Non ci va per il leggero Martin Schulz. In visita aBologna e ospite del Consiglio comunale, il presidente del Parlamento europeo ha avuto parole durissime nei confronti del comico genovese. A cominciare dalla proposta, abbozzata da Grillo tempo fa, di una possibile uscita dell’Italia dalla moneta unica europea. L’Euro è “un cappio al collo”, dichiarò Grillo all’agenzia di stampa Bloomberg, per poi aggiungere sul proprio blog che una discussione per il ritorno dell’Italia alla vecchia Lira, considerando anche la crisi economica, “non deve essere un tabù”. Oggi arriva la risposta a distanza di Schulz. “Per me si tratta solo di ciarlataneria”, ha dichiarato senza mezzi il politico tedesco, che pure in passato non è stato tenero nei confronti delle banche e dei mercati finanziari europei e mondiali.
“Grillo – ha rincarato la dose il presidente del Parlamento europeo – è un fenomeno di protesta, ma non rappresenta una cultura democratica”. Il motivo? “Non è disposto al confronto, non è disposto a discutere, il suo movimento non ha uno statuto, non si vede come lavora. E spesso lo fa anonimamente, tramite internet”. Insomma Martin Schulz ha messo in fila una dietro l’altra tutte le questioni che negli ultimi tempi hanno monopolizzato il dibattito sul comico genovese e sul suo movimento, nato anni fa sul web e ora spinto sempre più in alto nei sondaggi elettorali. La bocciatura, a sentire le parole sferzanti del politico tedesco, è senza appello. Anche quando si tratta della capacità di fare proposte che, per il parlamentare europeo, latita decisamente dalle parti dei 5 Stelle. “Dire di no a tutto senza dire ciò su cui si è a favore non va bene.”
Di fronte ai giornalisti Schulz si è anche lasciato andare a considerazioni sul ruolo politico di Grillo.“Quando i politici vanno a vedere una commedia penso sia meno pericoloso di quando i comici diventano politici. Penso che si tratti di un fenomeno di protesta che non né molto democratico, né trasparente”. Nel suo intervento di fronte al consiglio comunale di Bologna al gran completo, Schulz ha poi difeso a spada tratta l’idea di Europa e il ruolo degli enti locali. Per questo ha promesso che si batterà per “Comuni forti in grado di garantire ai propri cittadini servizi e welfare di alta qualità”. “Se non diamo prospettive lavorative ai giovani – ha continuato – non ci sarà futuro, né per città come Bologna né per l’Unione europea. Per questo le istituzioni locali devono avere i fondi necessari per portare avanti politiche che combattano la disoccupazione”.
Poi la difesa della Bce, che “ha un ruolo fondamentale nel prendere misure di lotta contro la speculazione e il livello dei tassi di interesse. Ogni misura è buona se aiuta a fermare la drammatica speculazione contro l’Italia”.
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