lunedì 3 settembre 2012

Spaccati sarete voi.



"Apprendiamo dalla stampa che un gruppo di fuoriusciti del MoVimento 5 Stelle, uniti sotto il nome “movimento revolution”, si sia organizzato presentando un esposto all’Agcom, aprendo una crepa all’interno del MoVimento stesso. Precisiamo che non esiste nessun gruppo organizzato operante sotto il nome di “movimento revolution” benché meno composto da fuoriusciti del MoVimento 5 Stelle. Esiste invece un sito con tale dominio, gestito ad personam da Gaetano Vilnò, personaggio che purtroppo ben conosciamo da anni e che mai ha fatto parte del MoVimento 5 Stelle. Vilnò tentò nel 2009 di appropriarsi privatamente del logo M5S di Parma, con 3 anni di anticipo sulle elezioni comunali. Scoperto e segnalato dal Meetup locale, fu tempestivamente bloccato grazie all’intervento dello staff. Nel 2010, non trovando sponda nel gruppo che organizzava le liste alle elezioni regionali dell’Emilia-Romagna, si candidò con la Destra di Storace. Durante la campagna elettorale si rese protagonista di diverse violazioni alle norme vigenti. Ci stupisce come i media possano dare credibilità ad un personaggio del genere, che mai ha avuto a che fare col MoVimento 5 Stelle." MoVimento 5 stelle Emilia-Romagna.

http://www.beppegrillo.it/2012/09/spaccati_sarete.html

Gli uomini della (S)provvidenza.



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Gerarchia del potere


 

Ecco Cosa Vedo Se noi tutti investiamo le nostre energie solo quando riceviamo denaro in cambio, allora chi controlla il denaro controlla l’evoluzione dell’intera società. -Fauno
http://eccocosavedo.blogspot.it/2012/07/lavorare-gratis.html


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Viva 'u papà! (Orlando e la GESIP) - MERIGHI & TROJA



Il caso della Gesip non poteva non essere oggetto della satira graffiante del duo palermitano Merighi & Troja che sulle note di una canzone di Gianni Morandi ricordano il periodo della campagna elettorale palermitana e quanto sta accadendo in questi giorni a Palermo. La coppia di web satira torna ad occuparsi dei fatti della loro città dopo la parentesi (che con ogni probabilità rimane aperta) sulle elezioni Regionali in programma in ottobre.

http://www.blogsicilia.it/blog/alla-gesip-ci-pensa-leoluca-orlando/

L'autunno del commercio La crisi «chiude» i negozi. - Stefania Tamburello



Nel 2012 potrebbero cessare l'attività fino a 150 mila imprese La previsione di Confcommercio per quest'anno è di un calo del 3,3% dei consumi pro capite, peggiore rispetto al 2011.


ROMA - C'è poco da essere ottimisti. Se agosto non ha portato la temuta tempesta sui mercati ha però confermato il peggioramento del clima di fiducia delle famiglie e il prolungamento della recessione. E non c'è da stupirsi che a temere l'autunno siano soprattutto i negozianti alle prese con le stime di un'ulteriore caduta dei consumi. La Confcommercio indica un calo per il 2012 del 3,3% procapite. Un dato, rileva il direttore dell'Ufficio studi Mariano Bella, senza precedenti e certamente più negativo di quello registrato lo scorso anno quando a causa della crisi, secondo i calcoli della Confederazione dei commercianti, sono state costrette a chiudere i battenti oltre 105 mila imprese commerciali, di cui 62.477 punti vendita al dettaglio. Il saldo tra le nuove attività messe in piedi e quelle cessate è stato negativo per oltre 34 mila unità e guardando ai soli negozi la differenza, sempre in negativo, è stata di 18.648.
Nel 2012 dunque, visto il perdurare della diminuzione dei consumi, le cose non cambieranno certo in meglio. Anzi. Pur nella difficoltà di fornire stime e dati in questo settore, la differenza tra imprese nate e cessate dovrebbe far registrare un probabile peggioramento rispetto all' andamento del 2011: da 18 a 20 mila nel solo comparto delle vendite al dettaglio. Cosa che vorrebbe dire la chiusura, nel corso d'anno, di 65 mila negozi.
Nel settore commerciale nel suo complesso, comprese quindi le aziende all'ingrosso e quelle di vendita di auto e moto, la cessazione delle attività potrebbero superare il numero di 105 mila e secondo qualcuno arrivare anche a 150 mila, con lo strascico inevitabile e doloroso della perdita di nuovi posti di lavoro.
I consumi continuano a calare, avvertono dunque le associazioni dei negozianti, anche se in misura minore di quanto si siano ridotti i redditi. Perché le famiglie destinano alle spese quotidiane un quota sempre maggiore dei rispettivi budget e perché sono più attente al rapporto prezzo-qualità dei beni che acquistano. Ma col perdurare della crisi aumenta il peso dell'incertezza sul futuro, la paura di perdere il lavoro e di veder diminuire il potere d'acquisto dei propri salari e stipendi. In attesa che l'economia si riprenda e si avvii nuovamente alla crescita.
C'è però un segnale nuovo, ancora tutto da valutare, nel mondo del commercio. Di fronte al declino delle attività di vendita tradizionali - dall'alimentare all'abbigliamento all'arredamento - si consolida la tendenza ad intraprendere altre strade. «È la disoccupazione a dare la spinta e l'intraprendenza necessaria a mettersi sul mercato» commenta Mauro Bussoni, vicedirettore generale della Confesercenti segnalando il fenomeno che però riguarda soprattutto il terziario e i servizi alla persona. Sono nate infatti molte imprese anche piccole di assistenza sanitaria, trasporti, consegne a domicilio, riparazioni, informatica e di parrucchiere, dove sembra siano impegnate soprattutto le comunità cinesi. Un fiorire di mestieri che confermano la tendenza alla terziarizzazione del commercio e compensano in qualche modo la riduzione delle attività più tradizionali, a partire dai piccoli esercizi nei centri storici delle città.


Reazione a catena provocata dalla errate manovre di governo.

Affittava agli immigrati loculi di 2 mq senza finestre né bagni. - Martina Strazzeri



Un imprenditore di 53 anni è stato denunciato dai Carabinieri della stazioneRoma Torrino Nord poiché ‘colpevole’ di aver trasformato un magazzino di proprietà della sua società, alla periferia di Roma, diviso in ‘stanze’ da due metri quadri, in posti letto privi di finestre e di bagni per immigrati disposti a pagare fino a 300 euro a posto letto, naturalmente ‘in nero’.

Due giorni fa, i carabinieri sono riusciti ad intervenire grazie alle lamentele degli abitanti della zona.

Sette degli extracomunitari erano sprovvisti del permesso di soggiorno.

L’imprenditore sarà chiamato a rispondere di abusivismo edilizio, omessa denuncia per cessione di fabbricato a stranieri irregolari, evasione fiscale e di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina.

Liberarsi della spazzatura.



Liberati anche tu della roba inutile.

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