Crolla il mercato immobiliare, a picco anche i mutui.
Roma - (Ign) - Nel primo trimestre 2012 le compravendite sono diminuite del 16,9% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. I mutui sono scesi del 49,6%.Cresce invece la domanda di case in locazione.
Roma, 25 set. (Ign) - Crollo del mercato immobiliare nel primo trimestre del 2012 a causa del razionamento del credito, così come delle maggiori imposte sull'abitazione. Lo certifica l'Istat rendendo noto che nel primo trimestre 2012 le compravendite di unità immobiliari (154.813) sono diminuite del 16,9% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, mentre le compravendite di immobili ad uso residenziale sono diminuite del 17,2%, quelle di immobili ad uso economico dell'11,8%.
Il 92,9% delle convenzioni ha riguardato immobili per abitazione, il 6,3% unità immobiliari ad uso economico. Per entrambe le tipologie di utilizzo si registrano variazioni tendenziali negative in tutte le ripartizioni territoriali e le diminuzioni più marcate si osservano al Centro (-21% per le compravendite ad uso residenziale e -22,4% per quelle ad uso economico).
Nel dettaglio le compravendite ad uso residenziale diminuiscono in minor misura al Sud (-14,7%) mentre per quelle ad uso economico è il Nord-ovest a registrare la flessione tendenziale più contenuta (-1,9%). Per le compravendite ad uso residenziale la diminuzione tendenziale registrata nei grandi centri (-17,1%) è lievemente inferiore rispetto a quella osservata nei centri minori (-17,3%). Le compravendite ad uso economico mostrano un calo tendenziale più marcato nelle città metropolitane (-13,5%) e minore, pari al -10,8%, nelle altre città.
Non va meglio il trend dei mutui che nel primo trimestre 2012 (92.415 in totale) sono diminuiti del 49,6% rispetto al primo trimestre 2011. In particolare, i mutui con costituzione di ipoteca immobiliare (64.116) hanno registrato una flessione tendenziale del 39,2%, quelli non garantiti da ipoteca immobiliare (28.299) sono diminuiti del 63,6%.
Tutte le ripartizioni territoriali mostrano variazioni tendenziali negative per entrambe le tipologie di mutuo. Per i mutui non garantiti da ipoteca immobiliare è il Centro (-74,5%) a registrare la flessione tendenziale più marcata. Per i mutui garantiti da ipoteca immobiliare il calo tendenziale maggiore si registra nelle Isole (-45,8%).
La diminuzione tendenziale dei mutui osservata sul territorio di competenza degli archivi notarili distrettuali con sede nelle città metropolitane (-67% per i mutui senza costituzione di ipoteca immobiliare e -40,1% per i mutui garantiti da ipoteca) è maggiore di quella registrata nei restanti archivi (rispettivamente -61,2% e -38,6%).
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