Attese le dimissioni di Ina Drew, capo degli investimenti, una delle donne più potenti di Wall Street, di Achilles Macris e di Javier Martin-Artajo. Standard and Poor's rivede l'outlook a negativo.
NEW YORK - Cadono le prime teste a JP Morgan, dopo lo scandalo del buco da due miliardi di dollari 1 persi in appena sei settimane. Ina Drew, il capo degli investimenti di JP Morgan, sarà una delle prime a lasciare. Un nome eccellente, il suo: braccio destro dell'amministratore delegato della banca Jamie Dimon, è una delle donne più potenti di Wall Street e il quarto manager più pagato all'interno della banca (lo scorso anno ha ricevuto un compenso di 14 miliardi di dollari).
La cinquantacinquenne Drew ha lavorato in JPMorgan per quasi 30 anni e da quando il caso delle maxi-perdite è risultato evidente alla fine di aprile, ha offerto più volte le proprie dimissioni. Dimon - riporta il New York Times - le ha ora accettate e un annuncio ufficiale del suo addio dovrebbe arrivare prima dell'assemblea degli azionisti. Drew sarà uno dei tre manager a cadere per primi. Insieme a lei - secondo indiscrezioni riportate dal Wall Street Journal - se ne andranno Achilles Macris, numero uno dell'ufficio investimenti per le operazioni in Europa e diretto superiore di Bruno Michel Iksil 2, il trader finito subito sotto accusa e già soprannominato la "balena di Londra" e "Voldemort", e Javier Martin-Artajo, uno dei manager della squadra di Macris.
La cinquantacinquenne Drew ha lavorato in JPMorgan per quasi 30 anni e da quando il caso delle maxi-perdite è risultato evidente alla fine di aprile, ha offerto più volte le proprie dimissioni. Dimon - riporta il New York Times - le ha ora accettate e un annuncio ufficiale del suo addio dovrebbe arrivare prima dell'assemblea degli azionisti. Drew sarà uno dei tre manager a cadere per primi. Insieme a lei - secondo indiscrezioni riportate dal Wall Street Journal - se ne andranno Achilles Macris, numero uno dell'ufficio investimenti per le operazioni in Europa e diretto superiore di Bruno Michel Iksil 2, il trader finito subito sotto accusa e già soprannominato la "balena di Londra" e "Voldemort", e Javier Martin-Artajo, uno dei manager della squadra di Macris.
Negli ultimi mesi Drew avrebbe chiesto ai trader di eseguire operazioni in grado di coprire la banca dalla crisi del debito dell'Europa e delle turbolenze sui mercati del Vecchio Continente: Drew - mette in evidenza il New York Times - riteneva che queste scommesse potessero mettere al riparo la banca da perdite e che riuscissero anche a realizzare un lieve profitto. Ma l'andamento del mercato fra la fine di aprile e gli inizi di maggio l'ha convinta che non sarebbe stato così: sono quindi iniziate le richieste ai trader per ridurre le scommesse, ma ormai era troppo tardi.
Sulla banca si è abbattuto intanto anche il giudizio di Standard and Poor's che ha rivisto a negativo l'outlook di Jp Morgan mentre ha confermato il rating A dopo "l'annuncio a sorpresa di perdite per due miliardi di dollari nelle attività di trading".
Sulla banca si è abbattuto intanto anche il giudizio di Standard and Poor's che ha rivisto a negativo l'outlook di Jp Morgan mentre ha confermato il rating A dopo "l'annuncio a sorpresa di perdite per due miliardi di dollari nelle attività di trading".
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