martedì 2 luglio 2024

La Terra, l'uomo, Dio.

 

Che cosa sia la terra, quali siano le sue origini e la sua storia sono descritte in modo semplice in Wikipedia:

Nella narrazione della storia della terra leggiamo quanto segue:

"Gli scienziati da secoli effettuano ricerche volte a ricostruire la storia della Terra. Secondo le ipotesi più aggiornate la Terra e gli altri pianeti del Sistema Solare si formarono 4,54 miliardi di anni fa.[13] Inizialmente liquefatto, il pianeta gradualmente si raffreddò formando una crosta terrestre sempre più di tipo granitico, simile all'odierna. La Luna si formò subito dopo, probabilmente a causa dell'impatto tra la Terra e un protopianeta conosciuto come Theia, grande quanto Marte e avente circa il 10% della massa della Terra.[14][15] Nell'urto tra i due corpi un po' della massa di questo piccolo corpo celeste si unì alla Terra e una porzione fu espulsa nello spazio e abbastanza materiale sopravvisse per formare un satellite orbitante.

L'attività vulcanica, decisamente maggiore di quella odierna, produsse l'atmosfera primordiale, molto ricca di anidride carbonica. Il vapore acqueo condensandosi produsse gli oceani.[16] Circa 3,5 miliardi di anni fa nacque la prima forma di vita.[17]

Lo sviluppo della fotosintesi permise ad alcune forme di vita di assorbire l'energia solare; l'ossigeno, prodotto di scarto della fotosintesi, si accumulò nell'atmosfera e creò uno strato di ozono (una forma di ossigeno molecolare [O3]) nell'atmosfera superiore. L'incorporazione di cellule più piccole in altre di dimensioni maggiori fece sì che si sviluppassero cellule più complesse delle cellule procarioti, chiamate eucarioti.[18] Protette dallo strato di ozono che impediva ai raggi ultravioletti, dannosi per la vita, di attraversare l'atmosfera le varie forme di vita colonizzarono la superficie della Terra.[19]

La primordiale struttura geologica di microplacche continentali andò verso una primaria aggregazione, formando dei continenti che occasionalmente si univano per formare un supercontinente. Circa 750 milioni di anni fa la Rodinia, il primo supercontinente conosciuto, cominciò a dividersi in continenti più piccoli; i continenti in seguito si riunirono per formare la Pannotia (600–540 milioni di anni fa) e finalmente la Pangea che si divise in continenti più piccoli circa 180 milioni di anni fa[20] ponendo le basi per la situazione geografica moderna.

Dal 1960 si è ipotizzato che diverse ere glaciali tra i 750 e i 580 milioni di anni fa, durante il Neoproterozoico, abbiano coperto di ghiaccio la maggior parte del pianeta. Questa ipotesi, non ancora accettata dall'intera comunità scientifica, è conosciuta con il nome di Terra a palla di neve e deve il particolare interesse al fatto che precedette l'esplosione del Cambriano, quando le forme di vita multicellulari cominciarono a proliferare.[21]

Successivamente al Cambriano, circa 530 milioni di anni fa, si sono succedute cinque estinzioni di massa.[22] L'ultima di esse, avvenuta 65 milioni di anni fa e probabilmente causata da una collisione meteoritica, provocò l'estinzione dei dinosauri e di altri animali, tra cui le ammonoidee, ma risparmiò alcuni piccoli animali come i mammiferi che presero il sopravvento nel periodo successivo. In seguito i mammiferi si diversificarono, finché un animale africano, rassomigliante a una scimmia, guadagnò l'abilità di mantenere una posizione eretta.[23] Questa evoluzione liberò le braccia e le mani dal compito della deambulazione, permise l'utilizzo di utensili, incoraggiò la comunicazione al fine di provvedere a una migliore nutrizione e creò i presupposti per lo sviluppo di una maggiore area cerebrale. Lo sviluppo della agricoltura, e della civiltà, permise agli esseri umani di plasmare la Terra in un tempo così breve come nessun'altra forma di vita era riuscita a fare,[24] influenzando sia la natura, sia la quantità delle altre forme di vita.

La fase recente delle ere glaciali incominciò circa 40 milioni di anni fa intensificandosi durante il Pleistocene, circa 3 milioni di anni fa. Le regioni polari sono state sottoposte a svariati cicli di glaciazioni e disgeli, succedutisi ogni 40-100000 anni. L'ultima di queste fasi terminò 10000 anni fa, lasciando il pianeta in una situazione morfo-climatica abbastanza stabile fino ai giorni nostri.[25]"

https://it.wikipedia.org/wiki/Terra#Storia_della_Terra


Se ne deduce, pertanto, che la vita sulla terra si sia estinta, ma anche che si sia rigenerata sulle basi di ciò che rimaneva di essa dopo le estinzioni.

E’ anche possibile credere che le civiltà anteriori alla nostra potessero essere anche più avanzate tecnicamente della nostra e che gli esseri umani preesistenti fossero leggermente diversi da noi.

Quando leggo dinieghi o dileggiamenti riferiti alla possibilità di tali ipotesi, mi assale un senso di rabbia e di sconforto.

Io ho un desiderio smodato di scoprire e nostre origini, non oserei mai  negare a priori nuove ipotesi, vorrei, se fosse possibile, cercare di comprenderle, studiarle per arrivare a scoprire il nostro passato.

Non credo minimamente che esseri vissuti prima di noi abbiano voluto tramandarci idee e figure strane per burlarsi di noi, eppure, scolpivano in vari luoghi della terra, esseri misteriosi con teste di rettili, provvisti di borse contenenti non si sa cosa, che ci hanno lasciato monumenti che noi non saremmo in grado di riprodurre.

Io credo che chi ci ha preceduto fosse in possesso di tecnologie di gran lunga superiori alle nostre attuali e che, studiando senza preconcetti, ciò che ci hanno tramandato, potremmo sapere qualcosa in più di ciò che sappiamo e ne potremmo trarre vantaggi.

Ma tutto ciò, probabilmente, sconvolgerebbe lo status quo di tutto ciò che viene divulgato come assioma e che, di assiomatico ha poco o nulla, ma serve a mantenere le menti obluminate e, pertanto, più facilmente dominabili.

Dio esiste? Francamente non lo so, ma so che non è quello descritto dalla religione cattolica, sarebbe riduttivo credere in un essere soprannaturale che, dopo aver creato l’Universo abbia dotato solo la terra della vita umana con tutte le sfaccettature discutibili…

Io credo in Dio, soprattutto per bisogno, per rifugio personale e non in quel Dio difettoso, bensi’ in un qualcosa di superiore come l’Universo stesso e la Natura. Loro, con le loro immense possibilità, hanno forgiato tutto ciò che ci circonda, compresi noi.

cetta

A PROPOSITO DI COMMENTI SUL VECCHIO TESTAMENTO. - Gioacchino Musumeci - L'opinione Contro

 

Ciò che faccio per il momento è leggere il Vecchio Testamento libero da qualsiasi indicazione della dottrina, altrimenti sarei un megafono di un prete qualsiasi e per la divulgazione e l'esegesi dal punto di vista religioso ci sono tante parrocchie.
Il racconto contiene elementi grotteschi e comici, vale la pena di soffermarsi perché la divulgazione è sempre condizionata dall'idea che i testi siano sacri, ma lo sono veramente?
In che consiste la sacralità: dal mio punto di vista nell'idea che esiste una divinità il cui disegno superiore è volontà di piegare l'universo ai suoi progetti per il bene del genere umano. Per un creatore sarebbe un passatempo quasi noioso. Come si vede facilmente è l'uomo ad aver necessità di controllare l'uomo, non la divinità che teoricamente l'avrebbe creato coi presupposti che potesse peccare per mandarlo all'inferno, questa è banalità decisamente umana. I concetti di subordinazione e punizione sono del tutto umani.
In realtà l'aspetto "comico" della Genesi, per esempio, è contenuto nella descrizione di usi e costumi di epoche remote su cui si può solo sorridere. Inibirsi per questioni religiose è una forma di ipocrisia in epoca moderna: esseri umani di qualsiasi credo, convinti dell'unicità della loro verità, ironizzano o disprezzano continuamente altri esseri umani, quando non li uccidono con facilità sorprendente. Eppure tutti questi fomentati da integralismo religioso sono inibiti come bambini davanti a “Bibbia o Corano”. Ma proprio da questi si estrapolano elementi ad uso e consumo di grandi strateghi e manipolatori occupati a indicare infedeli e propagandare l'idea estremista del NOI contro LORO.
Se i libri sacri perdono i connotati di indiscutibilità cade ogni presupposto di conflitto sociale di matrice religiosa. Guarda caso lo scontro ideologica riguarda conservatori e progressisti. Poi in quest'ambito ci sono i conservatori moderati criticati da quelli intransigenti e i progressisti atei criticati da quelli “ cristiani” in un insieme ambiguo di laici dominati da sensi di colpa ancestrali.
In scala molto più ampia lo scontro ideologico riguarda la cultura occidentale contro cultura islamica. Dunque dovrei farmi coinvolgere e manipolare tanto facilmente?! No grazie, costruisco da me un pensiero indipendente.
In che consiste poi questa sacralità: nell'idea che esista una divinità il cui disegno superiore si traduce in volontà di piegare l'universo, in senso lato, ai suoi progetti per il bene del genere umano? Per un creatore sarebbe un passatempo noioso. La vastità dell'universo è tale da proporre quesiti più consistenti che vigilare sulle “formiche”. E nell'uomo la necessità di controllare l'uomo, la divinità l'avrebbe creato coi presupposti che potesse peccare per mandarlo all'inferno? Ecco un altro aspetto umano necessario: trascendi le regole e sarai punito. E' ovvio che non possa bastare un'indicazione familiare, ne occorre una più ampia, universale, dettata da un Dio.
In realtà l'esistenza di un ente superiore non si può dimostrare come non è possibile affermare che non esista in assoluto un Dio. Ma se esiste non è a nostro uso e consumo come a Lourdes. Sarebbe quella una forma di rispetto per la divinità? Invece è senz'altro possibile affermare che la rappresentazione umana della divinità è un ente dotato dei difetti del genere umano. Se non si stabilisce la differenza tra verità prodotta sul piano speculativo e sperimentale, e il prodotto di una verità assunta a priori, ovvero i testi sacri, evidentemente l'ambiguità dominerà ogni aspetto del Credo e quindi il comportamento umano. Intendo dire che Dio non è vero come la gravità ma dovremmo credere che la gravità discenda da lui. E come? Nessuno sa spiegarlo ma milioni di persone divise dal proprio Dio, si dichiarano odio reciproco e si massacrano in epoca moderna.

lunedì 1 luglio 2024

Cappadocia, Turkey.

 

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ANUNNAKI

 

La maledizione e la guarigione di Enki è un racconto coinvolgente della mitologia mesopotamica, che racconta la sfortuna e la redenzione del dio Enki. Secondo il mito, Enki, venerato per la sua saggezza e conoscenza, ha incorso l'ira degli dei a causa delle sue malefatte e della sua arroganza. Per rappresaglia, le divinità gli inflissero una maledizione debilitante, causandogli dolore e malattia atroci.
Alla disperata ricerca di sollievo, Enki si rivolse alla sua consorte, la dea Ninhursag, nota per le sue capacità di guarigione e la sua connessione con la terra. Ninhursag, inizialmente riluttante ad aiutare Enki a causa delle sue trasgressioni passate, alla fine cedette per compassione e senso del dovere.
Utilizzando i suoi poteri divini, Ninhursag creò vari rimedi medicinali e incantesimi per alleviare le sofferenze di Enki. Attraverso le sue abili ministri e interventi magici, Ninhursag riuscì a spezzare la maledizione e a riportare in salute Enki.
In segno di gratitudine e riconciliazione, Enki ha conferito a Ninhursag il dono della creazione, permettendole di modellare esseri e forme di vita dall'argilla della terra. Tra le sue creazioni c'era la dea Ninti, che simboleggia la guarigione e il ringiovanimento.
La maledizione e la guarigione della narrazione di Enki incarna temi di redenzione, perdono e potere di guarigione nella mitologia mesopotamica. Sottolinea le intricate dinamiche tra gli dei e le dee, evidenziando i ruoli cardine svolti da esseri divini come Enki e Ninhursag nell'ordine cosmico.

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La Quebrada de Humahuaca.

 

La Quebrada de Humahuaca è una bellissima valle delle Ande dell'Argentina. È conosciuta per le sue montagne colorate, frutto di milioni di anni di attività geologica.
La formazione Yesera consiste in una successione di strati colorati depositati durante il Cretaceo superiore. La formazione è composta da conglomerato, arenaria e siltstone, e si è accumulata in un ambiente fluviale come il ventilatore alluvionale.
Credito: GeologyIn

SCOPERTE STRUTTURE VISIBILI DAL CIELO.

 

In Arabia Saudita, nella regione tra la Mecca e Medina, vicino alla città di Turbah, è stato rinvenuto un complesso funerario unico nel suo genere. Come nel caso dei geoglifici di Nazca, le forme delle costruzioni hanno un senso solo se viste da un aereo, o dallo spazio.
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Queste necropoli erano concepite come immagini che, viste dal cielo, ricordavano forme aggraziate di costellazioni. Ogni singola tomba a ruota era delimitata da recinzioni che ricordano una cometa con una lunga coda. Secondo i ricercatori, viste dall’alto, la forma di alcune queste strutture ricorda degli antichi strumenti musicali.
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Nel luogo in cui oggi c’è il deserto, alcune migliaia di anni fa c’era una pianura verdeggiante, piena di acqua. Quindi, secondo i ricercatori, quelle strutture corrispondevano a luoghi in cui i nomadi si fermavano sia per seppellire i loro morti, sia per avere ‘un dialogo con i cieli’. Che forma poteva avere questo ‘dialogo’ è tutto ancora da stabilire.
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Ma mano che le moderne tecnologie esplorano la Terra, ci danno testimonianza come il nostro passato è piuttosto diverso da come lo pensavamo. Sono esistite civiltà i cui resti si trovano probabilmente sotto la sabbia dei deserti, o addirittura sotto il mare, lungo le coste.
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HOMO RELOADED – 75.000 ANNI DI STORIA NASCOSTA

domenica 30 giugno 2024

Una lotta per la sopravvivenza: la lucertola alligatore messicana in via di estinzione. - Hasan Jasim

 

Aggrappata precariamente alla rigogliosa volta delle foreste nebulari del Messico, la lucertola alligatore messicana in via di estinzione è una creatura accattivante che lotta per la sopravvivenza. Decorata con squame verdi vibranti, questo rettile dal nome appropriato non è la tipica lucertola.

La lucertola alligatore messicana, nota anche come lucertola alligatore arborea verde, trascorre la sua vita in alto sopra il suolo della foresta, dimorando tra le bromeliacee e la vegetazione densa. Questo habitat specializzato fornisce l'ambiente perfetto per questo affascinante rettile, offrendo un clima umido e temperato.

Purtroppo, il futuro della lucertola alligatore messicana è tutt'altro che certo. La perdita di habitat dovuta alla deforestazione è la minaccia principale che spinge questa straordinaria specie verso l'estinzione. Con la scomparsa delle foreste pluviali, la lucertola alligatore messicana perde la sua dimora vitale, mettendo a repentaglio la sua capacità di trovare cibo, riparo e compagni.

C'è ancora speranza, tuttavia. Sono in corso sforzi di conservazione per proteggere le aree rimanenti della foresta pluviale ed educare le comunità locali sull’importanza di preservare questa specie unica. Aumentando la consapevolezza e lavorando verso pratiche sostenibili, possiamo contribuire a garantire che il gioiello di smeraldo delle foreste nebulose messicane, la lucertola alligatore messicana in via di estinzione, continui a prosperare per le generazioni a venire.

https://hasanjasim.online/a-fight-for-survival-the-endangered-mexican-alligator-lizard/