venerdì 29 giugno 2012

“Libero” e “Il Giornale” vincono gli europei di giornalismo trash – Guarda le foto.



Mentre sul campo gli Azzurri battono la nazionale tedesca con stile e spirito sportivo nelle redazioni di Libero e del Giornale si lavora alacremente alle prime pagine con i pessimi risultati che potete vedere nelle foto in basso. Il registro è sempre quello: l’insulto, lo sfottò sulle caratteristiche fisiche della Merkel che viene definita “culona”. Ora, nemmeno a noi sta simpatica la Merkel ma questo modo di etichettarla non dà una bella immagine dell’Italia. Il giornale tedesco “Bild”, dal canto suo, ha definito “cretini” i direttori dei due quotidiani. Ecco le prime pagine di Feltri e Belpietro:


http://violapost.it/?p=9426

Cattivella, ma non troppo...




ITALIA IN FINALE, BUFFON ARRABBIATISSIMO.
IRONIA WEB: "AVEVA SCOMMESSO SUL 2-0"

Contributo di solidarietà. (Salasso)



Contributo di solidarietà a carico dei pensionati delle gestioni previdenziali confluite nel Fondo pensioni lavoratori dipendenti e del Fondo di previdenza per il personale di volo dipendente da aziende di navigazione aerea, istituito ai sensi dell'art. 24, comma 21, del D.L. n. 201/2011, convertito in L. n. 214/2011. Emanato dall'Istituto nazionale della previdenza sociale.


I.N.P.S. (Istituto nazionale della previdenza sociale)
Msg. 26-6-2012 n. 10717
Contributo di solidarietà a carico dei pensionati delle gestioni previdenziali confluite nel Fondo pensioni lavoratori dipendenti e del Fondo di previdenza per il personale di volo dipendente da aziende di navigazione aerea, istituito ai sensi dell'art. 24, comma 21, del D.L. n. 201/2011, convertito in L. n. 214/2011.
Emanato dall'Istituto nazionale della previdenza sociale.

Msg. 26 giugno 2012, n. 10717 (1).

Contributo di solidarietà a carico dei pensionati delle gestioni previdenziali confluite nel Fondo pensioni lavoratori dipendenti e del Fondo di previdenza per il personale di volo dipendente da aziende di navigazione aerea, istituito ai sensi dell'art. 24, comma 21, del D.L. n. 201/2011, convertito in L. n. 214/2011.

(1) Emanato dall'Istituto nazionale della previdenza sociale.

Premessa

Con Circ. 14 marzo 2012, n. 35 sono state illustrate le nuove disposizioni in materia di trattamenti pensionistici introdotte dalla legge 22 dicembre 2011, n. 214, di conversione con modificazioni del D.L. 6 dicembre 2011, n. 201.

Con il presente messaggio si forniscono le istruzioni applicative e le informazioni di dettaglio circa i criteri e le modalità per l'applicazione del contributo di solidarietà, a carico dei pensionati delle gestioni previdenziali confluite nel FPLD e del fondo di previdenza per il personale di volo, introdotto dall'art. 24, comma 21 della norma sopra citata ed illustrato al punto 12 della Circ. 14 marzo 2012, n. 35.

Tale contributo è previsto per le pensioni di importo superiore a 5 volte il trattamento minimo e sarà in vigore per il periodo dal 1° gennaio 2012 al 31 dicembre 2017.

1. Platea dei destinatari

I fondi interessati sono quelli di seguito elencati:

-·ex fondo elettrici;

-·ex fondo telefonici;

-·ex fondo autoferrotranvieri;

-·fondo volo;

-·ex INPDAI.

Le pensioni interessate sono quelle di importo superiore a 5 volte il trattamento minimo.

Sono altresì escluse dall'applicazione di tale contributo le pensioni di invalidità, gli assegni di invalidità e le pensioni di inabilità.

I trattamenti pensionistici interessati sono quelli di vecchiaia, anzianità, ai superstiti, nonché quelli di pensione anticipata e di vecchiaia introdotti dall'art. 24 della L. n. 214/2011.

Relativamente alle pensioni ai superstiti si precisa che, in caso di presenza di contitolari, l'importo da valutare ai fini dell'applicazione del contributo è la quota di spettanza di ciascun contitolare.

2. Misura del contributo

La misura del contributo è definita dalla Tabella A di cui all'allegato 1 della predetta norma e prevede aliquote crescenti in rapporto al periodo di iscrizione antecedente all'armonizzazione conseguente alla L. 8 agosto 1995, n. 335 (allegato 1).

I criteri utilizzati per la determinazione dell'importo del contributo sono i seguenti:

- ai fini della quantificazione dell'anzianità contributiva al 31 dicembre 1995 sono state utilizzate tutte le contribuzioni di natura obbligatoria, figurativa, da ricongiunzione, riscatto o riconoscimento gratuito che hanno concorso alla determinazione delle quote di pensione maturate fino al 31 dicembre 1995 e calcolate secondo la normativa previgente all'armonizzazione dei vari Fondi.

- sulla base dell'anzianità contributiva individuata come sopra specificato, si è provveduto ad applicare l'aliquota, stabilita in base alla tabella A, all'imponibile di riferimento, costituito dalle quote di pensione maturate entro il 31 dicembre 1995.

- nell'ipotesi che, a seguito del calcolo del contributo, la misura della pensione scenda sotto il limite di 5 volte il trattamento minimo, la stessa viene posta in pagamento nel rispetto del limite di legge e l'importo del contributo è rappresentato dalla differenza tra tale limite e l'importo della pensione a calcolo.

Per le pensioni a carico dei soppressi fondi elettrici e telefonici e del fondo volo l'imposizione ha riguardato tutte le quote di pensione maturate fino al 31 dicembre 1995.

Per quanto riguarda le pensioni del fondo volo l'imponibile di riferimento comprende anche la quota di pensione capitalizzata al momento del pensionamento.

Per le pensioni a carico del soppresso fondo autoferrotranvieri le quote di pensione assoggettate al contributo sono quelle maturate fino al 31 dicembre 1995 con l'esclusione delle quote liquidate nell'assicurazione generale obbligatoria, in quanto calcolate secondo le regole vigenti nel regime generale, e non secondo il parametro più favorevole vigente in tali ordinamenti prima della soppressione.

Con il presente messaggio si comunica che si è provveduto a elaborare le pensioni delle categorie EL, TT, ET e VL interessate dal predetto contributo.

Le pensioni di categoria ex INPDAI saranno oggetto di una successiva elaborazione che sarà illustrata con apposito messaggio.

3. Ricostituzione automatica delle pensioni

Il nuovo importo di pensione viene erogato dal mese di luglio 2012; il contributo mensile dovuto è contraddistinto dal codice 689.

I conguagli a debito, calcolati fino al 30 giugno 2012, saranno recuperati in 7 rate mensili da luglio a dicembre 2012, tredicesima compresa, contraddistinte dal codice 690.

L'elenco delle pensioni ricostituite può essere ottenuto con la procedura Diario, selezionando il codice azione "0372" - "calcolo contributo di solidarietà - L. n. 214/2011" e le date dal 29 maggio al 1° giugno 2012.

Agli interessati è stata già inviata la comunicazione che si allega (allegato 2).

Le pensioni che presentavano anche altre tipologie di conguagli sono state scartate dall'elaborazione; per tale tipologia di pensioni si fa riserva di fornire ulteriori istruzioni.

4. Aggiornamento del data base delle pensioni

La procedura di ricostituzione ha provveduto a memorizzare la movimentazione nel segmento GP1 del data base delle pensioni.

In particolare, sono stati memorizzati:

- nel campo GP1CMPNTIP il valore DB;

- nel campo GP1CPRD il valore CSL214.

L'informazione relativa alla percentuale di pensione assoggettata al contributo di solidarietà è indicata al campo GP2BL 10E del data base.

L'importo annuale del contributo è indicato al campo GP3CUD EDISP9F. Tale importo è già stato detratto dall'imponibile indicato al campo GP3CUD EIMP.

Sia la percentuale di pensione assoggettata al contributo che l'importo dello stesso sono dati dinamici, che possono variare per effetto di una ricostituzione contributiva che cambi i dati elementari di calcolo per le quote di pensione ante 1995.

5. Procedure di prima liquidazione e di ricostituzione

Le procedure che consentono la liquidazione delle pensioni sono state già aggiornate. Quelle relative alla ricostituzioni a cura delle sedi sono invece in corso di aggiornamento e saranno oggetto di un prossimo imminente rilascio.

Allegato 1

Tabella A

Contributo di solidarità

Anzianità contributive al 31 dicembre 1995    

da 5 a fino a 15 anni    

oltre 15 fino a 25 anni    

Oltre 25 anni

Pensionati

Ex Fondo trasporti 

0,3%    

0,6%    

1,0%

Ex Fondo elettrici    

0,3%    

0,6%    

1,0%

Ex Fondo telefonici    

0,3%    

0,6%    

1,0%

Ex Inpdai    

0,3%    

0,6%    

1,0%

Fondo volo    

0,3%    

0,6%    

1,0%      

Allegato 2

Città, data .........................

Al/la Signor/ra ..................................................

Nome ......................... Cognome ......................

Indirizzo .........................

Cap ......................... Città .........................

Gentile Signore/a,

La informiamo che la L. n. 214/2011 ha istituito un contributo di solidarietà a carico di alcune categorie di pensioni, limitatamente al periodo dal 1° gennaio 2012 al 31 dicembre 2017.

Il contributo si applica sulle pensioni di importo superiore a 5 volte il trattamento minimo ed è rapportato ai contributi maturati prima del 31 dicembre 1995, come riportato nella tabella che segue.

La Sua pensione rientra tra quelle soggette al contributo.

Abbiamo quindi provveduto a calcolare - sulla base dei parametri fissati dalla legge - il contributo a Suo carico, che risulta essere di XXXXX euro mensili.

Effettueremo il recupero di quanto dovuto con trattenuta mensile, a partire dalla rata di mese da cui parte la prima trattenuta 2012.

L'importo dovuto per il periodo da gennaio a mese antecedente quello della prima trattenuta 2012 verrà recuperato, con ulteriore trattenuta mensile, dalla rata di mese da cui parte la prima trattenuta a dicembre 2012.

Il contributo è deducibile ai fini fiscali. Il Suo trattamento pensionistico sarà quindi tassato al netto del contributo.

Anzianità contributiva al 31 dicembre 1995    

Aliquota contributo

da 5 a fino a 15 anni    

0,3%

oltre 15 fino a 25 anni    

0,6%

Oltre 25 anni    

1,0%  

Cordiali saluti

Il Direttore

Circ. 14 marzo 2012, n. 35
D.L. 6 dicembre 2011, n. 201, art. 24
D.L. 6 dicembre 2011, n. 201, Allegato 1

Impressionante!

Nuovo aumento per le bollette a partire dal primo luglio. Per il gas l'incremento deciso dall'Autorità dell'energia è del 2,6% con un aggravio annuo di spesa di 32 euro.

Bollette, da luglio
nuova stangata


Nuovo aumento per le bollette a partire dal primo luglio. Per il gas l'incremento deciso dall'Autorità dell'energia è del 2,6% con un aggravio annuo di spesa di 32 euro, mentre per la luce (dopo l'impennata del trimestre scorso) si tratta di un mini-rincaro dello 0,2%, pari ad appena 1 euro in più.

Le variazioni stabilite dall'Authority non coincidono quindi con le previsioni di Nomisma che, appena una settimana fa, aveva indicato un rincaro del 2% per il gas e dell'1-1,5% per la luce. Il positivo dato riferito all'energia elettrica, specifica l'Autorità per l'energia, si spiega in particolare con le più favorevoli previsioni di andamento del prezzo sulla borsa elettrica (PUN) nel 2012, per effetto della diminuzione delle quotazioni del petrolio. Infatti, dopo i massimi di oltre i 125 dollari al barile registrati in marzo, il greggio ha registrato un progressivo calo, attestandosi su valori inferiori ai 100 dollari. Il quadro ribassista dei prezzi degli idrocarburi, accompagnato da una riduzione della domanda elettrica, è confermato nelle aspettative per il secondo semestre dell'anno. Nonostante lo sfavorevole andamento dell'euro, la diminuzione del petrolio ha comportato una riduzione dello 0,1% della componente materia prima per la famiglia tipo. Tale riduzione, prosegue l'Autorità, è tuttavia controbilanciata dalle necessità di copertura tariffaria di alcuni oneri generali di sistema quali la promozione dell'efficienza energetica, i regimi tariffari speciali (A4) e le compensazioni economiche per le comunità che vivono in territori con impianti nucleari, che hanno comportato un incremento dello 0,3%. Quanto all'incentivazione alle rinnovabili (componente A3 della bolletta), le tariffe sono rimaste invariate, senza alcun incremento, nell'ipotesi che i decreti ministeriali sulla futura incentivazione di queste fonti tengano conto delle osservazioni avanzate dall'Autorità in maggio. Per il gas, invece, i prezzi di riferimento vengono aggiornati sulla base di indicatori legati alle quotazioni medie sui mercati internazionali di petrolio, olio combustibile e gasolio nei nove mesi precedenti, fatto salvo l'ultimo mese, al fine di attenuare e diluire nel tempo l'incidenza dei periodi di picco dei prezzi degli idrocarburi. Per questo motivo, i recenti cali del greggio non hanno ancora un impatto significativo sui prezzi: il 2,4% dell'incremento complessivo del 2,6% si riferisce all'aumento dei costi della materia prima. Il restante incremento dello 0,2% è riferito alla copertura del fabbisogno dei sistemi di perequazione per la distribuzione e degli oneri per la qualità dei servizi inclusi nelle tariffe di distribuzione.

Eurogruppo, raggiunto l'accordo Draghi: soddisfatto delle decisioni.

Angela Merkel, Mario Draghi e Mario Monti


Bruxelles - (Adnkronos) - Dopo 13 ore di maratona negoziale arriva l'intesa su Patto per la crescita, ricapitalizzazione diretta delle banche e meccanismo antispread. Ci sarà un meccanismo di vigilanza che coinvolgerà la Bce. Monti soddisfatto: "Ci siamo battuti per queste misure ma non abbiamo intenzione di avvalercene. E' un meccanismo utile in linea di principio".Merkel: "Buona decisione". Effetti sulle Borse di tutta l'Europa, Milano +3,03 in apertura, Madrid +4,05%. Crolla il differenziale a 427 punti.


Bruxelles, 29 giu. - (Adnkronos) - Accordo a Bruxelles. Dopo una maratona negoziale durata oltre 13 ore e dopo le riserve poste da Italia e Spagna, i Paesi membri dell'eurozona hanno raggiunto un accordo sul Patto per la crescita, la ricapitalizzazione diretta delle banche ed il meccanismo antispread.
Oggi sarà il secondo giorno di lavori. Il presidente del Consiglio Mario Monti è giunto al palazzo del Consiglio europeo. Dopo la nottata negoziale è slittato di un'ora l'inizio della seconda parte del vertice Ue, al termine del quale verranno formalmente adottate le conclusioni sulla crescita su cui Italia e Spagna avevano messo la loro riserva, caduta dopo l'intesa su meccanismo anti-spread e ricapitalizzazione diretta delle banche.
Entro la fine dell'anno, ha annunciato dopo l'intesa il presidente del Consiglio europeo Herman Van Rompuy, si creerà un meccanismo di vigilanza che coinvolgerà la Bce e permetterà di ricapitalizzare le banche direttamente attraverso i fondi salva-stati, così come richiesto dalla Spagna, che nei giorni scorsi ha presentato domanda di aiuti a sostegno del suo settore bancario.
"Quando questo sarà pronto, l'Esm potrà avere la possibilità di ricapitalizzare le banche", ha detto Van Rompuy, che parla di una "svolta" grazie alle intese raggiunte, dopo che Italia e Spagna avevano posto una riserva sull'approvazione del Patto per la crescita, condizionando il via libera ad un pacchetto complessivo di misure che comprendesse anche interventi a breve termine per stabilizzare i mercati. Tra cui il cosiddetto scudo antispread, ottenuto, secondo il presidente del Consiglio europeo, facendo un uso più "elastico" dei fondi salva-stati per "rassicurare i mercati e ottenere la stabilità sulle obbligazioni sovrane dei Paesi membri".
"Abbiamo raggiunto un accordo su qualche misura di breve termine. Nonostante la difficolta' del momento, siamo riusciti a dare un messaggio ai mercati finanziari", ha commentato dal canto suo il presidente dell'Eurogruppo Jean-Claude Juncker, secondo il quale, "se diamo una spiegazione coerente, unita e forte delle decisioni che abbiamo preso, voglio credere che i mercati saranno rassicurati".
L'Eurogruppo dovrà attuare le decisioni prese sulla ricapitalizzazione diretta delle banche e sul meccanismo antispread entro lunedì 9 luglio, quando si terrà la prossima riunione dei ministri delle Finanze dell'eurozona, si legge nella dichiarazione conclusiva dei leader dei 17 diffusa a Bruxelles. "E' imperativo rompere il circolo vizioso tra banche e debiti sovrani", per questo è necessario creare un "meccanismo di supervisione unico" che la Commissione dovrà presentare "a breve" e che il Consiglio europeo dovrà "prendere in considerazione in modo prioritario entro la fine del 2012".
Quando questo meccanismo, a cui parteciperà la Bce, sarà stato creato, "l'Esm, dopo una regolare decisione, potrà avere la possibilità di ricapitalizzare le banche direttamente" e questo sulla base di un'"adeguata condizionalità" che dovrà essere "specifica per un'istituzione, un settore o relativa a tutta l'economia", e formalizzata in un "memorandum d'intesa", si precisa nel documento dei 17.
L'Esm e l'Efsf dovranno anche essere utilizzati "in modo flessibile ed efficiente per stabilizzare i mercati" per quei paesi che rispettino le raccomandazioni della Commissione Ue, il Patto di stabilità e la procedura per squilibri macroeconomici eccessivi. Anche in questo caso l'intervento dei fondi salvastati in funzione antispread dovrà essere formalizzato da un memorandum d'intesa, si specifica nella dichiarazione dell'eurosummit.
"L'Italia è soddisfatta" per l'accordo raggiunto in nottata al vertice dei Paesi dell'eurozona ha detto Mario Monti. "L'Italia si è battuta per queste misure - dice il presidente del Consiglio - ma non abbiamo intenzione di avvalercene, tuttavia ritenevamo che fosse un meccanismo utile in linea di principio. La zona euro ne esce rafforzata".
"Abbiamo avuto l'accordo su tre cose - dice Monti ai giornalisti, al termine del vertice dell'eurozona alle 4,30 del mattino - il Patto per la crescita, le prime linee di lavoro sul futuro dell'Unione economica e monetaria, con il rapporto dei quattro presidenti, e misure a breve termine per stabilizzare la zona euro".
Il premier parla di "soddisfazione duplice dal punto di vista dei contenuti, perché nel Patto per la crescita abbiamo tutte le cose che volevamo", rivendica, e poi, perché, "su richiesta dell'Italia, è stata introdotta una disposizione per un meccanismo di stabilizzazione dei mercati per quegli Stati membri che rispettano le raccomandazioni specifiche, il Patto di stabilità ed una serie di vincoli come l'Italia rispetta".
Di buona decisione parla il cancelliere tedesco Angela Merkel: "Abbiamo preso una buona decisione, in particolare per quanto riguarda la crescita: continueremo a lavorare per raggiungere risultati di lungo termine".
Come riporta la tv pubblica Zdf, ai microfoni dei cronisti la cancelliera - che è apparsa poco provata dalla lunga maratona negoziale - ha sottolineato come i risultati raggiunti "su Efsf ed Esm sono una buona base su cui lavorare". "Credo che raggiungeremo buone conclusioni" al termine della sessione odierna del vertice. Quella della Merkel è peraltro una corsa contro il tempo, dal momento che nel primo pomeriggio è attesa a Berlino per impegni istituzionali.
All'arrivo al palazzo del Consiglio europeo, Mario Draghi si è detto "molto soddisfatto dalle decisioni prese questa notte". "Avremo un altro scambio di opinioni più tardi, nel corso della giornata di oggi", ha aggiunto il governatore della Bce.


http://www.adnkronos.com/IGN/News/Economia/Eurogruppo-raggiunto-laccordo-Draghi-soddisfatto-delle-decisioni_313454806225.html

“La compagnia dello sfascio”, di Curzio Maltese



Sulla scena cupa della crisi europea s’avanza da qualche giorno in Italia un nuovo e vecchio partito dello sfascio che gioca con gli scenari del possibile disastro
La disfatta dell’Unione europea? Il fallimento della missione di Monti e la caduta del governo tecnico? La bancarotta di Stato e l’uscita dall’euro? Sarebbero tragedie senza rimedio per milioni di cittadini. Ma per un pugno di oligarchi, l’occasione di tornare alla ribalta e forse al potere. C’è sempre uno che ride dopo un terremoto. Ed è contro questo partito dello sfascio che il presidente Napolitano oggi è intervenuto con un paio di chiari messaggi.
Non esiste in Parlamento, prende atto Napolitano, il clima, lo spirito costituente e il coraggio di fare vere riforme. Ma questo non impedisce che i partiti lavorino al programma minimo di riforme, in particolare a una legge elettorale decente. Il secondo messaggio è a chi vuole le elezioni a ottobre, ovvero Berlusconi. Il Quirinale, cui spetta il compito di sciogliere le Camere, farà il possibile per evitare la caduta anzitempo del governo Monti e il conseguente, prevedibile bagno di sangue sui mercati internazionali del Paese.
È il contrario di quanto vuole il partito dello sfascio, che ha affidato infatti a Fabrizio Cicchitto una querula replica. L’asse Pdl e Lega, che ha dominato il decennio, è rinato negli ultimi giorni proprio intorno alla volontà di boicottare le riforme, accorciare il più possibile la vita al governo Monti e impedire il ricambio dei vertici Rai. Questo fronte del “no” oggi conta un quarto dell’elettorato, ma è ancora maggioranza in Parlamento e intende usare fino alla fine il diritto di veto sul cambiamento. Su qualsiasi cambiamento. I gruppi dirigenti di Pdl e Lega non hanno anzitutto alcun interesse a riformare le istituzioni, sulle quali mangiano benissimo così come sono, e tantomeno a cambiare la legge elettorale. Negli incontri con Napolitano, Berlusconi e la Lega hanno sempre ribadito la volontà di cambiare il Porcellum. Ma nei fatti e con l’aria che tira, restituire ai cittadini la possibilità di scegliersi i rappresentanti significherebbe mandare via i gruppi dirigenti di quasi tutti i partiti, a cominciare da quelli del centrodestra. Il Porcellum conserva invece ai capibastone la facoltà di nominare in Parlamento le rispettive bande. L’altro vantaggio dell’attuale sistema elettorale è di produrre maggioranze fragili e quindi ben disposte a trattare con l’opposizione. Un vantaggio, s’intende, per gli sfascisti e soltanto per loro.
Sulla questione Rai la strategia di Berlusconi è altrettanto ovvia. Le aziende televisive del Cavaliere nell’ultimo decennio hanno campato del fatto di esprimere il presidente del consiglio e ora sono in caduta libera sul mercato, in Borsa e nella raccolta pubblicitaria.
Manca soltanto che il governo nomini alla concorrenza Rai un vertice capace e indipendente. Senza contare il puro panico scatenato nel sottobosco televisivo dalla possibilità che uno come Gherardo Colombo possa mettere il naso nel favoloso mondo degli appalti.
Berlusconi ha deciso di uscire dall’angolo con l’unica cosa che ha dimostrato di saper fare bene, un’altra lunga e spregiudicata campagna elettorale. Accada quel che deve accadere. La bancarotta, lo spread a mille, l’uscita dall’euro e dall’Europa. Può sembrare una strategia disperata di morti che camminano, il berlusconismo, i rimasugli di bossismo, l’asse del Nord. Ma nella terra dell’eterno ritorno tutto è possibile. Conforta l’esito del voto in Grecia, dove gli elettori sono tornati a premiare 
Nuova Democrazia, il partito di centrodestra che ha le maggiori responsabilità del fallimento nazionale. Quello che con Kostas Karamanlis aveva governato dal 2004, portando in soli cinque anni la percentuale del debito dal 100 al 170 per cento di Pil, truccando i bilanci di Stato, imbrogliando l’opinione pubblica sull’entità della crisi. Hanno abboccato i greci, possono ricaderci anche gli italiani, pensano ad Arcore e dintorni. Tanto alla fine, pure se italiani e greci hanno votato per anni leader impresentabili e truffatori, sarà sempre colpa della Germania.

La repubblica 29.06.12