domenica 2 settembre 2012

Brividi in Formula 1, l'incidente a Spa.

Belgium Formula One Grand Prix







La Ferrari di Fernando Alonso e la McLaren di Lewis Hamilton subito fuori al via del Gran Premio del Belgio sul circuito di Spa. La vettura dell'inglese toccata dalla Lotus di Grosjean ha innescato un tamponamento a catena al semaforo verde che ha costretto al ritiro diversi piloti compreso il leader del Mondiale. L'incidente alla partenza del Gp del Belgio ha messo fuori gioco anche la Sauber di Perez e la Lotus di Grosjean responsabile del pauroso tamponamento a catena. Il francese ha sbarrato la strada ad Hamilton che lo ha preso in pieno facendo volare la sua vettura, atterrata poi pericolosamente sulla parte anteriore della Ferrari di Alonso. Dopo l'incidente è entrata la safety-car rimasta in pista per quattro giri per permettere la pulizia del tracciato. In testa alla gara la McLaren di Button.

http://www.ansa.it/web/notizie/photostory/sport/2012/09/02/Brividi-Formula-1-incidente-Spa_7412731.html

A cosa stai pensando?


Ebbene, io sto pensando che mi sono ritrovata con tantissimi amici e che insieme possiamo diventare una forza imbattibile.
Dobbiamo solo prendere coscienza del fatto che siamo la linfa vitale della terra che ci ospita, dobbiamo darci da fare perchè tutto torni alla normalità, e non dobbiamo farlo solo per noi, ma soprattutto per chi ci sostituirà in futuro e verso i quali abbiamo delle responsabilità. 
Rimbocchiamoci le maniche, quindi, e facciamo capire a chi si è impossessato delle nostre vite che i nostri diritti sono inalienabili, indiscutibili. Mandiamoli tutti a casa, non lasciamo che continuino a spogliarci dei beni accumulati con sudore, che lascino loro il maltolto e vadano a farsi fottere dove gli pare.
Noi possiamo dar loro solo la libertà, se mai dovessero decidere di mollare la presa, altrimenti potremmo anche citarli per crimini verso l'umanità, perchè è un crimine costringere la gente che regge l'economia di un paese nella stretta di balzelli senza dar nulla in cambio, è un crimine lasciare che aziende licenzino i lavoratori per andare a produrre altrove dove la mano d'opera costa meno, è un crimine decidere se una coppia sterile debba o possa avere dei figli, è un crimine decidere se un malato terminale debba venire alimentato contro la sua volontà, che poi è anche quella naturale, è un crimine decidere che la volontà del cittadino operoso non debba essere presa in considerazione, è un crimine costruire inceneritori che nessuno vuole, è un crimine costruire un ponte che non serve a nessuno, è un crimine costruire treni veloci quando non funzionano quelli che servono alla gente che lavora, è un crimine far allagare città per una semplice pioggia - vedi l'alluvione di Genova - è un crimine insozzare a appestare l'aria che respiriamo per non multare aziende che pensano solo al profitto e ungono le tasche dei pochi per comprare il loro silenzio, e ..... possiamo continuare all'infinito.
Noi siamo la forza trainante del paese, noi siamo il popolo sovrano, noi dobbiamo decidere ciò che è meglio per noi.
Loro hanno dimostrato ampiamente di non essere in grado di governare, sono inutili e dannosi.
Io dico basta!
Diciamolo insieme.


By Cetta

HENRY KISSINGER E IL GRUPPO BILDERBERG DIETRO ALL’OMICIDIO DI ALDO MORO.


«Nel 1982, John Coleman, un ex agente dell’intelligence che poteva accedere a tutti gli stadi del potere e a tutte le carte segrete, rivelò che l’ex Presidente del Consiglio italiano Aldo Moro, «un alto esponente della Democrazia Cristiana, che si opponeva alla “crescita zero” e alle politiche di riduzione della popolazione [oltre che al signoraggio (Nota di Andrea Di Lenardo)], pianificate per il suo Paese, fu ucciso da killer gestiti dalla loggia massonica P2 [di Licio Gelli, amico di Henry A. Kissinger, membro del R.I.I.A. e del Gruppo Bilderberg (Nota di Andrea Di Lenardo)], allo scopo di piegare l’Italia ai voleri del “Club di Roma” e del Bilderberg, volti a deindustrializzare il Paese e a ridurne in modo considerevole la popolazione».
In La Cerchia dei Cospiratori1, Coleman afferma che le forze della globalizzazione volevano utilizzare l’Italia per destabilizzare il medio Oriente, il loro obiettivo principale.
«Moro progettava di dare stabilità all’Italia attraverso la piena occupazione e la pace industriale e politica, rafforzando l’opposizione cattolica al comunismo e facendo in modo che la destabilizzazione del Medio Oriente fosse più difficile da ottenere»2.
Coleman descrive con dovizia di particolari la sequenza di eventi che paralizzò l’Italia: il rapimento di Moro e la spietata esecuzione della sua scorta, da parte delle Brigate Rosse [collegate, almeno per quanto riguarda la figura di Franceschini, con i vertici dei Liberali al Parlamento Europeo, esattamente con un funzionario del Parlamento Europeo, amico di Gaetano Martino, di Antonio Martino (membro della P2) e del padre di Alessio Vinci, come provano le lettere originali di cui sono in possesso (Nota di Andrea Di Lenardo)], nella primavera del 1978 alla luce del giorno, e la sua successiva uccisione. Il 10 novembre 1982, in un’aula del tribunale di Roma, Corrado Guerzoni, un intimo amico della vittima, testimoniò che Aldo Moro – che è stato un leader politico per decenni – «fu minacciato da un agente del “Royal Institute for International Affaire” (RIIA), mentre era ancora ministro».
Coleman racconta che, durante il processo ai membri delle Brigate Rosse, «molti di loro testimoniarono di essere venuti a conoscenza dell’implicazione di un alto funzionario degli Stati Uniti nel pieno per uccidere Moro». Tra il giugno e il luglio del 1982, «la vedova di Aldo Moro testimoniò che l’omicidio di suo marito era stato il risultato di una serie di minacce alla sua vita, mosse da qualcuno, che lei definì una figura molto importante della politica degli Stati Uniti».
Quando il giudice le chiese se poteva dichiarare alla Corte cosa aveva detto precisamente questa persona, Eleonora Moro ripeté esattamente lo stesso concetto espresso da Guerzoni: «Se non cambi la tu alinea politica, la pagherai cara».
In una delle pagine più emozionanti del libro, Coleman scrive: «A Guerzoni, richiamato dal giudice, venne chiesto se era in grado di identificare la persona, di cui aveva parlato la signora Moro. Guerzoni rispose che si trattava di Henry Kissinger, come aveva già detto precedentemente».
Perché un importante uomo politico statunitense minaccia un leader di una nazione europea indipendente? La testimonianza sensazionale, e potenzialmente distruttiva delle relazioni tra Stati Uniti e Italia, di Guerzoni fu immediatamente diffusa da tutti i media dell’Europa occidentale, il 10 novembre 1982. curiosamente, nessun canale televisivo americano pose l’attenzione su quella notizia, anche se Kissinger venne condannato per complicità in omicidio. Ma questo silenzio non è poi tanto sorprendente, come capiremo meglio nella seconda parte del libro, quando parleremo del “Council [on (Nota di Andrea Di Lenardo)] Foreign Relations” [C.F.R. (Nota di Andrea Di Lenardo)]»3.
Daniel Estulin
(autore, prestigioso giornalista investigativo ed ex agente del K.G.B.)
Oltre al Gruppo Bilderberg, anche il Mossad di Israele collaborò all’omicidio di Moro. Si veda:
E pensate che Giorgio Napolitano e Henry Kissinger o collaborano nell’Aspen Institute di Israele e della Fondazione Rockefeller di David Rockefeller (membro del Gruppo Bilderberg, del C.F.R. e della T.C.). L’ho dimostrato in un mio articolo:
Giorgio Napolitano (vicino a C.L.) era un membro del P.C.I., quello stesso P.C.I. che sosteneva che fosse giusto lasciare che Moro fosse assassinato. Il P.C.I. combatté strenuamente per lasciare Moro al suo destino. Chissà come mai. R chi furono gli altri due che sostennero che fosse giusto lasciare che Moro fosse assassinato? Giulio Andreotti (membro della P2 e vicino a C.L.) e a Francesco Cossiga (vicino alla Massoneria e a C.L.), i due nuovi padroni della D.C., una volta che fu ammazzato Moro. Guarda caso.
Andrea Di Lenardo
1J. Coleman, Cospirators’ Hierarchy: The Story of the Committee of 300, America West Publisher, 1992.
2J. Coleman, Cospirators’ Hierarchy: The Story of the Committee of 300, America West Publisher, 1992.
3D. Estulin, Il Club Bilderberg, Città di Castello (PG), Arianna Editrice, 2012, pp. 89, 90.
19:30 Scritto da: gnosisveritas in IL BLOG NERO D’ITALIAIL BLOG NERO DEGLI U.S.A.
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Tratto da: HENRY KISSINGER E IL GRUPPO BILDERBERG DIETRO ALL’OMICIDIO DI ALDO MORO | Informare per Resistere http://www.informarexresistere.fr/2012/09/02/henry-kissinger-e-il-gruppo-bilderberg-dietro-allomicidio-di-aldo-moro/#ixzz25KVwF8lI
- Nel tempo dell'inganno universale, dire la verità è un atto rivoluzionario! 


http://www.informarexresistere.fr/2012/09/02/henry-kissinger-e-il-gruppo-bilderberg-dietro-allomicidio-di-aldo-moro/#axzz25KUrqiZO

Assenteista per eccellenza.



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A me gli occhi …, please!.



Ho bisogno della vostra attenzione; stamane, domenica 2 settembre 2012, ad appena 109 giorni dalla fine del mondo secondo i Maya, ho deciso di enunciare (si lo so, sto facendo sfarzo della mia modestia) i canoni della rivoluzione economica che salverà questo paese; quindi, mettevi comodi e, per una volta nella vostra vita, fidatevi di una perfetta sconosciuta.
Fatto: l’evasione fiscale in Italia è al 18% del Pil ( fonte Corte dei Conti) paqri a 346 miliardi di euro circa annui di cui Noi dobbiamo farci carico; Fatto: in questo paese ci sono regolarmente registrate 5 milioni di partire Iva, di cui circa tre milioni non sono regolamentate da ordini costituiti e almeno 300.000 sono finte in quanto mascherano un rapporto di lavoro dipendente (fonte Isfol ed Ires). Fatto: La guardia di Finanza fa quel che può in funzione dei mezzi e delle risorse messe a sua disposizione: a parte rare eccezioni i bersagli colpiti sono di solito i piccoli evasori. Fatto: La classe politica in genere ed i governi, variamente succedutisi nel tempo, non hanno una politica seria e di prevenzione, di scoperta ed infine di punizione contro l’evasione; ovviano ai mancati incassi penalizzando in tutti i modi possibili chi invece è onesto contribuente e/o comunque non è in grado di effettuare evasioni sostanziali. Fatto: i più fessi continuano ad essere tartassati mentre gli altri continuano a fare i loro comodi.
Rivoluzione economica: Canone 1: compilare in tutta onestà la propria dichiarazione dei redditi, la propria dichiarazione Iva, i modelli INPS e quant’altro lo stato richiede per accertare le Vostre disponibilità economica e lavorative; Canone 2: evitare accuratamente di fare versamenti allo stato, all’INPS, ai comuni, a chiunque a buona ragione, ma comunque a torto secondo me, funga da esattore per conto dello stato; Canone 3: attendere nascosti nell’ombra che qualcuno si accorga del Vostro mancato versamento. 
Cosa succede una volta non pagato l’odiato balzello?; Risposta secca e senza tema di smentite: “ Niente!”. Gli uffici appositi controlleranno a campione la Vostra dichiarazione quale che essa sia, avendo Voi fatto una dichiarazione onesta essa sarà congrua con gli studi di settore e quindi verrà accettata e nessun ulteriore accertamento sarà effettuato; di contro, ma a lungo andare, gli introiti nelle casse dello stato in capo ad un trimestre saranno scesi in modo direttamente proporzionale ai mancati versamenti ed allora gli uffici si attiveranno per capirne il perché. Nel frattempo saranno già passati tre mesi in cui avrete potuto sfruttare quel denaro non versato in modo più congruo per il Vostro interesse. Minimo altri mesi passeranno in funzione degli accertamenti fatti per scoprire chi e quando non ha pagato; altri ancora ne passeranno prima che si formalizzi un’azione nei confronti di chi non ha pagato; altri ancora ne trascorreranno in funzione della Vostra opposizione all’azione dello stato ( siamo già nell’ordine degli anni) quindi può darsi che, se nel frattempo Voi non avrete patteggiato o non sarà intervenuto qualche condono, si arrivi ad un causa in tribunale, primo grado, secondo grado, cassazione, tar (altri anni ancora ( più o meno siano nell’ordine dei venti)per arrivare ad una sentenza definitiva che, com’è giusto che sia, Vi condanni al pagamento; a questo punto Voi dovreste per forza pagare il malversato, ma, attenzione!, ancora Voi potete chiedere una dilazione, ancora Voi potreste pagare in parte, ancora Voi potreste addirittura non pagare … a questo punto interviene lo strozzino Equitalia o comunque si chiami ed inizia l’azione esecutiva nei Vostri confronti ed ancora una volta Voi potete fare opposizione, ricorrere al giudice per intervenute difficoltà economiche o quali che siano e tutta la storia ricomincia daccapo: INSOMMA, IN QUESTO STRAMALEDETTO PAESE, PAGA SOLO CHI VUOLE O CHI NON PUO’ SFUGGIRE.
Ora, ciò detto, e qualunque avvocato anche l’ultimo degli azzeccagarbugli ve lo potrà confermare, se siete il solo ad essere “FURBO” siete un maledetto criminale che prima o poi (un poi lontano anni luce) verrà giustamente punito dalla legge (lex dura lex sed iusta), ma se foste (fossimo) in tantissimi a non pagare, incasinando ancora di più il sistema, allungando ancora di più i tempi degli accertamenti, poi quelli dei tribunali e quindi quelli della Cassazione e poi del Tar, quanto credete ci metterebbe lo stato ad arrendersi ed a cambiare il suo affama popolo modo di agire?, Io non credo più di un semestre, al massimo un anno. Ed ancora, capite adesso perché i signori evasori, quelli veri, continuano ad evadere avendo la possibilità di far fruttare il denaro non versato che così gli rende molto di più di quanto poi costerà loro la scoperta evasione?; e capite perché allo stato convenga più continuare a perseguitare chi non può fare il “furbo” anziché cercare e perseguire e punire gli evasori, i ladri, gli intrallazzatori e via dicendo?, non lo fa PERHE’ COSTA TROPPO!. Quindi la conclusione è: SE NON PUOI VINCERLI, UNISCITI A LORO: vivrai meglio, contribuirai al cambiamento, ed alla fine avrai vinto la vera, unica battaglia quella che porta alla rifondazione di uno stato giusto, onesto e finalmente rispettoso del suo popolo: AVRAI FATTO L’UNICA RIVOLUZIONE POSSIBILE IN QUESTO STRAMALEDETTO PAESE!.

By Claudia Petrazzuolo

https://www.facebook.com/groups/terzarepubblica/permalink/362103120536379/

sabato 1 settembre 2012

Arrestato vescovo anti gay: guidava ubriaco.



Monsignor Salvatore Cordileone, prossimo arcivescovo di San Francisco noto per le sue battaglie contro i gay, è stato arrestato per guida in stato di ebbrezza.

La Polizia di san Diego, California, informa che sabato alle 12,30 ha tratto in arresto per guida in stato di ebbrezza, (Dui: Driving under the influence) monsignor Salvatore Cordileone, il prossimo arcivescovo di San Francisco (Usa).
Noto per le sue posizioni conservatrici e per la sua contrarietà alle unioni omosessuali, la sua nomina nella città capitale dei gay aveva creato molti malumori non solo nella comunità Lgbt, ma anche tra i cattolici che in varie occasioni avevano preso parte ai gay pride.
Nominato da papa Benedetto XVI, del quale viene considerato un fedelissimo, avrebbe dovuto insediarsi con tutti gli onori il prossimo 4 ottobre, giornata dedicata a san Francesco, sostituendo l'arcivescovo George Niederauer, che andrà in pensione, e prendere il suo posto nella diocesi di San Francisco, San Mateo e della contea Marin. 

Cordileone, 56 anni è un nativo di San Diego ed è attualmente vescovo di Oakland; è noto per essere stato un attivo sostenitore della Proposition 8 del 2008, referendum che venne approvato a maggioranza dagli elettori della California per mettere fuori legge il matrimonio omosessuale. La Suprema Corte degli stati Uniti dovrebbe decidere in ottobre se intende convalidare i risultati del referendum, che nel 2010 fu dichiarato incostituzionale da un giudice inferiore. 
Prima di Oakland aveva retto la diocesi di San Diego, travolta dallo scandalo pedofilia per le cause intentate da oltre 150 presunte vittime di abusi sessuali da parte di circa 26 appartenenti al clero. Ma nel 2007 il vescovo, che aveva respinto ogni accusa, evitò la bancarotta nascondendo e minimizzando il valore dei beni prima che la procedura fallimentare iniziasse.
Secondo David Clohessy, direttore dell'organizzazione Snap, la rete dei sopravvissuti agli abusi dei sacerdoti, Cordileone si è sempre rifiutato di fornire un elenco dei nomi dei sacerdoti coinvolti in abusi sessuali. 


http://cronachelaiche.globalist.it/Detail_News_Display?ID=33090&typeb=0

teniamoli d'occhio sti ragazzini moderni che son tremendiiiiiiiiiiiiiiiii


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