Ecco che cosa diceva Bossi dei partiti politici e di Berlusconi.
Ma poi si è alleato con Berlusconi, ha accettato tutti i compromessi propostigli dai partiti, ha avallato leggi anticostituzionali, ha salvato delinquenti suoi pari dalla galera, ha permesso che i suoi figli, sua moglie, i suoi più stretti collaboratori, si appropriassero di soldi pubblici, lui stesso ha campato a sbafo senza aver mai lavorato.
Questo è Bossi, un mistificatore, un truffatore, imbroglione, ciarlatano, impostore.
Riuscì anche ad imbrogliare la moglie facendole credere di essere un medico quando medico non era.
Bossi è questo:
http://www.leggo.it/news/politica/bossi_e_la_casa_ereditata_a_milano_donata_da_una_militante_e_mai_dichiarata/notizie/175219.shtml
Bossi è anche questo:
Procedimenti giudiziari
Il 5 gennaio 1994, al processo ENIMONT[58], Umberto Bossi ha riconosciuto la colpevolezza dell'amministratore del movimento Alessandro Patelli[59] relativamente ad un finanziamento illecito ricevuto dallo stesso da parte di Carlo Sama[60] della Montedison. Dopo aver restituito integralmente la somma di 200.000.000 di lire, raccolta dagli stessi militanti leghisti, e dopo l'allontanamento dal partito di Patelli, Umberto Bossi è stato condannato con sentenza definitiva dalla Cassazione a 8 mesi di reclusione per violazione della legge sul finanziamento pubblico ai partiti, condanna definitiva [61].
Umberto Bossi è stato in seguito condannato in contumacia, un anno e quattro mesi di reclusione, per il reato di vilipendio alla bandiera italiana per averla in più occasioni, il 26 luglio e il 14 settembre1997, pubblicamente offesa usando, nella prima occasione la frase Quando vedo il tricolore mi incazzo. Il tricolore lo uso per pulirmi il culo, nel secondo caso, rivolto ad una signora che esponeva il tricolore, Il tricolore lo metta al cesso, signora, nonché di aver chiosato Ho ordinato un camion di carta igienica tricolore personalmente, visto che è un magistrato che dice che non posso avere la carta igienica tricolore [62]. Il Tribunale di Como concede all'imputato Umberto Bossi, il beneficio della sospensione condizionale della pena e della non menzione della condanna nel certificato del casellario giudiziale [63]. . Il 15 giugno 2007 la Prima sezione penale della Cassazione, respingendo il ricorso presentato dalla difesa, lo ha condannato in via definitiva[64].
Per il secondo evento si è ricorso alla Camera, nel gennaio 2002, che non ha concesso l'autorizzazione a procedere nei confronti di Bossi, allora ministro delle Riforme per l'accusa di vilipendio alla bandiera, ma la Consulta ha annullato la delibera di insindacabilità parlamentare, nella sentenza 249 del 28 giugno 2006[65].
All'inizio del 2006 la pena prevista per il reato di opinione è stata modificata, dall'originaria detentiva, che prevedeva fino a tre anni di reclusione, ad una pecuniaria, multa fino al massimo di 5.000 euro. Bossi ha chiesto poi che anche la multa gli venisse tolta, in quanto europarlamentare, ma la Cassazione ha rigettato il ricorso confermando la condanna a pagare 3.000 euro di multa. (wikipedia)
Vita privata
Il 31 agosto 1975 Bossi si sposa con Gigliola Guidali, commessa di Gallarate, sua compagna da cinque anni. Bossi ha 34 anni e non ha, all'epoca, un lavoro fisso. È iscritto alla Facoltà di Medicina dell'Università di Pavia. Nel 1979 i coniugi Bossi hanno un figlio, Riccardo. La moglie dà al marito un ultimatum: un lavoro stabile è necessario per portare avanti la famiglia. Nel 1982, Gigliola Guidali chiede e ottiene la separazione. Più tardi, in un'intervista, raccontò di aver chiesto la separazione dopo aver scoperto che Umberto usciva tutte le mattine di casa con la valigetta del dottore, dicendole «ciao amore, vado in ospedale», senza essersi però mai laureato;[66][67] al marito mancano infatti sei esami.[68] Nel 1994 Bossi si è sposato in seconde nozze con Manuela Marrone, di origini siciliane[69], cofondatrice della Lega Lombarda, dalla quale ha avuto tre figli: Renzo (1988) detto, suo malgrado, Il Trota da quando suo padre lo definì così nel 2008 in risposta a chi gli chiedeva se fosse il suo delfino[70], Roberto Libertà (1990)[71] ed Eridano Sirio (1995)[72]. Dal primogenito ha avuto nel 2004, la sua prima nipote.
Numerose polemiche hanno, negli ultimi anni, interessato i familiari di Umberto Bossi. A partire dalla moglie Manuela Marrone titolare, come denunciato da Mario Giordano nel suo libro Sanguisughe, edito da Mondadori nel 2011 di una baby pensione dall'età di 39 anni, un fatto ricordato da Gianfranco Fini in televisione il 25 ottobre 2011[73]. Al fratello Franco Bossi che, pur se in possesso solo del diploma di licenza media inferiore,[74] ha lavorato dal 2004 al 2009 come assistente parlamentare dell'eurodeputato leghista Matteo Salvini[75] con la retribuzione di 12.750 euro al mese.
Da ultimo Renzo Bossi (1988) che a gennaio 2009 è stato nominato membro dell'Osservatorio sulla trasparenza e l'efficacia del sistema fieristico lombardo, organismo istituito su iniziativa della Lega.[76][77] La nomina solleva un ampio dibattito e aspre polemiche; Vittorio Zucconi su Repubblica definì la nomina nepotista.[78] La polemica più aspra è legata al suo stipendio di 12.000 euro mensili, notizia in seguito smentita dal presidente del consiglio regionale della Lombardia Davide Boni[79] e dal capogruppo della Lega Nord alla Camera Roberto Cota.[80]
Renzo Bossi, a 21 anni e sei mesi, con 12.893 voti, è il più giovane consigliere regionale mai eletto in Lombardia. Nelle elezioni regionali del 2010 infatti venne, infine, candidato nella provincia di Brescia ed eletto nelle liste della "Lega Lombarda - Lega Nord - Padania". Attualmente è componente sia della Commissione I Programmazione e Bilancio sia della Commissione II Affari Istituzionali[81]e percepisce un trattamento economico netto mensile tra 9.831 e 11.4970 euro.[82]
Il 2 aprile 2012, Roberto, terzogenito di Umberto Bossi, viene condannato dal giudice di pace a versare un risarcimento di 3800 euro in favore di un esponente di Rifondazione Comunista per un fatto risalente a marzo 2010; assieme ad un amico, aveva preso di mira il militante di sinistra dapprima con offese, ed infine lanciandogli contro un gavettone di candeggina.(wikipedia)
Ma la cosa più grave è che Bossi è stato ministro della Repubblica Italiana!