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sabato 28 agosto 2021

Afghanistan: allerta massima di attacchi anche in Usa. -

 

Raid Usa con drone, ucciso un membro dell'Isis-K.


E' "allerta massima" in Usa per il timore di attacchi sul territorio statunitense sulla scia dell'evacuazione dall'Afghanistan e dell'attacco a Kabul. Lo riferisce la Cnn citando una riunione tra i vertici dell'Homeland Security (Dhs) e i responsabili della giustizia federale americana.

In particolare, si stanno tracciando "tre minacce principali", compresa l'infiltrazione di cellule dell'Isis o di al Qaeda nel processo di evacuazione in Usa di profughi afghani. "E' in corso un approfondito screening di chi entra", ha detto nell'incontro il capo dell'intelligence del Dhs, John Cohen.

La risposta americana al sanguinoso attacco all'aeroporto di Kabul non si è fatta attendere. Dopo essersi presentato davanti alla telecamere in lacrime ed aver assicurato che i responsabili dell'attentato l'avrebbero pagata, il presidente Joe Biden ha autorizzato un raid in Afghanistan, nella regione di Nagahar, durante il quale è stata colpita e uccisa una delle menti dell'Isis-K che progettava futuri attacchi.

L'identità del militante non è stata resa nota: il Pentagono lo ha definito un 'planner' dell'organizzazione. Secondo indiscrezioni, l'uomo tramava futuri attacchi ma non sarebbe stato direttamente coinvolto con l'attentato a Kabul. "Riteniamo che questo terrorista fosse coinvolto nella pianificazione di futuri attacchi a Kabul", riferisce un funzionario dell'amministrazione citato dai media americani. L'uomo sarebbe stato sotto osservazione da prima dell'attentato e il personale americano avrebbe atteso che fosse solo prima di lanciare l'attacco con il drone. Il Reaper americano, partito da una base in Medio Oriente, lo avrebbe colpito mentre era a bordo di un veicolo. "Le forze armate americane hanno condotto un'operazione anti terrorismo contro uno degli organizzatori dell'Isis-K. Il raid è avvenuto nella provincia di Nangahar, in Afghanistan. Le indicazioni preliminari segnalano che il target è stato ucciso. Non siamo a conoscenza di vittime civili", si legge in una nota di Bill Urban, portavoce del Central Command. L'ordine di colpire è stato impartito dal ministro della Difesa, Lloyd Austin. Non è chiaro se il raid sia un caso isolato o se sia il primo di una serie in risposta all'attacco a Kabul, durante il quale hanno perso la vita quasi 200 persone di cui 13 militari americani.

L'azione mirata americana segue la nuova allerta lanciata dall'ambasciata Usa a Kabul, che ha invitato gli americani a non recarsi all'aeroporto. A chi si trova già nei pressi dello scalo è stato chiesto di lasciarlo immediatamente alla luce delle minacce per la sicurezza. La autorità Usa ritengono infatti che nuovi attacchi siano probabili in questi ultimi giorni prima del 31 agosto. Una scadenza che si avvicina e che rende sempre più urgente l'evacuazione dal Paese asiatico. Nelle ultime 12 ore sono 4.200 le persone evacuate da Kabul, riferisce la Casa Bianca sottolineando che dal 14 agosto sono state evacuate 109.200 persone, mentre dalla fine di luglio ne sono state evacuate 114.800. Il Dipartimento di Stato ha riferito di essere in contatto con circa 500 americani in Afghanistan che chiedono assistenza per essere evacuati.
Dopo l'attacco all'aeroporto di Kabul, Joe Biden aveva assicurato gli Stati Uniti avrebbero perseguito i responsabili: "Vi prenderemo e ve la faremo pagare", ha detto con le lacrime agli occhi, riportando alla memoria le parole dell'ex presidente George W. Bush dopo gli attacchi dell'11 settembre. La portavoce della Casa Bianca, Jen Psaki, è stata ancora più esplicita del presidente: Biden "non vuole" che i responsabili "vivano più sulla Terra".

ANSA

venerdì 27 agosto 2021

Isis-K, l’origine e i rapporti con la galassia jihadista degli attentatori di Kabul. - Roberto Buongiorni

 

Forte di circa 1.500 miliziani, è una brigata internazionale del terrore che ha attratto i talebani più vicini ad al Qaeda ed ex foreign fighters siriani.

I terroristi islamici amano farsi pubblicità. Desiderano che le loro carneficine siano riprese e raggiungano la più ampia platea possibile. Poche altre volte come in questi giorni, i riflettori dei media mondiali sono tutti, o quasi, puntati su Kabul. La capitale afghana rappresentava dunque una vetrina forse irripetibile. Un attentato in grande stile avrebbe, per esempio, rispolverato l’immagine del feroce movimento dello Stato Islamico del Khorasan, altrimenti conosciuto come Isis K, messo in ombra dai sorprendenti successi militari dei talebani, i nuovi padroni dell’Afghanistan.

Ex costola di al Qaeda.

Dietro l’attacco kamikaze all’aeroporto di Kabul c’è questa organizzazione guidata da un anno e mezzo dall’ex qaedista Shahab al-Mujari. Ma che cosa è esattamente lo Stato Islamico del Khorasan? Era il 2015, quando iniziarono a comparire le prime rivendicazione da parte di un sedicente gruppo terrorista che si definiva «Provincia del Khorasan dello Stato Islamico» (il grande Khorasan è termine storico che indica i territori degli odierni Afghanistan, Tagikistan, Uzbekistan, Turkmenistan e Pakistan). Apparentemente fu fondato dai talebani pakistani, ovvero i gruppi qaedisti presenti nella regione del Waziristan, una terra di nessuno dove spesso non arriva la mano del governo pakistano, e dove i qaedisti agivano indisturbati (in queste montagne si era nascosto per anni Osama Bin Laden). Da allora gli attentati più crudeli, alcuni rivolti direttamente contro civili inermi, soprattutto a Kabul e nell’Afghanistan centro orientale, sono opera loro. La rottura della fragile alleanza tra gruppi qaedisti e Isis in Siria, e la conseguente guerra civile jihadista per il controllo del territorio, si ripetè anche in Afghanistan. Dove Isis e talebani arrivarono presto allo scontro armato.

Avversari dei talebani.

Dal 2015 al 2018, il movimento era stato particolarmente attivo. Ma il progressivo declino del Califfato siro-iracheno, fino alla sua sconfitta, si sono riflessi anche sul morale, e soprattutto sulle finanze dell’Isis-K. L’Isis afghano cominciò a subire un’involuzione che lo portò a ritirarsi in piccole aree dove sopravviveva grazie al controllo di alcune miniere, tra cui quelle di talco nella provincia di Nangahar ai confini con il Pakistan. Nel 2019 tuttavia, complici anche la decisione di entrare nel business del narco traffico, l’Isis-K ha rialzato la testa. Grazie a maggiori entrate è riuscito a riprendere possesso di diversi territori e oggi la sua presenza si è estesa in diverse province (in Nangarhar, Kunar, Nuristan, Badakhshan).

Una brigata internazionale del terrore.

Difficile conoscere il numero dei suoi combattenti. Si parla di 1.500 miliziani. Una sorta di brigata internazionale del terrore che, se da un lato ha attratto i talebani più vicini ad al Qaeda e contrari a qualsivoglia accordo di pace con Kabul (tra cui Tehrik-e Taliban Pakistan e quel che resta dell’Islamic Movement of Uzbekistan), dall’altro ha funzionato come un magnete per i gruppi estremisti in fuga dalla Siria (soprattutto di jihadisti centro asiatici). Il tentativo della nuova leadership taleban di mostrare un nuovo volto, meno estremo e più colllaborativo con l’Occidente (i fatti devono però ancora seguire alle parole), sta tutt’ora provocando una nuova ondata di defezioni tra i gruppi talebani più vicini ad al Qaeda. La priorità dell’Isis-K non è mai stata un segreto: distruggere l’influenza dei talebani nell’Afghanistan orientale e da lì costruire una nuova grande base del jihadismo globale, quindi anti-occidentale.

L’ideologia del Califfato.

La sua ideologia è la stessa del Califfato. Esportare il jihad nel mondo e fare terra bruciata di apostati ed infedeli, ovvero di tutti coloro che (musulmani o non) siano per qualsivoglia motivo diversi da loro. Ecco perchè gli attacchi più efferati dell’Isis-K sono stati rivolti contro l’etnia Hazara, gli afghani dai tratti mongoli, in larga parte sciiti, che vivono nella regione centrale dell’Hazarajat. Contro di loro, e altre minoranze religiose, hanno raggiunto una brutalità impensabile. Dall’attacco kamikaze in marzo contro un tempio Sikh (25 pellegrini uccisi), a quelli in maggio nell corsie del reparto maternità di un ospedale di Kabul (16 morti tra cui dei bambini) dove operava Medici senza frontiere, all’attentato contro un funerale, fino alla raccapricciante strage delle giovani studentesse, soprattutto hazara, Le vittime furono 55 vittime, quasi tutte avevano tra gli 11 e i 15 anni. Il timore è che non sarà l’ultimo. Nel nuovo afghanistan l’Isis-K ha trovato un terreno fertile.

IlSole24Ore

venerdì 20 agosto 2021

Afghanistan: Emergency, notizie di blitz talebani in case di attivisti.

 

'Cercano armi e documenti per screditarli, mancano conferme'. Ucciso il parente di un giornalista tedesco.


"Abbiamo notizie ufficiose di talebani che entrano nelle case di ex attivisti, artisti e persone che si erano schierate in passato contro il regime talebano. I talebani entrerebbero nelle case di privati per cercare armi e documenti, che possono rovinare la loro reputazione in città".

Così in un briefing con la stampa Alberto Zanin, coordinatore medico del Centro per feriti di guerra di Emergency nella capitale afghana, il quale specifica che "su questo ci sono solo rumours, non abbiamo notizie dirette".

"Ieri sono arrivati nuovi feriti da arma da fuoco dall'aeroporto di Kabul, in tutto cinque o sei persone. Gli scontri in aeroporto - ha detto Zanin - sono una realtà ancora viva e presente: è l'unico posto in cui continua ad esserci caos e tensione. Si parla di diecimila persone che cercano di prendere voli di evacuazione". "I pazienti feriti che arrivano dall'aeroporto nel nostro ospedale non hanno voglia di parlare in merito a quanto gli è accaduto".

Talebani uccidono parente giornalista tedesco - Talebani alla ricerca in Afghanistan di un giornalista che lavora per Deutsche Welle (Dw) hanno sparato uccidendo un membro della sua famiglia e ferendone gravemente un altro, rende noto la radio tedesca stamattina sul suo sito web. L'identità del giornalista in questione, che ora risiede in Germania, non è stata specificata. Diversi altri membri della sua famiglia sono riusciti a fuggire in extremis mentre i talebani andavano di porta in porta per cercarlo. "L'omicidio ieri di un parente di uno dei nostri redattori da parte dei talebani è incredibilmente tragico e mostra il grande pericolo in cui si trovano tutti i nostri dipendenti e le loro famiglie in Afghanistan", ha commentato Peter Limbourg, direttore generale di Dw. 

Un cittadino tedesco è stato colpito da un proiettile a Kabul, mentre si recava all'aeroporto per provare a lasciare il Paese, ma non è in pericolo di vita e sarà presto evacuato. Lo ha affermato Ulrike Demmer, portavoce del governo tedesco, in conferenza stampa a Berlino. 

ANSA

giovedì 19 agosto 2021

Afghanistan, il drammatico racconto: 'Donne lanciano i bimbi oltre il filo spinato dello scalo di Kabul'.

 

Skynews, disperate chiedono ai soldati di portarli in salvo.


Scene drammatiche all'aeroporto di Kabul. "E' stato orribile, le donne hanno lanciato i loro bambini oltre il filo spinato" all'aeroporto "chiedendo ai soldati di prenderli". E' il racconto a Skynews di un alto ufficiale afgano, che ha aggiunto che alcuni bimbi "sono rimasti impigliati nel filo spinato". 

IL VIDEO

E sono 12 le persone che sono morte all'aeroporto di Kabul da domenica, quando lo scalo è stato preso d'assalto da afgani e stranieri terrorizzati per l'entrata dei talebani nella capitale: lo hanno riferito a Skynews sia i talebani che fonti Nato.

Migliaia di persone stanno ancora cercando di fuggire dal Paese attraverso l'aeroporto Hamid Karzai, ma i talebani continuano a lanciare appelli agli afgani affinché tornino nelle loro case.

E ancora morti e feriti a Asadabad e a Jalalabad: i talebani hanno aperto il fuoco sulla folla durante le celebrazioni annuali dell'indipendenza del Paese. A Asadabad, nell'est dell'Afghanistan, almeno 4 morti e otto feriti. Non è chiaro ancora se i decessi siano stati provocati dai proiettili dei fondamentalisti o dal fuggi fuggi causato dagli spari. E feriti, almeno due, un uomo e un ragazzo, a Jalalabad, sempre per la stessa situazione, riporta Al Jazeera, riferendo inoltre che a Khost (sud) i fondamentalisti hanno imposto il coprifuoco per impedire alla popolazione di protestare contro di loro.

Nelle ultime 24 ore la situazione dei feriti ricevuti dal Centro chirurgico per vittime di guerra di Emergency a Kabul è "nettamente migliorata": l'ospedale ha ammesso solo 6 pazienti a rischio di vita e ha trattato 24 persone nel proprio pronto soccorso, mentre due persone erano già morte al momento dell'arrivo al Centro. "In questo momento in città non si registrano combattimenti aperti, ma rimane alta la tensione all'interno dell'aeroporto: nel corso della mattinata abbiamo già ricevuto due pazienti con ferite da proiettile provenienti da lì," racconta Alberto Zanin, Coordinatore medico di Emergency a Kabul.

ANSA

domenica 15 agosto 2021

Afghanistan, i talebani entrano a Kabul. Occidentali in fuga.

 

Nelle ultime ore paesi tra cui Stati Uniti, Italia, Germania e Francia hanno rotto gli indugi e hanno iniziato le operazioni di evacuazione del personale diplomatico.

Ultime ore per Kabul, capitale dell’Afghanistan, meta ultima della marcia di avvicinamento dei talebani che nelle ultime settimane hanno gradualmente messo sotto controllo il resto del Paese: i militanti sarebbero infatti entrati in città dove, secondo quanto riferiscono alcuni abitanti ai media stranieri, si sentono spari e sono in corso combattimenti. Secondo l’agenzia russa Ria Novosti i talebani hanno preso il controllo dell’università di Kabul, nella parte occidentale città, e hanno anche issato le loro bandiere in uno dei distretti. Ma l’ufficio stampa del palazzo presidenziale dell’Afghanistan ha negato l’attacco talebano, affermando che in alcune parti di Kabul si sono verificati solo sporadici colpi di pistola. Nessun attacco ha avuto luogo a Kabul, le forze di sicurezza e di difesa del paese e i partner internazionali stanno fornendo sicurezza alla città, ha spiegato sui social media un funzionario governativo.

Talebani: ordine è di non entrare a Kabul.

In una nota, i talebani affermano però di non avere intenzione di prendere Kabul “con la forza”. Tre funzionari afgani hanno riferito all’Associated Press che i combattenti si trovavano già nei distretti della capitale di Kalakan, Qarabagh e Paghman. “La vita, la proprietà e la dignità di nessuno saranno danneggiate e la vita dei cittadini di Kabul non sarà a rischio”, hanno affermato i talebani. “L’Emirato islamico ordina a tutte le sue forze di attendere alle porte di Kabul, di non tentare di entrare in città”. Lo scrive su Twitter Zabihullah Mujahid, portavoce dei talebani, come riporta Afp. Una fonte residente in un quartiere della capitale afghana ha comunque detto a Af che “vi sono combattenti talebani armati nella zona, ma non vi sono combattimenti”.

Jalabad caduta senza combattere.

Questa mattina, a conferma del controllo pressoché totale del Pese da parte dei talebani, è caduta la città chiave di Jalalabad, nell’est del Paese. La capitale della provincia di Nangarhar è stata catturata senza combattere, come hanno spiegato all’agenzia tedesca Dpa due consiglieri provinciali e un residente. I talebani sono entrati a Jalalabad alle 6 di questa mattina, hanno spiegato alla Dpa.

La cattura della città di Jalalabad con una popolazione stimata di oltre 280mila abitanti e di altre aree della provincia dà agli insorti il ​​controllo del valico di frontiera di Torkham, la più grande rotta commerciale e di transito tra l’Afghanistan e il Pakistan. I talebani ora controllano almeno 25 capoluoghi di provincia delle 34 province dell’Afghanistan. Tutte queste città sono state catturate nel giro di appena 10 giorni.

Diplomatici occidentali abbandonano il Paese.

Nelle ultime ore paesi tra cui Stati Uniti, Italia, Germania e Francia hanno rotto gli indugi e hanno iniziato le operazioni di evacuazione del personale diplomatico. Il presidente Usa Joe Biden ha autorizzato il dispiegamento in Afghanistan di ulteriori 1.000 truppe statunitensi, portando a circa 5mila il numero di militari statunitensi schierati per garantire quello che Biden chiama un “ritiro ordinato e sicuro” del personale americano e alleato dall'Afghanistan.

Le truppe statunitensi aiuteranno anche nell'evacuazione degli afgani che hanno lavorato con i militari durante la guerra di quasi due decenni. A conferma del timore che i talebani possano presto catturare Kabul, il personale dell'ambasciata degli Stati Uniti ha iniziato a distruggere urgentemente documenti sensibili.

IlSole24Ore

mercoledì 31 maggio 2017

Autobomba a Kabul, 80 morti e 350 feriti.

 © EPA

Nel distretto diplomatico di Wazir Akbar Khan.

 Un'autobomba e' esplosa questa mattina sulla piazza Zanbaq di Kabul, nella zona diplomatica della capitale afghana, provocando almeno 80 morti e 350 feriti. Lo riferisce l'emittente 1TvNews citando un portavoce del ministero della Sanità. Da parte sua il coordinatore del governo, Abdullah Abdullah, ha sostenuto in un tweet che "quelli che ci uccidono nel mese sacro di Ramadan non meritano appelli alla pace, ma devono solo essere distrutti ed estirpati".

L'attacco e' avvenuto nel distretto di Wazir Akbar Khan, vicino a diverse ambasciate e non lontano dal palazzo presidenziale e dalla sede della missione Nato 'Resolute Support'
La missione Nato ha confermato che l'attentato è avvenuto vicino al suo quartier generale, sostenendo di essere impegnata a verificare le condizioni di tutto il suo personale.
L'esplosione e' stata così violenta che ha distrutto o danneggiato oltre 30 vetture ed ha mandato in frantumi i vetri degli edifici circostanti per un raggio di circa un chilometro.

Sono 65 i feriti già assistiti dall'ospedale di Emergency a Kabul, che pure ha subito danni per la forza dell'esplosione. "E altre decine e decine sono in attesa al pronto soccorso".  Lo rende noto in una serie di tweet la stessa ong guidata da Gino Strada. Sua figlia Cecilia spiega da parte sua che "il nostro centro a Kabul è stato scosso dall'esplosione. I colleghi stanno bene, sono al lavoro per i feriti; poi vedremo i danni".

Quasi tutte le vittime sono civili e molti di essi sono dipendenti della compagnia di telefonia cellulare afghana Roshan. Lo sostiene la tv Ariana. Queste informazioni sono rilanciate anche da 1TvNews che segnala come l'esplosione abbia danneggiato anche l'edificio dove si trovano i suoi studi.


Definitemi anche complottista, ma io sono convinta che la matrice dell'attentato è di origine occidentale. 
Nessuno, credo, potrebbe essere così masochista da farsi scoppiare a casa propria.

domenica 4 ottobre 2015

Afghanistan: bombe Usa su ospedale Kunduz. Per Msf almeno 20 morti. Pentagono: "Indagine insieme a Kabul".

© EPA


Il bombardamento sull'ospedale afghano sarebbe stato lanciato per errore.


Médecins sans Frontières (Msf) si è ritirata da Kunduz, la città afghana dove ieri l'ospedale è stato distrutto da un raid aereo, condotto dagli Usa secondo Msf, con almeno 19 morti e decine tra feriti e dispersi. Kate Stegeman, portavoce di Msf, ha precisato che parte del personale sta lavorando in altre strutture della città.
ll presidente Usa, Barack Obama, esprime cordoglio per i medici e i civili rimasti uccisi nel "tragico incidente" all'ospedale Msf a Kunduz, ma precisa di voler aspettare i risultati dell'inchiesta del Pentagono "prima di esprimere qualsiasi giudizio". E' quanto si legge in una nota della Casa Bianca.
"Il ministero della Difesa ha lanciato un'inchiesta completa e aspetteremo i risultati prima di dare un giudizio definitivo sulle circostanze di questa tragedia", ha detto Obama. "Ho chiesto al dipartimento di tenermi al corrente delle indagini e mi aspetto un resoconto completo dei fatti e delle circostanze. Michelle e io preghiamo per tutti i civili colpiti da questo incidente, le loro famiglie e le persone care", prosegue il presidente. Obama ha quindi ribadito che "continueremo a lavorare a stretto contatto con il presidente Ghani, il governo afgano e i nostri partner internazionali per sostenere le forze di difesa nazionale afghane che lavorano per garantire la sicurezza al loro Paese".
Bombe americane colpiscono l'ospedale di Medici senza Frontiere (Msf) a Kunduz, in Afghanistan, città sotto il controllo dei talebani e da giorni teatro di scontri con le forze di sicurezza governative: almeno 20 morti il bilancio provvisorio, secondo quanto detto al Guardian online fonti di Msf. I feriti sono numerosi e il bilancio è destinato a salire. Il bombardamento è proseguito per mezz'ora dalla segnalazione alle forze armate Usa e afgane, denuncia Msf su Twitter, aggiungendo che "tutte le parti in conflitto, incluse Kabul e Washington, conoscevano le coordinate delle nostre strutture già da mesi".
Le forze americane, tramite il portavoce delle forze Usa in Afghanistan, colonnello Brian Tribus, hanno detto che l'operazione "potrebbe avere causato danni collaterali ad una struttura medica della città". "Indaghiamo sull'incidente", ha aggiunto. "Le forze Usa hanno condotto un raid aereo sulla città di Kunduz alle 2,15 locali, contro individui che minacciavano le forze".
Mentre Kabul sostiene che nell'ospedale "si nascondevano 10-15 terroristi", tutti "uccisi, ma fra le vittime ci sono stati anche dottori". Circa 80 membri dello staff dell'ospedale, fra cui 15 stranieri, sono stati portati in salvo.
Pentagono, indagine completa insieme a Kabul - "Stiamo cercando di determinare cosa sia successo esattamente e voglio esprimere il mio cordoglio alle persone colpite". Così, il segretario alla Difesa Usa, Ash Carter, dopo i raid aerei Usa che hanno colpito l'ospedale Msf a Kunduz, in Afghanistan, provocando almeno 20 morti. "Un'indagine completa sui tragici fatti è in corso in coordinamento con il governo afghano", ha aggiunto.
Ue deplora morti - "Sono profondamente scioccato nell'apprendere della morte di almeno nove membri dello staff di Msf nel bombardamento" di un ospedale a Kunduz. Così il Commissario Ue per l'Aiuto umanitario e la gestione delle crisi Christos Stylianides in una nota con cui la Commissione Ue "deplora le morti", porgendo "sincere condoglianze".
I talebani hanno condannato "il selvaggio attacco" in cui sono stati "martirizzati decine di medici, infermiere e pazienti". 
    L'Emirato islamico dell'Afghanistan, sostiene il portavoce Zabihullah Mujahid, "condanna questo crimine americano". Questo gesto, si dice ancora, mostra agli afghani e al mondo "la natura spietata ed ipocrita degli invasori e dei loro mercenari".
Emergency esprime la "sua solidarietà a Medici senza Frontiere e condanna fermamente l'attacco. "Bombardare un ospedale dove si curano i feriti è un atto di violenza inaccettabile. Un ospedale è un luogo di cura che come tale va tutelato e ciò è possibile solo se gli ospedali vengono rispettati da tutte le parti in conflitto, come previsto dalle convenzioni di Ginevra".

Oggi pomeriggio Msf trasferirà alcuni feriti all'ospedale di Emergency a Kabul. Emergency resta a disposizione di Msf e della popolazione di Kunduz per curare gli altri feriti che potranno essere evacuati dalla città. Emergency, che in Afghanistan gestisce 3 ospedali, 1 centri di Maternità e 45 posti di primo soccorso, è molto preoccupata dal costante peggioramento delle condizioni di sicurezza: nel Paese si combatte in 25 province su 34 e il numero dei feriti e delle vittime civili cresce di mese in mese. La "violenza e l'instabilità in cui sta precipitando l'Afghanistan rende sempre più difficile garantire l'attività degli operatori umanitari e tutto questo rischia di tradursi in un ulteriore danno a discapito della popolazione afgana", conclude la nota.

martedì 25 settembre 2012

Afghanistan: cercano bombe, trovano neonata.



KABUL - Una unita' di soldati polacchi della Forza internazionale di assistenza alla sicurezza (Isaf) hanno avuto una incredibile sorpresa alcuni giorni fa quando, esaminando un pacco sospetto abbandonato sul ciglio della strada nella provincia nord-orientale afghana di Kunar, non hanno trovato un ordigno esplosivo da disattivare, ma una neonata con non piu' di due giorni di vita. ''Avevamo dato l'allarme per una possibile bomba artigianale (ied) collocata dai talebani - ha detto ai media un portavoce del contingente polacco dispiegato nella base di Waghez - ed avevamo adottato tutte le precauzioni del caso. Ma e' stata grande la sorpresa quando abbiamo sentito che all'interno del pacco qualcosa si muoveva''. I soldati hanno sollevato il coperchio di cartone, riferisce il quotidiano online Khaama Express, ed hanno visto una neonata avvolta in un asciugamano. Trasportata alla base, la bimbetta e' stata visitata dai medici del pronto soccorso che l'hanno trovata in buona salute. C'e' stato un po' di imbarazzo, racconta poi il giornale, perche' la struttura non era attrezzata per assistere ed alimentare un neonato. Ma poi un soldato e' stato incaricato di una missione speciale: andare nella farmacia del vicino centro abitato per comprare un biberon, latte e alimenti per neonati. Adesso la bambina, a cui e' stato dato il nome di Pola in ricordo del paese a cui appartengono i soldati che l'hanno salvata, verra' consegnata alle autorita' governative afghane che dovranno cercare i genitori, o assisterla in un centro per minori.

http://www.ansa.it/web/notizie/photostory/primopiano/2012/09/25/Afghanistan-cercano-bombe-trovano-neonata_7526804.html