Gli eredi dell'uomo che sul petrolio ha costruito un'immensa fortuna voltano le spalle all'oro nero.
I discendenti di John D. Rockefeller, il fondatore della Standard Oil, hanno annunciato che la loro organizzazione filantropica, il Rockefeller Brothers Fund, disinvestirà dalle attività legate ai combustibili fossili gli 860 milioni di dollari di cui è dotata per puntare sulle energie rinnovabili, unendosi al cosiddetto 'divestment movement' lanciato un paio di anni fa da alcune università statunitensi.
Come sottolinea il New York Times, l'annuncio ufficiale avverrà oggi, alla vigilia dell'apertura al Palazzo di Vetro di New York del summit Onu sui cambiamenti climatici. Negli ultimi anni, circa 180 istituzioni, tra le quali organizzazioni filantropiche, religiose, fondi pensione e amministrazioni locali, oltre che centinaia di ricchi investitori privati, si sono impegnati a cedere le proprie quote di aziende legate al petrolio e ad altri combustibili fossili per investire in alternative 'più pulite'.
Nel complesso, riferisce Arabella Advisors, una società di consulenza che aiuta istituzioni e investitori privati a trovare nuove alternative 'sociali' per i loro investimenti, si tratta di capitali per oltre 51 miliardi di dollari. Nonostante l'impatto limitato che nell'immediato questo movimento di capitali potrà avere sui giganti del petrolio, si tratta comunque secondo alcuni osservatori di un 'segnale' che, come avvenne negli anni '80 per il movimento anti apartheid, potrebbe innescare un più ampio dibattito internazionale.
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