sabato 22 settembre 2012

I 4 vicepresidenti da 12mila euro al mese che non hanno tempo di presiedere il Senato.

Ecco cosa avevano da fare 
i vicepresidenti assenti al Senato

La domanda è più che legittima considerato che i vicepresidenti del Senato guadagnano 12 mila euro netti al mese (al netto anche dei benefit e dei rimborsi spese): che cosa avevano da fare di così importante giovedì 21 settembre l'ex leghista Rosi Mauro, il Pd Vannino Chiti, la radicale Emma Bonino, il pidiellino Domenico Nania da non poter presiedere una seduta del Senato dedicata all'approvazione di mozioni sulla violenza contro le donne? L'unico con una giustificazione valida è Chiti che era a Strasburgo alla Conferenza dei presidenti dei parlamenti del Consiglio d'Europa, rappresentava il Senato. Ma gli altri, cosa avevano da fare di così importante da non poter stare al loro posto di lavoro: Bonino una conferenza stampa, Nania le elezioni siciliane. E Rosi Mauro? 

http://www.liberoquotidiano.it/news/politica/1082012/I-4-vicepresidenti-da-12mila-euro-al-mese--che-non-hanno-tempo-di-presiedere-il-Senato.html

Gentilissima signora Polverini. - Angela Vitaliano


La smetta, per cortesia, e se le resta un briciolo di dignità, di parlare del suo tumore, come vittima, come metafora, come difesa, come paravento.
Le ricordo prima di tutto che Lei è una sopravvissuta mentre c’è chi questa battaglia la sta ancora vivendo, senza molte speranze o chi non l’ha vinta. Perciò la smetta. Le ricordo ancora che è volgare e patetico provare ad usare una malattia per attirarsi simpatie di cittadini che, invece, in ogni caso, dovrebbero cacciarla via senza neppure un arrivederci. Perciò la smetta. Le ricordo che in un paese civile, anzi no, mi scusi, normale, lei dignitosamente avrebbe già annunciato e dato seguito alle sue dimissioni. E, invece, non lo ha fatto. Perciò la smetta.
Le ricordo, infine, che quando un rappresentante delle istituzioni tradisce il significato più importante del suo ruolo e cioè, glielo ricordo, occuparsi dei cittadini (e non tradirli) non dovrebbe provare minore o maggiore vergogna solo perché sopravvissuta a qualche malattia. Perciò la smetta.
Se non vuole abbandonare il suo posto come dovrebbe, si difenda usando, se le riesce, la ragione politica e la legalità. Ma, in nome dell’umana dignità, la smetta di usare la sua malattia.
Cordialmente.

Leggi i precedenti della Polverini e del cancro:

Ha chiuso il Center Gross del Centro Olimpo a Palermo. - Loredana Ales


centro-olimpo
Ha chiuso il Center Gross del Centro Olimpo a Palermo. A sorpresa i lavoratori e i consumatori hanno trovato i cancelli chiusi. L’ennesimo brutto colpo per il commercio palermitano che vive uno dei periodi più bui degli ultimi anni.
Per i lavoratori che da oggi non hanno più il posto di lavoro c’è ancora una piccola speranza. Così come é successo in passato per Grande Migliore continua la trattativa per l’acquisizione da parte di altre aziende di cui non si conoscono ancora i nomi e per la ricollocazione del personale e per la cassa integrazione in deroga.
Qualche giornio fa la Fisascat Cisl aveva avanzato in una nota all’azienda, la Center Gross Sicilia che gestisce i reparti di elettronica ed elettrodomestici (ex Euronics) e del Centro Olimpo, la proprosta di attuare i procedimenti di cassa integrazione in deroga per tutti gli operai, al momento 14 sarebbero coinvolti e di ricollocare i lavoratori presso le aziende che acquisiranno il centro commerciale.
“La proprosta, riferiscono i sindacati, è stata accolta”.Per la fine di settembre, si terrà, infatti, un incontro con vertici aziendali e i sindacati per la stipula dell’accordo.
“Accogliamo con molto piacere – dichiara a BlogSicilia Mimma Calabrò, segretario generale Fisascat Cisl Sicilia il fatto che l’azienda abbia preso atto di quanto qualche giorno fa avevamo ribadito in una nota, ovvero la possibilità di cassa integrazione e ricollocazione del personale. Gli ammortizzatori sociali in deroga sono di estrema importanza perché in questo modo si permette agli operai di rimanere legati all’azienda”.

Crisi Fiat, Marchionne cambia idea sugli aiuti di Stato: “Guardate il Brasile”.


Crisi Fiat, Marchionne cambia idea sugli aiuti di Stato: “Guardate il Brasile”


Non più tardi del 6 giugno l'ad del Lingotto diceva: "Non abbiamo nessuna intenzione di chiedere impegni finanziari al governo. Il governo ha molte cose da fare in questo momento, noi stiamo facendo da soli".

“Non abbiamo nessuna intenzione di chiedere impegni finanziari al governo. Il governo ha molte cose da fare in questo momento, noi stiamo facendo da soli”, aveva detto Sergio Marchionne il 6 giugno scorso a margine  dell’incontro di Cars 21 il gruppo a cui partecipano i produttori, la Ue, i governi e le parti sociali, ribadendo la sua dichiarata avversione agli incentivi. Qualcosa, però, dev’essere cambiato.
Al punto che a una settimana dalla disdetta del piano Fabbrica Italia, con i suoi 20 miliardi di investimenti nel Paese, ma soprattutto alla vigilia dell’incontro col governo a Palazzo Chigi, il manager ha mostrato le carte e cambiato volto. “Sono felice che il ministro Passera, andando in Brasile, si sia reso conto dei grandi risultati della Fiat in quel Paese. Certamente non gli sarà sfuggito che il governo brasiliano sia particolarmente attento alle problematiche dell’industria automobilistica. Sono sicuro che il Ministro sappia che le case automobilistiche che vanno a produrre in Brasile possono accedere a finanziamenti e agevolazioni fiscali“, ha infatti dichiarato in risposta alle esternazioni del ministro dello Sviluppo economico.
“In particolare per lo stabilimento nello stato di Pernambuco, in corso di costruzione, la Fiat riceverà finanziamenti sino all’85 per cento su un investimento complessivo di 2,3 miliardi di euro. A questi si aggiungeranno benefici di natura fiscale, quando sarà avviata la produzione di automobili, per un periodo minimo di 5 anni. Per quanto riguarda la Fiat l’ultima operazione del genere in Italia si è verificata all’inizio degli anni novanta per lo stabilimento di Melfi”, ha aggiunto completando la rivendicazione e riconoscendo che “l’attuale quadro normativo europeo, simili condizioni di finanziamento non siano ottenibili nell’ambito dell’Unione Europea”. Nessun accenno, invece, all’ipotesi di richiedere al governo la cassa integrazione in deroga per gli addetti degli impianti italiani, versione degli ammortizzatori sociali a carico dello Stato o delle regioni,  in cambio del mantenimento degli attuali livelli occupazionali.
Secondo i calcoli della Cgia di Mestre, dal 1977 a oggi, la Fiat ha ricevuto l’equivalente di 7,6 miliardi di euro dallo Stato, e ne ha investiti 6,2 miliardi. Dal computo sono esclusi  ammortizzatori sociali impiegati in questo periodo né gli ultimi contratti approvati dal Cipe nel biennio 2010-2011.  In generale nel 2011, per sua stessa ammissione, la Fiat spa e Chrysler hanno ricevuto a livello globale 2,551 miliardi di euro, quasi il doppio del miliardo abbondante ottenuto l’anno prima. E’ quanto scrive il Lingotto stesso nel bilancio di sostenibilità pubblicato dall’azienda che precisa che la somma si divide in 93 milioni di contributi a fondo perduto e 1,229 miliardi di finanziamenti, 669 milioni dei quali agevolati, mentre i restanti 560 milioni sono arrivati dalla Banca Europea per gli Investimenti.
Da un punto di vista geografico, al di là delle dichiarazioni di indipendenza di Marchionne, la sua azienda dichiara che dall’Italia l’anno scorso le sono arrivati 591,832 milioni di euro, il 23,2% del totale. La Penisola, quindi, è il terzo sostenitore pubblico della Fiat, dietro alla Serbia (25,7% con 655,607 milioni) e, appunto al Brasile (30,6% con 780,606 milioni).  Al quarto posto, infine, il Messico, altro Paese dove il Lingotto è molto attivo anche grazie al sostegno pubblico pari a quasi 324 milioni di euro (12,7% del totale). Non è solo una questione di mercato che funziona o non funziona, quindi. 

Mosaico del IV secolo a.C. rinvenuto in Calabria, è uno tra i più grandi del sud.



Reggio Calabria - (Adnkronos) - Il sito, tra i più grandi del meridione, è stato ritrovato aMonasterace durante la 14esima campagna di scavi archeologici promossa dalla Soprintendenza dei beni archeologici della Calabria.

Reggio Calabria, 21 set. (Adnkronos) - Un mosaico di 25 metri quadrati è stato rinvenuto aMonasterace durante la 14esima campagna di scavi archeologici promossa dalla Soprintendenza dei beni archeologici della Calabria, diretta dal professore Francesco Cuteri, con la supervisione della direttrice del museo archeologico della cittadina jonica, Maria Teresa Iannelli. Il sito, tra i più grandi del meridione, risale al IV secolo a. C.

http://www.adnkronos.com/IGN/News/Cronaca/Mosaico-del-IV-secolo-aC-rinvenuto-in-Calabria-e-uno-tra-i-piu-grandi-del-sud_313717924542.html

Religion...



Le Tre Religioni monoteiste,
Le quali credeno in in Unico Dio,
Ma divergono totalmente,, sino ad arrivare
Al Sentimento piú puro: L'ODIO. 


ezio indelicato


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Ironizziamo...



Titolo del volume: Comprendere le donne, edizione tascabile, primo tomo.

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