domenica 16 ottobre 2011

Cento stronzi - e il resto. di Alessandro Gilioli - Piovono rane.


Qui sotto ho fatto una piccola cronaca, il più “entomologica” possibile.
Però un paio di cose in più bisogna dirle anche a caldo e con il naso ancora pieno di quell’odore schifoso.
Primo, vedo che già gira in rete questa foto, a «dimostrazione» che i black bloc sono «poliziotti travestiti», infatti avrebbero le stesse scarpe:
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Ora, è evidente che questi poliziotti non sono italiani, basta guardare le divise e i caschi.
Non mi pare si faccia buona informazione a diffonderla se non per smentirla.
Secondo, mi pare più interessante questa foto presa dal Colle Oppio prima che iniziassero gli scontri qui a San Giovanni:
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Ecco, questi sono quelli di cui oggi parla tutta Italia (e non solo).
Contateli.
Quelli che ho visto io in azione in Piazza San Giovanni – l’ho scritto – erano ancora meno: un centinaio, al massimo 150. Ma a esagerare.
Questo mi porta a una qualche tesi ‘ideologica’ e ‘preconcetta’ sui black bloc come «sbirri travestiti»?
No, assolutamente. Anzi, in tutta onestà penso che fossero cento autenticissimi stronzi incappucciati.
Quindi semmai la domanda è quella che mi ha fatto il mio vicino di casa quando, accanto a me, li ha visti passare di corsa lanciando di tutto: «Ma possibile che in cento riescano a combinare tutto tutto questo casino?».
Non lo so, non sono un esperto di ordine pubblico.
Quello che so è che questi cento stronzi hanno messo a ferro e a fuoco il mio quartiere, hanno azzerato il senso di una protesta di massa legittima anche nei contenuti, hanno conquistato ogni spazio mediatico possibile immaginabile di questo Paese e hanno tarpato le ali a ogni futura declinazione, in Italia, di un movimento mondiale.
Gliel’hanno lasciato fare?
Se è così, non lo sapremo se non fra trent’anni, come trent’anni dopo abbiamo conosciuto il sistema Cossiga, di cui da ragazzo vidi gli effetti senza conoscerne la cause (per la cronaca: «Infiltrare il movimento con agenti provocatori pronti a tutto, e lasciare che per una decina di giorni i manifestanti devastino i negozi, diano fuoco alle macchine e mettano a ferro e fuoco le città» Francesco Cossiga, 23 ottobre 2008).
Certo, anche senza aspettare trent’anni, è evidente che stasera c’è chi brinda per come sono andate le cose.
E sono in duecento: un centinaio di stronzi che si sono da poche ore tolti i caschi e un centinaio di politici e banchieri che si sono da anni tolti la coscienza.


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