lunedì 25 aprile 2011

Pacco bomba a casa Ciancimino, sullo sfondo appare l'ombra di un "puparo".


Tre candelotti recapitati nella casa di via Torrearsa a Palermo la settimana scorsa. Il figlio del sindaco li avrebbe "bagnati" con l'acqua e seppelliti in giardino, dove gli artificieri e i tecnici della polizia scientifica li hanno ritrovati questo pomeriggio. "Non ho falsificato io il pizzino di mio padre" ha aggiunto in lacrime durante l'interrogatorio
di Giuseppe Lo Bianco e Sandra Rizza

Massimo CianciminoL’unica certezza e’ l’esplosivo, tre candelotti di tritolo collegati a due detonatori attraverso altrettanti cavi, definito dagli artificieri ‘’serio’’, di ‘’pericolosita’ medio alta’’ e spuntato oggi alla fine di una giornata ricca di colpi di scena con l’effetto di proiettare improvvisamente un’ombra pesante sull’intera vicenda che ruota attorno al superteste della trattativa tra mafia e Stato. Lo hanno trovato questo pomeriggio i tecnici della polizia scientifica di Palermo nel giardino dell’appartamento di Massimo Ciancimino, in via Torrearsa, a due passi dalla centralissima piazza Politeama seguendo le indicazioni fornite dal figlio di don Vito, interrogato nel primo pomeriggio nel carcere di Parma dai pm della Dda di Palermo Antonio Ingroia, Nino Di Matteo e Paolo Guido.

Tra lacrime, pianti e singhiozzi il giovane Ciancimino ha negato di avere falsificato il documento attribuito al padre che colloca Gianni De Gennaro tra gli investigatori collusi di un ipotetico ‘quarto livello’, motivo per il quale e’ finito nel carcere di Parma per calunnia pluriaggravata. Non e’ stato lui, Massimo, a falsificare quel documento, ne’ ha idea di chi possa averlo fatto, né in quale periodo. "Ho presentato tantissimi documenti – ha detto - di moltissimi non conosco l'origine". E improvvisamente, a sorpresa, ha tirato fuori la rivelazione: ‘’Qualcuno – ha detto ai pm - nei giorni scorsi ha citofonato a casa mia e mi ha detto: c’e’ una cosa per lei che questa volta potra’ aprire, la prossima volta forse no’’. Lui si e’ spaventato, ha aspettato un poco di tempo, poi e’ uscito e ha trovato un pacco nel portone. Non sapendo che fare, ci ha buttato dell' acqua sopra con la doccetta del giardino, e siccome non voleva farlo vedere alla moglie, per non farla spaventare, l’ha lasciato nel suo giardinetto. Poi e’ partito con la famiglia per le vacanze pasquali, diretto in Francia.

Se la giustificazione del falso documento ‘’l’ho trovato tra le carte di mio padre’’Casa Ciancimino in via Torrearsanon ha convinto per nulla i magistrati, ancor meno, a parte il ritrovamento dell’ordigno, e’ apparso il racconto dei candelotti di esplosivo. Ciancimino jr lo legge come l’ennesima minaccia recapitatagli a casa, ma, i pm sono perplessi e attribuiscono al suo racconto una ‘’parziale credibilita’’’. Lo scopo della minaccia e’ tutto da scoprire, cosi’ come bisogna chiarire perche’ su un fatto cosi’ grave Massimo Ciancimino, prontissimo in passato a denunciare ogni segnale intimidatorio ricevuto, questa volta abbia taciuto. ‘’Per paura’’, si giustifica lui. Insomma, alla fine dell’interrogatorio durato quasi tre ore, la versione di Ciancimino jr fa acqua da tutti i lati. E riferendosi alle sue giustificazioni sul documento taroccato, i pm alla fine sono pure sbottati: ‘’Se continua cosi, gli hanno detto, lei non si fa aiutare’’.

E per la prima volta si e’ rafforzato il sospetto che dietro l’evoluzione delle sue dichiarazioni ci sia un regista, qualcuno che Ciancimino forse protegge, un ‘’puparo’’ che muove i fili di un testimone-karaoke, che reciterebbe testi non suoi. Per il procuratore aggiunto Antonio Ingroia, questa ‘’e’ un’ipotesi che non si può scartare". Il caso Ciancimino ha provocato reazioni anche in politica, e se Cicchitto e Gasparri ne approfittano, ancora una volta per attaccare i magistrati (‘’la procura di Palermo vuole continuare a gestirlo in proprio’’, dice Cicchitto), per il senatore dell’Idv Luigi Ligotti "capire per chi e per cosa Ciancimino abbia scientificamente mischiato falsità e menzogne rappresenta la risposta agli interrogativi sullo stragismo e sulla trattativa’’. Al processo Mori, martedi prossimo, salta la sua deposizione. Subito dopo Pasqua, Ciancimino sara’ tradotto da Parma a Palermo, nel frattempo il fermo verra’ convalidato dai giudici di Parma, poi gli atti verranno trasmessi nel capoluogo siciliano. E adesso come si comporteranno i pm di Palermo? Aspettiamo di vedere la convalida, dicono, e poi decideremo se riconvocarlo.

http://www.iquadernidelora.it/articolo.php?id=221


1 commento:

  1. La longa manus della politica (mafiosa) cerca di screditare i personaggi scomodi che sanno a potrebbero rivelare fatti imbarazzanti.
    Di certo c'è solo che stiamo attraversando uno dei periodi più bui della politica italiana.
    Chissà perchè io sono più propensa a credere a Ciancimino Jr. che a De Gennaro, tristemente famoso per i fattacci del G8 a Genova.

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