Un diario, dove annoto tutto ciò che più mi colpisce. Il mio blocco per gli appunti, il mio mondo.
mercoledì 26 settembre 2012
Piste italiane....
...chissa' chi erano i clienti,..ma ora mi spiego le perle di Gasparri...
(lory)
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Rosso (Pdl): “Un mio amico consigliere si è fatto rimborsare 5000 euro per le vacanze”
‘La Minetti sfila e il magna magna continua’ è il titolo del talk tv Iceberg andato in onda lunedì sera su Telelombardia. Scontato il tema: lo scandalo sui fondi pubblici ai gruppi regionali che ha portato alle dimissioni del governatore del Lazio Renata Polverini. Il deputato Pdl Roberto Rosso, ex sottosegretario prima al Lavoro e poi all’Agricoltura del governo Berlusconi e rinviato a giudizio per un’inchiesta su presunti finanziamenti illeciti per la sua campagna elettorale, racconta con toni da barzelletta una storia sulle “caste regionali“. Ma c’è poco da ridere. “Tutti si concentrano sul Lazio. Ma ora vi racconto una vicenda che mi è capitata personalmente – sorride il deputato -. Ospito a casa mia a Sestriere un consigliere regionale del Piemonte. Ero in settimana bianca e vedo questo qui che tutti i giorni si fa firmare un documento, un foglio, da un consigliere comunale del paese“. Poi aggiunge: “Alla fine della settimana bianca questo mi fa capire che ha guadagnato 5mila euro in più. E gli chiedo: ‘Ma come hai fatto a guadagnare 5mila euro se sei stato ospite in settimana bianca a casa mia?’. Alla fine scopro l’arcano. Grazie al suo amico si è fatto pagare l’indennità, come se avesse lavorato e pure quella di missione a costo chilometrico giornaliero. In pratica, questa persona ha guadagnato quasi 1000 euro al giorno per essersi fatto una settimana bianca a casa mia. Che fogna sono le Regioni”. Nello studio televisivo nessuno ride, neanche un imbarazzato Davide Boni, consigliere regionale leghista della Lombardia. Ma Rosso continua: “Noi in Parlamento ci siamo tagliati il 40% dello stipendio, io ad esempio prendo 10mila euro al mese con le indennità, ci hanno tolto anche i vitalizi. In Piemonte – conclude – era stato varato un regolamento per cui venivano raddoppiate le liquidazioni per i consiglieri”. Rosso è pronipote di San Giovanni Bosco ed è uno dei 26 deputati o ex deputati che hanno contestato le nuove norme previdenziali che da gennaio hanno soppresso i vitalizi e introdotto il sistema contributivo. Con le vecchie regole avrebbero ricevuto il vitalizio al compimento dei 50 anni, adesso dovranno aspettare i 60 o i 65 anni, se eletti per un solo mandato.
Guarda anche
http://tv.ilfattoquotidiano.it/2012/09/25/casta-rosso-pdl-racconto-come-amico-consigliere-piemonte-ruba-sulla-settimana-bianca/205643/
martedì 25 settembre 2012
Crolla il mercato immobiliare, a picco anche i mutui.
Roma - (Ign) - Nel primo trimestre 2012 le compravendite sono diminuite del 16,9% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. I mutui sono scesi del 49,6%.Cresce invece la domanda di case in locazione.
Roma, 25 set. (Ign) - Crollo del mercato immobiliare nel primo trimestre del 2012 a causa del razionamento del credito, così come delle maggiori imposte sull'abitazione. Lo certifica l'Istat rendendo noto che nel primo trimestre 2012 le compravendite di unità immobiliari (154.813) sono diminuite del 16,9% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, mentre le compravendite di immobili ad uso residenziale sono diminuite del 17,2%, quelle di immobili ad uso economico dell'11,8%.
Il 92,9% delle convenzioni ha riguardato immobili per abitazione, il 6,3% unità immobiliari ad uso economico. Per entrambe le tipologie di utilizzo si registrano variazioni tendenziali negative in tutte le ripartizioni territoriali e le diminuzioni più marcate si osservano al Centro (-21% per le compravendite ad uso residenziale e -22,4% per quelle ad uso economico).
http://www.adnkronos.com/IGN/News/Economia/Crolla-mercato-immobiliare-a-picco-i-mutui_313730298900.html
Afghanistan: cercano bombe, trovano neonata.
KABUL - Una unita' di soldati polacchi della Forza internazionale di assistenza alla sicurezza (Isaf) hanno avuto una incredibile sorpresa alcuni giorni fa quando, esaminando un pacco sospetto abbandonato sul ciglio della strada nella provincia nord-orientale afghana di Kunar, non hanno trovato un ordigno esplosivo da disattivare, ma una neonata con non piu' di due giorni di vita. ''Avevamo dato l'allarme per una possibile bomba artigianale (ied) collocata dai talebani - ha detto ai media un portavoce del contingente polacco dispiegato nella base di Waghez - ed avevamo adottato tutte le precauzioni del caso. Ma e' stata grande la sorpresa quando abbiamo sentito che all'interno del pacco qualcosa si muoveva''. I soldati hanno sollevato il coperchio di cartone, riferisce il quotidiano online Khaama Express, ed hanno visto una neonata avvolta in un asciugamano. Trasportata alla base, la bimbetta e' stata visitata dai medici del pronto soccorso che l'hanno trovata in buona salute. C'e' stato un po' di imbarazzo, racconta poi il giornale, perche' la struttura non era attrezzata per assistere ed alimentare un neonato. Ma poi un soldato e' stato incaricato di una missione speciale: andare nella farmacia del vicino centro abitato per comprare un biberon, latte e alimenti per neonati. Adesso la bambina, a cui e' stato dato il nome di Pola in ricordo del paese a cui appartengono i soldati che l'hanno salvata, verra' consegnata alle autorita' governative afghane che dovranno cercare i genitori, o assisterla in un centro per minori.
http://www.ansa.it/web/notizie/photostory/primopiano/2012/09/25/Afghanistan-cercano-bombe-trovano-neonata_7526804.html
COMPRAVANO DISABILI A 30 EURO E LI SCHIAVIZZAVANO PER UN BUSINESS MILIONARIO. - Germano Milite
Un vero e proprio giro d’affari costruito sullo sfruttamento di disabili, anche mentali, di età compresa tra i 20 e i 75 anni. Trasportate direttamente dalla Romania, le vittime venivano ridotte in schiavitù e costrette a fare accattonaggio e a commettere furti. In tutto un centinaio di persone, tutte portatrici di handicap, era gestita da un gruppo di criminali rumeni poi fermati dalla polizia locale di Milano.
L’indagine, iniziata circa un anno fa e coordinata dal pm della Dda Antonio Sangermano, ha permesso agli agenti di operare in blitz in zona Biseglie (Via Calchi Taeggi) e di liberare le prime 32 persone e ad arrestare due degli aguzzini (che in tutto sarebbero più di 10). Sui criminali pende un ordine di custodia cautelare con l’accusa di tratta e riduzione in schiavitù, associazione a delinquere aggravata dalla transnazioalità, dall’essere più di dieci persone e nei confronti di portatori di handicap.
DISABILI VENDUTI PER 30 EURO GARANTIVANO ENORMI INTROITI
Ma quanto costa uno schiavo oggi? Le vittime venivano acquistate da famiglie rumene molto povere per una somma che si aggirava tra i 30 e i 50 euro (a seconda anche del grado di handicap). Trasportati a Milano in condizioni disumane (ore ed ore chiusi in dei furgoni senza poter uscire), riuscivano a garantire un giro d’affari enorme agli sfruttatori. Sparsi per tutta la provincia di Milano, infatti, tra furti ed accattonaggio riuscivano a racimolare fino a 60.000 euro al giorno. Un business di milioni di euro, dunque, ben collaudato e che veniva reso “sicuro” da alcune persone dell’organizzazione criminale che si preoccupavano di tenere sotto controllo i disabili durante il "lavoro". Nessuno di loro, pur volendo, poteva tenere per sé ciò che rubava o che raccoglieva con l'elemosina. I cambio gli schiavi ricevevano solo cibo ed acqua necessari a garantirnee la sopravvivenza.
Il comandante della polizia locale, Tullio Mastrangelo, ha assicurato che gli altri membri dello spietato gruppo verranno catturati in tempi brevi.
Roma, direttore delle Poste del Senato arrestato per spaccio di cocaina.
Il direttore dell’ufficio delle Poste del Senato è stato arrestato dai carabinieri per spaccio di cocaina. L’uomo è ritenuto il braccio destro di un boss albanese che gestiva i pusher nella parte sud dell’hinterland di Roma.
L’arresto è avvenuto nell’ambito di una alleanza italo-albanese per il rifornimento e lo spaccio di cocaina nel territorio della provincia a sud della Capitale. L’organizzazione è stata scoperta dai militari della Stazione Valmontone che, alle prime luci dell’alba, hanno avviato la notifica di 10 misure cautelari (6 in carcere e 4 agli arresti domiciliari) nei confronti di 3 albanesi e 7 italiani.
Con Orlando Ranaldi, di 53 anni, originario di Olevano Romano, in manette anche un vigile urbano del Comune di Valmontone, Stefano Gallo, e un autista della Cotral, Alessandro Mele, che si sarebbero prestati, anche con le loro auto di servizio, a smerciare droga per conto della banda. Sono state avviate decine di perquisizioni nei confronti di altri soggetti legati a vario titolo alle attività della banda. Durante l’indagine, durata circa sette mesi, sono stati arrestati diversi soggetti in flagranza di reato e sono state sequestrate centinaia di dosi di cocaina.
“E’ drammatico. Siamo esterrefatti. Non è un dipendente del Senato, ma delle Poste che mandano i loro dipendenti” commenta il senatore della Lega e questore Paolo Franco.
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