Il cda del gruppo pubblico travolto dall'inchiesta della Procura di Roma dà tutte le deleghe all'amministratore delegato. Quanto sarà la "buonauscita" del top manager inquisito? Il consigliere Catanzaro a ilfattoquotidiano.it: "Stiamo facendo i conti". Di Pietro: "Toppa peggiore del buco"
Pierfrancesco Guarguaglini si è dimesso e Giuseppe Orsi è il nuovo presidente di Finmeccanica. A deciderlo è stato il consiglio di amministrazione del gruppo. Per Orsi, l’incarico di presidente va ad aggiungersi a quello di amministratore delegato ricoperto dal 4 maggio scorso. A Guarguaglini, a quanto si apprende, Finmeccanica elargirà una buonauscita di quattro milioni di euro.
La decisione è arrivata in seguito all’inchiesta della Procura di Roma dalla quale emerge un sistema di appalti pilotati, fondi neri e finanziamenti illeciti ai partiti in seno al colosso pubblico controllato dal ministero dell’Economia. Lo stesso Guarguaglini è indagato e da diverse settimane piovevano su di lui richieste di dimissioni. Sulla sua buonauscita ”stiamo facendo i conti”, aveva detto a ilfattoquotidiano.it il consigliere d’amministrazione Giovanni Catanzaro uscendo dal cda. Le indiscrezioni parlano di una cifra di 4 milioni di euro come “premio” a Guarguaglini da parte del gruppo pubblico per la decisione di farsi da parte.
VIDEO: IL CONSIGLIERE DI FINMECCANICA GIOVANNI CATANZARO DOPO IL CDA
Nel pomeriggio il ministro dello Sviluppo economico Corrado Passera aveva annunciato novità “a breve” riguardo al vertice di Finmeccanica. Il cda di Finmeccanica, spiega un comunicato dell’azienda, ”ha concentrato le deleghe sulla gestione sociale in capo all’amministratore delegato Giuseppe Orsi e, preso atto delle conseguenti dimissioni di Pier Francesco Guarguaglini dalla carica di presidente, ha nominato lo stesso Orsi presidente e amministratore delegato”. Nel Cda è stato anche cooptato il direttore generale Alessandro Pansa che mantiene comunque la carica manageriale.
Guarguaglini, nato a Castagneto Carducci nel 1937, esce di scena dopo un decennio che lo ha visto signore incontrato della holding dell’aerospazio e difesa. E tale sarebbe rimasto se Finmeccanica non fosse stata travolta dalle inchieste giudiziarie, che hanno riguardato anche sua moglie Marina Grossi, ad di Selex Sistemi Integrati. Ma non c’è solo la questione giudiziaria. Dopo una lunga serie di esercizi in utile, Finmeccanica chiuderà il 2011 con pesanti perdite. Guarguaglini era diventato numero uno di Finmeccanica nell’aprile del 2002 con l’incarico di presidente e amministratore delegato, insieme a Roberto Testore, nominato amministratore delegato e direttore generale.
TUTTI GLI UOMINI DI FINMECCANICA: L’INFOGRAFICA DEL FATTO.IT (CLICCA)
La nomina di Orsi sblocca la situazione, ma non accontenta tutti: “La pezza è peggiore del buco perché Orsi, che mantiene il doppio incarico, è il massimo della rappresentazione spartitoria dei partiti nelle aziende pubbliche”, affermano il presidente dell’Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, e il responsabile welfare e lavoro del partito, Maurizio Zipponi. “Orsi è stato esplicitamente indicato dalla Lega nell’ultima spartizione della torta tra Berlusconi e il Carroccio. Quella stessa Lega che oggi dice di stare all’opposizione del governo Monti ma rimane attaccata alle poltrone. L’Idv chiederà formalmente al governo di azzerare il Cda e rinnovare l’azienda Finmeccanica per ridarle dignità e trasparenza”.
La decisione è arrivata in seguito all’inchiesta della Procura di Roma dalla quale emerge un sistema di appalti pilotati, fondi neri e finanziamenti illeciti ai partiti in seno al colosso pubblico controllato dal ministero dell’Economia. Lo stesso Guarguaglini è indagato e da diverse settimane piovevano su di lui richieste di dimissioni. Sulla sua buonauscita ”stiamo facendo i conti”, aveva detto a ilfattoquotidiano.it il consigliere d’amministrazione Giovanni Catanzaro uscendo dal cda. Le indiscrezioni parlano di una cifra di 4 milioni di euro come “premio” a Guarguaglini da parte del gruppo pubblico per la decisione di farsi da parte.
VIDEO: IL CONSIGLIERE DI FINMECCANICA GIOVANNI CATANZARO DOPO IL CDA
Nel pomeriggio il ministro dello Sviluppo economico Corrado Passera aveva annunciato novità “a breve” riguardo al vertice di Finmeccanica. Il cda di Finmeccanica, spiega un comunicato dell’azienda, ”ha concentrato le deleghe sulla gestione sociale in capo all’amministratore delegato Giuseppe Orsi e, preso atto delle conseguenti dimissioni di Pier Francesco Guarguaglini dalla carica di presidente, ha nominato lo stesso Orsi presidente e amministratore delegato”. Nel Cda è stato anche cooptato il direttore generale Alessandro Pansa che mantiene comunque la carica manageriale.
Guarguaglini, nato a Castagneto Carducci nel 1937, esce di scena dopo un decennio che lo ha visto signore incontrato della holding dell’aerospazio e difesa. E tale sarebbe rimasto se Finmeccanica non fosse stata travolta dalle inchieste giudiziarie, che hanno riguardato anche sua moglie Marina Grossi, ad di Selex Sistemi Integrati. Ma non c’è solo la questione giudiziaria. Dopo una lunga serie di esercizi in utile, Finmeccanica chiuderà il 2011 con pesanti perdite. Guarguaglini era diventato numero uno di Finmeccanica nell’aprile del 2002 con l’incarico di presidente e amministratore delegato, insieme a Roberto Testore, nominato amministratore delegato e direttore generale.
TUTTI GLI UOMINI DI FINMECCANICA: L’INFOGRAFICA DEL FATTO.IT (CLICCA)
La nomina di Orsi sblocca la situazione, ma non accontenta tutti: “La pezza è peggiore del buco perché Orsi, che mantiene il doppio incarico, è il massimo della rappresentazione spartitoria dei partiti nelle aziende pubbliche”, affermano il presidente dell’Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, e il responsabile welfare e lavoro del partito, Maurizio Zipponi. “Orsi è stato esplicitamente indicato dalla Lega nell’ultima spartizione della torta tra Berlusconi e il Carroccio. Quella stessa Lega che oggi dice di stare all’opposizione del governo Monti ma rimane attaccata alle poltrone. L’Idv chiederà formalmente al governo di azzerare il Cda e rinnovare l’azienda Finmeccanica per ridarle dignità e trasparenza”.