MILANO - «La notizia dei giorni scorsi, secondo la quale, per l'Organizzazione Mondiale della Sanità, i gas di scarico dei motori diesel causano certamente il tumore ai polmoni negli essere umani, ha indotto il Codacons a presentare un esposto alla Procura della Repubblica di Milano per chiedere il sequestro di tutti i veicoli diesel esistenti sul territorio della città di Milano e provincia». Lo annuncia la stessa associazione che nell'esposto, già depositato, scrive: «si chiede, inoltre, che il Procuratore della Repubblica adito voglia accertare il pericolo che la libera disponibilità dei veicoli diesel possa aggravare o protrarre le conseguenze di cui in narrativa e, quindi, voglia ordinare il sequestro preventivo ex artt. 321 c.p.p. di tutti i veicoli alimentati a diesel presenti sul territorio della città di Milano e provincia».
«L'associazione di consumatori chiede anche alla Procura di »accertare la responsabilità del Sindaco pro tempore di Milano e del Presidente della Lombardia per le ipotesi di violazione di legge che si evincono in narrativa«, in particolare rispetto ai reati di omissione di atti d'ufficio (328 c.p.) e getto pericoloso di cose (674 c.p.). La decisione del Codacons di presentare un nuovo esposto» deriva dalle conclusioni a cui è giunta il 12 giugno u.s. l'Oms. In precedenza, infatti, i gas di scarico dei diesel erano definiti solo «probabilmente» cancerogeni.
La mancanza di una prova certa della correlazione tra smog e patologie aveva reso difficile in questi anni poter procedere penalmente nei confronti dei sindaci e dei presidenti di regione eventualmente inadempienti. Ma ora questo studio apre nuovi scenari e rende possibile procedere con maggior successo sia per il reato di getto pericolose di cose che per quello di omissione d'atti d'ufficio. Oggi, infatti, come ha dichiarato il presidente del Circ Christopher Portier, «le prove scientifiche sono inconfutabili e le conclusioni del gruppo di lavoro sono state unanimi: le emanazioni dei motori diesel causano il tumore del polmone».
Per questo i gas di scarico sono stati classificati nel «gruppo 1», quello appunto delle sostanze cancerogene certe, mentre in precedenza erano annoverati nel «gruppo 2» delle sostanze «probabilmente» cancerogene per l'uomo. "La prova inconfutabile del legame tra i gas di scarico dei motori diesel e la diffusione del cancro rende necessario un intervento straordinario da parte della Procura, a tutela della salute dei cittadini. Da qui la richiesta di sequestro dei veicoli diesel, dato che sono una fonte di morte certa" ha dichiarato il presidente del Codacons, Marco Maria Donzelli.
«L'associazione di consumatori chiede anche alla Procura di »accertare la responsabilità del Sindaco pro tempore di Milano e del Presidente della Lombardia per le ipotesi di violazione di legge che si evincono in narrativa«, in particolare rispetto ai reati di omissione di atti d'ufficio (328 c.p.) e getto pericoloso di cose (674 c.p.). La decisione del Codacons di presentare un nuovo esposto» deriva dalle conclusioni a cui è giunta il 12 giugno u.s. l'Oms. In precedenza, infatti, i gas di scarico dei diesel erano definiti solo «probabilmente» cancerogeni.
La mancanza di una prova certa della correlazione tra smog e patologie aveva reso difficile in questi anni poter procedere penalmente nei confronti dei sindaci e dei presidenti di regione eventualmente inadempienti. Ma ora questo studio apre nuovi scenari e rende possibile procedere con maggior successo sia per il reato di getto pericolose di cose che per quello di omissione d'atti d'ufficio. Oggi, infatti, come ha dichiarato il presidente del Circ Christopher Portier, «le prove scientifiche sono inconfutabili e le conclusioni del gruppo di lavoro sono state unanimi: le emanazioni dei motori diesel causano il tumore del polmone».
Per questo i gas di scarico sono stati classificati nel «gruppo 1», quello appunto delle sostanze cancerogene certe, mentre in precedenza erano annoverati nel «gruppo 2» delle sostanze «probabilmente» cancerogene per l'uomo. "La prova inconfutabile del legame tra i gas di scarico dei motori diesel e la diffusione del cancro rende necessario un intervento straordinario da parte della Procura, a tutela della salute dei cittadini. Da qui la richiesta di sequestro dei veicoli diesel, dato che sono una fonte di morte certa" ha dichiarato il presidente del Codacons, Marco Maria Donzelli.