sabato 30 giugno 2012

Pestarono 63enne in piena notte due poliziotti in carcere a Milano.


Pestarono 63enne in piena notte due poliziotti in carcere a Milano


L'aggressione avvenne il 20 maggio scorso in via Gorizia. I due agenti, entrambi 24enni, erano fuori servizio. La vittima ha riportato lesioni permanenti. Il gip: sfrontati e tracotanti.


Non solo hanno "fracassato" la faccia a un anziano, ma lo hanno anche denunciato per resistenza a pubblico ufficiale, riempiendo gli atti con un "castello di menzogne". Un mix di violenza, "sfrontatezza e tracotanza" che li rende "un pericolo pubblico per la collettività". E' così che vengono descritti dal gip che ha firmato il loro arresto, due poliziotti che poco più di un mese fa, di notte in una zona della movida milanese, hanno brutalmente pestato fino a sfigurargli il volto un uomo di 63 anni, 'reo' soltanto di essere "un po' molesto" e "ubriaco". I due giovani agenti dell"ufficio volantì, entrambi di 24 anni e originari della Sicilia, sono finiti in carcere con l'arresto eseguito dai loro stessi colleghi e con l'immediata sospensione dal servizio decretata dal questore di Milano, Alessandro Marangoni.

Secondo il gip Alessandra Clemente, che ha accolto la richiesta del pm Tiziana Siciliano e dell'aggiunto Alfredo Robledo, per Federico Spallino e Davide Sunseri è necessaria la custodia in carcere perché "il fatto di essere poliziotti rende ancora più concreto il pericolo di reiterazione", trattandosi di due persone incapaci di "contenere le loro pulsioni violente". Incapacità per loro "facilmente occultabile". Stando alle indagini, infatti, i due - che sono accusati di concorso in lesioni gravissime, falso ideologico e calunnia - dopo aver aggredito con una "reazione fredda ma bestiale" l'anziano, lo hanno anche denunciato scrivendo nella relazione di servizio che era stato lui ad aggredirli e poi era caduto "di faccia". A inchiodarli però, come scrive il gip, è stata "una intuizione, uno scrupolo derivante dall'esperienza del pm", che ha letto nei referti medici un'espressione, "fracasso di faccia", che riassumeva la quarantina di fratture che l'uomo, Luigi Vittorino Morneghini, aveva nel volto.

E a incastrarli è stato soprattutto un video, quello di una telecamera di sorveglianza che ha registrato tutto ciò che è successo nella notte fra il 20 e il 21 maggio, verso le 3, in viale Gorizia (zona Darsena): "La telecamera non mente", scrive il gip, e mostra una "violenza inspiegabile oltre che disumana". Pochi minuti, spiega il pm nella richiesta, di "drammatiche immagini rese ancor più crude dalla indifferenza del mondo circostante". Era tardi sì, ma quella è una zona di divertimento e perciò nel video si vedono alcune persone che camminano e non si fermano. Il pm chiarisce anche che quella sera tra i due agenti e l'uomo, che era assieme alla sua compagna, c'è stato "un incontro casuale". La vittima ha messo a verbale che i due "tenevano in mano dei fiori che agitavano continuamente davanti alle ragazze che passavano" e per questo lui si sarebbe innervosito.

Le immagini mostrano i due agenti che a un certo punto stanno per andarsene dopo aver parlato con l'anziano e "attraversano la strada". L'uomo, "certamente alterato da assunzione di alcol", compie un "gesto tanto insensato quanto risibile", si "toglie la giacca" e segue i due, "rimanendo poi fermo al centro della carreggiata". Per il pm non si può sapere cosa l'anziano "abbia detto, possiamo ipotizzare che fossero le frasi sconclusionate e, perché no?, provocatorie di un ubriaco un po' molesto". Quello che "nemmeno un pubblico ministero con anni di esperienza, quale chi scrive, avrebbe mai potuto immaginare è la reazione fredda ma bestiale dei due", che dovrebbero essere "rappresentanti dell'ordine". Prima un "pugno" quando l'uomo è ancora in mezzo alla strada, poi "un calcio in pieno volto di violenza inaudita" da parte dell'altro poliziotto.

"Nel lieve sobbalzo del corpo - si legge ancora nella richiesta - le cui immagini la telecamera impietosamente ci trasmette, sembra poter percepire il rumore delle ossa che si frantumano". L'uomo "esanime" viene "trascinato" dall'altro lato della strada, sempre nell'indifferenza generale. I due, chiarisce il gip, dopo l'accaduto mettono anche in atto "condotte che potrebbero definirsi in senso lato intimidatorie" nei confronti della compagna. Che in una prima versione del suo verbale non dice la verità, "intimorita dalla presenza dei due agenti". Due poliziotti che secondo il gip hanno agito come delinquenti "da strada", abusando della "loro divisa". Soggetti, conclude, che "potrebbero esplodere" ancora "per un nonnulla nei confronti di chiunque".



http://milano.repubblica.it/cronaca/2012/06/29/news/poliziotti-38204792/

Stefano Rodotà sul caso cucchi. rainews 24.



Che persona meravigliosa, avremmo tanto bisogno di persone come lui al governo. 

VICEMINISTRO INGLESE UMILIATA IN DIRETTA TV DA UN VERO GIORNALISTA



Gb, la viceministro ''umiliata'' in diretta tv: ''Sa di essere un'incompetente?''

Brutta figura per la trentenne Chloe Smith, responsabile economica del governo di Cameron. La funzionaria, invitata alla trasmissione Newsnight, sostituisce George Osborne, capo del dicastero delle Finanze. Argomento del talk show è l'aumento dell'accisa sul carburante di tre pence al litro appena introdotto dallla sua maggioranza. La parlamentare dei Tories, incalzata e sbeffeggiata dal ''mastino della Bbc'', il giornalista Jeremy Paxman, dimostra la sua più totale ignoranza in materia. "Quando è stata presa la decisione? Se lo ricorda? Non può venire qui a difendere una misura approvata dal governo se non sa quando è stata fatta. Quando avete deciso? Oggi? Prima o dopo pranzo? - risponde Paxman - Si è mai svegliata la mattina, chiedendosi: Dio mio, cosa dovrò raccontare oggi?". Infine la la stoccata finale: "Sa di essere un'incompetente?"




Esaù e il piatto di lenticchie.



Oggi un pensierino lo dedichiamo ad Esaù ed il piatto di lenticchie, ossia Bersani, ex sinistra, che si allea con Casini ex DC, ora UDC, il partito che non sta a destra, non sta a sinistra, sta dove gli pare a seconda delle tendenze del momento e, per individuarlo meglio, il partito che risulta tra i partiti di maggioranza ma ha solo un misero 6 % di preferenze, il partito che annoverava nelle sue file un Cuffaro, condannato per favoreggiamento aggravato a cosa nostra. 
E perchè Bersani, ex sinistra, dopo aver scaricato tutti i partiti di estrema sinistra, ora anche SEL e Idv, ora si allea con UdC? La risposta ce la fornisce lo stesso Bersani: perchè Di Pietro è bastian contrario! 

- "Sel e Idv lanciano un aut aut: se i democratici si alleano con l'Udc cade il patto di Vasto. Il governatore pugliese protegge l'ex pm facendo valere il suo ultimo successo alle amministrative. La replica del segretario del Pd: "In un momento di crisi bisogna rivolgersi anche al centro" - (ilFQ)

A questo punto c'è da aspettarsi di tutto, anche che il PD si allei con il PdL, o con la Lega, o con Fli....pur di battere cassa ed ingollarsi il piatto di lenticchie.

E non venitemi a parlare di ideologie...di partito dei lavoratori....o chessò io!
A questi, l'unica cosa che interessa, è mantenere il posto fisso in Parlamento!
Cetta.


LA CELIACHIA NON E' UNA MALATTIA; MA IL RISULTATO DI UNA MODIFICAZIONE GENETICA DEL FRUMENTO. - Claudia Benatti




E’ mai possibile che la diffusione pressoché «epidemica» della celiachia, cioè dell'assoluta intolleranza al glutine che può innescare anche gravi patologie conseguenti, possa essere dovuta ad una modificazione genetica approntata sul frumento? Questa ipotesi non è nuova e su di essa si sono spesso avventati, smentendola con ferocia, i sostenitori delle biotecnologie e dei cibi Ogm. Ma ora, grazie all'intuizione di uno scienziato di esperienza pluridecennale in campo medico, pare possa arricchirsi di ulteriori dettagli, chiarendosi all'opinione pubblica.

Un frumento nanizzato
Il professor Luciano Pecchiai, storico fondatore dell'Eubiotica in Italia e attuale primario ematologo emerito all'ospedale Buzzi di Milano, ha avanzato una spiegazione di questa possibile correlazione causa-effetto su cui occorrerebbe produrre indagini scientifiche ed epidemiologiche accurate. «E’ ben noto che il frumento del passato era ad alto fusto - spiega Pecchial - cosicchè facilmente allettava, cioè si piegava verso terra all'azione del vento e della pioggia. Per ovviare a questo inconveniente, in questi ultimi decenni il frumento è stato quindi per così dire “nanizzato” attraverso una modificazione genetica».
Appare fondata l'ipotesi che la modifica genetica di questo frumento sia correlata ad una modificazione della sua proteina e in particolare di una frazione di questa, la gliadina, proteina basica dalla quale per digestione peptica-triptica si ottiene una sostanza chiamata frazione III di Frazer, alla quale è dovuta l'enteropatia infiammatoria e quindi il malassorbimento caratteristico della celiachia.
«E’ evidente - ammette lo stesso Pecchiai - la necessità di dimostrare scientificamente una differenza della composizione aminoacidica della gliadina del frumento nanizzato, geneticamente modificato, rispetto al frumento originario. Quando questo fosse dimostrato, sarebbe ovvio eliminare la produzione di questo frumento prima che tutte le future generazioni diventino intolleranti al glutine». E non è da escludere che sia proprio questo uno degli scogli più difficili da superare.

400.000 malati in Italia
La riconversione della produzione, una volta che questa sia entrata a regime e abbia prodotto i risultati economici sperati, diviene impresa assai ardua e incontrerebbe senza dubbio molte resistenze. Di qui la probabile mancanza di interesse ad approfondire una simile ipotesi per trovarne l'eventuale fondamento.
D'altra parte, nessuno ancora ha trovato una spiegazione al fatto che l'incidenza della celiachia è aumentata in maniera esponenziale negli ultimi anni e l'allarme non accenna a rientrare. «Mentre qualche decennio fa l'incidenza della malattia era di 1 caso ogni mille o duemila persone, oggi siamo giunti a dover stimare 1 caso ogni 100 o 150 persone», spiega Adriano Pucci, presidente dell'Associazione Italiana Celiachia. «Siamo dunque nell'ordine, in Italia, di circa 400 mila malati, di cui però soltanto 55 mila hanno ricevuto una diagnosi certa e seguono una dieta che può salvare loro la vita».
In molti sostengono che l'aumento dei casi di celiachia sia una conseguenza del miglioramento delle tecniche diagnostiche, ma la spiegazione non convince, appare eccessivamente semplicistica e riduttiva. Fatto sta che, anziché cercare spiegazioni sulle cause, cosa che permetterebbe di provvedere poi alla loro rimozione, la ricerca oggi percorre direzioni opposte, ipotizzando e sperimentando ulteriori modificazioni genetiche del frumento stesso per «deglutinare», cioè privare del glutine, ciò che ne è provvisto o «immettere» nel frumento caratteristiche proprie di cereali naturalmente privi di glutine.

Il mistero del Creso
A proposito torna alla mente una questione dibattuta qualche anno fa alla quale non è mai stata fornita risposta e che rimane a tutt'oggi un problema apertissimo e attuale: il cosiddetto grano Creso. Nel 1974, all'insaputa dei più, viene iscritto nel Registro varietale del grano duro il Creso. Nove anni dopo, la superficie coltivata a Creso in Italia era passata da pochi ettari a oltre il 20% del totale, con 15 milioni di quintali l'anno per un valore, di allora, di circa 600 miliardi di vecchie lire.
Da una pubblicazione del 1984 si ricavò poi che quel grano era stato «inventato» e sviluppato presso il centro di studi nucleari della Casaccia. Nel lavoro, come ricordò nel 2000 anche il fisico Tullio Regge su Le Scienze, si sottolineava l'efficacia della mutagenesi e l'introduzione di nuovo germoplasma e di ibridazioni interspecifiche.
In sostanza, il Creso era il risultato dell'incrocio tra una linea messicana di Cymmit e una linea mutante ottenuta trattando una varietà con raggi X. Per altre varietà in commercio erano stati utilizzati neutroni termici. In che misura, per esempio, il consumo continuativo di questo frumento può avere influenzato l'organismo di chi lo ha ingerito? Non si sa, né pare che alcuno voglia scoprirlo. Lo stesso Regge si limitò ad affermare che comunque «lo hanno mangiato tutti con grande gusto».
E se la celiachia fosse il risultato di decenni di ripetuti e differenti interventi sulle varietà di grano che sta alla base della maggior parte del cibo che mangiamo? Chissà se a qualcuno, prima o poi, verrà voglia di capirlo.


Note
«Il miglioramento genetico dei frumento duro: bilancio di un ventennio di attività» su L’informatore Agrario, Verona 40, n. 29, 1984, di Bozzini, Mosconi, Rossi, Scarascia-Mugnozza.
Fonte: Disinformazione.it



http://www.free-italy.info/2012/06/la-celiachia-non-e-una-malattia-ma-il.html

venerdì 29 giugno 2012

Finlandia: Colosseo a garanzia di bond.



Helsinki propone emissione 'covered bond' per Italia e Spagna.

(ANSA) - BRUXELLES, 28 GIU - Dopo avere proposto il Partenone come garanzia per gli aiuti alla Grecia, la Finlandia propone a Italia e Spagna di emettere 'covered bond', titoli ad alta garanzia e a basso rischio, in funzione anti-spread. Lo riferiscono fonti finlandesi a Bruxelles. La proposta non prefigurerebbe per ora un ruolo di garanzia da parte del fondo salva stati Efsf e Esm, ma la messa in campo di attivi, asset e patrimoni (anche il Colosseo e la Sagrada Familia?) da parte dei singoli stati nazionali.

Tagli, auto blu ridotte dell’80% scure sulle società pubbliche.


Governo, lunedì il decreto sulla spesa. Per gli statali in esubero possibile pensione anticipata.


ROMA - Taglio dei consigli di amministrazione delle società pubbliche e soppressione di quelle create dagli enti locali (spesso doppioni di assessorati ed altre strutture); drastico ridimensionamento della spesa per auto blu; stretta anche su permessi e distacchi sindacali nell’ambito del pubblico impiego; possibilità di pensionamento con le regole precedenti alla riforma Fornero per i dipendenti pubblici in esubero. Il decreto sulla spending review si arricchisce di nuovi interventi, in attesa del confronto con parti sociali e con Regioni e Comuni che precederà il Consiglio dei ministri in calendario per l’inizio della prossima settimana.

Cda pubblici. È evidente la volontà dell’esecutivo di estendere a tutte le appendici della pubblica amministrazione norme rigorose in tema di assunzioni e remunerazioni. Si dovrebbe partire dai vertici: è previsto così che i consigli di amministrazione delle società non quotate a totale partecipazione pubblica, diretta e indiretta, siano composti da non più di tre persone: due rappresentanti dell’amministrazione che ha in portafogli la partecipazione ed una figura unica di presidente-amministratore delegato. In questa formulazione ampia la norma si applicherebbe anche a colossi come Poste o Fs.

Società locali. Esiste anche una miriade di società più piccole create dalle amministrazioni pubbliche (spesso locali) con l’obiettivo di fornire servizi in house, non all’utenza ma alle amministrazioni stesse. Queste entità, di fatto in molti casi una fabbrica di poltrone, dovranno essere sciolte entro il 31 dicembre 2013, oppure cedute tramite gara. Inoltre alle società che dal punto di vista contabile fanno parte del perimetro della pubblica amministrazione si applicano le norme sulle limitazioni delle assunzioni e il congelamento delle retribuzioni già in vigore per il resto del pubblico impiego.

Auto blu. Il tema, che ovviamente ha una forte valenza simbolica, è già stato affrontato in precedenti provvedimenti. Ma stavolta il governo sembra intenzionato a calare la scure: è previsto infatti che il prossimo anno la spesa complessiva sia ridotta al 20 per cento di quella sostenuta nel 2011, per acquisto, noleggio, esercizio, manutenzione ed anche per i buoni taxi. Il taglio è dunque dell’80 per cento. Le uniche deroghe potranno riguardare i contratti già in essere. Un intervento così drastico avrà ovviamente conseguenze anche sul personale: gli autisti dovranno essere assegnati a mansioni differenti.

Pubblico impiego. La riduzione degli organici dovrà essere del 20 per cento per i dirigenti e del 10 per il resto del personale. I dipendenti che risulteranno in soprannumero potranno essere riassorbiti oppure pensionati con le regole precedenti alla riforma Fornero (ma in questo caso la liquidazione sarà loro riconosciuta solo al conseguimento dei nuovi e più e più stringenti requisiti). Per coloro che non potranno essere salvati con queste soluzioni scatterà la messa in mobilità e dopo due anni la risoluzione del rapporto di lavoro. È confermato fino al 2014 ed esteso a tutta la pubblica amministrazione il vincolo in base al quale la spesa per nuove assunzioni non potrà superare il 20 per cento di quella sostenuta per i dipendenti in uscita. Come già previsto per il ministero dell’Economia, le assunzioni si concentreranno su personale munito di laurea. Altre novità riguardano l’obbligo per i dipendenti di fruire delle ferie, senza possibilità di percepire trattamenti economici sostitutivi.

Sindacati. È previsto un nuovo taglio di permessi e distacchi sindacali nella pubblica amministrazione, dopo quello già applicato da Brunetta: dovranno essere ridotti del 20 per cento.