21:44 14 GEN 2012
(AGI) - Porto Santo Stefano, 14 gen. - Il procuratore di Grosseto ha posto in stato di fermo Francesco Schettino, il comandante della Costa Concordia, naufragata a largo dell'isola del Giglio. Il comandante e' stato trasferito nel carcere di Grosseto.
I capi di imputazione sono omicidio colposo plurimo, naufragio e abbandono della nave.
Il legale del comandante, all'uscita della caserma dei carabinieri di Orbetello, ha riferito che e' stato emesso un provvedimento di fermo e verra' fissata dal gip la data dell'interrogatorio di garanzia.
Finora il bilancio della tragedia al largo dell'isola del Giglio e' di 3 vittime, due francesi e un peruviano; i feriti sono 67.
UNITA' DI CRISI: DA RINTRACCIARE 41 PERSONE
E' di 41 persone la differenza tra gli imbarcati sulla Costa Concordia e i passegegri soccorsi. Lo ha riferito l'unita' di crisipresieduta dal prefetto di Grosseto, Giuseppe Linardi. "Dopo una serie di verifiche e controlli incrociati, al momeno ci risultano i seguenti numeri: 4232 sono le persone imbarcate sulla nave, secondo l'elenco fornito da Costa Crociere. Ci risultano censite finora un totale di 4191 persone, transitate dal centro e identificate a Porto santo Stefano. La differenza e' quindi di 41 unita'". "Non e' detto, tuttavia, che si tratti di dispersi: stiamo lavorando per verificare ogni eventualita'".
I feriti risultano 61, due dei quali gravi e 26 gia' dimessi in giornata.
Il comandante della Guardia Costiera Cosimo Nicastro ha smentito le voci che parlavano di 40 morti: "e' una notizia che non mi risulta", ha spiegato.
Nella parte della nave gia' ispezionata non sono state ritrovate altre vittime, oltre ai tre uomini morti per annegamento. "Oggi non c'e' stato alcun ritrovamento e questo ci fa sperare", ha concluso.
Nella parte della nave gia' ispezionata non sono state ritrovate altre vittime, oltre ai tre uomini morti per annegamento. "Oggi non c'e' stato alcun ritrovamento e questo ci fa sperare", ha concluso.
UNITA' DI CRISI, IDENTIFICATE LE TRE VITTIME
"Si e' risaliti, in via presunta, all'identificazione delle generalita' delle 3 vittime, attraverso i tesserini nominativi che custodivano indosso. Si tratterebbe di: Servel Francis; Micheaud Jean-Pierre- entrambi di nazionalita' francese - e Thomas Alberto Costilla Mendoza, di nazionalita' peruviana, che faceva parte dell'equipaggio. La Magistratura ha autorizzato la comunicazione dei nomi". E' quanto si legge in una nota dell'unita' di crisi presieduta dal prefetto di Grosseto, Giuseppe Linardi.
MINISTERO INFRASTRUTTURE AVVIA INDAGINE
Il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, "in stretto raccordo con il comando generale della Capitaneria di Porto", ha avviato un'indagine ministeriale per accertare le dinamiche, le cause, ed eventuali responsabilita' dell'affondamento della nave 'Costa Concordia'. Lo annuncia un comunicato del dicastero, dove si aggiunge che il vice ministro Mario Ciaccia e le strutture tecniche del ministero sono in costante contatto da stamane con la competente capitaneria per assicurare il massimo supporto del Mit alle operazioni di gestione dell'emergenza. E' detto inoltre che "nel corso delle operazioni, il Comandante della Capitaneria di porto di Livorno ha provveduto a mettere in sicurezza la nave per evitare fuoruscite di sostanze inquinanti, anche attraverso il travaso del prodotto verso altre unita'".