mercoledì 11 luglio 2012

Berlusconi si ricandiderà a premier L'ipotesi di un ticket con Alfano.



Decisivi i sondaggi: con lui Pdl al 30%. Cambierà nome al partito, che richiamerà le origini di Forza Italia.
Ha passato le ultime settimane a studiare i sondaggi, ad analizzare gli scenari per il voto nel 2013, ad ascoltare dirigenti del Pdl, imprenditori ed esponenti internazionali. Ma alla fine la decisione è presa: Berlusconi si ricandiderà come premier.
Il ruolo di padre nobile non scalda i suoi elettori che gli chiedono un impegno più diretto, quell'impegno che aveva escluso nel momento dell'investitura di Angelino Alfano a segretario del Pdl. Gli ultimi sondaggi, arrivati sul suo tavolo, hanno mostrato alcuni dati di cui, secondo il Cavaliere, non si può non tenere conto. Tre gli scenari sottoposti agli intervistati: un Pdl senza Berlusconi non arriverebbe al 10% dei voti mentre la candidatura di Alfano alla premiership, con il Cavaliere in campo come presidente del partito, porterebbe un risultato intorno al 18%. Se invece Berlusconi fosse ancora in corsa per la presidenza del Consiglio, in un ticket con Alfano e una squadra di giovani dirigenti, dalle urne arriverebbe, secondo i sondaggi, anche un 30%. Un risultato che potrebbe non bastare a conquistare la guida del Paese ma darebbe al Cavaliere e al suo partito un ruolo determinante nella prossima legislatura, soprattutto se si arrivasse a una grande coalizione chiamata a continuare il percorso di risanamento dei conti e di uscita dalla crisi economica.
Berlusconi e Monti (Imagoeconomica)Berlusconi e Monti (Imagoeconomica)
I due mesi estivi serviranno a preparare la nuova discesa in campo («una scelta che non avrei voluto fare ma a cui mi stanno spingendo i sondaggi, centinaia di lettere e di messaggi del popolo dei moderati»). Berlusconi rinuncerà alle vacanze a Villa Certosa in Sardegna e resterà a Arcore proprio per arrivare a settembre con tutte la carte pronte: un nuovo nome al partito (che richiamerà le origini di Forza Italia), una squadra di quarantenni che promuoverà la nuova avventura politica, le consultazioni di leader internazionali con cui ha mantenuto rapporti, l'individuazione di candidati capaci di conquistare voti sul territorio.
Il Cavaliere è preoccupato per un Pdl in preda a «personalismi», dove sta crescendo una nomenclatura troppo interessata alla difesa della propria fetta di potere. Vede sempre più elettori moderati delusi che si rifugiano nell'astensione o addirittura gonfiano le fila del grillismo.
Berlusconi e Alfano (Ansa)Berlusconi e Alfano (Ansa)
Certamente non sarà un'impresa facile. C'è prima di tutto da salvaguardare il rapporto con Alfano che il Cavaliere giudica «bravissimo» e per cui vuole mantenere un ruolo di primo piano. C'è da smontare la macchina delle primarie che non avrebbero senso se il fondatore del partito si ricandida. Pesano poi i processi ancora aperti, soprattutto quello sul caso Ruby, anche se il Cavaliere è convinto, dopo le ultime udienze, che le «cose andranno bene».
E infine c'è da mettere a punto un programma economico che «restituisca ottimismo a un Paese in preda a una crisi di sfiducia». Una partita difficile, dentro e fuori il partito, al limite dell'impossibile quasi vent'anni dopo la prima discesa in campo.
Cetta commenta:
Riusciranno gli italiani onesti a non dimenticare che quest'uomo ha portato l'Italia sull'orlo del fallimento economico e che ha cancellato onorabilità, onestà e legalità?
E che si è candidato a premier per sfuggire alla giustizia?
E che ha creato il suo impero economico con i soldi prestatigli, quando aveva appena 25 anni, da una banca i cui correntisti erano personaggi di "spicco" come Provenzano, Riina, Calò e Mangano, il suo eroe?
E che il suo partito è nato dietro l'input di un certo personaggio borderline come Dell'Utri?

Crisi eurozona.



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Slash ha la sua stella sulla Walk of Fame.

Slash receives star on Hollywood Walk of Fame

LOS ANGELES - Slash, l'ex chitarrista solista della band americana Guns N' Roses, ha ricevuto la sua stella sulla Walk of Fame di Hollywood. Il leggendario musicista angloamericano ha fatto notare come il luogo fosse particolarmente azzeccato: da giovane frequentava un liceo non lontano da lì e nei primi anni della sua carriera sognava di diventare un "guitar hero" proprio passeggiando su Hollywood Boulevard, la strada dove si trova la maggior parte del camminamento della Walk of Fame. "E' un riconoscimento davvero speciale: la cosa più bella che si possa desiderare", ha detto Slash, 46 anni, davanti a centinaia di fan riunitisi per la cerimonia all'Hard Rock Cafè. 


http://www.ansa.it/web/notizie/photostory/spettacolo/2012/07/11/Slash-ha-sua-stella-Walk-Fame-_7171121.html

Caserta, 300 falsi incidenti per truffare le assicurazioni: 36 arresti, 200 indagati.

falsi incidenti interna


In carcere medici e avvocati. Semplice la strategia del raggiro: con il beneplacito di alcuni legali ed in accordo con il personale sanitario, appoggiandosi ad un noto centro radiologico di Casagiove, i truffatori confezionavano i sinistri per poi richiedere il risarcimento alle compagnie.

Incidenti stradali mai avvenuti, messi in scena appositamente per truffare le compagnie assicurative. Oppure realmente avvenuti, ma con dinamiche e danni ben diversi dalla realtà E’ quanto hanno scoperto i carabinieri delle compagnie di Santa Maria Capua Vetere e Caserta che, in collaborazione con i colleghi del Reparto Operativo della città della reggia, dall’alba di questa mattina stanno eseguendo un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere su richiesta della locale Procura della Repubblica nei confronti di 42 persone, di cui 36 agli arresti. Si tratta in particolare di medici e avvocati, sui quali pende un’ipotesi accusatoria gravissima: associazione per delinquere finalizzata alla truffa, alla corruzione, alla falsità in atto pubblico e ad altri reati contro la pubblica amministrazione.
Le indagini hanno permesso di accertare l’esistenza di un’organizzazione dedita alla truffe alle compagnie assicurative attraverso falsi incidenti stradali mai avvenuti o avvenuti in maniera del tutto diversa da quanto prospettato. Sono in tutto 200 le persone indagate tra cui 21 medici, di cui 13 colpiti da provvedimento cautelare, 9 avvocati e due cancellieri dell’ufficio di un Giudice di Pace; trecento invece i sinistri oggetto dell’inchiesta. Lo schema ricorrente prevedeva che i procacciatori, con il beneplacito di alcuni legali ed in accordo con il personale sanitario, appoggiandosi ad un noto centro radiologico di Casagiove, confezionassero i sinistri per poi richiedere il risarcimento alle compagnie. A queste ultime, hanno accertato gli investigatori, non restava altro che risarcire il danno, giungere ad un accordo con i legali oppure rivolgersi ai Giudici di Pace.

Due amici s'incontrano....



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"TUTTE LE STRADE PORTANO A ROMA".
Ricordatevi che ci osservano anche da fuori Italia... e che lo stesso giorno Madrid verrà bloccata dai minatori...
Gli europei stanno alzando finalmente la testa... i
potenti hanno paura: blocchiamo i piani dei banchieri!
L'unione fa la forza e nessuno ci potrà più fermare!
UN SOLO GRIDO : DIMISSIONI!

martedì 10 luglio 2012

NOURIEL RUBINI: "2013 SHOCK: BANCHIERI IMPICCATI".




«Una tempesta perfetta», con tanto di«banchieri impiccati per le strade». Se a parlare così fosse un minoritario militante extraparlamentare, quasi tutti alzerebbero le spalle sorridendo. Se a dirlo è «Mr. Doom», forse l'unico economista di statura globale che abbia capito per tempo cosa stava accadendo nel 2007, all'epoca dell'esplosione di una bollicina insignificante come i mutui subprime statunitensi, allora è tutta un'altra faccenda.
L'analisi di Nouriel Roubini è impietosa e senza vie d'uscita visibili. E certo non piacerà né a Monti né a Merkel. Ma centra il problema dei problemi.

«Nulla è cambiato dalla crisi finanziaria. Gli incentivi per le banche (la liquidità a piene mani garantita dalle banche centrali, ndr) permettono loro di agire in modo truffaldino, di fare cose illegali e immorali; l'unico modo per evitarlo è rompere questo grande supermercato finanziario».

Altro che codici di autoregolamentazione, istituti che debbono «riscrivere le regole»... Roubini ritiene che solo delle «sanzioni penali» avrebbero potuto fermare la folle ricostruzione del meccanismo che aveva prodotto la crisi del 2007. «Se alcune persone finiscono in carcere, forse sarà una lezione». Rabbioso, ma probabilmente inefficace e sgradito ai governanti. L'alternativa, avverte Roubini, è che «qualcuno verrà impiccato per le strade».

Il fatto è che ci ritroviamo al punto di partenza, nella stessa situazione del giorno prima del fallimento di Lehmann Brothers. E quindi «il 2013 sarà peggio del 2008» perché «oggi siamo a corto di contromisure». Di fatto: «nel 2008 si potevano tagliare i tassi di interesse», che oggi sono a zero quasi dappertutto. Allora e finora si poteva «immettere liquidità»; ma oggi «sta diventando sempre meno efficace perché il problema è di solvibilità, non di liquidità». I debitori non pagano, quindi la circolazione si ferma e il denaro resta in cassaforte. Infine gli stati non possono più salvare nessuno, perché «hanno disavanzi bilancio già troppo grandi» per colpa dei salvataggi di qualche anno fa. Diventa dunque impossibile tornare a «salvare le banche»; i governi sono «prossimi a essere insolventi», come la Grecia e, forse, la Spagna.

L'unica mossa di una certa efficacia per procrastinare l'esplosione globale sarebbe a disposizione della Bce, che dovrebbe fare «una monetizzazione non sterilizzata in quantità illimitata». Ma non è nel suo statuto, quindi le è vietato («costituzionalmente illegale»). Naturalmente Nouriel è un economista attento anche all'economia reale. Quindi aggiunge un elemento fin qui ignorato dagli opinionisti alla Giavazzi: «infine c'è il pericolo di una possibile guerra tra Israele, Stati uniti e Iran, che raddoppierebbe il prezzo del petrolio in una notte».

Bingo. Difficile sintetizzare meglio le molte ragioni per cui un sistema economico fondato sull'«avidità» individuale a scapito del benessere collettivo è «obbligato» ad esplodere «a grande velocità». Quando? Roubini è ottimista: «il fondo Efsf-Esm deve essere almeno quadruplicato; in caso contrario si avrà una crisi più grande non tra sei mesi, ma nelle prossime due settimane». Buone vacanze...

Francesco Piccioni
Fonte: www.ilmanifesto.it



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