martedì 10 luglio 2012

Belsito: “Calderoli asino bardato da generale. Bossi circondato da imbecilli”.

belsito interna nuova


Questa sera nel corso della trasmissione "Il lecito" su La7, saranno mandate in onda le intercettazioni dell'ex tesoriere della Lega che critica i dirigenti del Carroccio e raccomanda l'autista del Senatur in Fincantieri.

Chi è vicino a Umberto Bossi sono persone “ignoranti e imbecilli”. In più Roberto Calderoli è “un asino bardato da generale”. Francesco Belsito, ex tesoriere della Lega travolto dallo scandalo sui rimborsi elettorali, descriveva così l’entourage che circondava il Senatur al telefono con la moglie del fondatore del Carroccio, Manuela Marrone. E non risparmiava neanche commenti al vetriolo sui dirigenti del partito, tra cui l’ex ministro della Semplificazione. A pubblicare le intercettazioni è Il Sole 24 Ore e gli stralci delle conversazioni saranno mandati in onda questa sera nel corso di “Il lecito” su La7, programma di inchiesta del giornalista della testata economica, Claudio Gatti.
L’ex tesoriere raccomanda a Fincantieri Maurizio Barcella, ex autista di Bossi e suo capo di gabinetto al ministero delle Riforme, caldeggiando la sua assunzione da dirigente, proprio mentre l’azienda era in procinto di annunciare la cassa integrazione per i suoi operai. “Sbattiamocene i coglioni e pensiamo a noi”,  aveva detto Belsito a Barcella. L’ex tesoriere aveva poi spiegato di avere parlato a Sandro Scarrone, capo del personale di Fincantieri, per accordarsi sul suo ingresso nell’azienda partecipata dallo Stato. “Mauri, ho parlato adesso con Scarrone – proseguiva Belsito – Lui mi ha detto guarda, mi ha dato un consiglio: è meglio che venite giù all’una che loro devono pubblicizzare la cassa integrazione, non possono far passare il contratto da dirigente che devono fare casino col governo. Quindi sbattiamocene i coglioni e pensiamo a noi”. Per parte sua, Fincantieri ha spiegato che Barcello non è mai diventato dirigente.
Ma le intercettazioni non si limitano alle raccomandazioni. Al telefono con la Marrone, che conferma quanto il Senatur sia circondato da persone incompetenti (“Essendo lui un genio, ha potuto essere sempre contornato da imbecilli. Tanto faceva lui”), Belsito spiega che nel partito “fanno tutti i loro comodi. Non c’è un settore che funziona. Le associazioni padane non funzionano, non funziona niente”. E poi attacca duramente Calderoli e il suo ministero, di cui lui era sottosegretario. ” Qui stiamo parlando di federalismo, di riforme [...] Lo sai che sono andato a spulciare quello che stanno facendo? Il niente! Io mi vergogno. C’è un casino sul territorio che non ti immagini nemmeno”. Critiche anche per il governatore del Piemonte Cota che “deve 120mila euro al partito. Deve avere dei grossi problemi anche finanziari. Spende di più di quello che ha”. Nelle intercettazioni, parlando col commercialista di fiducia Ugo Zanello, chiede come giustificare a livello contabile le sedi comprate dal Carroccio, poi descrive la gestione di bonifici e pagamenti a favore dei figli di Bossi. 

Costa Concordia: Schettino in tv I blog: «Pagato per discolparsi». - Antonio Castaldo


Intervistato da «Quinta Colonna» su Canale 5Ma il conduttore Sottile smentisce il pagamento.

MILANO - Francesco Schettino racconterà la sua versione sul naufragio della Costa Concordia. Lo farà martedì sera intervistato da Quinta Colonna, la trasmissione di Canale 5 condotta da Salvo Sottile. E anche se il giornalista smentisce, la Rete ribolle dell'indignazione di chi dà per certo il pagamento da parte di Mediaset di oltre 50 mila euro per assicurarsi l'esclusiva.
L'ESCLUSIVA - La settimana scorsa, subito dopo la fine degli arresti domiciliari disposta dal giudice, fu uno dei suoi legali a parlare esplicitamente di selezionati gruppi editoriali a cui affidare l'intervista del comandante sotto processo per il naufragio del 13 gennaio e la morte di 32 persone. «È chiaro che il pagamento avverrà solo se l’esclusività dell’intervista sarà mantenuta. Non esistono patti siglati. C’è tempo una settimana: non sono un grande esperto di contrattazioni di questo tipo, ma vogliamo ottimizzare, massimizzare l’interesse del comandante Schettino, in modo che le due esclusive escano insieme, cosicché nessuna sminuisca l’altra. Dopo parlerà a ruota libera con tutte le testate giornalistiche», ha spiegato l'avvocato Paolo Bastianini a Grazia Longo della Stampa. Una versione peraltro ribadita anche da molte altre testate. Alcune delle quali hanno stimato anche la tariffa: 50 mila euro.
Francesco Schettino (Ansa)Francesco Schettino (Ansa)
L'INDIGNAZIONE DEI BLOG - Secondo il sito NotteCriminale, subito dopo la scarcerazione del comandante della Costa accusato di omicidio plurimo colposo, naufragio, abbandono di incapaci, abbandono della nave e omessa comunicazione, sarebbe partita una vera e propria asta. «Aggiudicata a Mediaset». Aggiungendo «che Schettino utilizzerà questa intervista per discolparsi e quindi, paradossalmente e probabilmente, sarà pagato fior di quattrini per difendersi e riscattarsi agli occhi dell’opinione pubblica». Selvaggia Lucarelli, ripresa dal blog specializzato in questioni televisive di Davide Maggio, ha invitato i suoi fan e follower a boicottare la trasmissione: «Danno 50 mila euro a Schettino per andare ospite a Quinta Colonna. Stasera tutti su un altro canale cazzo!»
SOTTILE SMENTISCE - Mediaset non intende commentare le voci. Anche se dagli uffici fanno sapere che non sarebbe la prima volta in caso di interviste esclusive (prassi invalsa anche alla Rai). Salvo Sottile smentisce invece su Twitter: «Noi non paghiamo nessuno», ha tagliato corto.
Per avere successo in Italia bisogna avere commesso qualche reato. E più grosso è il reato, più aumenta la considerazione che i massmedia dimostrano nei confronti di chi lo ha comesso.
Nel caso in questione, trattandosi di Schettino, forse si faranno spiegare come fare affondare una nave...

Marco Travaglio.



https://www.facebook.com/photo.php?fbid=467735049903271&set=a.219677688042343.65657.219673801376065&type=1&theater

Napolitano: «I tre partiti proseguiranno con politiche anticrisi anche dopo voto 2013».





«Politica ed economia Italia condizionate dallo spread. Bisogna dare ai mercati l'immagine di un Paese consapevole».
«Io sono convinto che i tre partiti che sostengono il governo Monti siano determinati a dare un conseguente sviluppo, anche dopo le elezioni del 2013, a politiche di maggiore integrazione europea», contro il debito e per la crescita. Lo ha detto il presidete della Repubblica Giorgio Napolitano a Lubiana al termine del colloquio col presidente sloveno, Danilo Tuerk.
LIBERARE L'ITALIA -Rispondendo a una domanda sulla necessità di proseguire con le politiche economiche del governo Monti anche dopo il voto, il capo dello Stato ha sottolineato la necessità «di liberare l'Italia dal peso soffocante dello stock del debito pubblico e di aprire la strada alla crescita di cui abbiamo urgente bisogno anche per tenere in ordine i conti pubblici».
CONDIZIONATI DALLO SPREAD - La situazione politica ed economica dell'Italia è «molto condizionata dallo spread», ma la moneta unica rimane «una grande e irrinunciabile conquista della costruzione europea» ha detto Napolitano.
MESSAGGIO CHIARO AI MERCATI - «Più noi daremo ai mercati l'immagine di un Paese in cui le forze politiche e sociali hanno una comune consapevolezza e senso di responsabilità e più ne guadagneremo in termini di fiducia anche nei mercati finanziari». Lo ha detto il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano oggi a Lubiana.

Tanto lo abbiamo capito che hai nominato un governo tecnico, invece di sciogliere le camere, per dare respiro alla stessa politica che ha causato il danno.
Così agendo hai fatto e stai facendo cadere la colpa della crisi sul governi tecnico e stai proteggendo i partiti a te cari. 
E tutto, infine, per allontanare i pericolo dell'avanzata del M5S.
Ma noi eviteremo, in qualsiasi modo, che in parlamento ritornino gli stessi che ci hanno portato allo sbaraglio!
Noi vogliamo delegare il governo del paese a gente onesta, basta con i Berlusconi, i Bersani, i Bossi, i Casini, tutta gente corrotta, vogliamo che chi va al governo faccia il nostro interesse, non quello delle banche e dei poteri che vi tengono in una morsa d'acciaio.
Basta con i clientelismi, basta con i nepotismi, vogliamo una DEMOCRAZIA PARTECIPATA!
Dimenticavo, oltretutto non puoi decidere tu chi dovrà governarci, noi siamo il popolo sovrano e tocca a noi decidere!
Cetta.

A volte ritornano.

A_volte_ritornano.jpg


A volte ritornano, a volte non se ne sono mai andati
E' in corso una gigantesca manipolazione di massa. 
I partiti che hanno portato il Paese in bancarotta vengono lentamente sostituiti nel pensiero collettivo da un curatore fallimentare. 
Rigor Montis, lui solo, è diventato il responsabile dell'impoverimento della nazione, della chiusura di ospedali e tribunali di giustizia, di una tassazione folle, degli imprenditori suicidi, dell'IMU, del fallimento delle piccole e media imprese, dell'inflazione che divora i redditi, degli esodati, della disoccupazione, dell'emigrazione delle nuove generazioni ridotte come i loro bisnonni a cercare lavoro in ogni landa della Terra. Allora con una valigia di cartone, oggi con la Samsonite del papà
Questo sfascio non riguarda più chi lo ha causato, i pdiellini e i pdmenoellini. 
Anzi, i responsabili, i Casini, gli Alfano, i Veltroni, i D'Alema, i Bersani pontificano sulle misure da prendere, fanno osservazioni a Monti, tirano sulla sabbia linee del Piave sui tagli della spesa sociale che disattendono dopo poche ore. Visto che non possono più dare il cattivo esempio, come vecchie baldracche si lanciano in consigli quotidiani.
Nell'italiano si insinua così il dubbio che "Si stava meglio quando c'era lui", Berlusconi, che i governi tecnici non possono sostituire quelli politici, anche se formati da dilettanti e pregiudicati, che Monti sia un incapace che ha bisogno del badante Bondi. 

I partiti si riverginano grazie ai servi dei media e Monti è la loro fonte di rinascita, di una nuova giovinezza, venuto a prendere su di sé i peccati della Seconda Repubblica. 


I partiti non dicono che siamo in una situazione tragica, creata da loro, con un debito pubblico di 2000 miliardi di cui sono i soli responsabili. 
Non dicono, questi europeisti del Kaiser, che se usciremo dall'euro è per colpa loro, che siamo tecnicamente falliti con i nuovi interessi sui titoli pubblici che non riusciremo mai a pagare. 
Non dicono che Monti sta evitando (ma per quanto?) il blocco delle pensioni e degli stipendi ai dipendenti pubblici per mancanza di liquidità, e neppure che se la BCE non si accollerà in un modo o nell'altro il nostro debito rischiamo la guerra civile. 
La colpa è di Monti, il macellaio sociale, così i partiti, che non hanno tagliato nessun loro privilegio, potranno ripresentarsi alle prossime elezioni con un governo di responsabilità nazionale, una grande coalizione di sinistra-destra-centro per salvare l'Italia. 


Ci vediamo in Parlamento. Sarà un piacere.


http://www.beppegrillo.it/2012/07/a_volte_ritornano.html

Casalesi, sequestro da 800 milioni di euro a imprenditore legato ai clan del Casertano.


Il provvedimento del Gico di Napoli. Le indagini hanno permesso di ricostruire la vasta rete dei prestanomi titolari di società del settore immobiliario ed edilizio, ai quali sono stati intestati beni immobili, autoveicoli ed imprese per sfuggire alle indagini.



Un maxi sequestro di beni per un valore di oltre 800 milioni di euro è stato eseguito nei confronti di Angelo Simeoli, un imprenditore edile ritenuto legato al clan camorristico dei Casalesi. Il provvedimento è stato attuato dai finanzieri del Gico di Napoli, dello Scico di Roma e del Nucleo di Polizia Tributaria di Caserta, sotto il coordinamento della Dda di Napoli. 

Simeoli fu coinvolto nell'indagine della Guardia di finanza che il 23 febbraio scorso portò all'arresto di 14 persone accusate a vario titolo di aver agito nell'interesse dei gruppi Zagaria e Bidognetti dei Casalesi e delle famiglie camorristiche Nuvoletta e Polverino di Marano, nel napoletano. Tra di loro c'era anche l'ex sindaco di Casaluce, Proto Fedele. L'imprenditore, pur non essendo un affiliato al clan, è ritenuto contiguo a esponenti malavitosi del gruppo Polverino alleato dei Nuvoletta. 

Le indagini svolte dal Gico di Napoli hanno consentito di ricostruire il patrimonio dell'imprenditore e di individuare numerosi prestanomi, titolari di società operanti nel settore immobiliare ed edilizio, ai quali, nel tempo, sono stati intestati beni immobili, autoveicoli ed imprese per sfuggire alle indagini.



http://napoli.repubblica.it/cronaca/2012/07/10/news/casalesi_sequestro_da_800_milioni_di_euro_a_imprenditore_legato_ai_clan_del_casertano-38818453/?ref=HREC1-1

Quanto pesa una lacrima?


Dipende: la lacrima di un bambino capriccioso pesa meno del vento, quella di un bambino affamato pesa più di tutta la terra.

Gianni Rodari



https://www.facebook.com/photo.php?fbid=490101347682409&set=a.474395182586359.127600.187106444648569&type=1&theater