ROMA - Standard & Poor's, l'agenzia che ha recentemente tagliato il rating della tripla A agli Stati Uniti, sostituirà il presidente Deven Sharma con l'ad di Citibank Douglas Peterson. Sharma, annuncia una nota riportata dall'agenzia Bloomberg, lascerà alla fine dell'anno per "cogliere altre opportunità". Peterson assumerà la carica a partire dal 12 settembre, quando Sharma passerà a occuparsi, per i pochi mesi che lo separano dall'uscita definitiva, di revisione delle strategie. "S&P - dice nella nota McGraw-Hill, il gruppo che controlla l'agenzia di rating - continuerà a definire rating che siano comparabili, lungimiranti e trasparenti".
Il cambio al vertice avviene poco più di due settimane dopo la decisione del 5 agosto, quando con la clamorosa riduzione del rating sugli Stati Uniti da AAA ad AA+, l'agenzia ha provocato un terremoto sulle Borse e scatenato le proteste del governo americano, con tanto di inchiesta avviata dal Dipartimento di giustizia. Non è detto, tuttavia, che l'addio di Sharma e l'arrivo di Peterson siano legati al taglio del rating degli Usa o alle indagini in corso: secondo fonti dell'agenzia Bloomberg, infatti, Peterson era stato contattato da McGraw-Hill già lo scorso marzo e anche il Financial Times, che per primo ha anticipato la notizia, riferisce che non ci sarebbero collegamenti con l'attualità più stretta. Dietro le quinte, infatti, si consuma lo scontro tra gli azionisti di McGraw-Hill, che dal 5 agosto ha perso in Borsa l'11%, quasi il doppio rispetto al listino generale. Jana Partners e il fondo pensione degli insegnanti dell'Ontario, che insieme controllano il 5,2% del capitale, proprio ieri hanno presentato un piano per dividere il gruppo in quattro. Peterson, 53 anni, è in Citigroup da 26 anni e, tra il 2004 e il 2010, ha guidato la divisione giapponese della banca americana.
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Chi tocca i fili dell'alta tensione, muore.
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