martedì 7 dicembre 2010

Wikileaks, resa di Assange: arrestato Esulta Frattini: «Ora processatelo»


Al fondatore di Wikileaks rifiutata la libertà su cauzione: dovrà comparire al tribunale della città di Westminster

MILANO - Il fondatore di Wikileaks Julian Assange è stato arrestato dalla polizia britannica. L'arresto è avvenuto in una stazione di polizia londinese dove il 39enne giornalista australiano si è presentato di sua iniziativa. Ad Assange è stata rifiutata la libertà su cauzione e dovrà restare in carcere fino al 14 dicembre quando dovrà comparire davanti al tribunale della città di Westminster, uno dei municipi di Londra. Il giudice distrettuale Howard Riddle ha respinto la cauzione giudicando Assange a rischio di fuga. Il magistrato non ha accolto le garanzie offerte dal regista Ken Loach, dalla ex fidanzata di Hugh Grant, Jemima Kahn, e dal giornalista John Pilger. Definendo l'azione come «politicamente motivata», il legale di Assange, Mark Stephens, ha detto che il suo assistito vuole sapere quali siano i rilievi che gli vengono mossi così da potersi difendere.

ESTRADIZIONE - La vicenda sulla quale è stato spiccato il mandato d'arresto internazionale (il secondo, perché il primo era incompleto) risale al mese di agosto, quando due donne accusarono il patron di Wikileaks di averle aggredite sessualmente, accuse che Assange ha sempre negato. L'accusa è che le due donne hanno avuto con Assange rapporti consensuali, ma poi diventati non consensuali quando lui si sarebbe rifiutato di utilizzare preservativi Secondo Sky News, dopo esser stato interrogato dalla polizia, Assange comparirà dinanzi ai magistrati della corte britannica (la City of Westminster) che decideranno sull'estradizione; ma il suo avvocato ha ribadito che Assange si opporrà con tutte le sue forze a ogni tentativo di estradizione, perché il rischio è che possa essere «consegnato agli americani».

CAUZIONE NEGATA - Assange, che ha negato l'accusa di stupro, si è limitato a fornire il proprio domicilio, dapprima indicando una casella postale di Londra e poi, dopo l'insistenza dei magistrati, la città di Parkville, in Australia. Assange ha sempre affermato che si è cercato di incastrarlo per fermare le sue rivelazioni tramite Wikileaks. Altre fonti hanno riferito al quotidiano Guardian che Assange avrebbe chiesto ai suoi sostenitori di farsi garanti per lui e di raccogliere una cauzione. Assange crede di aver bisogno di almeno sei persone come garanti. Intanto il portavoce del sito di Wikileaks, Kristinn Hrafnsson, ha definito l'arresto un attacco alla libertà di stampa, ma non ostacolerà la diffusione dei documenti segreti sul sito. Poi ha ammesso di essere stato in contatto con il giornalista australiano nelle ultime 24 ore. «Questo non cambierà la nostra operazione», ha detto Hrafnsoon all’Associated Press.

FRATTINI E GATES - «Era ora, l'accerchiamento internazionale per fortuna ha avuto successo» è stato il commento del ministro degli Esteri, Franco Frattini. Conversando con i cronisti alla Farnesina l'esponente del governo ha aggiunto: «Assange ha fatto del male alle relazioni diplomatiche internazionali e mi auguro che sia interrogato e processato come le leggi stabiliscono». Soddisfazione anche oltreoceano: il segertario americano alla Difesa, Robert Gates, ha definito l'arersto «una buona notizia».

http://www.corriere.it/esteri/10_dicembre_07/wikileaks-assange-corte_988773d8-01ce-11e0-afab-00144f02aabc.shtml



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