mercoledì 11 luglio 2012

Caserta, 300 falsi incidenti per truffare le assicurazioni: 36 arresti, 200 indagati.

falsi incidenti interna


In carcere medici e avvocati. Semplice la strategia del raggiro: con il beneplacito di alcuni legali ed in accordo con il personale sanitario, appoggiandosi ad un noto centro radiologico di Casagiove, i truffatori confezionavano i sinistri per poi richiedere il risarcimento alle compagnie.

Incidenti stradali mai avvenuti, messi in scena appositamente per truffare le compagnie assicurative. Oppure realmente avvenuti, ma con dinamiche e danni ben diversi dalla realtà E’ quanto hanno scoperto i carabinieri delle compagnie di Santa Maria Capua Vetere e Caserta che, in collaborazione con i colleghi del Reparto Operativo della città della reggia, dall’alba di questa mattina stanno eseguendo un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere su richiesta della locale Procura della Repubblica nei confronti di 42 persone, di cui 36 agli arresti. Si tratta in particolare di medici e avvocati, sui quali pende un’ipotesi accusatoria gravissima: associazione per delinquere finalizzata alla truffa, alla corruzione, alla falsità in atto pubblico e ad altri reati contro la pubblica amministrazione.
Le indagini hanno permesso di accertare l’esistenza di un’organizzazione dedita alla truffe alle compagnie assicurative attraverso falsi incidenti stradali mai avvenuti o avvenuti in maniera del tutto diversa da quanto prospettato. Sono in tutto 200 le persone indagate tra cui 21 medici, di cui 13 colpiti da provvedimento cautelare, 9 avvocati e due cancellieri dell’ufficio di un Giudice di Pace; trecento invece i sinistri oggetto dell’inchiesta. Lo schema ricorrente prevedeva che i procacciatori, con il beneplacito di alcuni legali ed in accordo con il personale sanitario, appoggiandosi ad un noto centro radiologico di Casagiove, confezionassero i sinistri per poi richiedere il risarcimento alle compagnie. A queste ultime, hanno accertato gli investigatori, non restava altro che risarcire il danno, giungere ad un accordo con i legali oppure rivolgersi ai Giudici di Pace.

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