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venerdì 30 agosto 2024

Il più potente Gamma-Ray Burst cosmico mai registrato ha modificato l’alta ionosfera terrestre. - Pietro Ubertini

Lo studio di un gruppo di ricerca italiano, pubblicato su Nature Communication, dimostra che esplosioni cosmiche possono temporaneamente danneggiare lo schermo naturale che ci protegge dalle radiazioni solari.Crediti immagine: ESA/XMM-Newton/M. Rigoselli (INAF)

 Il 9 ottobre 2022, alle 15:21, tutti gli osservatori spaziali di alta energia in orbita attorno alla Terra e nello spazio interplanetario hanno rivelato il più forte lampo di raggi gamma (GRB) mai osservato: era il risultato dell’esplosione di una supernova distante 1,9 miliardi di anni luce da noi. Questo evento, denominato dagli astrofisici GRB221009A, è risultato essere uno dei più brillanti arrivati sulla Terra negli ultimi 10.000 anni.

L'osservatorio spaziale INTEGRAL (INTErnational Gamma-Ray Astrophysics Laboratory) dell’Agenzia Spaziale Europea ha registrato l’arrivo di questo lampo gamma estremamente intenso e di lunga durata con i due telescopi per raggi gamma, IBIS e SPI, che da oltre vent'anni fanno osservazioni del cielo di alta energia. Contemporaneamente, il satellite CSES-01 (China Seismo Electromagnetic Satellite), frutto di una lunga collaborazione tra l’Agenzia Spaziale Italiana (ASI) e quella cinese (CNSA), ha registrato una perturbazione macroscopica del campo elettrico della ionosfera con il rivelatore di campo elettrico EFD (Electric Field Detector). CSES-01 orbita a una quota di oltre 500 km e raccoglie dati da vari strumenti per rivelare segnali generati da fenomeni naturali di origine terrestre (terremoti, tsunami o eruzioni vulcaniche), da brillamenti solari o da particelle associate ai raggi cosmici. L’orbita del satellite si svolge all’interno della ionosfera, tenue residuo di aria presente ad alta quota che viene così denominato proprio perché ionizzata dalla radiazione ultravioletta (UV) solare, da raggi X e gamma e raggi cosmici che bombardano continuamente la nostra atmosfera, scudo naturale che permette lo svolgimento e l’evoluzione della normale vita biologica sulla terra.

Il gruppo multidisciplinare di ricerca che si occupa dell’analisi dei dati dei due satelliti (astrofisici, astro-particellari, geologi, vulcanologi, ricercatori universitari e di enti di ricerca), conoscendo bene gli effetti che i raggi X provenienti da tempeste solari provocano nella ionosfera, ha subito realizzato che un lampo gamma, molto più energetico di quelli solari e straordinariamente intenso come quello del 9 ottobre 2022, potesse avere un profondo impatto sulla parte alta dell’atmosfera. Tuttavia, non ne erano certi, poiché in passato solo alcuni lampi gamma erano stati in grado di generare variazioni significative nella ionosfera, rivelate comunque solo a basse quote e per di più di notte, quando il contributo legato all’illuminazione solare non è presente. Non era mai stato osservato l’effetto di un GRB a 500 km, quota dove orbita CSES-01. Per loro è stato eccitante scoprire come questo lampo di raggi gamma, incredibilmente intenso e di lunga durata (circa 800 secondi), abbia causato un macroscopico cambiamento del campo elettrico che ha subito un aumento di circa 60 volte: un effetto mai rivelato prima.

A parte la scoperta di carattere scientifico, questo risultato è importante perché ha dimostrato che un flusso di raggi gamma, generato quasi due miliardi di anni fa e proveniente da distanze cosmologiche, può perturbare fortemente la parte più alta della ionosfera terrestre. L’enorme quantità di raggi gamma ha poi continuato il suo cammino verso la superficie terrestre. Nel loro percorso i raggi gamma hanno ionizzato tutte le componenti gassose dell’atmosfera - azoto, ossigeno, anidride carbonica e altri gas in percentuale minore - compreso il sottile strato di ozono che si trova tra 15 e 40 km di altezza, schermo naturale contro i dannosi raggi UV del Sole. Infine la radiazione è stata completamente assorbita nella stratosfera al disotto dei 30 km.

In poche parole GRB221009A è riuscito, seppure per un periodo breve, a generare un enorme ed esteso “buco dell’ozono” che ha interessato quasi metà della superficie terrestre (si vedano le figure), cosa che si pensava potesse accadere, ma mai registrata prima in situ come hanno fatto in tandem INTEGRAL e CSES-01. In passato, una ridotta capacità di schermaggio dello strato di ozono è stata rivelata sull’Antartide e si è scoperto che era stata generata dall’uso diffuso per anni di clorofluorocarburi (CFC) usati in aerosol, spray e plastica espansa e da tempo vietati a livello internazionale.

I satelliti INTEGRAL e CSES misurano insieme gli effetti del GRB221009A sulla ionosfera. Crediti immagine: ESA/ATG Europe; licenza: CC BY-SA 3.0 IGO

Mappa del planisfero con la parte illuminata dal GRB221009A in grigio. In blu l’orbita di CSES-01 con in verde il breve tratto interessato dall’arrivo dei raggi gamma e corrispondente alla variazione del campo elettrico misurata dal rivelatore EFD a bordo di CSES-01. Crediti: Piersanti M, et al. Nat Commun 14, 7013 (2023); licenza: CC BY 4.0 DEED

Come noto, lo strato di ozono assorbe gran parte della radiazione UV solare che altrimenti potrebbe causare tumori della pelle, bruciature profonde e danni permanenti e irreversibili. Ovviamente in questo caso l’effetto è durato solo i pochi minuti del passaggio dei raggi gamma, poi tutto è tornato normale. Ma se la supernova fosse esplosa vicina al sistema solare avrebbe potuto essere una catastrofe. Simulazioni pubblicate nel 2005 da ricercatori statunitensi della NASA hanno dimostrato come un lampo gamma generato nella nostra Via Lattea potrebbe distruggere completamente la presenza dell’ozono nella stratosfera per anni, tempo sufficiente a causare una estinzione di massa sulla terra. La sua intensità potrebbe essere miliardi di volte quella di GRB221009A, quindi indebolire o annientare del tutto la barriera protettiva per mesi o anni. Ma la probabilità che ciò avvenga è molto bassa, quasi trascurabile: oltre ad avvenire nella nostra galassia, dove si pensa ci sia l’esplosione di una supernova ogni circa 100 anni, il getto di fotoni gamma del lampo deve essere orientato esattamente nella direzione della terra.

La scoperta, annunciata martedì 14 novembre dopo la pubblicazione del lavoro nella rivista Nature Communications, dimostra come esplosioni cosmiche che avvengono anche molto lontano dal nostro sistema solare possano influenzare l’atmosfera, che si comporta come un enorme rivelatore di raggi gamma e scudo protettivo per la vita biologica del pianeta.

https://www.scienzainrete.it/articolo/pi%C3%B9-potente-gamma-ray-burst-cosmico-mai-registrato-ha-modificato-lalta-ionosfera-terrestre

martedì 2 luglio 2024

La Terra, l'uomo, Dio.

 

Che cosa sia la terra, quali siano le sue origini e la sua storia sono descritte in modo semplice in Wikipedia:

Nella narrazione della storia della terra leggiamo quanto segue:

"Gli scienziati da secoli effettuano ricerche volte a ricostruire la storia della Terra. Secondo le ipotesi più aggiornate la Terra e gli altri pianeti del Sistema Solare si formarono 4,54 miliardi di anni fa.[13] Inizialmente liquefatto, il pianeta gradualmente si raffreddò formando una crosta terrestre sempre più di tipo granitico, simile all'odierna. La Luna si formò subito dopo, probabilmente a causa dell'impatto tra la Terra e un protopianeta conosciuto come Theia, grande quanto Marte e avente circa il 10% della massa della Terra.[14][15] Nell'urto tra i due corpi un po' della massa di questo piccolo corpo celeste si unì alla Terra e una porzione fu espulsa nello spazio e abbastanza materiale sopravvisse per formare un satellite orbitante.

L'attività vulcanica, decisamente maggiore di quella odierna, produsse l'atmosfera primordiale, molto ricca di anidride carbonica. Il vapore acqueo condensandosi produsse gli oceani.[16] Circa 3,5 miliardi di anni fa nacque la prima forma di vita.[17]

Lo sviluppo della fotosintesi permise ad alcune forme di vita di assorbire l'energia solare; l'ossigeno, prodotto di scarto della fotosintesi, si accumulò nell'atmosfera e creò uno strato di ozono (una forma di ossigeno molecolare [O3]) nell'atmosfera superiore. L'incorporazione di cellule più piccole in altre di dimensioni maggiori fece sì che si sviluppassero cellule più complesse delle cellule procarioti, chiamate eucarioti.[18] Protette dallo strato di ozono che impediva ai raggi ultravioletti, dannosi per la vita, di attraversare l'atmosfera le varie forme di vita colonizzarono la superficie della Terra.[19]

La primordiale struttura geologica di microplacche continentali andò verso una primaria aggregazione, formando dei continenti che occasionalmente si univano per formare un supercontinente. Circa 750 milioni di anni fa la Rodinia, il primo supercontinente conosciuto, cominciò a dividersi in continenti più piccoli; i continenti in seguito si riunirono per formare la Pannotia (600–540 milioni di anni fa) e finalmente la Pangea che si divise in continenti più piccoli circa 180 milioni di anni fa[20] ponendo le basi per la situazione geografica moderna.

Dal 1960 si è ipotizzato che diverse ere glaciali tra i 750 e i 580 milioni di anni fa, durante il Neoproterozoico, abbiano coperto di ghiaccio la maggior parte del pianeta. Questa ipotesi, non ancora accettata dall'intera comunità scientifica, è conosciuta con il nome di Terra a palla di neve e deve il particolare interesse al fatto che precedette l'esplosione del Cambriano, quando le forme di vita multicellulari cominciarono a proliferare.[21]

Successivamente al Cambriano, circa 530 milioni di anni fa, si sono succedute cinque estinzioni di massa.[22] L'ultima di esse, avvenuta 65 milioni di anni fa e probabilmente causata da una collisione meteoritica, provocò l'estinzione dei dinosauri e di altri animali, tra cui le ammonoidee, ma risparmiò alcuni piccoli animali come i mammiferi che presero il sopravvento nel periodo successivo. In seguito i mammiferi si diversificarono, finché un animale africano, rassomigliante a una scimmia, guadagnò l'abilità di mantenere una posizione eretta.[23] Questa evoluzione liberò le braccia e le mani dal compito della deambulazione, permise l'utilizzo di utensili, incoraggiò la comunicazione al fine di provvedere a una migliore nutrizione e creò i presupposti per lo sviluppo di una maggiore area cerebrale. Lo sviluppo della agricoltura, e della civiltà, permise agli esseri umani di plasmare la Terra in un tempo così breve come nessun'altra forma di vita era riuscita a fare,[24] influenzando sia la natura, sia la quantità delle altre forme di vita.

La fase recente delle ere glaciali incominciò circa 40 milioni di anni fa intensificandosi durante il Pleistocene, circa 3 milioni di anni fa. Le regioni polari sono state sottoposte a svariati cicli di glaciazioni e disgeli, succedutisi ogni 40-100000 anni. L'ultima di queste fasi terminò 10000 anni fa, lasciando il pianeta in una situazione morfo-climatica abbastanza stabile fino ai giorni nostri.[25]"

https://it.wikipedia.org/wiki/Terra#Storia_della_Terra


Se ne deduce, pertanto, che la vita sulla terra si sia estinta, ma anche che si sia rigenerata sulle basi di ciò che rimaneva di essa dopo le estinzioni.

E’ anche possibile credere che le civiltà anteriori alla nostra potessero essere anche più avanzate tecnicamente della nostra e che gli esseri umani preesistenti fossero leggermente diversi da noi.

Quando leggo dinieghi o dileggiamenti riferiti alla possibilità di tali ipotesi, mi assale un senso di rabbia e di sconforto.

Io ho un desiderio smodato di scoprire e nostre origini, non oserei mai  negare a priori nuove ipotesi, vorrei, se fosse possibile, cercare di comprenderle, studiarle per arrivare a scoprire il nostro passato.

Non credo minimamente che esseri vissuti prima di noi abbiano voluto tramandarci idee e figure strane per burlarsi di noi, eppure, scolpivano in vari luoghi della terra, esseri misteriosi con teste di rettili, provvisti di borse contenenti non si sa cosa, che ci hanno lasciato monumenti che noi non saremmo in grado di riprodurre.

Io credo che chi ci ha preceduto fosse in possesso di tecnologie di gran lunga superiori alle nostre attuali e che, studiando senza preconcetti, ciò che ci hanno tramandato, potremmo sapere qualcosa in più di ciò che sappiamo e ne potremmo trarre vantaggi.

Ma tutto ciò, probabilmente, sconvolgerebbe lo status quo di tutto ciò che viene divulgato come assioma e che, di assiomatico ha poco o nulla, ma serve a mantenere le menti obluminate e, pertanto, più facilmente dominabili.

Dio esiste? Francamente non lo so, ma so che non è quello descritto dalla religione cattolica, sarebbe riduttivo credere in un essere soprannaturale che, dopo aver creato l’Universo abbia dotato solo la terra della vita umana con tutte le sfaccettature discutibili…

Io credo in Dio, soprattutto per bisogno, per rifugio personale e non in quel Dio difettoso, bensi’ in un qualcosa di superiore come l’Universo stesso e la Natura. Loro, con le loro immense possibilità, hanno forgiato tutto ciò che ci circonda, compresi noi.

cetta

mercoledì 26 giugno 2024

Com'era la Terra durante le 5 estinzioni di massa? | Documentario Storia...

Le cinque estinzioni di massa sulla Terra in un'animazione: così è stata messa a rischio la vita.

 

Nella storia della Terra si sono verificati cinque estinzioni di massa, almeno a partire da 500 milioni di anni fa. Sappiamo molto poco degli eventi del Precambriano e del Cambriano, che sono precedenti a questi. Questi eventi, ricreati con un'animazione realizzata dalla pagina Instagram Astronomy Hub, sono chiamati "Big Five" per ovvie ragioni e sono contrassegnati da cinque cause scatenanti. Alla fine dell'Ordoviciano (443 milioni di anni fa), gli intensi periodi glaciali e interglaciali hanno creato grandi oscillazioni del livello del mare e hanno spostato drasticamente le coste. Il sollevamento tettonico dei monti Appalachi ha generato un'intensa attività meteorologica, il rilascio di CO2 e, di conseguenza, cambiamenti nel clima e nella chimica degli oceani. Nel Tardo Devoniano (374 milioni di anni fa) la rapida crescita e diversificazione delle piante ha generato un rapido e forte raffreddamento globale. Alla fine del Permiano (252  milioni di anni fa) un'intensa attività vulcanica in Siberia ha causato il riscaldamento globale e l'aumento dei livelli di CO2 e di zolfo provocando l'acidificazione degli oceani, piogge acide e altri cambiamenti nella chimica degli oceani e della terraferma. Alla fine del Triassico (200 milioni di anni fa) l'attività vulcanica sottomarina ha causato il riscaldamento globale e un drastico cambiamento nella composizione chimica degli oceani. Infine la quinta estizione, avvenuta alla fine del Cretaceo (65 milioni di anni fa), è stata causata dall'impatto di un asteroide nello Yucatán, in Messico, che ha causato un cataclisma globale e un rapido raffreddamento della terra. Alcuni cambiamenti potrebbero essere già precedenti all'arrivo di questo asteroide, con un'intensa attività vulcanica e un sollevamento tettonico. A tutti è nota per la scomparsa dei dinosauri.

https://www.lastampa.it/scienza/2023/11/24/video/le_cinque_estinzioni_di_massa_sulla_terra_in_unanimazione_cosi_e_stata_messa_a_rischio_la_vita-13885167/#:~:text=Nella%20storia%20della%20Terra%20si,che%20sono%20precedenti%20a%20questi.

Le Estinzioni di Massa nella storia della Terra - documentario.

venerdì 3 maggio 2024

Anunnaki. - Mahmut Yücesoy

 

İnannanna e Ishtar che sono sulle tavolette di Anunaki sono la stessa persona e la figlia di Enki Lilit è la prima moglie di Adam. Enki è l'ibrido umanoide rettiliano Anunaki, ovvero il lignaggio proibito che ha aiutato Adam, Enki è colui che ha mandato Lilith ad Adam, è considerato un demone nei testi sacri. Nella Torah è chiamata Ava, negli ebrei è chiamata "Ava hava" nella Torah, ma nella Torah è chiamata "Hava" poiché discendenti di Lilit.
È scientificamente provato che il lignaggio passa dalla madre, non dal padre. Dal momento che gli ebrei lo sanno, se la madre è ebrea, è considerata ebrea. La persona non passa le informazioni del nucleo del DNA mito-contriale dal padre, vengono passate solo dalla madre e il terzo gruppo sanguigno deriva dal Kabul nato da questa relazione proibita.
Il nome della moglie di Adamo che è un essere umano non va da nessuna parte, da lui nasce Abil, poi nasce Merda. "Seth" ha ucciso suo fratello Osiride come Kabul. Capire perché hanno messo Adam nella storia per 7mila anni. Cancellano generazioni dalla storia con un grande reset in ogni età del risveglio e le ripiantano sulla Terra.
Non c'erano avatar umani al mondo come oggi, ma c'erano creature più grandi come l'uomo, le forme di queste creature non erano carne come la nostra, ma struttura eterica a base di silicio, si nutrivano di energia creata dalla natura, non carne e verdura, alimentavano energia come noi otteniamo ossigeno, questo L'energia veniva anche dal nucleo del cristallo principale al centro della Terra. Se erano con energia vitale, non c'era conversazione vocale, comunicavano tra loro attraverso la telepatia.
Gli animali parlavano attraverso la teleopatia. Il film Avatar ha cercato di spiegare un po' questo problema. Dopo la piramide di invasione principale del nucleo cristallo, il suolo e il catrame terrestre, lo isolarono e coprono per non bloccare il flusso di energia proveniente dall'alto. Per questo motivo, le creature le cui energie vitali sono state tagliate, dopo un po' di tempo, nel processo di transizione alla vita a base di carbonio, sono crollate al suolo e lapidate.
Dopo l'invasione mondiale, si sono formati i primi prototipi di Adam, pensando e parlando, dopo aver progettato i corpi della materia mediante ingegneria genetica e integrando le anime in questi corpi, il corpo non è nulla senza lo spirito, non può muoversi o reagire, non può percepire e parlare al corpo, esso è la tua scintilla oltre lo spirito, i cosiddetti esseri senz'anima sono negativi e le loro anime oscurate sono creature.
Questi sono i molteplici dei della Terra materiale che interpretano Dio, vale a dire Demiurge alias Yaldabaoth, ovvero King Anu, ovvero il Dio Padre di EL Yahweh, ovvero Baal aka Moloch, ovvero Dio Zeus, ovvero Deus, ovvero Savaoph e altri "dei.
I riti di sacrificio, riti di adorazione, riti che ogni persona dovrebbe compiere, oggi si evolvono e governano religiosamente con le leggi che hanno reso obbligatorie per ogni persona.
Con la lotta tra chi governerà il mondo, Enlil, la polizia buona, la polizia cattiva, la dualità dei due, si tagliano i ruoli da soli, e stravolgono la storia, trasmettono l'informazione e governano le società come realtà dei racconti odierni degli antichi.
Kingdom dice che dopo essere sceso dal cielo alla Terra,
È giocare la divinità su persone con la storia e le informazioni che si resettano al livello desiderato dopo il raccolto dall'ordine stabilito che hanno stabilito nell'ammasso stellare.
Guardando la lista dei re che governano la Terra sulle tavolette vedrai che hanno governato la Terra per un lunghissimo arco di tempo espresso in decine di migliaia di anni, gli esseri umani non hanno mai governato la Terra si presume che abbiano governato la Terra solo dai loro collaboratori e discendenti ibridi.
Questa razza invasiva che ha messo il mondo sul proprio monopolio ha tolto la potenziale spiritualità e divinità delle persone attraverso le religioni attraverso i portatori del loro DNA e si sono presentati come molteplici divinità e poi con la compagnia di el Yahweh (yaldaboth) ha elevato i loro leader al attributo del divino e unico "Dio e persone sfruttate con religioni e questo sfruttamento continua in cicli sterili.
Non c'è nessuno che sappia quante generazioni di Adamo sono passate attraverso il raccolto e i cicli sterili nel mondo. I nomi dei cosiddetti profeti, le loro diverse azioni e figure sono nascosti negli intervalli storici da quando sono arrivati numerosi. Questi scenari si ripetono sempre in cicli aridi con storie ninna nanna degli antichi.
Il ruolo di un angelo il cui rango è assunto come demone è scritto nei libri sacri, l'esistenza chiamata prostrazione ad Adamo (Enki) è in questo sistema che si sono stabiliti.
Il significato della parola Anunaki significa "sangue del sovrano" o "linea di sangue del sovrano", quindi gli abitanti di Yaldabaoth, ovvero King Anu, sono i progettisti di braccio destro di questo mondo materiale e questi corpi in cui le nostre anime sono entrate in questi corpi progettati hanno aperto gli occhi sulla lotta per la sopravvivenza e bisogno di un rifugio.
Rendendo la nano-particella d'oro hanno bisogno di commestibile e utilizzando le loro tecnologie per coprire questo corpo materiale per molto tempo e sono stati in grado di proteggersi e preservarsi prima della generazione umana, Igigi è stato il primo rettiliani umanoidi di razza che abbiamo mischiato con Jins (i Jins sono esseri energici) e gestiva antico e l'informazione una volta era un lignaggio rettile. Dicono che viviamo insieme. La saga di Mahabarat è una guerra con i rettili. I sopravvissuti sono fuggiti sottoterra. Spaventoso da vedere, strutture complesse come grotte adatte alla vita sotterranea non sono state costruite invano pericoli del cielo.
Nota. A causa del raccolto e del resettare, migliaia di discendenti di Adamo e profeti scelti sono morti. È molto difficile trovarli negli intervalli storici delle religioni native.
Secondo ricerche scientifiche, si è scoperto che le lingue si sono separate dal loro antenato comune e hanno origine da lingue diverse 150mila anni fa.

sabato 16 marzo 2024

Prove di civiltà avanzate vissute sulla Terra più di 100.000 anni fa? - Ansh Srivastava

 

Cosa sappiamo veramente della storia e del passato della razza umana? La nostra specie è sul pianeta Terra solo da un paio di migliaia di anni, come suggeriscono i ricercatori tradizionali? Oppure è possibile che antiche civiltà avanzate abitassero il nostro pianeta centinaia di migliaia di anni fa?

Recentemente, diverse scoperte sembrano indicare la possibilità che le antiche civiltà chiamassero il pianeta Terra “casa” molto prima di quanto si pensasse in precedenza. Perché i ricercatori tradizionali scelgano di "ignorare" i dettagli e gli indizi che indicano l'esistenza di civiltà molto più antiche di quanto si pensasse in precedenza rimane un enigma per molte persone.

Prove di civiltà che abitavano il nostro pianeta prima della storia documentata “si possono trovare in ogni angolo del mondo. Nell'antico Egitto, in Mesoamerica e in Sumer troviamo testi scritti che parlano di grandi civiltà, grandi governanti e di un'"età dell'oro" durata migliaia di anni.

Civiltà avanzate abitavano l’Africa più di 100.000 anni fa.

Uno dei migliori esempi di queste “civiltà centenarie” si trova in Africa. L'incredibile scoperta è avvenuta in Sud Africa, a circa 150 km a ovest del porto di Maputo. Lì si trovano i resti di una grande metropoli la cui superficie, secondo le analisi, si estende su circa 1500 chilometri quadrati.

Questa antica città fa parte, secondo i ricercatori, di una comunità ancora più vasta di circa 10.000 chilometri quadrati e si ritiene che sia stata costruita tra il 160.000 e il 200.000 a.C. a.C. La geologia dell'area circostante è interessante per le numerose miniere d'oro situate nel vicinanza.

I ricercatori hanno proposto che una civiltà scomparsa in un lontano passato potrebbe aver vissuto e stabilitosi in quella parte del mondo mentre estraeva l’oro. I ricercatori indicano gli antichi Anunnaki.

Amazonas: scoperta di una civiltà precedentemente sconosciuta.

In Amazzonia sono state scoperte altre civiltà che potrebbero essere molto precedenti agli Inca e ai loro antenati. Nessuno avrebbe potuto immaginare che da qualche parte nelle zone remote dell’Amazzonia esistesse una civiltà perduta.

La rapida deforestazione in combinazione con Google Earth ha permesso il rilevamento di 210 geoglifi in 200 siti diversi, in una striscia di 250 chilometri per 10 chilometri di larghezza in Amazzonia. Come le linee di Nazca, gli incredibili disegni geometrici, zoomorfi e antropomorfi dell'Amazzonia possono essere veramente apprezzati solo dall'alto. La domanda rimane: perché?

Sotto gli alberi della giungla amazzonica sono comparsi numerosi resti di quella che evidentemente fa parte di una civiltà antica e fino ad ora sconosciuta. Secondo i ricercatori, dall'alto sono stati osservati 260 enormi viali, estesi canali di irrigazione e recinti per il bestiame.

La scoperta è stata fatta vicino al confine tra Bolivia e Brasile. Le piramidi perdute dell'Amazzonia: le tracce di una civiltà preistorica. Nelle giungle intricate e fitte dell'Amazzonia si nascondono numerosi misteri che probabilmente potrebbero aiutarti a capire come vivevano le antiche civiltà in un lontano passato.

Diversi ricercatori ritengono che le piramidi Paratoari siano una cresta troncata ai piedi delle colline, che può assumere la forma di una piramide naturale, ci sono molti altri ricercatori che credono fermamente che queste strutture siano state costruite in un lontano passato da una civiltà mai vista prima.

Le escursioni nella regione hanno trovato numerose prove dell'abitabilità Inca nella zona, come petroglifi, strade asfaltate e piattaforme. Le misteriose strutture piramidali furono identificate per la prima volta attraverso la foto satellitare della NASA numero C-S11-32W071-03, pubblicata nel 1976.

Le immagini hanno spinto numerosi investigatori ad avventurarsi nella zona di Manu, una fitta foresta pluviale nel sud-est del Perù, sperando di scoprire se queste strutture siano state effettivamente costruite da un'antica civiltà, perduta nel tempo.

https://www.infinityexplorers.com/evidence-advanced-civilizations-living-earth-100000-years-ago/

L’esperimento in laboratorio spiega l’origine della vita sulla Terra. - Valerio Novara

 

Gli scienziati sono riusciti a sintetizzare in laboratorio un composto chimico essenziale per gli esseri viventi. Ecco cosa c’è da sapere.

Gli scienziati sono riusciti a sintetizzare in laboratorio un composto chimico essenziale per gli esseri viventi, in condizioni che avrebbero potuto verificarsi sulla Terra primordiale. Lo studio è stato condotto dai ricercatori dell’UCL. Il composto, la panteteina, è il frammento attivo del coenzima A. È importante per il metabolismo, i processi chimici che mantengono la vita. Studi precedenti non erano riusciti a sintetizzare la pantetina, suggerendo che fosse assente all’origine della vita sulla Terra. Nel nuovo studio, gli scienziati hanno creato il composto in acqua a temperatura ambiente utilizzando molecole formate da acido cianidrico, che probabilmente era abbondante sulla Terra primordiale.

I risultati dello studio.

Per gli scienziati la pantetina potrebbe aver aiutato le reazioni chimiche che hanno portato ai primi organismi viventi, circa 4 miliardi di anni fa. Questo studio mette in discussione l’opinione secondo la quale la vita avrebbe avuto origine nell’acqua. Molecole ricche di energia chiamate aminonitrili avrebbero guidato le reazioni che hanno poi prodotto la pantetina. Sono chimicamente correlate agli amminoacidi, gli elementi costitutivi delle proteine ​​e della vita.

Le basi della vita sulla Terra.

Il professor Powner, autore dello studio, ha dichiarato: “È un’ulteriore prova che le strutture di base della biologia, le molecole primarie su cui si basa la biologia, si sono formate attraverso la chimica del nitrile. Il nostro lavoro futuro esaminerà come queste molecole si sono unite, come la chimica della pantetina dialoga con l’RNA, dei peptidi e dei lipidi, ad esempio, per fornire una chimica che le singole classi di molecole non potrebbero fornire isolatamente”.

https://www.passioneastronomia.it/lesperimento-in-laboratorio-spiega-lorigine-della-vita-sulla-terra/

domenica 11 febbraio 2024

L’età della Terra: scopriamo quanto è vecchio il nostro pianeta.

Scopri come la scienza ha determinato che la Terra ha circa 4,5 miliardi di anni utilizzando la datazione radiometrica e l’analisi delle rocce spaziali.

I primi sforzi scientifici per determinare l’età della Terra sono stati in qualche modo imprecisi. (Triff/Shutterstock.com)

Ora sappiamo che la Terra ha circa 4,5 miliardi di anni, mentre il nucleo del pianeta è di circa due anni più giovane grazie all’effetto di dilatazione del tempo causato dalla gravità. Ma come abbiamo scoperto tutto ciò?

I primi tentativi di calcolare l’età della Terra utilizzando la scienza sono stati un po’ deludenti. Nel 1844, il fisico William Thomson (aka Lord Kelvin) ha avuto un’idea su come misurare l’età della Terra. Ha ipotizzato che all’inizio la Terra fosse una grande massa fusa nello spazio. Osservando quanto tempo ci sarebbe voluto al pianeta per raffreddarsi allo stato attuale, ha ragionato che avrebbe potuto calcolare l’età del mondo stesso.

Facendo i calcoli anni dopo, ha stimato che la Terra avesse circa 20-400 milioni di anni. Questo era in contrasto con diverse cose, come la geologia, le idee di Darwin su quanto tempo ci vorrebbe per l’evoluzione animale e il fatto che credeva che il Sole avesse meno di circa 20 milioni di anni.

Le stime di Thomson sono state fatte prima della datazione radiometrica, che ci ha fornito un modo molto più accurato per determinare l’età delle rocce.

“Le età delle rocce terrestri, lunari e dei meteoriti vengono misurate attraverso il decadimento di isotopi radioattivi a lunga vita di elementi che si trovano naturalmente nelle rocce e nei minerali e che decadono con emivite di 700 milioni a oltre 100 miliardi di anni in isotopi stabili di altri elementi”, spiega l’US Geological Survey sul loro sito web. “Queste tecniche di datazione, che sono saldamente radicate nella fisica e sono conosciute collettivamente come datazione radiometrica, vengono utilizzate per misurare l’ultima volta in cui la roccia che viene datata è stata fusa o disturbata a sufficienza da riomogeneizzare i suoi elementi radioattivi”.

Utilizzando i dati radiometrici possiamo avere un’idea molto più accurata dell’età delle rocce. Tuttavia, la datazione delle rocce terrestri può fornirci solo un’età minima possibile per la Terra. La roccia più antica finora trovata, proveniente dal Complesso di Gneiss di Acasta nel nord-ovest del Canada, risale a circa 4,02 miliardi di anni fa. Questo ci fornisce un’età minima, poiché possiamo presumere con sicurezza che la Terra non sia più giovane della sua roccia più antica. Tuttavia, a meno che tu non sia disposto (e in qualche modo in grado) di analizzare ogni roccia del pianeta, non è possibile ottenere una stima dell’età massima del pianeta solo con questo metodo. Le rocce più antiche della Terra potrebbero essersi spostate nel mantello terrestre, rendendo difficile determinare l’età della Terra.

Invece, gli scienziati hanno analizzato le rocce della Luna e di altri corpi del sistema solare, dove questo riciclaggio delle rocce non è un problema. Nel 1953, il geochemico Clair Cameron Patterson ha esaminato campioni di meteoriti provenienti da una roccia caduta in Arizona, contenenti abbondanti isotopi di piombo utilizzati per la datazione radiometrica. Questi campioni sono stati datati tra 4,53 e 4,58 miliardi di anni, con l’intervallo ritenuto dovuto ai circa 50 milioni di anni in cui si è evoluto il sistema solare.

Misure ulteriori di rocce spaziali e ulteriori studi su come si è evoluto il sistema solare ci hanno permesso di affinare le nostre stime.

Tutti gli articoli “spiegativi” sono confermati da per essere corretti al momento della pubblicazione. Il testo, le immagini e i collegamenti possono essere modificati, rimossi o aggiunti in seguito per mantenere le informazioni aggiornate.

https://www.scienzenotizie.it/2024/02/11/leta-della-terra-scopriamo-quanto-e-vecchio-il-nostro-pianeta-0079934

Scoperta l’origine della Glaciazione Sturtiana. Quando la Terra si ricoprì di ghiaccio 700 milioni di anni fa. - Angelo Petrone

 

Il drastico calo della concentrazione di anidride carbonica provocò il crollo delle temperature innescando una glaciazione record.

I geologi australiani hanno scoperto l’origine di un’era glaciale estrema che interessò il pianeta più di 700 milioni di anni fa. Si tratta di un evento che ha dimostrato, ancora una volta, come la Terra sia sensibile all'anidride carbonica. Per giungere alla scoperta, sono stati utilizzati modelli tettonici a placche per simulare l’evoluzione della superficie terrestre e le basse emissioni dei vulcani sottomarini. I fattori, insieme, hanno ridotto la quantità di gas serra, generando cambiamenti climatici naturali. Anche una regione vulcanica in Canada ha avuto un ruolo importante nella storia: formatasi prima dell’era glaciale, è stata erosa dai ghiacciai e dalla pioggia, abbassando ulteriormente i livelli di CO2 che è stata assorbita nell’aria durante il processo di erosione. Il lavoro è stato guidato da Adriana Dutkiewicz, dell’Università di Sydney, in Australia. Secondo il ricercatore, in quella fase la Terra si congelò quasi completamente, con una superficie del ghiaccio che andava dai poli all’equatore. Il motivo sarebbe dovuto alle basse emissioni di anidride carbonica dei vulcani. Il fenomeno, noto come glaciazione Sturtiana, durò 57 milioni di anni, tra 717 e 660 milioni di anni fa, prima che esistessero i dinosauri o anche le piante complesse: per la vita esistevano solo microbi semplici che vivevano nel mare.

Per comprendere il motivo di questa era glaciale e, soprattutto, la sua durata, sono stati utilizzati modelli computerizzati del programma EarthByte. Uno degli aspetti più importanti della ricerca è stata la dimostrazione che il clima può cambiare radicalmente a causa di processi naturali, essendo il pianeta particolarmente sensibile ai cambiamenti della CO2. Una teoria recente suggerisce che la Terra del futuro avrà una giunzione continentale chiamata Pangea Ultima entro 250 milioni di anni e potrebbe essere così calda che i mammiferi non riuscirebbero a vivere nell’equatore e nelle aree circostanti. Ebbene anche nella glaciazione Sturtiana la geologia ha avuto un ruolo fondamentale con la riorganizzazione delle placche tettoniche che ha causato una notevole diminuzione delle emissioni vulcaniche. Molte altre ipotesi suggeriscono che fluttuazioni nell’orbita terrestre, variazioni nella concentrazione di gas serra nell’atmosfera e l’attività vulcanica possono aver giocato un ruolo importante nel suo scatenarsi. All’epoca, il livello di CO2 raggiunse circa 200 parti per milione, meno della metà degli attuali livelli atmosferici. È possibile, sulla base di questa premessa, che le emissioni ridotte, create durante la fase di Pangea Ultima, generino effettivamente una nuova glaciazione.

Fonte:

https://pubs.geoscienceworld.org/gsa/geology/article-standard/doi/10.1130/G51669.1/633748/Duration-of-Sturtian-Snowball-Earth-glaciation

https://www.scienzenotizie.it/2024/02/10/scoperta-lorigine-della-glaciazione-sturtiana-quando-la-terra-si-ricopri-di-ghiaccio-700-milioni-di-anni-fa-4379891

domenica 4 febbraio 2024

Scienze C'è la conferma: il nucleo della Terra ha... un altro nucleo al suo interno. - Luigi Bignami

Il disegno mostra uno dei terremoti più studiati, i cui dati hanno contribuito allo studio citato nell'articolo. Originate in Alaska, le onde del terremoto hanno "rimbalzato" più volte attraversando il nucleo più interno del Pianeta. Drew Whitehouse, Son Phạm e Hrvoje Tkalčic

La Terra avrebbe un "nucleo interno del nucleo interno". Ne sono certi i sismologi dell'Australian National University (ANU) che hanno analizzato i dati acquisiti dalle onde sismiche prodotte da terremoti e gettato una nuova luce sulla composizione della parte più profonda del nucleo interno della Terra. Per la loro ricerca i geofisici hanno analizzato i dati di circa 200 terremoti di magnitudo 6 e oltre, avvenuti nell'ultimo decennio.


UNA SFERA AL CENTRO. Misurando infatti le diverse velocità con cui le onde sismiche penetrano e passano attraverso il nucleo interno della Terra, i ricercatori ritengono di aver documentato la presenza di uno strato distinto nel nucleo interno del Pianeta: l'ipotesi è che proprio al centro della Terra ci sia una solida "sfera metallica" con un diametro di circa 650 chilometri.

Non molto tempo fa si pensava che la struttura del nostro Pianeta fosse composta da quattro strati distinti: la crosta (spessa da 5 a 70 km), il mantello (che arriva a 2.890 km), il nucleo esterno (fluido, arriva a 5.150 km) e il nucleo interno (solido, fino al centro della Terra a una profondità di 6.360 km). Ebbene i risultati del recente studio, pubblicati su Nature Communications, confermano l'esistenza di un quinto elemento. Spiega Thanh-Son Phạm, della ANU Research School of Earth Sciences: «L'esistenza di una sfera metallica contenuta all'interno del nucleo solido, il "nucleo interno più interno", è stata ipotizzata circa 20 anni fa, ma non si avevano prove definitive. Ora forniamo le prove per dimostrare che quell'ipotesi è reale».


UNO SGUARDO AL PASSATO. Hrvoje Tkalčić, anch'egli dell'ANU, ha affermato che studiare l'interno profondo del nucleo interno della Terra può dirci di più sul passato e sull'evoluzione del nostro Pianeta. «Questo nucleo interno è come una capsula del tempo della storia evolutiva della Terra», ha spiegato. «È una registrazione fossilizzata che funge da porta d'accesso agli eventi del passato. Eventi accaduti sulla Terra da centinaia di milioni a miliardi di anni fa».

I ricercatori hanno analizzato le onde sismiche che viaggiano direttamente attraverso il centro della Terra e "spuntano fuori" dal lato opposto del globo rispetto a dove è stato innescato il terremoto, nel punto noto anche come antipodo, per poi ritornare alla fonte del sisma. Gli scienziati dell'ANU descrivono questo processo simile ad una pallina da ping pong che rimbalza avanti e indietro. «Sviluppando una tecnica per potenziare i segnali registrati da reti sismografiche densamente popolate, abbiamo osservato, per la prima volta, onde sismiche che rimbalzano avanti e indietro fino a cinque volte lungo il diametro terrestre.

 

RIMBALZI IN ALASKA. Precedenti studi avevano documentato un solo rimbalzo antipodale», ha detto il Thanh-Son Phạm, che poi ha aggiunto. «Questo ha permesso di creare un modello di estrema precisione dell'interno della Terra e i risultati sono entusiasmanti perché forniscono un nuovo modo per sondare il nucleo interno e la sua regione più centrale». Uno dei terremoti studiati dagli scienziati ha avuto origine in Alaska. Le onde sismiche innescate da questo terremoto sono "rimbalzate" nell'Atlantico meridionale, prima di tornare in Alaska. 

Ma cosa differenzia la "palla di ferro" dal nucleo, anch'esso di ferro, che la circonda? Secondo i ricercatori la differenza potrebbe consistere in una diversa disposizione degli atomi di ferro alle temperature e alle pressioni che vi sono nei dintorni del centro della Terra o dall'allineamento dei cristalli in crescita. Questa diversa caratteristica fisica potrebbe spiegare perché le onde accelerano o rallentano a seconda del loro angolo di entrata nel nucleo interno più interno. 


ALTERNATIVA. Anche se le condizioni in cui si trova il nucleo più interno potrebbero essere dovute solo alle temperature e alle pressioni esistenti, i ricercatori non escludono che la sua formazione potrebbe essere legata ad un importante evento globale avvenuto durante l'evoluzione della Terra, che ha portato ad un cambiamento "significativo" nella struttura cristallina o nella consistenza del nucleo più interno.


https://www.focus.it/scienza/scienze/nucleo-della-terra-interno-altro