e lo stesso canale perimetrale.
Le scansioni del primo pozzo (nella foto) hanno rivelato un lungo passaggio che conduce a quelle che sembrano essere altre strutture profonde sotto la superficie.
A 12 metri di profondità, una cavità larga 24 metri circa circonda il primo pozzo, chiaramente troppo deliberata per essere naturale. Le immagini satellitari indicano che si estende ancora più in profondità sotto le macerie.

2° pozzo
A pochi metri di distanza, il secondo pozzo rispecchia il primo. Accanto alla strada processionale di Chefren, una rampa coperta che collega il Tempio della Valle alla sua piramide, mostra la stessa precisione e lo stesso canale perimetrale.
Il terzo pozzo, sul lato orientale della piramide di Cheope, è il più intrigante. Il suo ingresso era un tempo rinforzato con blocchi di contenimento, il che suggerisce un accesso frequente.

3° pozzo
Una nicchia ricavata nella parete occidentale sembra progettata per sollevare o guidare oggetti dal basso. La cavità circostante appare nuovamente, perfettamente misurata.
Meno di 50 metri separano i tre, formando uno schema troppo deliberato per essere ignorato. Quando vengono mappati, il loro allineamento rispecchia le tre grandi piramidi stesse, con una somiglianza inquietante alla Cintura di Orione.
Due pozzi più piccoli e più grezzi nelle vicinanze sembrano essere aggiunte successive. Mancano della profondità e della levigatezza degli originali, suggerendo un’imitazione piuttosto che un intento originale.
Tuttavia, suggeriscono la complessità del sottosuolo, ricordandoci che Giza è lungi dall’essere completamente esplorata.
Lo scopo di questi pozzi rimane incerto. Servivano per offerte rituali, sistemi idraulici o camere di trasporto verticali?
Le moderne tecniche di imaging, tra cui il georadar, la tomografia a resistività elettrica e la nostra tecnologia SAR, rivelano ulteriori anomalie vicino alla Sfinge, suggerendo la presenza di cavità interconnesse sotto l’altopiano.
Di Armando Mei, dailymail.co.uk
11.10.2025
Fonte: https://www.dailymail.co.uk/sciencetech/article-15182131/I-discovered-secret-tunnels-Egypts-Giza-pyramids-lead-forgotten-underworld.html
Traduzione a cura della Redazione di ComeDonChisciotte.org
https://comedonchisciotte.org/scoperti-tunnel-segreti-sotto-le-piramidi-di-giza-in-egitto-collegati-ad-un-mondo-sotterraneo-dimenticato/
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