Visualizzazione post con etichetta prima casa. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta prima casa. Mostra tutti i post

sabato 22 maggio 2021

Mutuo prima casa giovani: come ottenere le agevolazioni e chi può accedervi. - Andrea Carli

 

I punti chiave


Un sostegno per chi non ha ancora 36 anni e, senza quel minimo di certezze che un contratto di lavoro dipendente a tempo indeterminato o forme di impiego autonomo possono dare, vede l’accensione di un mutuo per acquistare casa un’operazione ai limiti del possibile.

Aiuti acquisto prima casa per under-36.

Come preannunciato dal presidente del Consiglio Mario Draghi in occasione della presentazione del Piano di ripresa e resilienza al parlamento, nel pacchetto delle misure entrate nel decreto Sostegni bis approvato dal Consiglio dei ministri (il testo definitivo non è stato ancora pubblicato in Gazzetta ufficiale) e finanziate con i 40 miliardi di scostamento di bilancio, entrano anche gli aiuti per consentire agli under-36 (in precedenza la soglia era 35 anni) titolari di un rapporto di lavoro atipico di acquistare la prima casa.

Garanzia dello Stato fino all’80% del mutuo.

Questi giovani potranno accedere al Fondo di garanzia per la prima casa. La percentuale di copertura della garanzia passa dal 50 all’80% dei finanziamenti richiesti per l’accensione di un mutuo.

Domande fino al 30 giugno 2022.

Le domande per accedere alla garanzia dello Stato potranno essere presentate fino al 30 giugno 2022 dagli under 36 con un Isee sotto i 40mila euro.

Prima casa, stop imposte di registro fino al 30 giugno 2022.

Fino al 30 giugno dell’anno prossimo gli atti traslativi a titolo oneroso della proprietà di “prime case” di abitazione, a eccezione di quelle di categoria catastale A1, A8 e A9, e gli atti traslativi o costitutivi della nuda proprietà, dell’usufrutto, dell'uso e dell'abitazione relativi alle stesse sono esenti dall'imposta di registro e dalle imposte ipotecaria e castale se stipulati a favore di soggetti che non hanno ancora compiuto trentasei anni di età nell'anno in cui l'atto è rogitato e che hanno un valore dell'indicatore della situazione economica equivalente non superiore a 30mila euro annui.

Credito di imposta sull’Iva corrisposta per l’acquisto.

Per questi atti relativi a cessioni soggette a Iva è attribuito agli acquirenti che non hanno ancora compiuto trentasei anni di età nell'anno in cui l’atto è stipulato un credito d’imposta di ammontare pari all’imposta sul valore aggiunto corrisposta in relazione all'acquisto. Il credito d’imposta può essere portato in diminuzione dalle imposte di registro, ipotecaria, catastale, sulle successioni e donazioni dovute sugli atti e sulle denunce presentati dopo la data di acquisizione del credito, o può essere utilizzato in diminuzione delle imposte sui redditi delle persone fisiche dovute in base alla dichiarazione da presentare successivamente alla data dell'acquisto. Il credito din imposta può altresì essere utilizzato in compensazione (Dlgs 241/97). Il credito d'imposta in ogni caso non dà luogo a rimborsi.

Esenzione dell’imposta sostitutiva su bollo e ipoteche.

Il decreto Sostegni bis prevede infine che i finanziamenti erogati per l'acquisto, la costruzione e la ristrutturazione di immobili ad uso abitativo per i quali ricorrono le condizioni e i requisiti dal decreto e sempreché la sussistenza degli stessi risulti da dichiarazione della parte mutuataria resa nell'atto di finanziamento o allegata allo stesso siano esenti dall'imposta sostitutiva delle imposte di registro, di bollo, ipotecarie e catastali e delle tasse sulle concessioni governative (l’imposta è dello 0,25 per cento).

IlSole24Ore

mercoledì 19 maggio 2021

Mutuo casa giovani: fino a 9mila euro di risparmio su tasse e spese. - Michela Finizio

 

Esenzioni, crediti d’imposta, riduzione dei costi notarili e garanzia più elevata sui mutui: questo il mix di misure contenute nella bozza del decreto Sostegni-bis.

I punti chiave


Sono oltre 3 milioni i giovani tra i 25 e i 35 anni che vivono ancora in famiglia con i genitori, circa la metà del totale contro il 30,5% della media europea. Se si favorisse la loro autonomia abitativa tanto da raggiungere gli standard europei, a cercare casa nei prossimi mesi potrebbero essere circa un milione e 95mila giovani.

È questa la platea a cui si rivolge il mix di misure contenute nella bozza del decreto Sostegni-bis allo studio del Governo, un pacchetto di incentivi all’acquisto della prima casa che, fino al 31 dicembre 2022, prevede:

- l’esenzione dalle imposte di registro, ipotecaria e catastale sugli atti di compravendita, nuda proprietà e usufrutto di case di abitazione (purché non di lusso) a favore di under 36;

- l’esenzione dell’imposta sostitutiva sull’atto di mutuo;

- il riconoscimento di un credito d’imposta come ristoro in caso di Iva pagata sul valore della casa che potrà essere utilizzato in compensazione, nella successiva dichiarazione Irpef o ai fini dell’imposta di registro nei successivi atti di donazione o successione.

Per una giovane coppia, ad esempio, in caso di acquisto di un bilocale da 180mila euro in città tramite mutuo all’80% (si veda la simulazione nella grafica), l’insieme di misure si potrebbe tradurre in un risparmio di circa 2.800 euro se a vendere la casa è un privato: verrebbe cancellata l’imposta di registro che per la prima casa è pari al 2% sul valore catastale dell’immobile (che è 115,5 volte la rendita catastale); così come le imposte ipotecaria e catastali (50 euro ciascuna) e quella sostitutiva (0,25% dell’importo finanziato).

La misura diventa ancor più rilevante se a vendere la casa è un’impresa, ad esempio se si acquista direttamente dal costruttore: lo “sconto” sull’Iva farebbe lievitare il risparmio per gli under 36 fino a 9mila euro. Anche se non si tratta di una vera esenzione Iva, essendoci limiti imposti a livello Ue, ma l’importo di fatto verrebbe “rimborsato” tramite credito d’imposta in un secondo momento.

L’ESEMPIO/1

Le spese legate all'acquisto dell'abitazione (prima casa) da parte di un giovane under 36


L’ESEMPIO/2

Le spese legate all'acquisto dell'abitazione (prima casa) da parte di un giovane under 36


Gli onorari notarili.

Nella bozza del decreto Sostegni-bis è citato anche un dimezzamento degli onorari notarili sulla stipula di questi atti, ma bisognerà vedere la versione finale del testo. «Se si identificano gli onorari notarili con quelli repertoriali - afferma Valentina Rubertelli, presidente del Consiglio Nazionale del Notariato - l’impatto sul costo finale sarebbe scarso, ma di rimando sarebbero preoccupanti le ricadute sulla tenuta degli archivi notarili e della cassa previdenziale del Notariato. Se, invece, l’intento è quello di incidere sui compensi effettivi, essendo stati aboliti i minimi tariffari sin dal 2006, occorrerebbe reintrodurre dei parametri equi in rapporto ai quali ragionare di “calmieramento”».

Oltre alle spese del notaio, resterebbero in carico al giovane acquirente anche gli eventuali costi dell’agenzia immobiliare e quelli dell’istruttoria di mutuo da parte della banca. Cifre che, comunque, tornando all’esempio del bilocale acquistato in città, prevedono circa 10mila euro di spese connesse alla compravendita.

L’accesso al mutuo.

A fare la vera differenza, poi, sarebbe la possibilità di accedere a un mutuo al 100% che consenta di non dover versare il 20% del capitale: per abbattere questa barriera il Governo prevede il rifinanziamento con 55 milioni di euro del Fondo mutui prima casa gestito da Consap che concede una garanzia statale (una sorta di fidejussione) per favorire l’accesso al mutuo nei casi in cui il rapporto rata-reddito del richiedente non è sufficiente e per di più ad un tasso calmierato; è inoltre allo studio l’ipotesi di allargare lo strumento a tutti i giovani under 36, e non solo alle giovani coppie o a coloro che hanno un lavoro atipico come previsto oggi, magari innalzando la garanzia statale dall’attuale 50% dell’importo di mutuo al 70-80%, nell’ottica di “spingere” le 217 banche aderenti all’iniziativa a concedere mutui al 100 per cento.

«Registriamo un forte ritorno di interesse da parte delle famiglie sull’investimento sulla casa», commenta Stefano Magnolfi, executive Director di Crif real estate services. Le richieste di mutuo sono in crescita e, in questo scenario, aumenta il peso degli under 35 che nel primo quadrimestre 2021 sono arrivati a coprire il 29,3% delle istruttorie. «Le misure in arrivo potranno dare un ulteriore impulso al mercato», conclude Magnolfi.

Il fondo prima casa.

Lo strumento
Garanzia pubblica del 50% sull’acquisto della prima casa per un valore massimo di 25mila euro (e non di lusso). Previsto per alcune categorie (tra cui giovani coppie e under 35 con lavoro atipico) un tasso calmierato. Resta facoltà della banca decidere sulla concessione del mutuo e sul ricorso alla garanzia del Fondo.

I numeri.
Le risorse stanziate nel Fondo ammontano a 829,6 milioni di euro. Al 30 aprile 2021 sono state ammesse 222.647 richieste e concesse garanzie per circa 670 milioni, di cui 7,2 milioni effettivamente escusse e 20,3 milioni che risultano sospese o in sofferenza. La dotazione residua è di 155,6 milioni di euro.

IlSole24Ore