Tratto da IL MALE di Vauro e Vincino, numero 1, anno 1
Un diario, dove annoto tutto ciò che più mi colpisce. Il mio blocco per gli appunti, il mio mondo.
sabato 8 ottobre 2011
AAA cercasi militanti, candidati e dirigenti del Pdl (a pagamento). - di Caterina Perniconi
In rete annunci per aprire nuove sedi del partito nella Capitale. Offerte di formazione di personale politico sotto il simbolo del Popolo della libertà. Ma potrebbe essere una bufala.
“Comitato Politico del Popolo della Libertàoffre la possibilità di formare personale politico (militanti, candidati, dirigenti di partito) in vista della nascita e dell’apertura di nuove sezioni politiche su tutta Roma”. Questo è l’annuncio in cui si sono imbattuti centinaia di ragazzi nell’ultimo mese mentre cercavano disperatamente un impiego tra gli annunci di lavoro su Internet.
Da Google (inserzione 192924 nella categoria amministrazione e segreteria) fino ad eBay (19070237 hostess promoter e modelli), passando per decine di siti di reclutamento, campeggia il logo “Berlusconi presidente”. Tipologia di contratto offerto: “A progetto”. Quindi il Pdl cercherebbe militanti a pagamento per rinforzare le truppe nella Capitale dopo il flop della campagna di tesseramento milanese, con soli 800 iscritti? Una studentessa ha inviato un’email all’indirizzo indicato per saperne di più. Nella risposta le è stato spiegato che, vista “la delicatezza dell’argomento”, avrebbe dovuto lasciare un numero di telefono “per un primo scambio conoscitivo”.
Chiamando la sede romana del partito, invece, spiegano di non essere a conoscenza di tale iniziativa e ipotizzano una contraffazione del simbolo. Che sarebbe facilmente praticabile, ma allora perché non denunciare i falsificatori? Il Pdl è infatti a conoscenza del contenuto degli annunci da almeno due settimane, quando il consigliere regionale del Partito democratico, Enzo Foschi, ne denunciò la presenza in Rete: “Tra gli impieghi di promoter e quella di mediatore immobiliare – ha dichiarato Foschi in una nota – coloro che sono in cerca di un’occupazione si sono imbattuti in un annuncio del tutto particolare quanto sorprendente di militanti a progetto. Ma questo personale politico reclutato quanto riceverebbe di stipendio? È davvero vergognoso che in un momento di grave disoccupazione come quello attuale un partito oggi al governo tenti di reclutare iscritti con queste modalità”.
Il partito romano ipotizza che gli impieghi possano essere gestiti dal partito nazionale e invita a chiamare via dell’Umiltà. Dove una gentile segretaria spiega che anche lei non ha mai sentito parlare di contratti a progetto. Il datore di lavoro, secondo l’annuncio, è il Comitato politico di Roma. “Ma nello Statuto questo organismo non esiste – spiega Giorgio Stracquadanio – potrebbero essere anche gruppi spontanei di simpatizzanti, o qualcuno che vuole fregarci”. Ma di denunce, per ora, neanche una.
Chiamando la sede romana del partito, invece, spiegano di non essere a conoscenza di tale iniziativa e ipotizzano una contraffazione del simbolo. Che sarebbe facilmente praticabile, ma allora perché non denunciare i falsificatori? Il Pdl è infatti a conoscenza del contenuto degli annunci da almeno due settimane, quando il consigliere regionale del Partito democratico, Enzo Foschi, ne denunciò la presenza in Rete: “Tra gli impieghi di promoter e quella di mediatore immobiliare – ha dichiarato Foschi in una nota – coloro che sono in cerca di un’occupazione si sono imbattuti in un annuncio del tutto particolare quanto sorprendente di militanti a progetto. Ma questo personale politico reclutato quanto riceverebbe di stipendio? È davvero vergognoso che in un momento di grave disoccupazione come quello attuale un partito oggi al governo tenti di reclutare iscritti con queste modalità”.
Il partito romano ipotizza che gli impieghi possano essere gestiti dal partito nazionale e invita a chiamare via dell’Umiltà. Dove una gentile segretaria spiega che anche lei non ha mai sentito parlare di contratti a progetto. Il datore di lavoro, secondo l’annuncio, è il Comitato politico di Roma. “Ma nello Statuto questo organismo non esiste – spiega Giorgio Stracquadanio – potrebbero essere anche gruppi spontanei di simpatizzanti, o qualcuno che vuole fregarci”. Ma di denunce, per ora, neanche una.
Sallusti-Santanchè.
Sallusti e Santanchè si separano: lui nell'organico, lei nella plastica
Rubata da Face book
venerdì 7 ottobre 2011
Balla + balla = verità. - di Marco Travaglio
Liberatasi finalmente di Santoro, Dandini e Saviano, la Rai ha perso 1 milione e mezzo di telespettatori in un mese grazie anche al contributo straordinario di sfollagente da competizione come Minzolingua, Vespa e Ferrara.
L’unica rete che guadagna qualcosa è Rai3, che si ostina a puntare su Fazio, Gabanelli, Iacona e Floris.
Ma, a neutralizzare anche queste pericolose macchine da share, che tanto fastidio danno a Mediaset, provvede da par suo la commissione di Vigilanza, che l’altroieri ha partorito un’altra genialata: quella del doppio conduttore.
L’idea è venuta, in esclusiva mondiale, al pizzuto camerata Alessio Butti.
Il suo atto di indirizzo, anziché suscitare l’immediato arrivo dell’autoambulanza, ha raccolto vasti consensi nella maggioranza e non solo: il Pd, dopo una strenua “mediazione” che ha coraggiosamente strappato il rinvio della fucilazione dei conduttori sgraditi, alla fine si è astenuto, esausto.
Dunque, recita l’art. 7 dell’atto impuro, “la Rai dovrà studiare e sperimentare format di talk show che prevedano la presenza di due conduttori di diversa formazione culturale, a garanzia del pluralismo”. E già il fatto che sia richiesta una formazione culturale purchessia ha comprensibilmente gettato nel panico Minzolingua.
Ma era tutto un equivoco: la diversa formazione culturale dei due conduttori significa che uno sa leggere e l’altro sa scrivere, oppure uno deve esibire la laurea, mentre per l’altro basta la licenza elementare.
Il passo successivo della sperimentazione dovrà seguire una serie di linee guida ancora top secret, che il Fatto è in grado di rivelare.
Qui Radio Londra. Anche Ferrara verrà affiancato da un sosia all’incontrario: un tipo smilzo, simpatico, sbarbato, equilibrato, mai stato comunista né spia della Cia né craxiano né berlusconiano né ratzingeriano né bushista, ma soprattutto sano di mente, capace di posizioni diverse da quella genuflessa e possibilmente non allergico allo shampoo e al dentifricio.
Porta a Porta. Se Vespa dice che B. è stato assolto, un antiVespa dovrà dire che è stato condannato.
Il fatto che sia stato prescritto non importa: conta garantire il pluralismo fra le bugie. Cambierà anche il titolo, “Balla a Balla”. L’ideale sarebbe affiancare all’insetto un altro insetto uguale e contrario: tipo il conduttore de La Zanzara, che del resto scrive su Panorama come Vespa.
Previsioni del tempo. A ogni annuncio di alte pressioni in arrivo, dovrà seguirne uno sulle basse pressioni in agguato; se il colonnello del Servizio meteorologico dell’Aeronautica dice che fa sole, qualcuno di diversa formazione culturale (tipo un chirurgo plastico) dovrà dire che piove.
E così via.
Estrazioni del Lotto. “Bari 7, 23, 42...”, ma anche “Bari 12, 56, 74...”, a piacere. Domenica sportiva. Se il moviolista sostiene che il rigore o il fuorigioco non c’era, un altro moviolista farà di tutto per dimostrare che c’era. Se un ospite in studio dice che un giocatore è una pippa, occorrerà trovarne un altro per sostenere a stretto giro che è un fuoriclasse. Se proprio nessuno se la sente, si prende il primo che passa per la strada e lo si prega di leggere il copione.
Tg1. Ogni qualvolta il conduttore berlusconiano racconterà una balla, cioè sempre, un giornalista vero (pare ne esistano ancora, persino alla Rai) spunterà da sotto la scrivania per scandire: “Non è vero niente”. Il giornalista in questione potrà essere sostituito da un annuncio audio preregistrato e preceduto da un plin-plon, come ai grandi magazzini. Quando poi Minzolingua terrà i suoi celebri editoriali, una controfigura uguale e contraria (capelluta, informata, senza zeppola e dotata possibilmente di una lingua di dimensioni normali) siederà al suo fianco e ripeterà frase per frase sostituendo i “sempre” con i “mai”, i “sì” con i “no”, le leccate con i fischi. Se infine il premier dice “forza gnocca”, si fa come si è sempre fatto: si censura la notizia. Oppure si annuncia che ha detto anche “forza pisello”.
http://oknotizie.virgilio.it/go.php?us=71f4108cd2f57e7b
MBA – Macchianera Blog Awards 2011 /4: I risultati e i vincitori. - di Gianluca Neri
Se vi siete persi la premiazione dal vivo che si è tenuta la sera del 1° ottobre scorso a Riva del Garda, nel corso della BlogFest (trovate comunque tutte le foto nel gruppo ufficiale della BlogFest su Flickr, cliccando qui), ecco qui di seguito, voto per voto, tutti i nominati e tutti i premiati nell’edizione 2011 dei Macchianera Blog Awards.
http://www.macchianera.net/2011/10/05/mba-macchianera-blog-awards-2011-i-risultati-e-i-vincitori/
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