martedì 2 giugno 2009

Gambino estradato in Italia.




Dopo tanti rinvii l'esponente di Cosa Nostra, nipote del boss della mafia Usa Carlo Gambino,è stato espulso dagli Stati Uniti e trasferito nel nostro paese. Era latitante dal 1980
Rosario Gambino finalmente in Italiaora è rinchiuso nel carcere di Rebibbia.


ROMA - Il boss mafioso Rosario Gambino, latitante dal 1980, è alla fine in Italia. Espulso dagli Stati Uniti perché non ha la cittadinanza americana, è arrivato oggi all'aeroporto di Fiumicino e dopo essere rimasto circa due ore negli uffici della polizia giudiziaria è stato trasferito nel carcere romano di Rebibbia. Gambino è sceso dall'aereo in tuta grigia, scarpe da ginnastica bianche e borsa a tracolla. E' rimasto in silenzio, le mani conserte, il volto molto tirato, sulla sedia a rotelle: l'area del suo passaggio era transennata e guardata a vista da poliziotti e carabinieri, sotto i flash dei fotografi e passeggeri in transito incuriositi dal dispositivo di sicurezza. Il vice questore aggiunto Silvio Torri, presente alla notifica degli atti, ha riferito che Gambino "ha accusato qualche problema di salute, è preoccupato per la sua situazione personale" e che "negli uffici della polizia giudiziaria di Fiumicino non ha detto nulla". "Soltanto dopo aver scontato la pena a 22 anni alla quale era stato condannato negli Stati Uniti poteva essere espulso - ha aggiunto - Ed è stato espulso in quanto straniero, visto che, sebbene fosse da molti anni in Usa, non ha mai avuto la cittadinanza americana per cui alle autorità risulta cittadino straniero". Una tappa importante, questa dell'arrivo del boss in Italia, nell'ambito di una vicenda giudiziaria complessa che si trascina da decenni. Ex muratore, 66 anni, nipote di Carlo - capo della più influente "famiglia" di New York - Gambino, che viveva negli Stati Uniti dal 1968 ed era stato condannato da un tribunale americano a 45 anni di carcere per traffico di droga, è giunto nel nostro paese in seguito al via libera delle autorità degli Stati Uniti, dopo una serie di tentativi a vuoto (l'ultimo risale alla primavera dello scorso anno). Un giudice Usa, infatti, aveva firmato la pratica per l'espulsione, ma l'iter fu bloccato per alcune eccezioni di carattere procedurale sollevate dal suo legale, Joseph Sandoval.
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Neanche dopo il primo arresto a New York Gambino era stato estradato, come chiedevano i giudici di Palermo, che intanto l'avevano condannato in primo grado nel giugno dell'83 a 20 anni di carcere con l'accusa di associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti. In appello la pena era stata ridotta a 16 anni, confermati in Cassazione. Nel 2006 la Suprema corte aveva accolto il ricorso della difesa disponendo la riapertura del processo perché Gambino, detenuto negli Stati Uniti, non aveva avuto conoscenza del procedimento nelle forme richieste dalla legge. La complessa vicenda giudiziaria di Gambino è quindi ancora al vaglio del tribunale del riesame di Palermo, che lunedì scorso si è riservato di decidere sull'efficacia del mandato di cattura emesso ben 29 anni fa da Giovanni Falcone. Ultimamente il boss viveva in un centro per immigrati a San Pedro, una località a quaranta chilometri da Los Angeles. L'arrivo di Gambino in Italia era previsto per ieri, ma poi è slittato a oggi. "Il mio assistito ha subito un ennesimo tentativo di rapimento, stavolta riuscito", ha commentato il suo legale, Daniele Francesco Lelli. Soddisfatto il ministro dell'Interno, Roberto Maroni: "La collaborazione con gli Usa ha funzionato egregiamente", ha dichiarato.

lunedì 1 giugno 2009

Berlusconi a Bari.

Bagno di folla e fischi per Berlusconi.
Niente comizio e due manifestanti fermati.
Cambio di programma per il premier. I deputati del Pd sul fermo temporaneo dei contestatori: "E' il segno di un clima inaccettabile"
di Giuliano Foschini


Due fermati, i parlamentari del Pd che corrono in Questura per protestare e Silvio Berlusconi costretto ad annullare il piccolo previsto comizio in corso Vittorio Emanuele. La visita del presidente del consiglio a Bari ha avuto un finale non previsto: dopo il consueto bagno di folla, con cinquemila persone almeno che si sono affannate per una foto o una stretta di mano con il premier, è andata in scena la contestazione. Berlusconi avrebbe dovuto ringraziare i suoi supporter arrivati da tutta la provincia di Bari improvvisando un piccolo comizio in corso Vittorio Emanuele, dal palco di uno dei due gazebo messi su dai giovani del Pdl. Invece le forze di Polizia hanno consigliato al premier di lasciare stare: meglio salire in automobile e tornare a Roma. La temperatura stava salendo, il numero dei contestatori cresceva tanto da aver formato una sorta di barriera umana all’altezza si via Sparano per impedire che Berlusconi passasse.Con la Polizia ci sono stati anche dei tafferugli. Alle 18 in corso Cavour un alto dirigente della Prefettura ha messo le mani in faccia a un manifestante con la maglietta dei supporter di Michele Emiliano e lo ha fatto allontanare: stavano organizzando un mini corto dal Petruzzelli senza però avere le autorizzazioni. E’ andata peggio invece a Michele Fiorentino. «Stava filmando con il suo telefonino - racconta il parlamentare del Pd, Cinzia Capano - due poliziotti che spintonavano un manifestante e lo hanno portato in Questura». «Una situazione assurda» rincara l’europarlamentare democratico, Enzo Lavarra mentre il deputato barese Dario Ginefra è subito corso in Questura per vedere come stessero i ragazzi: «Uno ha ammesso la resistenza al pubblico ufficiale, ma aveva l’orecchio tutto rosso e mi ha raccontato che alcuni poliziotti lo avessero preso a schiaffi. L’altro - continua Ginefra - e cioè quello del telefonino, invece era stato già rilasciato non prima però di avergli fatto cancellare il video. Quello che è accaduto descrive un clima inaccettabile, per questo abbiamo chiesto al Questore un'indagine amministrativa per cogliere ogni eventuale responsabilità>.
Berlusconi nel frattempo era già andato via. Dopo la conferenza stampa al Palace, ha passeggiato lungo corso Vittorio Emanuele, un vero bagno di folla in mezzo ad elettori praticamente in estasi. Poche battute, molte strette di mano, a un fianco il ministro Raffaele Fitto, all’altro il candidato sindaco, Simeone Di Cagno Abbrescia. All’altezza di via Andrea da Bari, si è deciso di cambiare il tragitto: hanno così preso via Piccini e sono arrivati sino alla Banca Popolari di Bari dove Berlusconi ha incontrato il presidente, Marco Jacobini e tutto il consiglio di amministrazione. I contestatori sono rimasti all’angolo, in corso Vittorio Emanuele. Ancora schermaglie con la Polizia e alcuni simpatizzanti del Pdl, qualche coro su Noemi e Mills. Poi Berlusconi è sceso, ha salutato tutti ed è rientrato a Roma. "Un peccato che Berlusconi non abbia potuto dire due parole al nostro popolo - spiega il segretario regionale del Pdl, Antonio Di Staso - Non era un comizio, ma soltanto un saluto. Sarà per la prossima volta, ma oggi siamo comunque felicissimi per il segnale dato dalla città. Ci fa ben sperare per le elezioni".
http://bari.repubblica.it/dettaglio/bagno-di-folla-e-fischi-per-berlusconii-niente-comizio-e-due-manifestanti-fermati/1643372

http://bari.repubblica.it/multimedia/home/6194446/1/10

domenica 31 maggio 2009

l'harem di Berlusconi.

Di Peter Gomez e Marco Lillo.

Jet privati, gioielli in regalo, gettone di presenza e shopping offerto. Così 50 ragazze sono state radunate per il Capodanno di Villa Certosa. Dove il Cavaliere le ha intrattenute tra politica, canti e balli

Prima la visita guidata alle meraviglie segrete della tenuta: l'anfiteatro dei cactus, le migliaia di hibiscus, il lago delle palme, le 85 diverse erbe officinali dell'orto della Salute. Poi il pranzo in pizzeria, quella interna al parco, s'intende, allietato dalla chitarra di Apicella. Dopo il pranzo ecco il "corso di politica",in attesa di potersi sfogare con lo shopping, a spese del padrone di casa, nei centri commerciali della costa. Quindi, a chiudere, tradizionale cenone con tanto di fuochi di artificio. ASCOLTA:
L'intercettazione della telefonata Berlusconi- Evelina Manna Quando, la mattina del 31 dicembre 2007, Silvio Berlusconi in persona aveva illustrato alle sue ospiti, arrivate da Roma e Milano con voli privati, quello che sarebbe stato il programma della giornata, tra le 50 ragazze presenti è partito l'applauso. Come in un sogno alla "pretty woman" l'uomo più potente e ricco d'Italia stava invitando quell'eterogeneo gruppo di veline, attricette, ragazze immagine e hostess, ad abbeverarsi alla sua scienza, a mangiare alla sua tavola e a far compere attingendo direttamente dal suo portafoglio. Cose da Mille e una notte. O se preferite da Sultano. Ecco, se si vuole davvero capire perché Veronica Lario, annunciando il suo divorzio, parlasse di "divertimento dell'imperatore", di "vergini che si offrono al drago" e di un paese che "per una strana alchimia" permette tutto al suo capo, si può partire da qui. Dai racconti sull'ultimo dell'anno 2007 a villa La Certosa, registrati da "L'espresso" dietro garanzia di anonimato, e da quelli sulla corte di giovani donne di cui si circonda il Cavaliere. Ragazze tra i venti e i trent'anni, in mezzo alle quali - è accaduto, cinque mesi fa, per il Capodanno 2009 - si ritrovano a volte anche minorenni, come la pupilla del premier Noemi Letizia e la sua amica del cuore, Roberta. Con loro Berlusconi dà il meglio di sé. Fa battute, si spreca in gentilezze e galanterie. A ognuna consegna un kit di doni: due braccialetti in onice a forma di tartaruga (simbolo di villa Certosa) per caviglie e braccia; un anello d'argento; il ciondolo a forma di farfalla, segno ormai nemmeno troppo segreto delle amiche del premier; un anello e un sottile braccialetto d'oro. Tutti monili estratti da un sacchetto che il Cavaliere fa tintinnare.
Lo spirito è a metà tra il goliardico e la riunione da villaggio vacanze. Le ragazze ridono e si divertono. Per parecchie di loro è un lavoro. Tra le 50 ospiti di villa La Certosa, almeno una ventina hanno garantita una sorta di diaria da 1.500 euro al giorno. Per tutte poi, prima della notte di Capodanno, è stata organizzata una visita agli shopping center della zona dove gli uomini della sicurezza del leader del Pdl coprono le spese delle ospiti fino a 2 mila euro. Infine, una volta rientrate a Punta Lada, le ragazze si dividono a gruppi di cinque nelle varie dépendance, mentre le ospiti più vicine al premier sono alloggiate nella tenuta di Paolo Berlusconi, in quei giorni assente. Nei racconti raccolti da "L'espresso" più che i particolari sulla festa, con i bagni nella piscina riscaldata, i balli e l'ovvio trenino finale, colpisce comunque la descrizione delle ore precedenti. Nel pomeriggio infatti, come in un'anticipazione dei corsi tenuti a Palazzo Grazioli per selezionare le candidature alle europee, Berlusconi ha illustrato per due ore alle sue ospiti i segreti della politica. Eravamo quasi alla vigilia della caduta del governo Prodi. Il Cavaliere, però, ricorda una testimone, se l'è presa anche con l'allora leader di An, Gianfranco Fini. Ma da chi era composta in quei giorni la corte del premier? Le fonti sono concordi nell'indicare tra i presenti il cantante Mariano Apicella, il produttore di fiction Guido De Angelis, l'attrice Camilla Ferranti, le gemelle Ferrera, già meteorine del tg di Emilio Fede, la numero uno del reality trash "Un, due, tre... stalla" Imma Di Ninni, una ex del "Grande Fratello" e due vincitrici del concorso di miss Albania in Italia.


Continua qui:
http://espresso.repubblica.it/dettaglio/lharem-di-berlusconi/2100153//0

Chi tocca il premie rischia grosso.

In puro stile mafioso.
Chi tocca il premier rischia di venire linciato e messo alla gogna.

Ci ha provato la moglie Veronica e su un giornale (LIbero) spunta una foto della poverina a seno nudo.
Sempre lo stesso giornale di proprietà della famiglia Berlusconi, scrive che la signora lo tradisce, pubblicando un'intervista nella quale la Santanchè afferma che il premier sapeva della relazione, ma che da buon padre di famiglia, (?????) ha scelto di mantenere unita la famiglia e di mettere da parte il suo orgohlio di uomo (...........è anche un magnifico cornuto, quando vuole).

Ci ha provato il fidanzatino della giovane Noemi e subito spuntano sui giornali le foto del ragazzo che prende soldi per rilasciare interviste, senza tralasciare di far sapere al mondo intero che il ragazzo ha precedenti penali.

Ad un fotografo che ha scattato le foto a villa Certosa, dove il premier aveva organizzato una festa di capodanno con 50 ragazzine, tra le quali l'allora diciassettenne Noemi Letizia senza genitori, ed un ex primo ministro della Repubblica Ceca, hanno sequestrato le foto.
Il fotografo è anche indagato per le ipotesi di reato di violazione della privacy e tentata truffa.

Il premier agisce in perfetto stile mafioso, possiede una buona parte dell'informazione, sempre che informazione si possa definire quella dei suoi pseudo giornalisti che scrivono articoli sotto dittatura, e ne approfitta per discreditare tutti coloro i quali ostacolano il suo cammino di leader
e portavoce dei poteri che lo tengono in uma morsa.

Peccato che i suoi giornali del premier omettano di dire le altre verità scomode per il premier: che a Villa Certosa le 50 ragazze, molte delle quali minorenni, sono arrivate con l'aereo di stato, quindi a spese nostre, che che l'ex ministro ceco circolava totalmente nudo, che le fanciulle erano in topless e che hanno anche ricevuto dei doni...........

E lo scopo?
Perchè il premier ha organizzato una festa di capodanno a villa Certosa attorniandosi solo di ragazze avvenenti, molte delle quali minorenni?

sabato 30 maggio 2009

Cosa bolle nella pentola del caso Noemi?

http://www.lavocedellevoci.it/inchieste1.php?id=211

Brutte storie si celano dietro questa farsa, data in pasto ai giornali come una storiella piccante, ma, a quanto pare, per nascondere fatti ben più gravi.
Da alcune indiscrezioni, infatti, pare che la procura di Napoli stia indagando per cercare di capire i legami tra il premier e la famiglia di benedetto Letizia, imparentata, ancora non è accertato, con la famiglia di Franco Letizia super boss arrestato la notte del 19 maggio dopo una lunga latitanza.

Non ci resta che aspettare l'evoluzione dei fatti, speriamo bene.

Clamoroso!

Milano - Silvio Berlusconi si è rivolto al Garante della Privacy per chiedere un provvedimento d’urgenza che vieti la pubblicazione di alcune foto in cui il premier è ritratto a villa Certosa con il primo ministro della Repubblica Ceca, Mirek Topola’nek ed alcune ragazze.
Secondo quanto appreso dalla Voce, il Cavaliere ha chiesto l’intervento del Garante in via cautelativa, per impedire la pubblicazione, da parte di un noto settimanale popolare, di alcune foto che ritraggono il primo ministro ceco intento a tuffarsi, insieme alla
moglie ed ai due figli, nella piscina della residenza sarda del Cavaliere. Stando a quanto appreso dalla Voce, in alcune foto, oltre alla famiglia del primo ministro ungherese, si vedrebbero alcune ragazze estranee alla cerchia familiare di Berlusconi e del suo ospite. Berlusconi, che sarebbe ritratto solo marginalmente nelle fotografie incriminate, ha chiesto al Garante della Privacy di vietarne la pubblicazione, in quanto realizzate nella sua residenza privata. La decisione del Garante arriverà al termine di una riunione convocata in seduta straordinaria alle 18 di oggi.
Questa notizia giunge in una giornata in cui le polemiche in seguito alla vicenda di Noemi Letizia sono accesissime. Al centro dell’attenzione le feste di
Capodanno organizzate da Berlusconi. Nella festa dell’ultimo dell’anno del 2007 sembra che il premier avesse invitato alla sua festa circa cinquanta ragazze. Queste si sarebbero recate nella villa sarda con un aereo privato e avrebbero ricevuto in regalo dei gioielli. Le indiscrezioni sono dell’Espresso, che è stato querelato dall’avvocato di Silvio Berlusconi, Niccolò Ghedini. Nella festa organizzata per il Capodanno 2009 sarebbe stata invitata anche Noemi.
Dopo la notizia della presunta lettera di Berlusconi al Garante, ritornano alla mente altri scatti realizzati a Villa Certosa: sono le foto in cui si vede il Cavaliere passeggiare in giardino insieme a cinque ragazze, tra cui Angela Sozio, ex concorrente del Grande Fratello (per molto tempo inserita nelle liste delle possibili candidate alla Europee, anche se poi la candidatura non c’è stata). Quelle foto, pubblicate dal settimanale Oggi nell’aprile 2007, fecero il giro del mondo, e vennero riprese, con enfasi, anche dal Corriere della Sera in prima pagina, provocando la prima lettera aperta della
moglie, Veronica Lario, pubblicata su Repubblica. Anche in quell’occasione, Berlusconi chiese l’intervento del Garante, che vietò l’ulteriore diffusione delle foto: il Corriere le pubblicò nuovamente, in giorno successivo alla notifica del provvedimento dell’Authority, provocando così la condanna dell’allora direttore Paolo Mieli.
L’eventuale pubblicazione delle nuove foto rischierebbe di aggravare la delicata vicenda del divorzio chiesto dalla
moglie di Berlusconi, che aveva visto i primi sintomi di insofferenza per le frequentazioni del marito proprio in seguito alla pubblicazione delle foto dell’aprile di due anni fa.
Domenico D’Alessandro per
lavoceditalia.it
http://dituttounblog.com/webnews/vietato-pubblicare-quelle-foto

Ciò che non si deve sapere.......

Il governo fa buon viso a cattivo gioco, promette, promette ..............
Fatti niente!
Del terremoto in abruzzo non se ne sente più parlare, la popolazione è al caldo nelle tende, e delle parole non sa che farsene.

Vedete questo video delle proteste degli abruzzesi e di come le forze dell'ordine tentano di evitare che la gente di passaggio veda e si renda conto:

http://tv.repubblica.it/copertina/berlusconi-contestato-a-l-aquila/33302?video

Come faranno a controllare che nulla accada e nulla trapeli durante il G8?