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venerdì 21 luglio 2023

Offrono a Corona file riservati su Messina Denaro, arrestati un maresciallo e un politico. - Giuseppe Marinaro

 

AGI - Fabrizio Corona "era particolarmente attivo" dopo la cattura di Matteo Messina Denaro, a caccia di un "scoop pazzesco" da potere rivendere. Lo scrive il gip di Palermo Alfredo Montalto, che ha disposto gli arresti domiciliari del maresciallo dei carabinieri Luigi Pirollo e del consigliere comunale Giorgio Randazzo, il primo per accesso abusivo al sistema informatico e violazione del segreto d'ufficio, il secondo per ricettazione per aver tentato di vendere all'ex re dei paparazzi file riservati sulla cattura di Matteo Messina Denaro.

Un movente economico certo, che non esclude quello "complottistico" su cui la procura, pur definendolo 'ardito', ha disposto comunque approfondimenti. Certo per il giudice, innanzitutto, è il tentativo posto in essere dal consigliere Giorgio Randazzo di vendere a Fabrizio Corona, indagato per ricettazione e di cui sono stati perquisiti immobili e abitazione, e poi, su indicazione di quest'ultimo, a Moreno Pisto (giornalista, direttore del quotidiano online "Mow") 768 file suddivisi in 14 cartelle relativi alle indagini dei carabinieri conseguenti all'arresto di Matteo Messina Denaro effettuato lo scorso 16 gennaio.

Corona "particolarmente attivo"

Tale tentativo emerge dalle intercettazioni eseguite nei confronti di Corona, "particolarmente attivo", dopo l'arresto del latitante, "nella ricerca di scoop, da rivendere ai media, su una delle donne che aveva avuto modo di conoscere il latitante durante le cure cui entrambi si erano sottoposti presso la Clinica La Maddalena".

Continua qui: https://www.agi.it/cronaca/news/2023-07-20/messina-denaro-file-riservati-fabrizio-corona-indagato-22310785/?fbclid=IwAR3hCZxYGay7AFsIRG9LfL37_-DzbizUvyLOnPxg26RvZOhszI8ilpBi0pE

sabato 15 settembre 2012

Ecco le fedine penali dei candidati in Sicilia: l’idea di Salvo Grillo.



Pecore Sicule. Chi sono? In un certo senso noi. Noi siciliani. Cosa fare per evitare ciò? Stare attenti ai candidati che si presenteranno alle prossime regionali. Come farlo? Grazie all‘idea di Salvo Grillo di raccogliere le facce dei candidati con accanto la propria fedina penale.
Partiamo dal primo: 
Cateno De Luca (Rivoluzione Siciliana)

Arrestato durante la scorsa legislatura e indagato per tentata concussione e abuso d’ufficio. Tenta addirittura a candidarsi alla presidenza della regione siciliana.

Roberto Corona (Pdl)

Arrestato a dicembre nell'ambito dell'inchiesta su polizze fideiussorie false condotta dalla Procura di Roma. Tre mesi fa gli è stato revocato l’obbligo di dimora, si accinge ad affrontare un processo che comincerà il 15 ottobre, tredici giorni prima delle elezioni.

Raffaele Nicotra, detto Pippo (Udc)


Di lui ne avevo già parlato:
Indagato nell’inchiesta Euroracket su presunti episodi di voto di scambio, che ha portato nel 2001 a 44 arresti tra le file del clan mafioso Santapaola. Viene eletto sindaco di Aci Catena, comune poi sciolto per mafia.

Giuseppe Arena (Mpa/Udc)

Condannato dal Tribunale di Catania a 2 anni e 9 mesi, e interdizione dai pubblici uffici, per falso in bilancio insieme all’ex sindaco Scapagnini.

Marco Forzese (Mpa/Udc)

Indagato nell’inchiesta sulle promozioni facili al comune di Catania, già condannato dalla corte dei conti a risarcire il comune di Catania con 4.850 euro. Briciole del miliardo di euro di disavanzo causato da Scapagnini di cui è stato assessore ai servizi sociali.

Inoltre i ragazzi di Città Insieme mi hanno fatto pervenire questodossier contenente l’elenco del candidati nel 2008 all’ARS nel Collegio provinciale di Cataniamolti dei quali si ripresenteranno pure alle e prossime elezioni 2012, che non rispettavano alcuni dei requisiti contenuti nel nostro decalogo.