Il Cepu? Una grande riserva di caccia per i signori delle tessere Pdl. Certamente a Milano, dove un dipendente dell’istituto privato che prepara gli studenti agli esami universitari (e non solo) ha trovato sulla sua scrivania il modulo per l’iscrizione al Popolo della libertà. Con un ordine secco scritto a
mano su un post-it : “Da consegnare firmato”. Le istruzioni orali erano solo un poco meno perentorie: “Poi votate chi vi pare, ma intanto prendete la tessera del Pdl”. Difficile dire di no ai propri capi. Così il tesseramento forzato al Cepu si aggiunge alla lunghissima serie di irregolarità denunciate nelle scorse settimane dentro il partito di Silvio Berlusconi. Iscritti a loro insaputa, tesserati defunti o minorenni. Perfino pacchetti di adesioni in odore di camorra. Le irregolarità sono state segnalate in diverse parti del Paese, da nord a sud. A Bari, ma anche a Vicenza, a Modena come a Brescia. Qui si è trovata iscritta al Pdl, con tessera numero 158378 e fotocopie allegate dei suoi (veri) documenti, una militante del Pd che certo non si sognava di entrare nel partito di Berlusconi. In Brianza, tra Arcore e Monza, hanno dovuto intervenire i carabinieri per cercare di capire le “anomalie” del tesseramento, con iscritti minorenni, dipendenti di aziende arruolati in blocco, iscrizioni regalate (pagate da chi?).
mano su un post-it : “Da consegnare firmato”. Le istruzioni orali erano solo un poco meno perentorie: “Poi votate chi vi pare, ma intanto prendete la tessera del Pdl”. Difficile dire di no ai propri capi. Così il tesseramento forzato al Cepu si aggiunge alla lunghissima serie di irregolarità denunciate nelle scorse settimane dentro il partito di Silvio Berlusconi. Iscritti a loro insaputa, tesserati defunti o minorenni. Perfino pacchetti di adesioni in odore di camorra. Le irregolarità sono state segnalate in diverse parti del Paese, da nord a sud. A Bari, ma anche a Vicenza, a Modena come a Brescia. Qui si è trovata iscritta al Pdl, con tessera numero 158378 e fotocopie allegate dei suoi (veri) documenti, una militante del Pd che certo non si sognava di entrare nel partito di Berlusconi. In Brianza, tra Arcore e Monza, hanno dovuto intervenire i carabinieri per cercare di capire le “anomalie” del tesseramento, con iscritti minorenni, dipendenti di aziende arruolati in blocco, iscrizioni regalate (pagate da chi?).
A Salerno la procura ha aperto un’inchiesta che sta verificando addirittura il ruolo nel tesseramento Pdl giocato dai clan camorristi dell’agro nocerino-sarnese. Il segretario del partito, Angelino Alfano, ha tentato di chiudere le polemiche: “Ai congressi vota solo chi si presenta di persona con documento d’identità e bollettino di versamento della quota di iscrizione. Ogni irregolarità sarebbe dunque inutile e non avrebbe alcuna incidenza sui risultati elettorali. Ho avuto conferma del pieno rispetto delle regole e quindi”, rassicura Alfano, “prosegue la stagione congressuale del Pdl”. Tranquilli anche i coordinatori nazionali del partito, Sandro Bondi, Ignazio La Russa e Denis Verdini: “Ottima la dichiarazione di Angelino Alfano, che mette la parola fine alla telenovela tessere del Pdl. È la prima volta che un partito decide di consentire il voto solo all’iscritto che si presenta personalmente , munito di carta d’identità e di bollettino postale di versamento della quota. È esclusa ogni possibilità di delega. Sono regole a prova di bomba”. Intanto però in diverse parti del Paese continuano le inchieste della magistratura e gli accertamenti delle forze dell’ordine.
Le votazioni congressuali proseguono con le nuove regole, ma le iscrizioni potrebbero comunque essere state viziate da irregolarità e gonfiate da dirigenti desiderosi di fare bella figura e con una fame da lupi di nuovi iscritti. Ora entra in scena anche il Cepu. Con una campagna di tesseramento al Pdl molto “spinta” dentro le sue sedi. Al Cepu, Berlusconi gioca da sempre in casa: Catia Polidori, cugina del fondatore, è stata una dei deputati che, tradendo Gianfranco Fini e schierandosi con Berlusconi, hanno allungato la vita al governo del Cavaliere. In cambio, nell’ottobre 2011 è stata nominata viceministro. Di Francesco Polidori, che il Cepu se l’è inventato una trentina d’anni fa, è poi risaputa l’incrollabile fede “azzurra”. Imprenditore di Fraccano, paesino sopra Città di Castello, ha ottenuto un incredibile successo con il suo “Centro europeo di preparazione universitaria”. In politica, ha dapprima sostenuto il nascente movimento di Antonio Di Pietro, ma a partire dal 1994 si è schierato con Berlusconi. Nel 2010 gli ha messo a disposizione anche le sedi Cepu, proponendo al leader del Pdl di usarle come rete capillare sul territorio per fare politica. Non si è mai capito fino in fondo come Berlusconi abbia risposto all’offerta e che seguito abbia avuto il movimento fondato un paio d’anni fa da Polidori, “Federalismo democratico umbro”, con l’obiettivo di sostenere la politica berlusconiana. Oggi, però, di quel sostegno emerge un segnale concreto: i moduli d’iscrizione al Pdl distribuiti nelle sedi del Cepu.Con l’ordine: “Iscrivetevi”.