Sembra incredibile, ma ce l’hanno fatta. Gli ingegneri della società di gestioneNexco, per ripristinare un tratto dell’autostrada a nord di Tokyo devastata dal terremoto dell’11 marzo, hanno impiegato soli sei giorni di lavoro!
Un intervento che rappresenta davvero un record difficilmente uguagliabile, sia dal punto di vista del tempo impiegato, sia per la grande voglia, tenacia e coraggio con cui i giapponesi hanno deciso di reagire di fronte alla catastrofe che li ha colpiti.
Guardando le foto di quest’autostrada, subito dopo essere stata completamente distrutta dal terremoto, ci si domanda come abbiano fatto in così poco tempo, non solo a ricostruirla, ma addirittura a renderla attiva e funzionante, permettendo così l’utilizzo della strada a tutti gli automobilisti.
In altri Paesi, soprattutto nella nostra bell’Italia, si sarebbe immaginata una deviazione o, comunque, almeno un lungo periodo di lavori di ripristino.
Merito dell’ingegner Makoto Ishikawa e della sua squadra, capaci di riaprire al traffico, in pochissimo tempo, il tratto di Naka (150 metri) ma non solo: anche venti differenti strade e autostrade, circa 813 chilometri su 870 danneggiati dal terremoto, sono già stati riaperti al pubblico.
Insomma chissà se un giorno sarà possibile chiedere l’intervento della squadra di Ishikawa anche dalle nostre parti, precisamente sulla Salerno – Reggio Calabria, i cui lavori di ammodernamento sono iniziati negli anni ’90, dietro l’impulso dell’Unione Europea, e ancora non portati a termine. Loro ce l’hanno fatta in sei giorni, noi, ormai, aspettiamo da 20 anni la fine. E credo che dovremo attendere ancora per molto.