Un rimorchiatore con otto italiani a bordo sequestrato da militari libici armati . L’aeroporto di Trapani-Birgi chiuso al traffico civile per permettere ai militari dell’aeronautica di organizzare le operazioni. Le coste di Lampedusa e quelle di Catania prese d’assalto dai migranti in fuga. Sono i primi effetti delle operazioni militari avviate dalla coalizione Nato in Libia. Ieri sera sono già partiti dalla base trapanese quattro tornado italiani. Dopo l’operazione contro la contraerei libica della notte scorsa - che ha distrutto anche alcune abitazioni a pochi metri dal bunker diGheddafi - i velivoli sono nuovamente tornati allo scalo di Birgi che da questa mattina appare completamente deserto.
Gli unici viaggiatori presenti sono in attesa di trasferirsi all’aeroporto di Palermo ''Falcone–Borsellino'', dove sono stati dirottati tutti i voli Ryanair previsti in partenza da Trapani.
“Mi auguro che questo blocco duri poco'', ha dichiarato Salvatore Ombra, presidente dell’Airgest, società che gestisce l’aeroporto civile di Birgi “Vincenzo Florio” . Ma fonti provenienti dal Pentagono annunciano che l’operazione “Odissea all’alba” si protrarrà per diverse settimane. Dallo stesso aeroporto arriva l'indiscrezione secondo cui sarebbe gia' stata programmata una chiusura di tre mesi.
Da due giorni non si hanno notizie precise del rimorchiatore Asso 22, che è in mano ad alcuni militari libici. Il rimorchiatore stava facendo rotta sulla piattaforma Eni al largo delle coste libiche, quando sabato scorso, poco prima dell’attacco francese, ha improvvisamente cambiato destinazione. Ed e' svanito dai radar. Da quel momento in poi i suoi spostamenti nel Mediterraneo sono avvolti nel mistero. Il ministro degli Esteri Franco Frattini aveva escluso che l'imbarcazionee fosse stata fermata dai libici per ritorsione nei confronti dell’Italia, ma è stato immediatamente smentito da Ignazio La Russa. “A bordo del rimorchiatore si trovano alcuni marittimi di nazionalita' italiana insieme a libici armati. L'imbarcazionesta andando verso ovest, ma non sappiamo dove sia veramente diretta perché va zig zagando nel mare”. Tra gli otto marinai italiani che si troverebbero a bordo del rimorchiatore, quattro sono siciliani. “Siamo preoccupatissimi, ci sentiamo abbandonati”, così si è sfogato Salvo Arena, il padre di Antonino, 34 anni, uno dei marittimi a bordo del rimorchiatore Asso 22. Arena, sposato, e' padre di un bambino di 4 anni.
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